Storia numero 1 - Ripetizioni
di
Milkshake
genere
etero
Alessia ha poco più di vent’anni, vive e studia a Milano, anche se di quella città ama ben poco. É una ragazza seria, studiosa, riservata, non ama uscire la sera e frequentare i posti più gettonati dai sui coetanei. Visti i suoi ottimi voti e la passione per lo studio dedica parte del suo tempo libero alle ripetizioni, cercando di mettere da parte qualche soldo. Ha sempre seguito ragazzi più piccoli, delle medie o delle superiori, fino a quando riceve un messaggio su Instagram da un coetaneo che frequenta lo stesso corso di laurea e che deve recuperare un esame dell’anno precedente. Si chiama Lorenzo e pare essere uno sportivo dalle foto che pubblica sul social network. Si scambiano i rispettivi numeri di cellulare, così Lorenzo spiega ad Alessia che è uno sciatore professionista, che si allena duramente per entrare nella nazionale e che questo suo stile di vita cozza con il suo percorso di studi. Le spiega che ha sentito che lei è molto brava, che prende sempre ottimi voti e che gli serve urgente aiuto per recuperare un esame dell’anno precedente che non ha frequentato. Alessia è un po’ scettica, “un conto è preparare un esame universitario per conto proprio, un altro è spiegare tutto ad un’altra persona “. Tuttavia, alla fine si decide a fare un tentativo, per lo meno perché il compenso promesso è piuttosto buono.
Alessia si aggiusta gli occhiali salendo sulla metropolitana che la porterà in una manciata di fermate al quartiere dove vive Lorenzo per le ripetizioni. Essendo entrambi lontani dell’università veniva più comodo ad entrambi trovarsi a casa, evitando anche la confusione della sala studio. Indossa un paio di jeans Levi’s scuri, delle sneakers, un maglioncino verde con scollo a V che si intravede dal piumino lasciato slacciato. I capelli neri mossi legati e l’assenza di trucco le donano un aspetto da ragazzina.
Una volta arrivata al condominio di Lorenzo, Alessia rimane stupita da quanto sia elegante e tirato a lucido. “Deve stare bene il signorino” pensa tra sé e sé, mentre attraversa il giardino e suona al citofono. “Ciao Alessia, secondo piano, la porta è alla sinistra dell’ascensore”. La ragazza stringe a sé lo zaino con i libri mentre attraversa l’atrio in stile liberty provando una sensazione di nervosismo che non sa nemmeno lei decifrare.
Lorenzo ha già aperto la porta, e la aspetta appoggiato allo stipite. Alessia pensa subito sia un ragazzo molto bello; i capelli castani gli cadono sulla fronte in ciocche disordinate, sulla pelle molto chiara spiccano due occhi allungati color nocciola e le labbra sottili e definite. É alto almeno 1:80 e indossa un vecchio maglione e dei pantaloni della tuta.
“Ti ho preparato delle pantofole, mia mamma é piuttosto fissata su queste cose. Prego entra, appoggia pure il cappotto e le cose che non ti servono su quel tavolo. Hai sete? Vuoi un caffè?”
Alessia accetta volentieri il caffè e un bicchiere d’acqua, mentre scambia qualche frase di convenevoli con il ragazzo.
“Così sei uno sciatore professionista, cosa fai esattamente? Come ti alleni?”
“Faccio discesa libera, mi alleno in palestra d’estate e poi per l’allenamento su pista o sfrutto la casa dei miei a Cortina oppure giriamo diverse piste con la Squadra di sci”.
“Tu invece Alessia? Fai qualche sport?”
“A parte rincorrere i mezzi di trasporto direi di no”.
Lorenzo mostra casa sua ad Alessia prima di condurla nella sua stanza. La casa di Lorenzo è il classico appartamento da milanesi ricchi, con il parquet, la penisola in cucina, la cabina armadio e un terrazzo gigantesco con vista. Alessia si sente un po’ inadeguata al pensiero del suo piccolo trilocale sempre disordinato dove vivono in 4, ma si impegna per non darlo a vedere. Finalmente si dedicano a qualcosa di familiare per Alessia, lo studio, e trascorrono sui libri tutto il pomeriggio. Alessia scopre con stupore che Lorenzo è brillante e ha un piacevole senso dell’umorismo, le pagine volano e sembrano fare grandi progressi.
“Direi che per oggi possiamo fermarci qui, sono quasi le 19. Bravo Lorenzo, ti sei impegnato molto”
“Si beh ho bisogno di qualcuno che mi obblighi a studiare, con te é stato quasi piacevole”
Si salutano alla porta, programmando il prossimo incontro per due giorni dopo.
