Il mio amico Claudio
di
Alberto1
genere
gay
Estate di qualche anno fa, ero ormai fresco di laurea ottenuta a luglio, ma tutta la primavera e la prima parte dell’estate passata giustamente sui libri mi avevano completamente distolto dalla preparazione delle vacanze estive. Ragion per cui, a malincuore, mi aggregai ai miei genitori che avevano una casa al mare sul litorale laziale pur sapendo che più che una vacanza sarebbe stata una noia mortale.
Passavo tutte le mattine in spiaggia, ed il pomeriggio anche, mentre la sera non avendo amici restavo a casa.
Fu però durante le tante mattinate in spiaggia che feci conoscenza col figlio del mio vicino di ombrellone, tale Claudio, di parecchi anni più piccolo di me ma che perlomeno era sempre gentile ed educato e con il quale scambiavo una chiacchiera parlando del più e del meno. Lui non era certo un bel ragazzo, ingenuo e cicciottello, ma di giorno in giorno iniziai a guardarlo con occhi diversi….saranno state le mie pulsioni sessuali represse (a 25 anni ero ancora vergine) ma pian pianino iniziai a pianificare come potevo restare da solo con lui, per iniziarlo ed iniziarmi ai piaceri della carne.
L’occasione avvenne durante una giornata di mare, i miei erano in spiaggia e ci sarebbero rimasti per ore, avevo casa libera e trovai l’escamotage per farci venire Claudio e rimanere da solo con lui. Cosi gli chiesi se voleva accompagnarmi a casa per prendere un pallone da beach-volley da portare in spiaggia e lui accettò.
Non appena entrammo a casa, iniziai a spogliarmi con la scusa del troppo caldo. Andai in bagno mi tolsi la canotta e mi abbassai subito il costume in modo da farmi vedere tutto nudo da lui. Claudio arrossì , provava a distogliere lo sguardo dal mio pene in erezione, ma io mi avvicinai a lui e dissi…”Scusami Claudio, fa un caldo bestiale e qui non funzionano i condizionatori….ho preferito spogliarmi perché sono tutto sudato….e tu? Non senti caldo?? “. Lui rimase fermo come un automa, io mi avvicinai e gli dissi “Meglio che anche tu ti togli il costume, tanto siamo tra uomini, non ci sono problemi, no?” E così facendo mi abbassai davanti a lui gli tolsi subito la canotta e poi il costume. Malgrado fosse molto giovane aveva un bel cazzo, già peloso e duro, non avevo mai fatto né ricevuto un pompino ma volevo con forza Claudio e lo spinsi verso il mio lettone, dove mi stesi su di lui ed iniziai a leccarlo dolcemente.
Lui mi implorava di fermarmi ma io ero in preda ai sensi e lo volevo con forza. Gli leccai con cura i capezzoli del torace, morbidi come due tettine, poi di lingua sugli inguini e poi iniziai a leccare il suo cazzo, bello come se fosse un cono gelato. Passavo la mia lingua sul glande, il suo pisello si riempiva di liquido precoitale che ingurgitavo continuando a spompinarlo a cura. Ad un certo punto lo avevo tutto in bocca lui ansimava fin che….mi venne integralmente in gola… ingoiai tutto il suo sperma senza batter ciglio.
A questo punto lui fece per rivestirsi, ma io lo bloccai, la giornata era ancora lunga, volevo godere anche io ed i miei non sarebbero rientrati prima di un paio d’ore.
A quel punto gli porsi il mio cazzo verso le sue labbra e gli chiesi “Adesso fai tutto quello che ho fatto io con te….vuoi? “. Lui non mi sembrava convinto ma gli misi la testa fra le mie cosce e lui iniziò a succhiarmelo dolcemente, era bellissimo….stavo ricevendo il mio primo pompino…..vedevo la sua bocca da porcellino che faticava ad ingoiare il mio cazzone….lo leccava con cura…come se fosse un gelato….cercavo di trattenermi, ma non era facile…gli spinsi ancor di più la testa verso il cazzo….ormai lo aveva tutto in gola…stavo per scoppiare…..feci un urlo incredibile dopodichè gli scaricai in bocca 4-5- gettiti di sborro caldo che Claudio fu costretto ad ingurgitare.
A quel punto volevo che lui fosse completamente mio, avevo ancora tanta voglia e volevo un rapporto completo. Gli mantenni i polsi impedendogli di alzarsi dal mio lettone, lo misi di schiena e quando si calmò iniziai ad insalivargli il buchino del culo….quando fu umettato per bene iniziai a mettergli la punta del mio cazzone pian pianino all’interno….forzavo molto con la spinta perché il suo culo era ancora vergine….lui mi implorava di fermarmi…ma io non volevo….spingevo sempre più forte…fin quando il mio cazzone duro non entrò integralmente nel suo culetto…lui urlava dal dolore ma io ero ormai in trance…spingevo sempre più dentro il mio cazzo….su e giù…su e giù…stavo godendo come un maiale….fin quando….SPRUZZ SPRUZZ….gli venni tutto dentro….come una fontana….altri 3-4- fiotti si sborro caldo nel suo culo….fu bellissimo.
Da quel giorno avemmo tanti rapporti, fin quando lui ormai stufo non raccontò qualcosa alla madre, forse non tutti i dettagli. Fortunatamente l’estate stava finendo, non mi feci vedere in spiaggia per un paio di giorni fingendo una febbre e poi feci armi e bagagli e tornai in città.
