Le vere avventure di Sabina, la vacca tettona: doppia al Castello di Spessa

di
genere
confessioni

La relazione tra me e Sabina era ancora segreta, ne erano a conoscenza solo pochi amici fidati, con i quali ogni tanto uscivamo.

Uno di questi è Giovanni, bancario presso una delle nostre banche di lavoro e col quale era nato tanti anni fa un rapporto di amicizia; insieme ne avevamo combinate un po’
e spesso gli avevo coperto le spalle nelle sue varie e contorte avventure amatorie. A lui piacciono le magre ma Sabina pur essendo in carne, con il suo corpo prorompente e
il suo sprizzare sesso da ogni poro, lo eccitava per bene. Un giorno infatti Giovanni mi disse:

– “Oh Federico, quella nuova che avete in amministrazione, quella tutta tette, mi fa un sesso!”
– “Beh, ti confesso Giovanni che già me la scopo, se vuoi possiamo provare a fottercela insieme!”
– “Ahahah sei proprio un porco Federico, già te la sei scopata! Eh certo che si che mi va di fottercela insieme, chissà se le bastano due cazzi!”
– “Io me la sto fottendo alla grande, sai che amo le tettone, questa qui appena gliele sfiori impazzisce, non ho mai visto una con le tette così sensibili, ancora un po’
viene soltanto accarezzandole i capezzoli, incredibile. Mi ha già dato tutto, anche il culo. Ma la cosa più interessante è che le ho chiesto i suoi desideri erotici più reconditi
e, incredibile, ha detto i miei stessi su di lei, anche se in ordine diverso, questi nell’ordine i suoi desideri:
1) essere legata e bendata e io faccio di lei quello che voglio,
2) fare sesso con due sconosciuti con i quali subire anche una doppia penetrazione,
3) essere violentata;
proprio gli stessi che il suo corpo esplosivo mi provoca … beh direi che il suo secondo desiderio, anche se non siamo sconosciuti, possiamo provare a soddisfarglielo!
Dammi il tempo di convincerla”
– “Ah sarebbe fantastico, ce l’ho già duro solo all’idea! La mettiamo a sandwich in mezzo e le facciamo di tutto, oh si … mi fa un sesso incredibile, non capisco bene perchè, non
essendo proprio il mio tipo, ma ha qualcosa oltre a quelle tettone che mi fa venire l’embolo”
– “lasciami organizzare e vedrai che ce la fottiamo di brutto!”

Per passare del tempo insieme a Sabina organizzavo dei finti meeting di lavoro in giro per l’Italia, lei si prendeva ferie, e andavamo insieme da qualche parte, oppure,
raramente me la portavo come assistente in qualche mio vero viaggio di lavoro.

Così, circa un mese dopo, presi una suite, 3 giorni e due notti, al castello di Spessa, vicino Gorizia, per una full immersion di sesso con la mia Sabina.

I primi due giorni e la prima notte li passammo a fare sesso furiosamente uscendo solo per mangiucchiare qualcosa.
Mi stavo proprio innamorando di lei perchè i momenti più belli che ricordo erano quelli di quando, esausti, ci addormentavamo abbracciati, sentivo tutto il suo corpo aderente al mio,
le sue tettone e i suoi capezzoli schiacciati sul mio petto, l’odore di sesso dei nostri corpi, e mi addormentavo respirando il suo alito.