Passa un mese da quel primo incontro, e gli appuntamenti di Alessia e Lorenzo diventano sempre più occasione di scambio di idee e riflessioni, più che per il solo studio. Presto Alessia impara ad apprezzare il carattere leggero e raffinato di Lorenzo, mentre Lorenzo apprezza il leggero cinismo e il senso critico di Alessia.
Un pomeriggio si trovano a casa di lui. Le temperature sempre più miti fanno sí che, invece del maglione sgualcito, Lorenzo indossi una semplice t-shirt, lasciando intravedere un fisico scolpito che fa sussultare Alessia. Quel giorno, invece di studiare, parlano di tutt’altro, di recenti notizie di attualità, delle loro opinioni politiche e di esperienze di vita passate, finché Lorenzo pone una domanda inattesa.
“Tu sei fidanzata o frequenti qualcuno Alessia?”
Il cuore della ragazza ha un capogiro quando arrossendo risponde “no, in realtà non ho mai avuto un ragazzo “
Questa frase cattura l’attenzione di Lorenzo che fissa i suoi intensi occhi marroni su di lei.
“Non hai mai avuto esperienze intime con nessuno quindi?”
“Ma ti sembrano domande da fare?!” Alessia sempre più rossa desidera aprire tutte le finestre della stanza per prendere un po’ d’aria.
“Allora?”
“Sí qualcosa ho fatto, ma non è mai stato un granché e comunque il sesso è sopravvalutato, non è poi così un granché”.
Lorenzo scoppia a ridere e aggiunge: “qui potrei darti io ripetizioni in effetti”.
In un attimo si toglie la maglietta, rimanendo a dorso nudo, gli addominali scolpiti che sparivano sotto i pantaloni della tuta. Si avvicina ad Alessia, sempre più sconvolta, le prende una mano e la appoggia sul suo petto.
“Che sensazione ti fa?”
Alessia sente la sensazione di calore sotto al palmo, la pelle di Lorenzo è morbida e piacevole al tatto. “È una bella sensazione” dice, con quella sensazione di calore che si irradia in tutto il suo corpo.
Lorenzo lascia la mano di Alessia per prenderle il viso tra le mani e baciarle il collo, fino ad affondare le labbra sulle sue. Si abbandonano ad un lungo bacio e quando riemergono l’espressione di Alessia sembra implorarne di più. Ma Lorenzo si riveste in fretta dicendo “ti farò scoprire cosa ti sei persa, ma ora iniziamo a studiare”.
Lorenzo succhia avidamente uno dei seni di Alessia, che ha già i capezzoli turgidi ed eretti. Lei gli accarezza i capelli distesa sul letto di lui, stentando a credere in cosa si sono trasformate quelle ripetizioni dopo due mesi. Mentre si dedica con la bocca ad un seno, palpa e massaggio l’altro con una mano. Alessia si sente sempre più bagnata e vogliosa, godendo anche senza essere toccata ma solo stringendo le cosce. Lorenzo le abbassa i pantaloni, lasciando solo lo strato sottile di cotone dell’intimo a protezione della sua vagina. Con la mano inizia a massaggiarle le cosce, le natiche, fino ad infilare le dita sotto gli slip di Alessia. Lei emette un gemito.
“Tutto bene tesoro?” Le chiede lui prima di continuare. Lei fa un cenno di assenso, e ribalta la testa all’indietro quando le dita di Lorenzo iniziano a stuzzicare il suo clitoride e a inumidire per bene la sua figa con tutti gli umori che ha perso della vagina.
“Sei molto eccitata oggi”
Lorenzo infila due dita dopo aver scostato leggermente le mutandine e ordina ad Alessia di continuare a toccarsi il clitoride. Lei, obbediente, si stuzzica con movimenti circolari mentre lui la penetra con una mano e con l’altra le stritola un capezzolo. Alessia inizia a seguire i movimenti della mano di Lorenzo con il bacino, cercando di amplificare la penetrazione, e contrae ritmicamente i muscoli della vagina.
“Così tesoro, lasciati andare, voglio farti impazzire”
Improvvisamente Alessia prova l’irrefrenabile voglia di rilassarsi e di spingere. Facendolo gode ancora di più e gemiti osceni escono dalla sua bocca mentre libera un primo fiotto di squirt che bagna il letto e i vestiti di Lorenzo.
Alessia si irrigidisce pronta a scusarsi, ma Lorenzo le dice di rilassarsi e di continuare a godersi il momento, le dita ancora affondate nella sua vagina.
