Le confessioni di Sabina la vacca tettona: Mangiafuoco 2
di
Federico&Sabina
genere
confessioni
Durante il viaggio per tornare a casa da Itri mi sentivo lurida, sporca, puzzavo letteralmente di lui e di sesso, non vedevo l'ora di arrivare a casa per farmi una doccia che mi pulisse il corpo e l’anima, non riuscivo a capire come fossi potuta scendere così in basso e allo stesso tempo aver goduto e provato piacere come non avrei neanche mai immaginato … ero sconvolta e tremavo, letteralmente tremavo …
A casa, davanti al box doccia, esito ad entrare, ho ancora il suo odore schifoso addosso, incrostazioni del suo sperma addosso, vorrei lavarmi e ripulirmi ma allo stesso tempo l’oscenità di quell'uomo, di quel vecchio lardoso e bavoso, mi eccita e mi avvolge in modo talmente intenso che io stessa mi rifiuto di accettarlo … voglio entrare in doccia a lavarmi, a purificarmi, ma il mio corpo, la mia carne, non obbedisce e me ne vado a letto ancora zozza di lui e provo piacere alla forte sensazione di essere e rimanere sporca di lui, di essere ancora sua … vampate di calore nella mia pancia …
Non riesco a dormire, tutti i miei tentativi di cancellare quello che è avvenuto e dire basta sono travolti e sopraffatti dalle ondate di sensazioni dei ricordi di come ero stata usata, si usata, di come ero stata umiliata, di quanta vergogna avevo provato poche ore prima e allo stesso tempo delle indicibili sensazioni di piacere che mi avevano squassata tutta ad essere trattata cosi … e … dopo essere stata usata ed abusata per ore, dopo aver goduto come una vacca per ore, al solo ripensarci mi rendo conto che mi sto bagnando tutta e mi viene voglia di toccarmi … non posso … non posso … è inaccettabile, non posso veramente essere cosi …
Alla fine mi appisolo, e non faccio altro che sognarlo, sognare di essere abusata in continuazione da lui, di essere la sua schiava … mi sveglio di colpo tutta sudata, tutta sconvolta, tutta eccitata … e mi vergogno di me stessa …
Guardo l’ora, sono le 10 di mattina, alle 11 devo vedermi con una mia amica …
Turbata e sconvolta inizio a prepararmi, mentre pensieri inaccettabili a me stessa si fissano nella mia mente.
Mi vesto, non mi metto il reggiseno … metto una camicetta molto aderente che mi rende ancora più provocante, scelgo il perizoma più striminzito e stretto che ho … poi mi metto dei fuseau attillatissimi che disegnano perfettamente il mio sedere e lo rendono oscenamente provocante … mi trucco molto, in modo vistoso esaltando occhi e labbra … è più forte di me, sono molto eccitata e mi sento molto eccitante … mi guardo un ultima volta allo specchio e vedo i miei capezzoli eccitati e turgidi che deformano il tessuto della camicetta, decido di sbottonare un bottone in più per rendere ancora più volgare ed invitante il mio prorompente decolleté …
… all’ultimo momento decido di aggiungere qualcos’altro ripensando che ieri a Mangiafuoco gli era piaciuto molto frustarmi le tettone ed il sedere con delle cinghie, ne aveva una cassa piena di tutti i tipi, e poi lo eccitava scoparmi, con io che indossavo la cinghia, che mi aveva frustato sino a poco prima, legata intorno alla mia pancia … sono scossa da un intenso brivido di piacere, osceno e vergognoso, mentre scelgo e mi avvolgo la cinghia intorno alla camicia, legandola stretta per evidenziare ancora di più il mio seno prorompente …
Salgo in macchina per andare dalla mia amica, la chiamo al telefono e le dico che non mi sento bene e ci vediamo un altra volta …
Metto in moto e parto … per Itri …
Mentre viaggio un sacco di pensieri osceni ed inaccettabili mi attraversano la mente, con tutte le mie forze razionali mi dico “fermati e torna indietro” ma, fatto sta', che arrivo ad Itri e sono già bagnata …
Oggi è una bella giornata di sole, sono almeno 10 gradi in più rispetto al tempaccio di ieri … quasi corro per arrivare tutta trafelata e col seno ansimante alla piazzetta dove ieri c'era Mangiafuoco, non so come si chiama veramente e così dentro di me lo chiamo Mangiafuoco … anche lui non sa come mi chiamo, non me lo ha chiesto, semplicemente mi ha chiamato sempre “tettona” …
… non c'è, lo spazio, dove ieri aveva messo i suoi giochi medievali in legno, è desolatamente deserto …
… il mio corpo è preso dalla disperazione, ma una parte di me dice “ecco, situazione risolta, ora torniamo a casa” …
A testa bassa torno indietro, passando a fianco dello stand del vin brulé, e chiedo con nonchalance al garzone
- “ma oggi non ci sono i giochi medievali?”