Non rividi più Claudio ma le scopate con lui rimangono sempre un vivo ricordo.
Passavo tutte le mattine in spiaggia, ed il pomeriggio anche, mentre la sera non avendo amici restavo a casa.
Fu però durante le tante mattinate in spiaggia che feci conoscenza col figlio del mio vicino di ombrellone, tale Claudio, di parecchi anni più piccolo di me ma che perlomeno era sempre gentile ed educato e con il quale scambiavo una chiacchiera parlando del più e del meno. Lui non era certo un bel ragazzo, ingenuo e cicciottello, ma di giorno in giorno iniziai a guardarlo con occhi diversi….saranno state le mie pulsioni sessuali represse (a 25 anni ero ancora vergine) ma pian pianino iniziai a pianificare come potevo restare da solo con lui, per iniziarlo ed iniziarmi ai piaceri della carne.
L’occasione avvenne durante una giornata di mare, i miei erano in spiaggia e ci sarebbero rimasti per ore, avevo casa libera e trovai l’escamotage per farci venire Claudio e rimanere da solo con lui. Cosi gli chiesi se voleva accompagnarmi a casa per prendere un pallone da beach-volley da portare in spiaggia e lui accettò.
Non appena entrammo a casa, iniziai a spogliarmi con la scusa del troppo caldo. Andai in bagno mi tolsi la canotta e mi abbassai subito il costume in modo da farmi vedere tutto nudo da lui. Claudio arrossì , provava a distogliere lo sguardo dal mio pene in erezione, ma io mi avvicinai a lui e dissi…”Scusami Claudio, fa un caldo bestiale e qui non funzionano i condizionatori….ho preferito spogliarmi perché sono tutto sudato….e tu? Non senti caldo?? “. Lui rimase fermo come un automa, io mi avvicinai e gli dissi “Meglio che anche tu ti togli il costume, tanto siamo tra uomini, non ci sono problemi, no?” E così facendo mi abbassai davanti a lui gli tolsi subito la canotta e poi il costume. Malgrado fosse molto giovane aveva un bel cazzo, già peloso e duro, non avevo mai fatto né ricevuto un pompino ma volevo con forza Claudio e lo spinsi verso il mio lettone, dove mi stesi su di lui ed iniziai a leccarlo dolcemente.
Lui mi implorava di fermarmi ma io ero in preda ai sensi e lo volevo con forza. Gli leccai con cura i capezzoli del torace, morbidi come due tettine, poi di lingua sugli inguini e poi iniziai a leccare il suo cazzo, bello come se fosse un cono gelato. Passavo la mia lingua sul glande, il suo pisello si riempiva di liquido precoitale che ingurgitavo continuando a spompinarlo a cura. Ad un certo punto lo avevo tutto in bocca lui ansimava fin che….mi venne integralmente in gola… ingoiai tutto il suo sperma senza batter ciglio.
A questo punto lui fece per rivestirsi, ma io lo bloccai, la giornata era ancora lunga, volevo godere anche io ed i miei non sarebbero rientrati prima di un paio d’ore.
A quel punto gli porsi il mio cazzo verso le sue labbra e gli chiesi “Adesso fai tutto quello che ho fatto io con te….vuoi? “. Lui non mi sembrava convinto ma gli misi la testa fra le mie cosce e lui iniziò a succhiarmelo dolcemente, era bellissimo….stavo ricevendo il mio primo pompino…..vedevo la sua bocca da porcellino che faticava ad ingoiare il mio cazzone….lo leccava con cura…come se fosse un gelato….cercavo di trattenermi, ma non era facile…gli spinsi ancor di più la testa verso il cazzo….ormai lo aveva tutto in gola…stavo per scoppiare…..feci un urlo incredibile dopodichè gli scaricai in bocca 4-5- gettiti di sborro caldo che Claudio fu costretto ad ingurgitare.
A quel punto volevo che lui fosse completamente mio, avevo ancora tanta voglia e volevo un rapporto completo. Gli mantenni i polsi impedendogli di alzarsi dal mio lettone, lo misi di schiena e quando si calmò iniziai ad insalivargli il buchino del culo….quando fu umettato per bene iniziai a mettergli la punta del mio cazzone pian pianino all’interno….forzavo molto con la spinta perché il suo culo era ancora vergine….lui mi implorava di fermarmi…ma io non volevo….spingevo sempre più forte…fin quando il mio cazzone duro non entrò integralmente nel suo culetto…lui urlava dal dolore ma io ero ormai in trance…spingevo sempre più dentro il mio cazzo….su e giù…su e giù…stavo godendo come un maiale….fin quando….SPRUZZ SPRUZZ….gli venni tutto dentro….come una fontana….altri 3-4- fiotti si sborro caldo nel suo culo….fu bellissimo.
Da quel giorno avemmo tanti rapporti, fin quando lui ormai stufo non raccontò qualcosa alla madre, forse non tutti i dettagli. Fortunatamente l’estate stava finendo, non mi feci vedere in spiaggia per un paio di giorni fingendo una febbre e poi feci armi e bagagli e tornai in città.
Non rividi più Claudio ma le scopate con lui rimangono sempre un vivo ricordo.
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