Con il secondo fiotto di squirt Alessia esplode in un orgasmo potente e tremante.
Stava già per rivestirsi quando vede Lorenzo sfilarsi i pantaloni e i boxer, liberando il suo cazzo completamente in tiro.
“Scusami Alessia non riesco più a trattenermi”
Le sfila le mutandine ormai fradice e le strofina sull’asta del suo pene per inumidirlo. Appoggia il glande alla vagina ancora bagnata e arrossata di Alessia, la guarda negli occhi mentre lo strofina esternamente.
“Lo vuoi?”
“Dammelo ti prego”
Lorenzo spinge il glande dentro di lei. Alessia sente le pareti della vagina dilatarsi per accogliere il cazzo di Lorenzo, che muovendosi avanti e indietro si fa sempre più strada dentro di lei fino ad affondare l’asta fino alle palle. Lorenzo rimane fermo dentro di lei per qualche secondo, per poi aggiustare la posizione e avvicinare il suo bacino a quello di lei. Le afferra i fianchi con le mani e comincia a muoversi su e giù invece che avanti e indietro. Questo movimento fa impazzire Alessia, stimolando tutti i punti più sensibili della sua vagina. Lorenzo le ordina di toccarsi di nuovo mentre lui le titilla i capezzoli, ed ecco che quella sensazione di spingere si ripresenta. Alessia si abbandona alle spinte di Lorenzo gemendo sempre più rumorosamente, il clitoride gonfio e il cazzo di lui completamente bagnato dai suoi umori. Inarca la schiena per prenderlo il più possibile e alterna le contrazioni alle spinte. Anche Lorenzo è in seria difficoltà, nonostante non sia una delle posizioni dove gode di più, la figa stretta di Alessia che lo risucchia lo mette a dura prova. Ormai il glande di Lorenzo bacia l'utero di Alessia, e quella sensazione la fa letteralmente impazzire. Lorenzo aumenta il ritmo, il respiro sempre più pesante e affannato. Alessia sull’orlo del secondo orgasmo perde un terzo fiotto di squirt caldo che bagna l'inguine e le palle di Lorenzo. Mentre lei urla scossa dall’ orgasmo, Ie contrazioni della vagina sempre più forti, lui cambia movimento e inizia a muoversi avanti e indietro con veemenza, affondando il cazzo nella figa tremante di Alessia. Afferra i fianchi di lei quasi facendole male per regolare l’inclinazione e spingere il glande il più possibile in profondità prima di liberare un abbondante fiotto di sperma. Rimangono ancorati per qualche secondo, Alessia sente le contrazioni del pene di lui dentro di sé mentre la riempie del suo seme. Si distendono poi uno di fianco all’altra, il cazzo ancora umido di Lorenzo che pian piano perde vigore, la vagina di lei gocciolante dello sperma di lui.
Alla fine, Lorenzo superò il suo esame con 26 trentesimi. Alessia, invece, fu ben felice di accettare di aiutarlo a preparare altri esami.
Alessia si aggiusta gli occhiali salendo sulla metropolitana che la porterà in una manciata di fermate al quartiere dove vive Lorenzo per le ripetizioni. Essendo entrambi lontani dell’università veniva più comodo ad entrambi trovarsi a casa, evitando anche la confusione della sala studio. Indossa un paio di jeans Levi’s scuri, delle sneakers, un maglioncino verde con scollo a V che si intravede dal piumino lasciato slacciato. I capelli neri mossi legati e l’assenza di trucco le donano un aspetto da ragazzina.
Una volta arrivata al condominio di Lorenzo, Alessia rimane stupita da quanto sia elegante e tirato a lucido. “Deve stare bene il signorino” pensa tra sé e sé, mentre attraversa il giardino e suona al citofono. “Ciao Alessia, secondo piano, la porta è alla sinistra dell’ascensore”. La ragazza stringe a sé lo zaino con i libri mentre attraversa l’atrio in stile liberty provando una sensazione di nervosismo che non sa nemmeno lei decifrare.
Lorenzo ha già aperto la porta, e la aspetta appoggiato allo stipite. Alessia pensa subito sia un ragazzo molto bello; i capelli castani gli cadono sulla fronte in ciocche disordinate, sulla pelle molto chiara spiccano due occhi allungati color nocciola e le labbra sottili e definite. É alto almeno 1:80 e indossa un vecchio maglione e dei pantaloni della tuta.
“Ti ho preparato delle pantofole, mia mamma é piuttosto fissata su queste cose. Prego entra, appoggia pure il cappotto e le cose che non ti servono su quel tavolo. Hai sete? Vuoi un caffè?”