la risposta mi fa venire le farfalle nello stomaco, come scendere di colpo nella discesa delle montagne russe …
- “no signorina, c’erano soltanto ieri perché so che oggi i giochi sono in piazza a Minturno”
… di corsa in auto, con il cuore che batte all'impazzata, per percorrere la mezz'ora di strada da Itri a Minturno … mi dirigo verso il centro e improvvisamente vedo il furgone vecchio e sgangherato di Mangiafuoco parcheggiato …
… parcheggio dietro di lui …
… scendo, mentre passo a fianco del furgone i ricordi di come sono stata presa, abusata, scopata in tutti i modi, li dentro mi fanno rabbrividire e allo stesso tempo bagnare ulteriormente, con ondate di vergogna e sensazioni di umiliazione al solo pensarci …
… arrivo alla zona dei mercatini … dopo poco lo vedo … mi manca il fiato … voglio tornare indietro … è vestito esattamente come ieri, penso che sicuramente non si sarà lavato, sarà ancora sporco di noi … voglio andarmene, non mi ha ancora visto, sono talmente agitata che mi sembra di star per svenire, sento vampate di calore ovunque, ho difficoltà a respirare, sensazioni di panico mentre respiro affannosamente … sono bloccata immobile con il mio corpo che vorrebbe fare un passo verso di lui, il lurido vecchio ciccione, e la mia mente che dice di andarmene, di scappare immediatamente … ma ecco che mi vede … il suo sguardo penetrante mi invade l’anima … un largo sorriso si apre sotto la sua folta e incolta barba e mi fa cenno di avvicinarmi … con il cuore in gola, rivoli di sudore che mi colano dappertutto, mi avvicino a lui come un automa …
E’ circa l’una e mezza, non c’è praticamente nessuno perchè sono tutti a mangiare …
… continua a guardarmi fissandomi negli occhi, scavandomi dentro, sento la sua depravazione entrarmi dentro, mentre con voce ferma e profonda mi dice, anzi mi ordina
- “tettona, mi sembri agitata, e fai bene ad esserlo … apriti il cappotto e fammi vedere cosa hai sotto”
me lo sbottono e lo allargo, esponendomi totalmente a lui …
mi osserva con soddisfazione le tettone, poi le afferra con le sue manone, le palpa con brutalità, ho i capezzoli eretti, li afferra attraverso il tessuto della camicia e me li strizza forte facendomi emettere un gridolino trattenuto di dolore … poi dice
- “brava tettona, sei venuta senza reggiseno, brava troia tettona, ti sei messa oscena come piace a me, mi stai facendo tirare il cazzo sai”
armeggia dentro le sue tasche e tira fuori un mazzo di chiavi e me lo porge, dicendomi
- “queste sono le chiavi del mio furgone, vai la dentro a vestirti degnamente tettona che hai alcune cose mancanti … queste tue tettone sono così oscene che devono essere punite … sicuramente ti sei portata i morsetti che ti ho regalato ieri … la camicetta che hai è così aderente che non ci possono stare sotto ed allora te li metti sui capezzoli sopra la camicetta così te li strizzano con tutto il tessuto addosso, poi non ti preoccupare che sopra hai il cappotto chiuso ed a meno che io non ti ordini di aprirlo nessuno lo vedrà … vedrai sarà bellissimo per le tue tettone e vedrai quanto ti bagnerai vacca in calore che non sei altro … poi vedrai da qualche parte un sacco giallo, aprilo e dentro è pieno di oggetti per il tuo piacere di vacca, c’è un triplo fallo, è un pezzo unico con tre vibratori, non puoi sbagliare … ti togli mutandine e fuseau e te lo metti addosso e poi ti rimetti mutandine e fuseau, non puoi sbagliare, la parte a cono ti va nel culo, la parte cazzone enorme te la schiaffi nella tua fica che sarà già tutta fradicia, e il cazzetto curvo piccolino ti finisce sul clitoride … ah troia, alla base c’è un pulsante, mettilo su on, e li dentro nello scatolone c’è anche una specie di telecomando, portamelo … dai che oggi pomeriggio mi aiuti con i giochi … e guai a te se darai spettacolo, non osare godere altrimenti sarò costretto a punirti severamente, tettona”
