Le vere avventure di Sabina, la vacca tettona: sfondata da Giovanni, Davide e me

di
genere
orge

Sono tornato a casa, Sabina mi accoglie calorosamente, ancora con la camicia da notte rosa addosso, è eccitantissima così,
Giovanni e Davide rivestiti, seduti comodamente sul divano.
Sabina mi abbraccia forte e mi bacia sulla bocca.
– “Bentornato amo’ “
– “Mi sembra che in mia assenza tu ti sia ben divertita, ciao Giovanni, ciao Davide, che dite, si è divertita?”
– “Beh dire che era fradicia è riduttivo, che dici Davide?”
– “Dico che ha goduto come una vacca in calore sta troia, e mi fa male l’uccello da quanto ho goduto io, e a vederla girare
vestita così mi tira ancora, mi viene voglia di sbattermela ancora, di strizzarle quelle sue tettone oscene …”
– “Ih ih ih, hai qualcosa da dire a tua discolpa amore mio, in effetti vestita così fai un sesso bestiale”
– “Siete tutti dei maiali, ecco cosa ho da dire, siete dei porci pervertiti, perchè invece di pensare solo a quello non facciamo
qualcosa da mangiare? Dai che vi preparo una cena.”
– “Eh no amore mio, non così … non è vero che noi siamo dei maiali porci pervertiti, sei tu e le tue tettone che ci rendete così
quindi la colpa è delle tue tettone, siete d’accordo Giovanni e Davide?”
– “Ah si si, è tutta colpa di quelle tettone da mungere, si si”
– “Ahahahah si tutta colpa di quei mammelloni osceni e di come li espone”
– “Bene, allora la giuria alla unanimità ha dichiarato le tue tettone colpevoli e quindi devono essere severamente punite …
ora le mettiamo in punizione e poi ci prepari la cena amore mio”
Sabina è sorpresa e strabuzza gli occhi, non sa cosa dire. Allora aggiungo
– “Da adesso sei la nostra vacca, noi siamo i tuoi padroni, e saremo i tuoi aguzzini per la punizione di queste tue
tettone oscene da latte. Devi obbedire a tutto, chiamandoci padroni e servendoci in tutto vacca tettona.
Dillo che sei una vacca tettona da monta e meriti di avere punite le tue tettone, dillo!”
Sabina ha un attimo di esitazione, la guardo fissa negli occhi con decisione e cattiveria e allora lei balbetta
– “So so sono una va vacca te tettona da mo monta padrone … le mie tettone me meritano la vostra pu punizione pa padroni”
– “Bene troia, datemi una mano voi due, io adesso vado sopra a prendere un po’ di attrezzi per la punizione, voi lavoratemi
intanto le tettone,
palpatele, strizzatele, manipolatele come se doveste impastare la pasta per fare la pizza, ma forte mi raccomando, più sono
calde e infiammate meglio viene la punizione, dai prendetela, è vostra, torno subito … ah per sapere se state facendo bene
basta che lei vi urli di fare più piano e che le fate male, allora vuol dire che la state palpando bene ih ih ih”
e la spingo verso di loro sul divano … non se lo fanno certo ripetere, la afferrano e la fanno sedere in mezzo a loro e immediatamente
le loro ruvide mani si impossessano brutalmente delle tettone di Sabina …
Vado al piano sopra a raccogliere un po’ di strumenti, mentre li cerco sento dal piano di sotto
le proteste, i lamenti, le grida di Sabina a fare più piano, bene bene penso tra me, e in meno di cinque minuti sono di nuovo giù.
– “Eccomi qua! Allora facciamo una tetta alla volta, ma prima blocchiamo le mani di Sabina per evitare che ostacoli la punizione.
Tieni Giovanni, mettile queste manette bloccandole le mani dietro la schiena.