Alessia accetta volentieri il caffè e un bicchiere d’acqua, mentre scambia qualche frase di convenevoli con il ragazzo.
“Così sei uno sciatore professionista, cosa fai esattamente? Come ti alleni?”
“Faccio discesa libera, mi alleno in palestra d’estate e poi per l’allenamento su pista o sfrutto la casa dei miei a Cortina oppure giriamo diverse piste con la Squadra di sci”.
“Tu invece Alessia? Fai qualche sport?”
“A parte rincorrere i mezzi di trasporto direi di no”.
Lorenzo mostra casa sua ad Alessia prima di condurla nella sua stanza. La casa di Lorenzo è il classico appartamento da milanesi ricchi, con il parquet, la penisola in cucina, la cabina armadio e un terrazzo gigantesco con vista. Alessia si sente un po’ inadeguata al pensiero del suo piccolo trilocale sempre disordinato dove vivono in 4, ma si impegna per non darlo a vedere. Finalmente si dedicano a qualcosa di familiare per Alessia, lo studio, e trascorrono sui libri tutto il pomeriggio. Alessia scopre con stupore che Lorenzo è brillante e ha un piacevole senso dell’umorismo, le pagine volano e sembrano fare grandi progressi.
“Direi che per oggi possiamo fermarci qui, sono quasi le 19. Bravo Lorenzo, ti sei impegnato molto”
“Si beh ho bisogno di qualcuno che mi obblighi a studiare, con te é stato quasi piacevole”
Si salutano alla porta, programmando il prossimo incontro per due giorni dopo.
Passa un mese da quel primo incontro, e gli appuntamenti di Alessia e Lorenzo diventano sempre più occasione di scambio di idee e riflessioni, più che per il solo studio. Presto Alessia impara ad apprezzare il carattere leggero e raffinato di Lorenzo, mentre Lorenzo apprezza il leggero cinismo e il senso critico di Alessia.
Un pomeriggio si trovano a casa di lui. Le temperature sempre più miti fanno sí che, invece del maglione sgualcito, Lorenzo indossi una semplice t-shirt, lasciando intravedere un fisico scolpito che fa sussultare Alessia. Quel giorno, invece di studiare, parlano di tutt’altro, di recenti notizie di attualità, delle loro opinioni politiche e di esperienze di vita passate, finché Lorenzo pone una domanda inattesa.
“Tu sei fidanzata o frequenti qualcuno Alessia?”
Il cuore della ragazza ha un capogiro quando arrossendo risponde “no, in realtà non ho mai avuto un ragazzo “
Questa frase cattura l’attenzione di Lorenzo che fissa i suoi intensi occhi marroni su di lei.
“Non hai mai avuto esperienze intime con nessuno quindi?”
“Ma ti sembrano domande da fare?!” Alessia sempre più rossa desidera aprire tutte le finestre della stanza per prendere un po’ d’aria.
“Allora?”
“Sí qualcosa ho fatto, ma non è mai stato un granché e comunque il sesso è sopravvalutato, non è poi così un granché”.
Lorenzo scoppia a ridere e aggiunge: “qui potrei darti io ripetizioni in effetti”.
In un attimo si toglie la maglietta, rimanendo a dorso nudo, gli addominali scolpiti che sparivano sotto i pantaloni della tuta. Si avvicina ad Alessia, sempre più sconvolta, le prende una mano e la appoggia sul suo petto.
“Che sensazione ti fa?”
Alessia sente la sensazione di calore sotto al palmo, la pelle di Lorenzo è morbida e piacevole al tatto. “È una bella sensazione” dice, con quella sensazione di calore che si irradia in tutto il suo corpo.
Lorenzo lascia la mano di Alessia per prenderle il viso tra le mani e baciarle il collo, fino ad affondare le labbra sulle sue. Si abbandonano ad un lungo bacio e quando riemergono l’espressione di Alessia sembra implorarne di più. Ma Lorenzo si riveste in fretta dicendo “ti farò scoprire cosa ti sei persa, ma ora iniziamo a studiare”.
Lorenzo succhia avidamente uno dei seni di Alessia, che ha già i capezzoli turgidi ed eretti. Lei gli accarezza i capelli distesa sul letto di lui, stentando a credere in cosa si sono trasformate quelle ripetizioni dopo due mesi. Mentre si dedica con la bocca ad un seno, palpa e massaggio l’altro con una mano. Alessia si sente sempre più bagnata e vogliosa, godendo anche senza essere toccata ma solo stringendo le cosce. Lorenzo le abbassa i pantaloni, lasciando solo lo strato sottile di cotone dell’intimo a protezione della sua vagina. Con la mano inizia a massaggiarle le cosce, le natiche, fino ad infilare le dita sotto gli slip di Alessia. Lei emette un gemito.