Nel pomeriggio del secondo giorno le dico:
– “Senti, stasera invitiamo a cena Giovanni, l’ho sentito e verrebbe molto volentieri, ti va?”
– “Si, ma tu sei un porco, tu lo vuoi invitare perchè vuoi che faccia sesso con lui, sei un porco, non mi va”
– “Eheheheh è vero che sono un porco, e a dirti tutta la verita stasera ho una gran voglia di fotterti insieme a Giovanni, prima mentre dormivamo ti ho sognata che ti prendevamo
in mezzo, a sandwich, io e lui, sentivo le tue tettone schiacciate sul mio petto e ci strusciavano sopra ad ogni colpo di lui che ti inculava mentre io ti scopavo in fica, mmmmmhhhh
quanto mi eccita la situazione, voglio proprio fotterti insieme a lui mmmmmhhhhhh, guarda mi hai già fatto venire il cazzone durissimo solo all’idea”
– “Sei proprio porco Federico, comunque se lo hai già invitato fallo venire, che devo dirti, ma non me la sento di fare sesso con lui, è un nostro amico”
– “Va bene va bene, intanto andiamo a cena poi se te la sentirai lo faremo altrimenti nulla, senza problemi. Però voglio che me lo ecciti tutta la sera, sai che gli fai sesso,
vestiti in modo provocante e fagli esplodere il cazzo di desiderio, poi faremo sesso con lui solo se avrai voglia”
– “Ma come faccio con te, sei proprio un porco”
– “Si si, vieni intanto qui a ciucciarmi il cazzone che questi pensieri mi hanno eccitato, guarda qua”

La sera ci prepariamo per uscire a cena con Giovanni, io mi metto in giacca e cravatta, lei si chiude in bagno per prepararsi, sento rumore di doccia, di fon e dopo un po’ esce:

indossa una camicia bianca di cotone. Sotto di essa le sue grandi tettone sono libere, senza reggiseno, sostenute soltanto dall’aderentissimo tessuto della camicia;
i primi 3 bottoni sono slacciati e il suo splendido decollete emerge prorompente.
Il quarto bottone pare potersi strappare da un momento all’altro tanto la camicia è tesa dal suo seno prorompente.
I capezzoli si vedono spingere attraverso il tessuto e le grandi aureole rosa si intravedono in trasparenza.
Al collo una collana che termina con un ciondolo d’argento appuntito a forma di fulmine che pende sino all’inizio dell’incavo tra i suoi morbidi seni.
La camicia scende e in parte entra in dei pantaloncini corti bianchi, anch’essi strettissimi e di cotone aderentissimo elasticizzato sul suo meraviglioso sedere.
Sotto non ha niente, è anche depilata, e dal davanti si vede il profilo della fica disegnato dai pantaloncini.
Da essi prorompono le cosce, le gambe robuste sino ai piedi che indossano degli infradito mozzafiato.
Ad una caviglia, così come ad un polso, un sottile braccialetto pieno di piccoli ciondoli di perline.
Truccata molto sugli occhi e sulla bocca, sguardo ammiccante e lussurioso.
E’ semplicemente una bomba di sesso.
– “Vado bene così? Che dici, gli piacerò?”
– “Minchia! Giovanni rischia di sborrarsi nei pantaloni direttamente quando ti vedrà”
– “Sei il solito volgare, porco e volgare”
– “E tu sei la solita bomba di sesso, sembri una latteria ambulante vestita così, penso che vedentoti vestita così ogni uomo impazzisce per te, è un qualcosa di ancestrale,
ogni maschio che ti vede sente immediato il bisogno di inseminarti, è così … comunque sei fantastica! Dai andiamo a fare impazzire Giovanni, che è giù che ci aspetta,
minchia che sesso che mi fai, ho già le palle che mi fanno male dalla voglia”
– “Stronzo, non mi toccare che mi metti in disordine, no che mi strucchi, non mi baciare e tieni a posto le mani … dai andiamo porco”

Scendiamo, Giovanni è nella reception del castello che ci aspetta, è venuto a prenderci con la macchina per portarci a cena in un locale di un suo amico a Gorizia.
E’ anche lui elegante, completo blu e camicia bianca, ma senza cravatta.
Giovanni ha circa 35 anni, un passato da pugile amatoriale e un fisico molto molto robusto, tutto muscoloso perchè si allena ancora.
E’ alto più di me, 180/185 cm, ha il capo completamente pelato e,
a differenza di me, è sul petto molto poco peloso, quasi completamente glabro proprio come piace a Sabina.
Non appena ci vede, o meglio non appena vede Sabina ha un sussulto e non riesce proprio per nulla a nascondere la propria eccitazione; si vede proprio il suo sguardo cadere
su quelle oscene esposte tettone!