Davide vieni qua, prendi questa tettona con entrambe le mani e alzala un po’ … si ecco così, tienila così … ora questa
corda la arrotolo alla base della tetta stringendola per bene, sapete che a questa vacca piace molto essere legata, vero Sabina”
– “S si padrone mi piace m mo molto essere legata ooohhhh fai pianoooo amoreee ti pregooooo,
non stringere troppo ti pregoooo, per favore padrone per favore aaahhhhhh padroneee mi fai male così di menooo per favore
aaahhhhhh”
– “Ecco così va bene, se grida che le fa male vuol dire che abbiamo stretto bene, ecco vedi Davide come la tettona si è gonfiata,
stringendola fortemente alla base, guarda quanto è oscena … ora facciamo il nodo, vedi così chiudi e stringi il nodo. Ora
Giovanni facciamo l’altra tettona, prendila e tirala su, tu intanto Davide sulla tettona già gonfia lavoraci sopra, schiaffeggiala,
palpala, picchiala, ma in particolare dedicati al capezzolo, strizzalo, ciuccialo, leccalo, mordilo, tiralo, fai quello che vuoi
ma fallo inturgidire più che puoi … dai Giovanni sistemiamo anche l’altra tettona con quest’altra corda”
Così mentre Davide le tortura la tettona legata, in mezzo agli strilli e alle proteste di Sabina, io e Giovanni leghiamo strettamente
anche la base dell’altra tettona … è letteralmente oscena adesso Sabina con le due tettone fuori dalla camicia da notte rosa oscenamente
e innaturalmente gonfie e un po’ violacee, entrambe strettamente legate alla base
– “Dai Giovanni ora dedicati anche tu a torturarle la tetta e a farle inturgidire il capezzolo, che con questa altra corda ora le
lego tra loro e gliele alziamo un po'”
Passo quest’altra corda, un po’ più sottile delle altre due, tra le corde che stringono le due tettone, a forma di otto, stringo un pò,
le due tettone si avvicinano innaturalmente tra loro e poi porto i due capi della corda su per il petto sino a dietro il collo di
Sabina, tiro un po’ facendo innalzare le tettone e, tra le proteste di Sabina, le lego la corda dietro il collo.
E’ di una oscenità sconvolgente.
– “Bene, che ne pensate ragazzi?”
– “Mi eccita così, la prenderei a cinghiate, ho l’uccello che mi scoppia da quanto mi eccita”
– “Fantastica, mmmmhhhhhhh”
– “Bene, ora sistemiamole i capezzoloni, bravi ragazzi, guardate come glieli avete eccitati, sono ben turgidi, chissà se è bagnata,
anzi ora che le lavoriamo i capezzoli, toccatela in mezzo alle gambe dai, masturbatela un poco mentre le mettiamo
in punizione questi bellissimi capezzoloni”
– “Mmmmmmhhhhhh ma è già bagnata … ma quanto è vacca … ti piace eh vacca essere trattata così eh ti piace?”
– “Ahhhhh siiii padroneeee siii mi piaceeee ooohhhhh ohhhhhh ma fateeee pianoooo per favoreeee”
– “Vacca che non sei altro, dillo che meriti di essere punita dillo”
– “Aaahhhhh siii h ho deeellleeee oohhhhh tettoneeee da vaaaccaaaaa chee ahhhhhh devono essere puniteee oohhhhh ooohhhhh per
favoreeee punitemele ooohhhhh”
Prendo due morsettiere
– “Faccio provare a te Giovanni, che Davide ha le mani impegnate nella fregna di sta troia, guarda come freme, mmmhhhh che sesso che mi fa …
dai senti sul dito quanto stringe questa morsettiera, ecco”
– “Cazzo, fa male, cazzo”
– “Eheheh ora glieli mettiamo, devono essere ben stretti non tanto per farle male ma perchè poi le mettiamo le tettone in trazione
e non devono staccarsi”
Due urla di Sabina corrispondono all’attacco delle due morsettiere a ciascun capezzolo.
Intanto Davide se la sta proprio scopando con le dita e va su e giù con la sua mano tra le gambe di Sabina, Sabina che freme e sussulta,
è evidentemente fradicia dai rumori che sento.
– “Bene ora che le abbiamo messo le morsettiere, piegamole un po’ sti capezzoloni, mettiamoci dei pesi sui ganci
delle morsettiere, Giovanni scegli da quella scatola li … no quello no, sono solo 50 grammi, prendine uno più pesante …
ok 200 grammi va bene, prendi anche l’altro da 200 grammi”
Glieli attacco, i capezzoli vengono tirati verso il basso così come parte delle tettone …
– “Ora alle estremità dei pesi, vedete che hanno un altro gancetto, ci facciamo passare questi spaghi, ecco e lo leghiamo alla
coscia quasi all’altezza del ginocchio, ecco così, Giovanni tieni fai tu anche l’altro … bene bravo, così poi quando cammina
semplicemente camminando si tira le tettone da sola ih ih ih, guarda come gode la troia, dai Davide smetti adesso di masturbarla,
Giovanni staccale le manette così ha le mani libere … ohhhh fantastica, sei fantastica così … ora noi ci mettiamo a tavola e
tu ci prepari la cena, apparecchi la tavola e ci servi vacca tettona in punizione, oh si, e non osare protestare, sei in punizione
e sei la nostra schiava tettona vai, anzi prima vieni qua da ognuno di noi e fatti slinguazzare in bocca troia”
Ha appena finito di limonarsi Davide, e ora si sta limonando Giovanni
– “Mmmmhhhhh è eccitantissima così”
dice Davide toccandosi il pacco che gonfia la patta dei pantaloni e prosegue
– “Mi eccita punirla ancora di più, tu Federico sicuramente hai il necessario, mi piacerebbe riempirle anche culo e fica,
che ne dici Federico?”