… è un pomeriggio infernale,di fuoco, quello che passo, totalmente umiliata da quel vecchio bavoso e pervertito, lavorando insieme a lui continuamente portata al limite dell’orgasmo, sono completamente fradicia, di sudore e di umori, la camicetta è bagnatissima di sudore, i fuseau intrisi dei miei liquidi che scorrono dalla mia vagina, totalmente dolorante dai capezzoli stretti dolorosamente nelle morsettiere, ma che continuano ad essere turgidissimi ed eccitati provocandomi violentissime scosse di dolore e di piacere, totalmente dolorante nel culo e nella fica dilatati dai falli e sul clitoride continuamente stimolato dal terzo fallo, eppure continuamente sono eccitata fisicamente e psichicamente, mi sembra di impazzire, di avere la febbre a 40, mi sento totalmente una vacca in calore che minuto dopo minuto non desidera altro che essere violentata da quel vecchio bastardo …
… ormai è buio e la gente inizia ad andare via, tra poco bisogna smontare tutti i giochi e riportarli nel furgone …
Mangiafuoco si avvicina, sono in fiamme e non desidero altro che essere scopata da lui nei modi più osceni e brutali, e mi dice
- “senti tettona, ho bisogno di una sguattera che si prenda cura di me e della mia casa, e mi aiuti nel lavoro, come hai fatto tu oggi … abito qui vicino in una piccola baracca un po’ zozza e disordinata, potresti metterla in ordine … è molto piccola, il letto dove dormo non è grande ma riusciamo a starci in due anche se hai le tettone grandi, vorrà dire che staremo stretti stretti tettona … se vuoi venire a vivere con me per essere la mia sguattera allora dopo che abbiamo sistemato, lascia qui la tua macchina, sai dove vivo non è un bel posto, è una specie di baraccopoli o campo zingari dove vive brutta gente e gente disperata e la tua macchina è più al sicuro qui, lascia qui la tua macchina e sali sul mio furgone che andiamo insieme, vivo a circa 10 minuti da qui fuori città. Tettona, tu hai tante cose da imparare ed io ho tante cose da insegnarti”
e guardandomi i fuseau aggiunge
- “ma guarda quanto ti sei bagnata i pantaloni, ma quanto sei fradicia e vacca … tu hai proprio bisogno di una gran bella ripassata … ma non ti preoccupare, vieni a fare la mia sguattera e avrai cazzo e cazzi a volontà, ti presterò e ti farò usare anche al resto della baraccopoli, sai quanto gli piaceresti ad alcuni negroni che lavorano nei campo e non vedono una donna da chissà quanto, figurati una tettona in calore come te … mmmmhhhhh vedremo come usarti tettona … ora sistemiamo tutto e poi, se vuoi e te la senti di essere la mia sguattera, sali su con me …”
Mentre smontiamo i giochi e li portiamo nello sgangherato furgone continua ad attivare i vibratori facendomi sussultare continuamente e continua ad ordinarmi di non godere e di bloccare qualsiasi orgasmo … non capisco ormai più niente …
