Un nuovo starno pianeta
di
suo schiavo
genere
fantascienza
Durante il viaggio di ritorno da Omolandia quello che era stato soprannominato “Il Grande Straniero” (grande due volte sia per statura che per misura di potete immaginare cosa sul davanti) cominciò a corteggiare quello che abbiamo chiamato fanta-schiavo, per cui al momento dello sbarco sulla Terra lo riscattò dal servizio verso i suoi due antichi padroni (che abbiamo chiamata fanta-gay, entrambi dominanti) e lo fece suo battezzandolo “Anomio” per combinazione di “Ano” con “Mio” (si capisce al volo perché). Passarono i mesi e come ogni esploratore interspaziale che si rispetti gli venne nostalgia di ripartire alla volta di mete sconosciute e di nuove avventure. Non andò via molto che si imbarcò in compagnia del suo diletto e delizioso schiavo per vagabondare fuori dai soliti itinerari interstellari in cerca di non si sa quale mondo popolato da creature per forza di cose un po' diverse dai soliti umani. Giunsero su un pianeta i cui abitanti erano uomini e donne in pari numero le cui anatomie apparvero subito singolari. Sia i maschi che le femmine erano dotati di un culo a tre Chiappe e a due Ani. Le femmine possedevano una sola Fica, gli uomini era equipaggiati da due Cazzi adiacenti guizzanti come bisce da mosci e incredibili a vedersi in erezione. In quel particolare angolo di universo non erano in nessun modo tollerati i rapporti eterosessuali (Va da sé che ogni nuova generazione nasceva in provetta) e al contrario si considerava libero e normale il sesso fra femmine tutte ritenute lesbo e quello fra maschi tutti dichiaratamente gay. Se proprio proprio un maschio deviato con istanze etero si fosse intestardito a inforcare una femmina avrebbe potuto farlo solo di retro ma ciò cozzava contro i loro costumi ed era stimato non lecito così come era considerato disdicevole ma di nascosto tollerato che una coppia di femmine venisse sorpresa a fare pompino a un maschio. I coiti fra uomo e uomo funzionavano invece a pieno vapore ed erano giudicati utili. Venivano incoraggiati a partire dalla maggior età e addirittura insegnati in una apposita scuola di sesso la cui frequenza era obbligatoria per tutti con lezioni più pratiche che teoriche di fottitura sia bassa che alta. Al termine di ciascun corso agli esordienti veniva conferito un diploma di idoneità che li abilitava a comportarsi da adulti. Le femmine dunque si arrabattavano a cercare conforto fra di loro lesbicando a più non posso a strofinio di passera e di tette rubacchiando qua e là qualche furtivo pompino mentre gli uomini si cercavano in continuazione l'un l'altro e sopra l'altro con l'avvertenza di riuscire a combinare bottom con distanza inter-anale corrispondente alla distanza fra i due peni dei loro top in modo da facilitare ad entrambi il pieno esercizio del sesso. Un problema difficile da risolvere era rappresentato dal pompino che richiedeva per forza due bocche distinte molto affiatate capaci di sincronizzarsi nel ritmo. Il principe e sovrano assoluto e dispotico di quel regno aveva risolto la questione chiamando a corte due gemelli siamesi che erano bravi a offrirgli tanto il loro sbalorditivo culo trigemino quanto a imboccare in tandem i suoi due cazzi sempre mostruosamente in tiro. Da nuovi venuti i nostri eroi furono ispezionati e poi fotografati nudi fronte e retro dalla polizia addetta al rilascio dei permessi di soggiorno. Furono indovinati subito di possibile gradimento per il monarca in quanto aitanti e più che conformi per misure di gola di ano e di retto e per più che probabile attitudine ai relativi spasmi muscolari richiesti per inguantare a fondo i ben noti strumenti del loro Signore. Gli furono presentati e li volle provare soprattutto come pompinari ma anche per tutto il resto. Ad “Ano Mio” andava anche bene mentre “Il Grande Straniero” si dovette adeguare e non andò via molto che superati i primi imbarazzi non scoprisse di provar gran gusto a fare gioco di squadra in presa diretta su uno dei due cazzi del Principe distanziati sul suo inguine di buoni venti centimetri e dispensati in un sol colpo alle loro boccucce appaiate e affamate oppure in voglia di presa per il culo spinti a fare scempio dentro i loro deretani stretti natica a natica e pronti a venire tramortiti in coppia e in copula dalla sua imperiosa doppia penetrazione fecondatrice, dalla quale ciascuno poteva uscire irrorato e benservito. Il primo ne fu da subito più propenso, il secondo ne divenne ben presto avezzo sia di fauce che di sedere. Per impedirne definitivamente la fuga la loro astronave fu manomessa e resa inservibile. All'inizio si sentirono un po' come animali in trappola ma poi si misero il cuore in pace e continuarono ad attendere di buon grado ai loro doveri di concubini o “Amici di Letto” del Principe ripagati dalla sua benevolenza che spinta dopo spinta li innalzò al rango di altissimi dignitari di corte rispettati e riveriti da tutti. Al “Grande Straniero” fu inoltre concesso di tanto in tanto il privilegio di scopare l'ano destro o il sinistro di uno dei due siamesi a sua scelta che da allora in poi rimasero un po' in ombra di sola scorta e rimpiazzo quasi sempre disoccupati e in cassa integrazione guadagni. Di sua fantasia inventò una maniera di goderseli a quattro ani dentro e fuori nel corso di una indaffaratissima performance in presenza del loro comune e supremo Padrone che ci teneva ad assistervi di persona tirandosi seghe a due mani.
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