La cena è molto, molto eccitante, sia io che Giovanni, e anche i camerieri, ce la mangiamo letteralmente con gli occhi … lei è così prorompente, così esplosivamente sexy
che è veramente difficile non saltarle addosso, a me fa male l’uccello per l’intensità dell’erezione che ho, penso anche Giovanni sia nella stessa situazione, e Sabina
percepisce e respira benissimo l’eccitazione e la voglia che sta provocando.
Durante la cena non si può fare a meno di parlare di quanto lei sia eccitante; all’inizio Giovanni è un po’ imbarazzato ma poi non resiste e si lascia andare ad esprimere
liberamente quanto Sabina gli fa sesso. E Sabina sembra piuttosto lusingata di questo; tutto questo desiderio di lei secondo me la sta eccitando. E si sta lasciando andare
alla perversione sui nostri discorsi: me ne rendo conto perchè Sabina non beve alcolici praticamente mai ma, in questo caso, ordina insieme al dolce, un tiramisù, anche del
limoncello, che prendiamo anche noi … le rare volte che ha bevuto qualche alcolico è andata su di giri con pochissimo. E mentre mangiamo il dolce e beviamo il limoncello
Sabina sorride o ride alle nostre osservazioni, le luccicano gli occhi e il suo respiro diventa leggermente più affannoso, si vedono le tettone andare su e giù seguendo
il suo respiro irregolare a seconda di quello che diciamo, secondo me si sta eccitando all’idea di quello che sta per capitare ed è già tutta bagnata, trasuda sesso ed
eccitazione; poi quel ciondolo che le si infila nell’incavo tra i seni mi fa impazzire di voglia …
-Fed. “Sabina amore mio, non resisto, è troppo forte per me, devo dirti la verità: mi stai facendo sesso, ma un sesso che mi sembra di impazzire, emani sesso da ogni poro, sento
voglia di sesso da ogni parte di te, il tuo corpo, la tua carne mi urla, la mia carne urla”
-Sab. “Eheheh amo’ sshhhhhhhhh non si dicono queste cose in pubblico, ssshhhhhhhhh”
-Fed. “E’ così, e sai che a Giovanni gliene parlo di come mi fai sentire, di cosa mi provochi, è una cosa straordinaria che non mi era mai successa nella vita, un tale desiderio di te”
-Gio. “Si è vero, e devo dire che anche a me provochi desideri animaleschi. Sentendo i racconti di Federico mi sono turbato molto e spesso ti ho sognata”
-Fed. “Ho parlato più volte a Giovanni del mio desiderio di metterti in mezzo tra noi due, a volte mi fa impazzire di voglia questo desiderio, immaginare le tue carni possedute,
possedute e schiacciate dalle carni di due maschi arrapati e pazzi di te”
-Sab. “Shhhhhhhh amo’ shhhhhhhhhh non si dicono queste cose sssssshhhhhhhhh”
-Gio. “Si è vero Sabina, e mi ecciti tantissimo, ti farei di tutto insieme a Federico, è tutta la sera che ti sto sbranando con gli occhi”
-Sab. “Siete due porci, d’altra parte Federico è un porco e quindi si è trovato amici porci, cosa dovevo aspettarmi? ihihihihih”
-Gio. “Ahahahah si, grazie per il porco, si lo sono ma mai come il tuo Federico che ti assicuro supera tutti”
-Sab. “Ah si? Perchè cosa ti dice quel maiale di Federico?”
-Gio. “Eeeehhhhh sapessi! Ma però stasera che ti vedo così prorompente, che vedo la tua pelle esposta e provocante, quel tuo seno che sembra esplodere da un momento all’altro,
lo capisco eccome se lo capisco a Federico, mi stai eccitando Sabina”
-Sab. “Ah si? E cosa ti piacerebbe fare?”
-Gio. “Beh per prima cosa vorrei toccarti quelle tettone, voglio sentirle, voglio palparle … è dalla prima volta che ti ho visto che lo desidero, mmmhhhhhh sei proprio eccitante Sabina”
-Sab. “Ooooooohhhhh ma siete proprio due gran porci, shhhhhhhh che ci sentono shhhhhhh”
-Fed. “Dai un bel brindisi a chi ci rende così porci eheheheh, a Sabina!”
-Sab. “Shhhhhhh amo’ shhhhhhh”
Sabina è tutta rossa mentre brinda con noi col limoncello …

