La prima esperienza in un club scambista
di
Luca38
genere
scambio di coppia
Il racconto che vi scrivo è totalmente vero. Di uno scambio di coppia in un night del nord Italia, vicino ad un lago. Io 36 anni, 170, occhi nocciola-verdi, moro ricciolino, fisico normale. La mia lei 32 anni, 167, bionda, occhi azzurrissimi, bel seno e bel corpo.
La coppia straniera, invece, lei 38 anni, mora, 170, occhi verdi, fisico da modella con un bel seno. Lui brizzolato 43enne, bel fisico palestrato.
E ora inizio a raccontarvi...
La notte era avvolta in un'atmosfera di calore e mistero mentre la nostra auto si è fermata davanti all'ingresso del club. Un giardino curato, illuminato da luci soffuse, si apriva davanti a noi, con una piscina cristallina che rifletteva il cielo notturno. Coppie distese, alcuni anche in gruppo, sulle sdraio si scambiavano sguardi complici, e non solo, mentre altre sparivano nei sentieri più appartati.
Avevamo già bevuto qualcosa prima di entrare, l'alcol scorreva leggero nelle vene, sciogliendo la tensione dell'attesa. Per noi era la prima volta All'interno, la pista da ballo era gremita, il ritmo della musica batteva nel petto, corpi in movimento si sfioravano con naturalezza, con un gioco sottile di seduzione. Alcune donne facevano pompini ad altri uomini, o facevano sesso senza problemi, davanti gli occhi di tutti.
Dopo aver sorseggiato qualcosa, abbiamo deciso di scoprire il locale, prima andando a fumare fuori e poi muovendoci tra le stanze, esplorando le possibilità che il club offriva: bagni illuminati da luci soffuse, specchi che amplificavano i riflessi di desideri sussurrati, angoli più nascosti dove i confini si dissolvono. Tra un sorso e l'altro, incrociammo lo sguardo di una coppia straniera, poco più grande di noi. Lei, una donna dal fascino magnetico, pelle luminosa, occhi cristallo e curve perfette accentuate dal vestito che scivolava lungo i fianchi. Lui, elegante e sicuro di sé.
Le parole fluivano leggere, tra sorrisi e complicità tacite. Il contatto visivo si trasformò in un gioco di gesti sottili. Ho visto la mano di lui sfiorare la pelle della mia compagna, sotto il vestito, il contatto leggero ma carico di intenzioni. Morivo di gelosia, ma il manico del coltello era dalla mia: o bloccavo tutto o decidevo di continuare. Optai per la seconda strada e così cominciai a toccare lei, sotto la gonna, che mi cercò con lo sguardo, il sussurro della sua voce mi accese di un fuoco sottile.
Mi lasciai guidare dal desiderio. Il suo respiro si fece più profondo, le labbra si schiusero leggermente mentre il suo corpo si abbandonava alla sensazione. Il contatto divenne più audace, e così la mia donna e lei iniziarono a sfiorarsi, le loro bocche si cercarono con una lentezza esasperante, in un intreccio di lingue e sospiri.
Poco dopo, bevuto qualche altro gin tonic, ci spostammo all’esterno, trovando posto su due sdraio: il profumo dell’erba e della notte si mescolava all’eccitazione che cresceva. L'altra donna si inginocchio e cominciò a spogliarmi e a farmi un dolce pompino, delicato... succhiandolo tutto, dalle palle alla cappella. Le sue mani si muovevano sicure, esplorando, scoprendo, accendendo. I gemiti si confondevano con il fruscio delle foglie, il piacere si diffondeva in ondate, amplificato dal desiderio condiviso. La mia donna faceva altrettanto con l'altro uomo, succhiandolo avidamente.
Le loro bocche si fondevano con dolcezza i nostri cazzi, mentre le nostre mani tracciavano percorsi sempre più intimi tra i capelli. I corpi si muovevano al ritmo del piacere, guidati da una sincronia perfetta. Lingue che scivolavano sulla pelle umida, mani che stringevano con dolce violenza, bocche che si cercavano e si univano in giochi sempre più profondi. Così, dopo averla fatta spogliare e sdraiare, le ho spalancato le gambe ho iniziato a leccarla tutta... era liscissima... ho iniziato a succhiarle il clitoride a leccare e sfiorare le sue labbra, infilando dentro due dita...
La notte avanzava, abbiamo iniziato a fare sesso.. io con l'altra e la mia compagna con il suo uomo: sensazioni straordinarie, piacere condiviso, una grande voglia inebriava l'atmosfera, fino a venire... io in faccia e nella sua bocca... lui sul seno della mia lei.
Infine, esausti e appagati, ci distendemmo su due sdraio diverse, i corpi ancora pulsanti, i respiri che lentamente tornavano regolari. Un’ultima occhiata, un sorriso complice, il silenzio della notte a sigillare ciò che era accaduto in quella notte estiva e calda, non solo per la temperatura.