– “Mmmmmhhhhh si si può fare, plug anale senza problemi, ne abbiamo uno fatto apposta che ha anche una coda, ha una rientranza alla
base di modo che si blocca nel culo e non fuoriesce. Per la fregna metterei un cazzo telecomandato, si, e dato che la vacca
sarà fradicia però le mettiamo anche allora un perizoma che glielo tiene tutto infilato dentro senza rischio che si sfili … ok vado
a prenderli, continuate a limonarvela intanto”
Torno dopo pochissimo con gli attrezzi
– “Tieni Davide, mettiglieli tu ih ih ih, questo nel culo, ah tieni anche questo, è un po’ di gel per farlo entrare più facilmente …
ecco si così mmmhhhhh ora hai la coda come una vera vacca da monta ti piace ehhh”
Sabina geme, ha in parte sollievo perchè Davide per infilarle il plug anale la ha fatta piegare a 90 gradi e quindi la tensione del
tiraggio delle tettone si è molto abbassata … e mentre Davide glielo mette nel culo io e Giovanni la schiaffeggiamo forte sulle chiappe
insultandola volgarmente … dopo poco però Davide la fa rialzare e le tettone tornano in tensione, Sabina muggisce per il
dolore improvviso …
– “Tieni Davide, questo è il cazzone radiocomandato, questo il perizoma”
– “Mmmhhhh che grande questo cazzone, mmmhhhhh lo vedi vacca, ora te lo schiaffo tutto dentro, mmmhhhhhh che vaccona tettona che sei
… ora stai ferma vacca che devo slacciarti gli spaghi sulla coscia per infilarti il perizoma”
Di nuovo Sabina ha un momento di sollievo perchè le tettone sono meno tirate quando vengono slacciati gli spaghi dalle cosce, mentre
Davide le infila il perizoma, assicurandosi che il cazzone sia ben bloccato dentro la vagina, Sabina inizia a emettere dei mugoliii …
eheheh c’è Giovanni che sta già giocando col telecomando, ma subito questi mugolii di piacere si mischiano a muggiti di dolore perchè
Davide le sta riattaccando le cordicelle tirandole ancor di più di quanto avessi fatto io prima, io le avevo attaccate alle cosce,lui
riesce a tirararle sino ad attaccarle alle ginocchia della vacca, le tettone sono estese e deformate in modo inverosimile …
a questo punto Davide le da una fortissima sculacciata e le dice
– “Vacca da latte, dai preparaci la cena, muggendo ih ih ih”
Muggiti, lamenti, mugolii, gemiti di Sabina mentre così oscena e legata cammina verso la cucina … nel camminare il movimento della gamba
in avanti allenta il tiraggio della tettona mentre il movimento all’indietro lo aumenta … inizia a camminare in modo strano, mezzo
passo alla volta per non mettere mai la gamba indietro …
– “E no vacca, devi camminare normalmente! Obbedisci e subisci fino in fondo la punizione per quelle tue tettone
colpevoli di essere troppo oscene e colpevoli di eccitarci e trasformarci in luridi porci pervertiti”
Sabina prepara la cena, ci apparecchia la tavola con le lacrime agli occhi, ogni volta che passa nelle nostre vicinanze viene
violentemente schiaffeggiata sul culo e Giovanni la fa spesso contorcere azionando al massimo il telecomando del cazzone che ha in fica.