Finita la cena Giovanni deve riaccompagnarci al castello. Sento l’eccitazione nell’aria, Sabina ride. Appena arrivati all’auto Sabina dice:
– “Amo’, Giovanni mi sembra un po’ confuso, è un po’ troppo eccitato forse, forse è meglio che guidi tu”
Giovanni non capisce subito, ma Sabina che gli dice
– “Dai Giovanni, siediti dietro con me”
gli fa immediatamente dare a me le chiavi dell’auto
Parto, li sento parlare e li vedo nello specchietto retrovisore, sono vicini, Giovanni ha messo un braccio ad abbacciare Sabina con la mano sulla sua spalla, sento Sabina dire:
– “Allora Giovanni, cosa volevi farmi?”
– “Mmmmhhhhhh che belle tettone che hai e che sode che sono, mmmmhhhhh quanto sono grandi … sai che è da quando ti ho visto la prima volta che volevo toccartele … mmmhhhhhh”
Vedo la mano di Giovanni che ha afferrato da sopra la camicia una delle tettone di Sabina e la sta soppesando, palpandola da ogni direzione, quasi a volerla misurare …
prima ne palpa una, poi l’altra e così via
– “Mmmmmhhhh Federico ma ha delle tettone veramente pesanti, mmmmhhhhhh che belle, senti qua che roba, mmmmhhhhh è come i raccontavi, ha i capezzoli turgidi, eccitati, mmmhhhhhhh
le piace …”
Inizio a sentire mugolii e rumori di baci, guardo nello specchietto e si stanno limonando di brutto, Giovanni la abbraccia e con l’altra mano continua a pastrugnarle le tettone
mentre Sabina gli ha messo una mano in mezzo alle gambe e gli sta accarezzando da sopra i pantaloni il suo cazzone … devo sforzarmi di smettere di guardarli e guardare davanti la strada.
Ci vogliono circa 20 minuti da Gorizia al castello di Spessa, e quei due dietro ingrumano sempre più intensamente.
Sento Sabina mormorare:
– “Giovanni ti sento troppo eccitato, è il caso che ti dia una calmata altrimenti la serata dura poco e quel porco la che guida non è contento, mmmmhhhhhh fammelo sentire”
La vedo nello specchietto che gli ha tirato fuori l’uccello, con la mano glielo sta masturbando lentamente, poi si china in mezzo alle sue gambe e, continuando a masturbarlo
con la mano, inizia a leccare e baciare la cappella … Giovanni ha reclinato la testa all’indietro e sospira profondamente mentre mette una mano sulla testa di Sabina
per spingerla giù a ciucciargli il pene … e Sabina inizia a ciucciarlo voracemente … dai sussulti e dagli spasmi di Giovanni capisco che sta venendo, in bocca a Sabina, sul
suo viso, in parte sul suo seno … ha sborrato come un animale, Sabina ha il volto e il petto zozzi della sborra di Giovanni …
Sto parcheggiando nel parcheggio del castello.
Sabina esce dalla macchina ancora sporca, io e Giovanni la seguiamo e tutti e tre saliamo nella nostra suite.