… finiamo carichiamo tutto … mi fa salire sul retro del furgone … tremo … mi basta solo essere sfiorata per godere … mi abbassa i fuseau … mi abbassa il perizoma completamente inzuppato … me lo schiaffa in bocca dicendomi di non urlare … mi gira di schiena verso di lui … estrae di colpo il triplo vibratore dai miei orifizi con un suono osceno di aria e risucchi che mi fa vergognare come una vacca … e subito sento una nerchia dura e calda che mi entra in fica ed inizia a fottermi selvaggiamente … inizio a godere come una pazza mentre con le sue manone mi schiaccia le tettone e mi strappa dolorosissimamente le morsettiere dai capezzoli e continua a fottermi con tutta la sua forza sfondandomi totalmente mentre ho un orgasmo continuo che non finisce mai di una intensità sconvolgente e che continua a crescere e impazzisco letteralmente quando sento i suoi fiotti caldi in fica mentre sborra insultandomi con gli epiteti più osceni e volgari che abbia mai sentito … mi tira per i capelli facendomi girare, mi fa inginocchiare davanti a lui e mi schiaffa il suo cazzone gocciolante e zozzo in bocca dicendomi
- “ciuccialo e lucidalo tutto vacca”
dopo un po’ tirandomi sempre per i capelli mi stacca da lui e dicendomi
- “sei stata brava tettona”
apre il portellone posteriore del furgone, mi spinge fuori, seminuda come ero, mi getta i vestiti sfatti per terra, scende anche lui col cazzone ancora a penzoloni, richiude il portellone, apre la porta del guidatore e sale sul furgone … io raccolgo le mie cose per terra … lui ha acceso le luci, mette in moto il furgone … sta per partire
… guardo la mia macchina … impugno le chiavi della mia macchina … e corro … corro verso lo sgangherato furgone che sta partendo, apro la porta del passeggero … e salgo di corsa con le tettone sballonzolanti … e … vado via con lui, con Mangiafuoco …
[P.S.: per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure https://federicoesabina.wixsite.com/sabina]
A casa, davanti al box doccia, esito ad entrare, ho ancora il suo odore schifoso addosso, incrostazioni del suo sperma addosso, vorrei lavarmi e ripulirmi ma allo stesso tempo l’oscenità di quell'uomo, di quel vecchio lardoso e bavoso, mi eccita e mi avvolge in modo talmente intenso che io stessa mi rifiuto di accettarlo … voglio entrare in doccia a lavarmi, a purificarmi, ma il mio corpo, la mia carne, non obbedisce e me ne vado a letto ancora zozza di lui e provo piacere alla forte sensazione di essere e rimanere sporca di lui, di essere ancora sua … vampate di calore nella mia pancia …
Non riesco a dormire, tutti i miei tentativi di cancellare quello che è avvenuto e dire basta sono travolti e sopraffatti dalle ondate di sensazioni dei ricordi di come ero stata usata, si usata, di come ero stata umiliata, di quanta vergogna avevo provato poche ore prima e allo stesso tempo delle indicibili sensazioni di piacere che mi avevano squassata tutta ad essere trattata cosi … e … dopo essere stata usata ed abusata per ore, dopo aver goduto come una vacca per ore, al solo ripensarci mi rendo conto che mi sto bagnando tutta e mi viene voglia di toccarmi … non posso … non posso … è inaccettabile, non posso veramente essere cosi …
Alla fine mi appisolo, e non faccio altro che sognarlo, sognare di essere abusata in continuazione da lui, di essere la sua schiava … mi sveglio di colpo tutta sudata, tutta sconvolta, tutta eccitata … e mi vergogno di me stessa …
Guardo l’ora, sono le 10 di mattina, alle 11 devo vedermi con una mia amica …
Turbata e sconvolta inizio a prepararmi, mentre pensieri inaccettabili a me stessa si fissano nella mia mente.
