Weekend all’isola del Giglio

di
genere
etero

Questo racconto è una storia vera, accaduta quando io e Silvia avevamo circa 30 anni ed è un rivivere quanto accaduto 19 anni prima.
Decidiamo di passare in weekend all'isola del Giglio. Prenotiamo un albergo a Campese in riva al mare dal venerdì sera alla domenica pomeriggio di fine giugno.
Arrivati la sera del venerdì ci registriamo e andiamo in camera. Bella vista mare con il tramonto che ci colpisce in pieno, ci docciamo, grandissima c'è spazio per tre, e ci vestiamo per andare a cena, Silvia si mette in tanga, un culo spettacolare con un vestitino smanicato leggero senza reggiseno, ha due capezzoli duri che bucano il vestito.
Usciamo e ci rechiamo a cenare in un ristorantino sul mare a base di pesce. Passeggiata sul lungomare e baciandoci infilo una mano sulla tetta strizzando leggermente il capezzolo, Silvia mi tocca il cazzo e sussurra andiamo in camera.
Come entriamo si sfila subito il vestito la bacio in bocca e prendo con entrambe le mani le tette strizzandogli i capezzoli, mi sfila i calzoni e mi scappella iniziando a masturbarmi.
La spingo sul letto togliendogli il tanga è bagnatissima appoggio la cappella sulla fica ed entro in un attimo, la scopo con movimenti prima lenti poi aumento l’intensità e sento che comincia a fremere viene con un lungo amplesso, continuo a scoparla e le sborro in fica esausti ci addormentiamo completamente nudi con i riflessi della luna sui nostri corpi.
La mattina mi sveglio e mi trovo una tetta vicino al viso, gli bacio il capezzolo e gli lecco tutta la mammella. Si sveglia e mi ricorda che dobbiamo andare a prendere la barca per andare a fare la gita in barca perché poi le danno via. Giunti e fatte tutte le formalità partiamo e ci accingiamo a seguire la costa mantenendoci per lo meno a un miglio. La Silvia si distende sul prendisole a prua togliendosi il vestitino smanicato rimanendo in bikini poi mi guarda e sorridendo si toglie pure il reggiseno rimanendo in topless si spalma di crema su tutto il corpo massaggiandosi abbondantemente le tette quindi si distende al sole. Dopo una mezz’ora si sfila il tanga e si distende a gambe aperte mostrandomi la fica. Non reggo, spengo il motore, mi fiondo con la faccia sulla fica e lecco abbondantemente il clitoride infilando anche due dita in fica poi prendo le tette e strizzo i capezzoli, è tutta un fuoco, il sole ha fatto effetto, mugola come una gatta e mi invoca scopami, infilo il cazzo e comincio a stantuffarla, lei mi rigira e si infila tutto il cazzo nella fica e comincia una danza sfrenata le tette mi ballano sul viso le prendo con le mani stringendole fino a farla urlare. Silvia viene come una furia ma non si ferma continua sembra una cavalla impazzita, urlando dice continua scopami con più forza vengoooooo vengoooooo sculacciami le chiappe più forte ancora, prendo e gli infilo un dito in culo e qui sfinita mi crolla sopra e visto che il cazzo è ancora duro e non sono venuto lo prende in bocca e comincia un pompino pauroso, si scopa pure la bocca, non reggo più e gli sparo in gola un fiotto di sborra che ingoia tutto pulendosi con la lingua anche le labbra. La bacio e sfinita si distende al sole e mi dice finalmente una scopata magnifica. Ieri non mi hai accontentato sono rimasta con la voglia addosso ora mi hai soddisfatta. Riprendiamo la navigazione intorno all’isola lei sempre nuda completamente.
Giunti nelle vicinanze di una caletta riconosciamo la stessa di 10 anni prima ma molto trasformata erosa dal mare ma ancora con una piccola spiaggia e vari scogli. Silvia tutta nuda si tuffa e approda sulla spiaggetta la seguo dopo aver ancorato il gommone. Ti ricordi, dice, quando abbiamo scopato vicino a quello scoglio, vieni rifacciamolo? L’abbraccio e la bacio, lei mi prende il cazzo e se lo infila in fica e si scopa, è appassionata le prendo le tette con tutte e due le mani ma non riusciamo a stare dritti in acqua allora la sorreggo sul culo e l’appoggio su uno scoglio e lei mi incita scopami, io prendo e gli infilo un dito nel culo e prendo a scoparla più velocemente quando lei emette un grido vengooooo vengooooo continua più forte vengooooo che bello haaaaaaa gli sborro in fica non resisto. Sai mi dice forse più tardi mi farò inculare non lo abbiamo mai fatto, spero che non proverò dolore, voglio provare.
Si era fatto tardi rientriamo a Campese entrati in camera Silvia va a fare la doccia per levarsi il sale dalla pelle, entro in bagno e vedendola nuda e insaponata sotto la doccia mi avvicino e comincio a massaggiale la schiena e girandola gli prendo le tette e i capezzoli tintinnandoli, la bacio infilandogli tutta la lingua in bocca lei mi prende il cazzo e scappellandolo comincia a masturbarmi, la appoggio a pecorina sulla parete e comincio a leccare il culo inserendo prima un dito poi due nell’ano, lei mi dice fai piano mi fa un po' male.
Allora la prendo e la porto sul letto la distendo a 90 gradi e continuo a leccarle il culo, a delle chiappe sode e vellutate, facendo entrare piano piano un dito poi due con movimenti rotatori leggeri con della crema, mi spalmo un’abbondante crema su tutto il cazzo e appoggio il glande sull’entrata dell’ano spingendo piano piano. La cappella è entrata tutta, non ha sentito nulla, contemporaneamente con una mano ho cominciato a sditalinare la fica ruotando il dito sul clitoride, contemporaneamente ho cominciato a penetrarla con il resto del mio uccello. Fermati fai piano comincio a sentirlo tutto. Continuo a masturbarla e gli prendo con la mano un capezzolo e comincio a stimolarlo. Piano piano comincio ad uscire e entrare nell’ano, si muove tutta e comincia a gemere, insisto sia con le mani che con il cazzo ad un certo punto mi incita dai continua vai più veloce vai vai bellissimo ecco vengo vengooooo haaaaaaa haaaaaaa basta fermati, non finisce la frase che gli sborro nell’ano una grandissima quantità di liquido. Esco e ci distendiamo sul letto sfiniti.
Bello non pensavo fosse così prenderlo in culo, ho sentito tutto il cazzo dentro ma quello che mi hai fatto in fica sulla tetta è stato magistrale.
Ci addormentiamo a letto con la finestra aperta e la luna che ci illumina i corpi sudati.
Domani abbiamo solo la mattina per andare in barca lungo la costa.
Continua…….
scritto il
2025-01-27
2 K
visite
1 3
voti
valutazione
5.8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Crociera sul Danubio il finale
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.