Appena entrati in stanza spingo Sabina sul primo divano, tiro fuori il mio uccello eccitatissimo e glielo schiaffo in bocca …
intanto Giovanni si inginocchia per terra tra le gambe di lei per sfilarle i pantaloncini e subito nota la chiazza in mezzo alle gambe
– “ma guarda sta vacca quanto è fradicia, ha bagnato i pantaloncini, quanto si è eccitata questa tettona, ti piace il cazzo eh?”
nel frattempo io continuavo a scoparmela in bocca e quando lei inizia a mugolare di piacere, Giovanni ha iniziato a leccarle la fica, non resisto più e anche io
le sborro tutto il mio irrefrenabile piacere in bocca, sul viso e sulle tettone, aggiungendo la mia sborra a quella di Giovanni … la situazione è così eccitante e vedo che
l’uccellone di Giovanni, che le sta sbranando la fica, è tornato in tiro.
Giovanni ha iniziato anche a infilarle le dita della mano in fica, mentre continua a leccargliela, prima una, poi due, poi tre, ora sta cercando di infilarle tutta la mano …
Sabina urla e vibra di piacere
– “Oh Federico, è fradicia, è un lago questa qua, ma è proprio vacca, ma senti quanto è bagnata”
sento gli sciack sciack della mano di Giovanni che se la scopa, con difficoltà, Sabina urla continuamente e trema … in mezzo alle sue urla riesce a dire con difficoltà
– “Giovanni, ahhhhhhhhh voglio aaaaaahhhhhhhhhhh il aaaaahhhhhhh tuo ahhhhhhhhhhh cazzoooooo aaaaahhhhhhhhhh scopamiiiiii aaaahhhhhhhh”
– “Ah si, adesso ti fotto troia”
Giovanni si alza, si toglie i pantaloni e si sbottona tutta la camicia, rimane tutto nudo con addosso solo la camicia totalmente sbottonata, ha l’uccello durissimo,
Sabina si è distesa tutta sul divano, si posiziona sopra di lei e gli sbatte, sciack, il cazzone in fica, Sabina ha un sussulto e si avvinghia con le gambe al sedere di lui …
Giovanni inizia a muoversi molto lentamente dentro di lei e con una mano, quella completamente fradicia di lei con la quale se le era appena scopata, le sbottona i bottoni della
camicia che erano rimasti ancora abbottonati liberandole le tettone oscene, anche lei adesso, scopata da Giovanni, è completamente nuda con solo la camicia tutta aperta …
– “Ma guarda che latteria, vacca”
Vedo che Giovanni aumenta il ritmo della scopata proprio per vedere sballonzolare le tettone
– “Ma guarda che tettone, guarda come ballano, vacca, lo senti il mio cazzo che ti scopa?”
Sabina non risponde, mugola, gode, con le mani accarezza il petto di Giovanni che se la sta fottendo vigorosamente
– “Vacca tettona, senti i tuoi sapori”
e le infila in bocca la dita della mano ancora fradicia degli umori di lei
– “leccamela troia leccamela tutta mentre ti scopo”
Sabina, muggendo e mugolando inizia a leccargliela oscenamente … leccargliela, leccargliela, leccargliela, vedo Giovanni sempre più infoiato, poi Giovanni
le toglie la mano dalla bocca e, continuando a fotterla, si sdraia completamente su di lei, schiacciandole le tettone col suo petto, e con la sua bocca prende possesso
della bocca di Sabina iniziando a limonarla profondamente e rumorosamente. Percepisco le difficoltà respiratorie di Sabina, schiacciata dai circa 100kg di Giovanni e con la
bocca completamente tappata da quella di Giovanni … deve respirare in Giovanni, deve respirare Giovanni … e Giovanni infoiatissimo aumenta forsennatamente il ritmo
della scopata … Sabina sta evidentemente godendo, freme, trema, percepisco che urla il suo piacere nella bocca di Giovanni, sta avendo un orgasmo bestiale, sussulta in modo