Mi vesto, non mi metto il reggiseno … metto una camicetta molto aderente che mi rende ancora più provocante, scelgo il perizoma più striminzito e stretto che ho … poi mi metto dei fuseau attillatissimi che disegnano perfettamente il mio sedere e lo rendono oscenamente provocante … mi trucco molto, in modo vistoso esaltando occhi e labbra … è più forte di me, sono molto eccitata e mi sento molto eccitante … mi guardo un ultima volta allo specchio e vedo i miei capezzoli eccitati e turgidi che deformano il tessuto della camicetta, decido di sbottonare un bottone in più per rendere ancora più volgare ed invitante il mio prorompente decolleté …
… all’ultimo momento decido di aggiungere qualcos’altro ripensando che ieri a Mangiafuoco gli era piaciuto molto frustarmi le tettone ed il sedere con delle cinghie, ne aveva una cassa piena di tutti i tipi, e poi lo eccitava scoparmi, con io che indossavo la cinghia, che mi aveva frustato sino a poco prima, legata intorno alla mia pancia … sono scossa da un intenso brivido di piacere, osceno e vergognoso, mentre scelgo e mi avvolgo la cinghia intorno alla camicia, legandola stretta per evidenziare ancora di più il mio seno prorompente …
Salgo in macchina per andare dalla mia amica, la chiamo al telefono e le dico che non mi sento bene e ci vediamo un altra volta …
Metto in moto e parto … per Itri …
Mentre viaggio un sacco di pensieri osceni ed inaccettabili mi attraversano la mente, con tutte le mie forze razionali mi dico “fermati e torna indietro” ma, fatto sta', che arrivo ad Itri e sono già bagnata …
Oggi è una bella giornata di sole, sono almeno 10 gradi in più rispetto al tempaccio di ieri … quasi corro per arrivare tutta trafelata e col seno ansimante alla piazzetta dove ieri c'era Mangiafuoco, non so come si chiama veramente e così dentro di me lo chiamo Mangiafuoco … anche lui non sa come mi chiamo, non me lo ha chiesto, semplicemente mi ha chiamato sempre “tettona” …
… non c'è, lo spazio, dove ieri aveva messo i suoi giochi medievali in legno, è desolatamente deserto …
… il mio corpo è preso dalla disperazione, ma una parte di me dice “ecco, situazione risolta, ora torniamo a casa” …
A testa bassa torno indietro, passando a fianco dello stand del vin brulé, e chiedo con nonchalance al garzone
- “ma oggi non ci sono i giochi medievali?”
la risposta mi fa venire le farfalle nello stomaco, come scendere di colpo nella discesa delle montagne russe …
- “no signorina, c’erano soltanto ieri perché so che oggi i giochi sono in piazza a Minturno”
… di corsa in auto, con il cuore che batte all'impazzata, per percorrere la mezz'ora di strada da Itri a Minturno … mi dirigo verso il centro e improvvisamente vedo il furgone vecchio e sgangherato di Mangiafuoco parcheggiato …
… parcheggio dietro di lui …
… scendo, mentre passo a fianco del furgone i ricordi di come sono stata presa, abusata, scopata in tutti i modi, li dentro mi fanno rabbrividire e allo stesso tempo bagnare ulteriormente, con ondate di vergogna e sensazioni di umiliazione al solo pensarci …
… arrivo alla zona dei mercatini … dopo poco lo vedo … mi manca il fiato … voglio tornare indietro … è vestito esattamente come ieri, penso che sicuramente non si sarà lavato, sarà ancora sporco di noi … voglio andarmene, non mi ha ancora visto, sono talmente agitata che mi sembra di star per svenire, sento vampate di calore ovunque, ho difficoltà a respirare, sensazioni di panico mentre respiro affannosamente … sono bloccata immobile con il mio corpo che vorrebbe fare un passo verso di lui, il lurido vecchio ciccione, e la mia mente che dice di andarmene, di scappare immediatamente … ma ecco che mi vede … il suo sguardo penetrante mi invade l’anima … un largo sorriso si apre sotto la sua folta e incolta barba e mi fa cenno di avvicinarmi … con il cuore in gola, rivoli di sudore che mi colano dappertutto, mi avvicino a lui come un automa …