Vorrei sapere cosa pensate di questo racconto, ma vorrei un feedback solo da donne però. Inoltre, a donne e ragazze a cui andrebbe di fare due chiacchiere su questa esperienza o sulle vostre, l'invito è quello di scrivere una mail a il_sommo_manu@libero.it. Solo donne però, mi raccomando.
La coppia straniera, invece, lei 38 anni, mora, 170, occhi verdi, fisico da modella con un bel seno. Lui brizzolato 43enne, bel fisico palestrato.
E ora inizio a raccontarvi...
La notte era avvolta in un'atmosfera di calore e mistero mentre la nostra auto si è fermata davanti all'ingresso del club. Un giardino curato, illuminato da luci soffuse, si apriva davanti a noi, con una piscina cristallina che rifletteva il cielo notturno. Coppie distese, alcuni anche in gruppo, sulle sdraio si scambiavano sguardi complici, e non solo, mentre altre sparivano nei sentieri più appartati.
Avevamo già bevuto qualcosa prima di entrare, l'alcol scorreva leggero nelle vene, sciogliendo la tensione dell'attesa. Per noi era la prima volta All'interno, la pista da ballo era gremita, il ritmo della musica batteva nel petto, corpi in movimento si sfioravano con naturalezza, con un gioco sottile di seduzione. Alcune donne facevano pompini ad altri uomini, o facevano sesso senza problemi, davanti gli occhi di tutti.
Dopo aver sorseggiato qualcosa, abbiamo deciso di scoprire il locale, prima andando a fumare fuori e poi muovendoci tra le stanze, esplorando le possibilità che il club offriva: bagni illuminati da luci soffuse, specchi che amplificavano i riflessi di desideri sussurrati, angoli più nascosti dove i confini si dissolvono. Tra un sorso e l'altro, incrociammo lo sguardo di una coppia straniera, poco più grande di noi. Lei, una donna dal fascino magnetico, pelle luminosa, occhi cristallo e curve perfette accentuate dal vestito che scivolava lungo i fianchi. Lui, elegante e sicuro di sé.
Le parole fluivano leggere, tra sorrisi e complicità tacite. Il contatto visivo si trasformò in un gioco di gesti sottili. Ho visto la mano di lui sfiorare la pelle della mia compagna, sotto il vestito, il contatto leggero ma carico di intenzioni. Morivo di gelosia, ma il manico del coltello era dalla mia: o bloccavo tutto o decidevo di continuare. Optai per la seconda strada e così cominciai a toccare lei, sotto la gonna, che mi cercò con lo sguardo, il sussurro della sua voce mi accese di un fuoco sottile.
Mi lasciai guidare dal desiderio. Il suo respiro si fece più profondo, le labbra si schiusero leggermente mentre il suo corpo si abbandonava alla sensazione. Il contatto divenne più audace, e così la mia donna e lei iniziarono a sfiorarsi, le loro bocche si cercarono con una lentezza esasperante, in un intreccio di lingue e sospiri.
Poco dopo, bevuto qualche altro gin tonic, ci spostammo all’esterno, trovando posto su due sdraio: il profumo dell’erba e della notte si mescolava all’eccitazione che cresceva. L'altra donna si inginocchio e cominciò a spogliarmi e a farmi un dolce pompino, delicato... succhiandolo tutto, dalle palle alla cappella. Le sue mani si muovevano sicure, esplorando, scoprendo, accendendo. I gemiti si confondevano con il fruscio delle foglie, il piacere si diffondeva in ondate, amplificato dal desiderio condiviso. La mia donna faceva altrettanto con l'altro uomo, succhiandolo avidamente.
Le loro bocche si fondevano con dolcezza i nostri cazzi, mentre le nostre mani tracciavano percorsi sempre più intimi tra i capelli. I corpi si muovevano al ritmo del piacere, guidati da una sincronia perfetta. Lingue che scivolavano sulla pelle umida, mani che stringevano con dolce violenza, bocche che si cercavano e si univano in giochi sempre più profondi. Così, dopo averla fatta spogliare e sdraiare, le ho spalancato le gambe ho iniziato a leccarla tutta... era liscissima... ho iniziato a succhiarle il clitoride a leccare e sfiorare le sue labbra, infilando dentro due dita...
La notte avanzava, abbiamo iniziato a fare sesso.. io con l'altra e la mia compagna con il suo uomo: sensazioni straordinarie, piacere condiviso, una grande voglia inebriava l'atmosfera, fino a venire... io in faccia e nella sua bocca... lui sul seno della mia lei.
Infine, esausti e appagati, ci distendemmo su due sdraio diverse, i corpi ancora pulsanti, i respiri che lentamente tornavano regolari. Un’ultima occhiata, un sorriso complice, il silenzio della notte a sigillare ciò che era accaduto in quella notte estiva e calda, non solo per la temperatura.
Vorrei sapere cosa pensate di questo racconto, ma vorrei un feedback solo da donne però. Inoltre, a donne e ragazze a cui andrebbe di fare due chiacchiere su questa esperienza o sulle vostre, l'invito è quello di scrivere una mail a il_sommo_manu@libero.it. Solo donne però, mi raccomando.
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