“Tutto bene tesoro?” Le chiede lui prima di continuare. Lei fa un cenno di assenso, e ribalta la testa all’indietro quando le dita di Lorenzo iniziano a stuzzicare il suo clitoride e a inumidire per bene la sua figa con tutti gli umori che ha perso della vagina.
“Sei molto eccitata oggi”
Lorenzo infila due dita dopo aver scostato leggermente le mutandine e ordina ad Alessia di continuare a toccarsi il clitoride. Lei, obbediente, si stuzzica con movimenti circolari mentre lui la penetra con una mano e con l’altra le stritola un capezzolo. Alessia inizia a seguire i movimenti della mano di Lorenzo con il bacino, cercando di amplificare la penetrazione, e contrae ritmicamente i muscoli della vagina.
“Così tesoro, lasciati andare, voglio farti impazzire”
Improvvisamente Alessia prova l’irrefrenabile voglia di rilassarsi e di spingere. Facendolo gode ancora di più e gemiti osceni escono dalla sua bocca mentre libera un primo fiotto di squirt che bagna il letto e i vestiti di Lorenzo.
Alessia si irrigidisce pronta a scusarsi, ma Lorenzo le dice di rilassarsi e di continuare a godersi il momento, le dita ancora affondate nella sua vagina.
Con il secondo fiotto di squirt Alessia esplode in un orgasmo potente e tremante.
Stava già per rivestirsi quando vede Lorenzo sfilarsi i pantaloni e i boxer, liberando il suo cazzo completamente in tiro.
“Scusami Alessia non riesco più a trattenermi”
Le sfila le mutandine ormai fradice e le strofina sull’asta del suo pene per inumidirlo. Appoggia il glande alla vagina ancora bagnata e arrossata di Alessia, la guarda negli occhi mentre lo strofina esternamente.
“Lo vuoi?”
“Dammelo ti prego”
Lorenzo spinge il glande dentro di lei. Alessia sente le pareti della vagina dilatarsi per accogliere il cazzo di Lorenzo, che muovendosi avanti e indietro si fa sempre più strada dentro di lei fino ad affondare l’asta fino alle palle. Lorenzo rimane fermo dentro di lei per qualche secondo, per poi aggiustare la posizione e avvicinare il suo bacino a quello di lei. Le afferra i fianchi con le mani e comincia a muoversi su e giù invece che avanti e indietro. Questo movimento fa impazzire Alessia, stimolando tutti i punti più sensibili della sua vagina. Lorenzo le ordina di toccarsi di nuovo mentre lui le titilla i capezzoli, ed ecco che quella sensazione di spingere si ripresenta. Alessia si abbandona alle spinte di Lorenzo gemendo sempre più rumorosamente, il clitoride gonfio e il cazzo di lui completamente bagnato dai suoi umori. Inarca la schiena per prenderlo il più possibile e alterna le contrazioni alle spinte. Anche Lorenzo è in seria difficoltà, nonostante non sia una delle posizioni dove gode di più, la figa stretta di Alessia che lo risucchia lo mette a dura prova. Ormai il glande di Lorenzo bacia l'utero di Alessia, e quella sensazione la fa letteralmente impazzire. Lorenzo aumenta il ritmo, il respiro sempre più pesante e affannato. Alessia sull’orlo del secondo orgasmo perde un terzo fiotto di squirt caldo che bagna l'inguine e le palle di Lorenzo. Mentre lei urla scossa dall’ orgasmo, Ie contrazioni della vagina sempre più forti, lui cambia movimento e inizia a muoversi avanti e indietro con veemenza, affondando il cazzo nella figa tremante di Alessia. Afferra i fianchi di lei quasi facendole male per regolare l’inclinazione e spingere il glande il più possibile in profondità prima di liberare un abbondante fiotto di sperma. Rimangono ancorati per qualche secondo, Alessia sente le contrazioni del pene di lui dentro di sé mentre la riempie del suo seme. Si distendono poi uno di fianco all’altra, il cazzo ancora umido di Lorenzo che pian piano perde vigore, la vagina di lei gocciolante dello sperma di lui.
Alla fine, Lorenzo superò il suo esame con 26 trentesimi. Alessia, invece, fu ben felice di accettare di aiutarlo a preparare altri esami.
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Commenti dei lettori al racconto erotico