E’ circa l’una e mezza, non c’è praticamente nessuno perchè sono tutti a mangiare …
… continua a guardarmi fissandomi negli occhi, scavandomi dentro, sento la sua depravazione entrarmi dentro, mentre con voce ferma e profonda mi dice, anzi mi ordina
- “tettona, mi sembri agitata, e fai bene ad esserlo … apriti il cappotto e fammi vedere cosa hai sotto”
me lo sbottono e lo allargo, esponendomi totalmente a lui …
mi osserva con soddisfazione le tettone, poi le afferra con le sue manone, le palpa con brutalità, ho i capezzoli eretti, li afferra attraverso il tessuto della camicia e me li strizza forte facendomi emettere un gridolino trattenuto di dolore … poi dice
- “brava tettona, sei venuta senza reggiseno, brava troia tettona, ti sei messa oscena come piace a me, mi stai facendo tirare il cazzo sai”
armeggia dentro le sue tasche e tira fuori un mazzo di chiavi e me lo porge, dicendomi
- “queste sono le chiavi del mio furgone, vai la dentro a vestirti degnamente tettona che hai alcune cose mancanti … queste tue tettone sono così oscene che devono essere punite … sicuramente ti sei portata i morsetti che ti ho regalato ieri … la camicetta che hai è così aderente che non ci possono stare sotto ed allora te li metti sui capezzoli sopra la camicetta così te li strizzano con tutto il tessuto addosso, poi non ti preoccupare che sopra hai il cappotto chiuso ed a meno che io non ti ordini di aprirlo nessuno lo vedrà … vedrai sarà bellissimo per le tue tettone e vedrai quanto ti bagnerai vacca in calore che non sei altro … poi vedrai da qualche parte un sacco giallo, aprilo e dentro è pieno di oggetti per il tuo piacere di vacca, c’è un triplo fallo, è un pezzo unico con tre vibratori, non puoi sbagliare … ti togli mutandine e fuseau e te lo metti addosso e poi ti rimetti mutandine e fuseau, non puoi sbagliare, la parte a cono ti va nel culo, la parte cazzone enorme te la schiaffi nella tua fica che sarà già tutta fradicia, e il cazzetto curvo piccolino ti finisce sul clitoride … ah troia, alla base c’è un pulsante, mettilo su on, e li dentro nello scatolone c’è anche una specie di telecomando, portamelo … dai che oggi pomeriggio mi aiuti con i giochi … e guai a te se darai spettacolo, non osare godere altrimenti sarò costretto a punirti severamente, tettona”
… è un pomeriggio infernale,di fuoco, quello che passo, totalmente umiliata da quel vecchio bavoso e pervertito, lavorando insieme a lui continuamente portata al limite dell’orgasmo, sono completamente fradicia, di sudore e di umori, la camicetta è bagnatissima di sudore, i fuseau intrisi dei miei liquidi che scorrono dalla mia vagina, totalmente dolorante dai capezzoli stretti dolorosamente nelle morsettiere, ma che continuano ad essere turgidissimi ed eccitati provocandomi violentissime scosse di dolore e di piacere, totalmente dolorante nel culo e nella fica dilatati dai falli e sul clitoride continuamente stimolato dal terzo fallo, eppure continuamente sono eccitata fisicamente e psichicamente, mi sembra di impazzire, di avere la febbre a 40, mi sento totalmente una vacca in calore che minuto dopo minuto non desidera altro che essere violentata da quel vecchio bastardo …
… ormai è buio e la gente inizia ad andare via, tra poco bisogna smontare tutti i giochi e riportarli nel furgone …
Mangiafuoco si avvicina, sono in fiamme e non desidero altro che essere scopata da lui nei modi più osceni e brutali, e mi dice