inconsulto così intensamente che persino il pesante corpo di Giovanni su di lei sussulta … ha goduto, lo capisco dal fatto che sdraia le gambe che sino a un attimo prima erano
rimaste avvinghiate al sedere di Giovanni, Giovanni che continua a fottersela e a limonarla … il cazzone mi è tornato durissimo …
Vedo Giovanni che improvvisamente si ferma e si mette in piedi, liberando Sabina che fa un respiro profondissimo come quando si rientra da una apnea, e estrae il cazzone
tutto gocciolante di umori della mia femmina, cazzone svettante durissimo, è proprio eccitato Giovanni
– “Devo interrompere un attimo che stò per sborrare, è troppo presto per sborrare, questa latteria va scopata a lungo … mmmmhhhhh che buona che era la tua bocca con i sapori
mischiati della tua fica e delle nostre sborrate, mmmmhhhhh che buona che eri … mmmmhhhh oh Federico ma hai visto quanto ha goduto sta vacca, non avevo mai visto una femmina godere
così … mmmmhhhhhh sei troia eh, tettona da latte! mmmhhhh guarda qua che tettone … mmmmhhhhh e sono tutte appicicaticce delle nostre sborrate, puzzi della nostra sborra tettona!”
e inizia a pastrugnargliele.
Sabina è esausta, distrutta, li distesa sul divano, io e Giovanni coi nostri cazzoni di fuori svettanti e durissimi.
Allora dico:
– “Spostiamoci sul lettone di la che stiamo più comodi e abusiamo di questa vacca da monta, dai Sabina alzati e andiamo di la”
Ci trasferiamo nell’altra stanza sul grande lettone tutto bianco. Giovanni si distende al centro del lettone a pancia all’insu, col busto leggermente alzato, appoggiato sui suoi gomiti.
Spingo Sabina sopra di lui a 4 zampe, con le sue tettone e il suo viso ancora sfatto dal piacere sopra il cazzone svettante di Giovanni …
– “Ciucciaglielo vacca!”
e Sabina tira fuori la lingua e inizia a leccarglielo, con lentezza, dalla cappella sino alle palle, dalle palle sino alla cappella, su e giù, su e giù … io mi spoglio di tutto,
mi tolgo la cravatta, mi sbottono tutta la camicia, siamo tutti e 3 solo con una camicia addosso sbottonata del tutto, afferro i fianchi di Sabina e le infilo il mio cazzone
nella sua fica grondante dei suoi umori … inizio a fottermela alla grande … le sue pesanti tettone oscillano paurosamente colpendo il cazzone e le palle di Giovanni il quale con le
sue manone gliele afferra e se le stringe sul proprio cazzone … insomma io con la mia monta selvaggia la faccio andare avanti e indietro e così scopa con le sue tettone da vacca il
cazzone di Giovanni facendogli una spagnola selvaggia … la testa di Sabina è appoggiata sul corpo di Giovanni e lo bacia e lo lecca oscenamente dalla pancia al petto secondo
l’avanti e indietro dato dalle spinte della mia scopata bestiale … Sabina riprende a mugolare, le piace essere trattata così, la cosa che in generale le piace di più è proprio
essere sbattuta alla pecorina brutalmente, proprio come sto facendo …
– “Si dai Federico sfondala così ooohhhh siiii, senti qua che tettone mmmmhhhhhh vacca lo senti il mio cazzone tra quelle tue tette da troia? Eh vacca, rispondi vacca!”
– “oooohhhhhh siiii siiii lo sentooo oohhhh siiii …”
– “Federico dai mettiglielo nel culo, apriamole il culo a questa vacca”
– “Oh si, tra la tua saliva e i suoi umori grondanti ce lo ha già tutto bagnato, mmmmhhhh intanto ci schiaffo le dita dentro … mmmmmhhhhhhh”
e mentre continuo a scoparla con tutta la mia energia le infilo prima un dito, poi due nel buco del culo … che stretto che è … e inizio a muoverle, avanti e indietro e ruotandole anche
su se stesse … il buco di culo di Sabina è stretto, ma ancor di più perchè il mio cazzone le sta trapanando la fica, lo percepisco con le mie dita …