Il tutto dura almeno una ventina di minuti, poi Sabina arriva con la padellata di pasta al pomodoro, ce la versa nei piatti
– “Vacca mangia anche tu con noi, riempiti anche il tuo piatto … Ragazzi ora la vacca si siede a mangiare con noi e cambiamo
punizione a quelle tettone oscene mentre mangia, vacca rimani in piedi a fianco della tua sedia, che vado a prendere un altro attrezzo”
Torno dopo pochissimo
– “Bene ragazzi, i capezzoli glieli abbiamo strizzati e tirati per bene, le tettone sono già violacee e gliele lasciamo legate
e tirate così oscenamente ma cambiamo trattamento ai capezzoloni, ora vacca ti stacco le morsettiere”
C’è un sospiro liberatorio di Sabina quando gli stacco quelle dolorosissime morsettiere e di colpo cessa la trazione delle tettone
che pur rimanendo gonfie in modo innaturale per lo stretto cordame alla loro base e in una forma innaturale per la corda che le
lega tra loro e le alza un po’ chiudendosi dietro il collo …
I capezzoloni sono gonfissimi, duri, enormi, infiammati e doloranti per il trattamento ricevuto.
– “Mmmmhhhhh che meraviglia questi capezzoli”
Sabina sussulta e geme mentre glieli tocco con la mano
– “Ragazzi, sentite anche voi come sono sti capezzoloni, toccateli e baciateli che è roba unica, prima che li attacchi alla mungitrice”
– “Noooo vi prego noooo mi fanno male aaahhhhh fate piano per favore ahiaaaaaa noooooo pianooooo nooooooo ahaaaaaaaa bastaaaaa pianoooo”
Mentre protesta inizia anche a contorcersi e mugolare perchè al solito Giovanni le ha azionato il vibratore alla massima velocità …
– “Dai ragazzi ora basta, attacchiamo qua i due tiralatte, Giovanni attacca la spina, ok? attaccata? va bene, aspetta che premo bene”
metto i due tiralatte sopra i capezzoloni, li spingo forte sulle tettone gonfie e doloranti tenendole fermi e aderenti
– “Vacca stai ferma immobile, Giovanni premi l’interrutore sulla mungitrice che parte”
Immediatamente si sente un rumore sordo, un “ahhhaaaaaaahhhaaaaaa” di Sabina, e i capezzoloni e parte delle tettone sono risucchiati e
deformati all’interno dei tiralatte … si vede chiaramente il risucchio e l’allungamento dei capezzoloni perchè i due tubi dei tiralatte
sono trasparenti … mmmmhhhhhh è oltre l’oscenità
– “Dai, vacca da latte, siediti al tuo posto così che mangiamo tutti insieme, anzi ti aiuto a sederti che hai la coda che ti esce dal culo ih ih ih”
Ho un attimo di tenerezza, appena la ho fatta sedere le do un bacio sulle labbra e le sussurro in un orecchio
– “Ti amo troia”
Mangiamo al tavolo la pasta al pomodoro, anche Sabina riesce un po’ a mangiare pure lei
tra lamenti e mugolii perchè Giovanni non rinuncia ad attivare e giocare
con le velocità del vibratore …
– “Giovanni se vuoi giocare mentre mangiamo puoi giocare non solo col vibratore ma anche con il tiraggio della mungitrice ih ih ih,
vedi come sono risucchiati i capezzoloni della vacca e in parte è finito dentro il tiralatte per il risucchio anche gran parte
dell’aureola? Bene, l’intensità del risucchio è al minimo, vedi li sotto c’è la manopola su 1 che è il minimo, il massimo è 5, vedi tu
ih ih ih”
– “Eh vacca da mungere, ti piace come ti stiamo punendo quelle oscene tettone? Eh ti piace?”
– “Ohhhhhh fate piano vi pregooooo, pianoooo, no Giovanni nooo non aumentare il risucchio nooooooo nooooo ahhhaaaaaaaaaa bastardiiii”
Giovanni ha portato a 2 l’intensità della mungitrice, parte delle tettone finiscono dentro i tiralatte, spaventosamente osceno,
ho il cazzone che esplode, Davide dice:
– “Non resisto, non resisto, questa devo fottermela subito voglio incularla brutalmente, mi eccita troppo”
– “Piano piano”
rispondo
– “Anche io sto scoppiando dalla voglia di fottermela, e tu Giovanni?”