- “senti tettona, ho bisogno di una sguattera che si prenda cura di me e della mia casa, e mi aiuti nel lavoro, come hai fatto tu oggi … abito qui vicino in una piccola baracca un po’ zozza e disordinata, potresti metterla in ordine … è molto piccola, il letto dove dormo non è grande ma riusciamo a starci in due anche se hai le tettone grandi, vorrà dire che staremo stretti stretti tettona … se vuoi venire a vivere con me per essere la mia sguattera allora dopo che abbiamo sistemato, lascia qui la tua macchina, sai dove vivo non è un bel posto, è una specie di baraccopoli o campo zingari dove vive brutta gente e gente disperata e la tua macchina è più al sicuro qui, lascia qui la tua macchina e sali sul mio furgone che andiamo insieme, vivo a circa 10 minuti da qui fuori città. Tettona, tu hai tante cose da imparare ed io ho tante cose da insegnarti”
e guardandomi i fuseau aggiunge
- “ma guarda quanto ti sei bagnata i pantaloni, ma quanto sei fradicia e vacca … tu hai proprio bisogno di una gran bella ripassata … ma non ti preoccupare, vieni a fare la mia sguattera e avrai cazzo e cazzi a volontà, ti presterò e ti farò usare anche al resto della baraccopoli, sai quanto gli piaceresti ad alcuni negroni che lavorano nei campo e non vedono una donna da chissà quanto, figurati una tettona in calore come te … mmmmhhhhh vedremo come usarti tettona … ora sistemiamo tutto e poi, se vuoi e te la senti di essere la mia sguattera, sali su con me …”
Mentre smontiamo i giochi e li portiamo nello sgangherato furgone continua ad attivare i vibratori facendomi sussultare continuamente e continua ad ordinarmi di non godere e di bloccare qualsiasi orgasmo … non capisco ormai più niente …
… finiamo carichiamo tutto … mi fa salire sul retro del furgone … tremo … mi basta solo essere sfiorata per godere … mi abbassa i fuseau … mi abbassa il perizoma completamente inzuppato … me lo schiaffa in bocca dicendomi di non urlare … mi gira di schiena verso di lui … estrae di colpo il triplo vibratore dai miei orifizi con un suono osceno di aria e risucchi che mi fa vergognare come una vacca … e subito sento una nerchia dura e calda che mi entra in fica ed inizia a fottermi selvaggiamente … inizio a godere come una pazza mentre con le sue manone mi schiaccia le tettone e mi strappa dolorosissimamente le morsettiere dai capezzoli e continua a fottermi con tutta la sua forza sfondandomi totalmente mentre ho un orgasmo continuo che non finisce mai di una intensità sconvolgente e che continua a crescere e impazzisco letteralmente quando sento i suoi fiotti caldi in fica mentre sborra insultandomi con gli epiteti più osceni e volgari che abbia mai sentito … mi tira per i capelli facendomi girare, mi fa inginocchiare davanti a lui e mi schiaffa il suo cazzone gocciolante e zozzo in bocca dicendomi
- “ciuccialo e lucidalo tutto vacca”
dopo un po’ tirandomi sempre per i capelli mi stacca da lui e dicendomi
- “sei stata brava tettona”
apre il portellone posteriore del furgone, mi spinge fuori, seminuda come ero, mi getta i vestiti sfatti per terra, scende anche lui col cazzone ancora a penzoloni, richiude il portellone, apre la porta del guidatore e sale sul furgone … io raccolgo le mie cose per terra … lui ha acceso le luci, mette in moto il furgone … sta per partire
… guardo la mia macchina … impugno le chiavi della mia macchina … e corro … corro verso lo sgangherato furgone che sta partendo, apro la porta del passeggero … e salgo di corsa con le tettone sballonzolanti … e … vado via con lui, con Mangiafuoco …
[P.S.: per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure https://federicoesabina.wixsite.com/sabina]
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