– “Io a questa voglio sfondarla, lei e le sue tettone, ancora un po’ e mi sborro nei pantaloni”
– “Allora propongo di incularcela brutalmente tutti e tre, ma sempre punendole le tettone mentre la inculiamo”
– “Si si”
– “Siiii inculiamola siiii”
Mi alzo e vado da Sabina, le prendo il mento nella mano, lo alzo portandola a fissarmi dritta negli occhi, ho il viso vicinissimo
al suo, sto per parlarle quando lei inizia a strillare sulla mia faccia, Giovanni ha portato a 3 il risucchio della mungitrice e mentre lei
strillando urla “bastardiiiiiii noooooooo bastardiiiiiii” io le dico:
– “Amore mio, ora ti inculiamo e ti sborriamo in culo o in bocca, dove preferiamo, non aver paura della nuova brutale
punizione delle tue tettone, è necessaria perchè meritano di essere punite, sono troppo oscene, ed è necessaria perchè ci eccita!
Ti amo vacca, ti amo tettona, ti amo troia, stai godendo eh?”
Le sputo in faccia ripetutamente, le lecco le labbra oscenamente e poi dico:
– “ora vado a prendere l’ultima punizione per queste tettone, punizione che le daremo mentre la inculeremo bestialmente, vado e torno,
voi intanto giocate pure con mungitrice e vibratore”
Anche Davide si è alzato ed avvicinato a Sabina, mentre salgo al piano di sopra a prendere gli attrezzi lo sento dire:
– “Giovanni alza pure le velocità come vuoi di vibratore e mungitrice, che ora bacio la vacca e voglio sentire i suoi muggiti
nella mia bocca, il suo respiro nella mia bocca, troia ora ti bacio …”
Sento i muggiti sparire e trasformarsi in mugolii, evidentemente la bocca di Sabina è tappata dalla bocca di Davide …
Torno subito.
– “Giovanni, spegni pure la mungitrice, vi va se ce la inculiamo qui per terra sul tappeto? Preparo qua”
Giovanni spegne la mungitrice e Sabina ha un immediato enorme sollievo, Davide le toglie i tiralatte, capezzoloni oscenamente turgidi,
tettone ancora più gonfie e violacee, penso di non essere mai stato così eccitato in vita mia …
– “Toglietele il plug anale, lasciamole il vibratore in fica, quando iniziamo a incularcela mettilo pure al massimo Giovanni così
lei sarà perennemente in doppia penetrazione e ti assicuro che alla troia piace da impazzire, vero vacca, ti piace?”
– “Siete dei porci, bastardi, maiali, mmmhhhhhh ooohhhhh ahhhhh”
Inizia a mugolare e contorcersi perchè Giovanni le ha riattivato il vibratore
– “Guarda che vacca, gode la vacca”
In quello, mentre Davide è inginocchiato dietro di lei che le sta togliendo il plug anale, Sabina vede quello che sto preparando e urla:
– “Noooooo Federico nooooooo, questo noooooo, non lo abbiamo mai fattooooo nooooooo ne avevamo solo parlato noooooooooo”
– “Amore non ti preoccupare, non accadrà nulla di irreparabile ih ih ih, non ti preoccupare vacca, ma devono essere punite
severamente queste tue tettone,
vedrai che ti piacerà, sicuramente piacerà a noi ih ih ih, Giovanni mettile di nuovo le manette e bloccale le mani dietro la schiena …”
E dico questo mentre sto spargendo delle puntine da disegno in tutta una zona del tappeto (con la punta corta)
– “Bene ragazzi, ora sdraiamo Sabina sul tappeto con le sue tettone sulle puntine, già se le infilzerà con il suo peso, poi ciascuno
di noi si sdraia sopra di lei, così si infilza ancora di più con anche il nostro peso addosso,
e ce la inculiamo brutalmente, poi come preferiamo le sborriamo in culo
o in bocca, dai sdraiamola”
Giovanni intanto la aveva ammanettata, io la prendo per le ascelle e la spingo fino al tappeto, Davide e Giovanni devono aiutarmi
perchè Sabina oppone resistenza
– “Dai mettiamola a forza, io la prendo per le ascelle, tu Davide per i piedi, Giovanni le tieni i fianchi”
La prendiamo con la forza, la solleviamo e con attenzione, tra gli strilli di Sabina, la stendiamo sul tappeto facendo attenzione
a mettere quelle oscene gonfissime tettone e quegli osceni capezzoloni esattamente sopra l’area fitta di puntine,
tutte con la punta all’insù.
– “Aahhhhhhhhaaaaahhhhhh bastardiiiiiiiii nooooooooooo”
E’ così tutto eccitante che Davide si è già tirato fuori il cazzone dai pantaloni, lo vedo già gocciolante, le si sdraia sopra,
infilzandole le tettone ancor di più col suo peso, e senza ritegno glielo sbatte in culo iniziando a stantuffarla …
Sabina urla, geme, freme, trema, sussulta, Giovanni ha messo al massimo il vibratore, si è tirato fuori pure lui
il cazzone e si è sdraiato di fronte a Sabina e glielo sta infilando in bocca per farselo ciucciare mente Davida la incula …
Davide è così eccitato che ci mette molto poco a sborrarle nel culo, irrigidendosi dentro il corpo della mia Sabina
mentre sborra inondandole le viscere …
Si alza estraendo il cazzone gocciolante ancora di sperma
– “Vieni Giovanni inculala tu ora la vacca”
Giovanni le lascia la bocca, e va a sdraiarsi sopra di lei, schiacciandola con tutto il suo peso, e prende a incularsela, si
sentono di nuovo le urla, i muggiti, i mugolii di Sabina, ma durano poco perchè Davide le ha infilato il suo cazzone zozzo in bocca
– “Puliscimelo troia che è sporco del tuo culo e della mia sborra, lucido me lo devi far diventare vacca tettona”
Giovanni la incula come un ossesso, così forte che, nonostante il peso, Sabina e le sue tettone strisciano sul tappeto infilzandosi
con ulteriori puntine
– “Vacca come ti inculo, hai il culo stretto, sento il cazzone che hai in fica vibrare, mmmmhhhhhh ma quanto godi vacca”
In effetti Sabina ha iniziato a godere per il trattamento, è inequivocabile che sta iniziando ad avere un orgasmo, me ne accorgo
dai tremiti che le squassano tutto il corpo …
– “Ahhhhh sto per sborrare…. siiii ti voglioooo sborrare in bocca troia, Davide mollale la bocca”
Giovanni si alza velocissimo e corre a distendersi davanti a Sabina e glielo sbatte in gola, è infoiatissimo, Davide ha fatto
appena in tempo a spostarsi … io non resisto più e mi lancio sopra Sabina, sdraiandomi su di lei, sento attraverso la
mia pelle che lei è tutta sudata … glielo sbatto in culo, entra in un attimo, il culo è pieno di umori, sperma, è sfondato dal
plug prima e dalle inculate che ha avuto ma è strettissimo perchè la fica è piena del cazzone che sta vibrando al massimo
della sua velocita … io stesso sussulto per i sussulti della carne di Sabina che sta avendo un orgasmo violento e ininterrotto …
Intanto davanti a me vedo Giovanni che le sta sborrando in bocca … non resisto più neanche io alla brutale eccitazione e inizio
a sborrarle anche l’anima nel culo … urlando
– “Sborroooooo … ti amooooooo troiaaaaaaa … sborroooooo ti sborroooo nel culoooooo amoreeeeee vaccaaaaaaa puttanaaaaaaa”

E’ stato tutto cosi’ brutale, bestiale e violento, abbiamo goduto tutti così animalescamente, Sabina ha goduto così bestialmente
come non le era mai successo, così intensamente che inizia a piangere e singhiozzare e non riesce più a fermarsi,
trema e piange singhiozzando sul mio petto mentre Giovanni le toglie le manette, mentre Davide le slaccia la corda dietro il collo,
mentre io le libero le tettone dalle corde … Giovanni le sfila il perizoma e le toglie il vibratore dalla fica, è fradicio di umori
vaginali, che continuano a uscire anche dalla fica e a scorrere lungo le cosce di Sabina insieme a tutta la sborra che le cola dal
buco del culo, sembra che lei stessa abbia sborrato,
le tettone sono gonfie all’inverosimile e ricoperte di puntine da disegno che si sono infilzate dappertutto,
gliele togliamo, tutti e tre, una
alla volta con attenzione, rimangono dei piccoli buchi, che dopo qualche minuto scompaiono,
sempre con lei che singhiozza sul mio petto …
è tutta sudata e puzza di sè di sesso e sborra … è il mio amore … sta ancora piangendo le prendo la testa e inizio a baciarla
lentamente con tutta la dolcezza dell’amore sentendo sulle mie labbra e sul mio viso e sulle mie mani che le tengono il volto, il
bagnato delle sue lacrime che scorrono … e ci limoniamo con lei che singhiozza mentre ci baciamo … la amo!

[P.S.: per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure https://federicoesabina.wixsite.com/sabina]
scritto il
2024-08-20
2 . 9 K
visite
8
voti
valutazione
7.3
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.