Sabina così abusata sussulta sempre di più, gode, gode come una vacca, ansima, geme, trema cospargendo di saliva la pancia e il petto di Giovanni che continua a scoparsela
tra le tettone che stringe brutalmente con le sue grandi mani sul suo cazzone, insultandola oscenamente …
E’ tutto straordinariamente eccitante.
Estraggo le dita dal culo di Sabina e estraggo anche il cazzo dalla fica, è completamente grondante, gocciolante degli umori di Sabina che sta godendo come una vacca da monta, lei protesta
– “Noooooo daiiiii continua a scoparmi, rimettimelo dentro daiiiiii scopamiiiiiii”
– “Si il culo ti fotto adesso”
e glielo schiaffo, senza pietà, direttamente a fondo nel culo e inizio a stantuffarla, avannti e indietro, avanti e indietro … ho la sensazione quasi di scorticamento del mio uccello
per la strettezza del buco di culo di Sabina e per il fatto con non è fradicio come la sua fica, ma allo stesso tempo avere il cazzone così stretto da quei tessuti aumenta il piacere,
lo rende molto più bestiale e quindi aumento subito il ritmo dell’inculata come se la fottessi in fica … Sabina urla per la brutalità dell’inculata ma questo
mi eccita ancora di più, anzi ci eccita ancora di più perchè vedo Giovanni che le stringe ancora di più le poppe sul suo cazzone, lo vedo con gli occhi iniettati di bestiale desiderio
e piacere e le dice
– “vacca, tettona, adesso ti apriamo in due, ti sfondiamo per bene, mmmmhhhhhh ahhhhh che tettone che hai, dai urlami in bocca mentre Federico ti trapana il culo”
e la afferra per i capelli e inizia a baciarsela e limonarsela mentre io la fotto in culo con tutta la mia forza …
Sabina inizia a provare piacere dall’inculata, me ne accorgo dai suoi mugolii nella bocca di Giovanni, da come freme col corpo, da come asseconda la mia inculata …
– “Eh tettona ti piace come ti inculo eh ti piace?”
Giovanni la stacca dalla sua bocca, sempre tirandola per i capelli
– “Eh vacca rispondigli, ti piace essere inculata?”
– “Mmmmmmhhhhhh ooohhhhhhhhh siiiiiiii amooooooo sbattimiiiiiiii oooohhhhhhh siiiiiii sfondamiiiiii siiiiii oooohhhhhh cosììììììì”
– “Oh Federico ma questa è proprio una grandissima vacca da monta! Ho il cazzo che mi scoppia dalla voglia, fammela fottere anche a me”
Estraggo allora il cazzone dal culo di Sabina e le dico
– “Vacca, impalati sul cazzone di Giovanni, dai scopatelo”
Sabina, tutta vogliosa animalescamente di cazzo si siede sopra di lui e si impala sul cazzone di Giovanni e inizia a cavalcarlo con le sue mani appoggiate sul petto di Giovanni …
se lo fotte con la testa reclinata all’indietro e gli occhi chiusi, muggendo di piacere … inizia ad avere un orgasmo intensissimo, incessante e se lo scopa selvaggiamente
continuando a godere ininterrottamente, ha completamente perso ogni forma di controllo la vacca …
le metto le mani sulle spalle per spingerla verso il basso a impalarsi sino in fondo sul cazzone di Giovanni e allo stesso tempo fermarla per un attimo,
poi la spingo giù su Giovanni, le pesanti tettone schiacciate sul petto di lui, poi mi posiziono dietro di lei e glielo schiaffo, con difficoltà perchè la fica è ripiena del cazzone
di Giovanni, in culo …
– “Dai Giovanni, adesso sfondiamola!”
E entrambi iniziamo a muoverci, avanti e indietro, a fottercela insieme in fica e in culo, con lei schiacciata tra i nostri due corpi, lei continua ad avere un orgasmo incessante e
Giovanni le afferra la testa per i capelli e la porta a se, con difficoltà a causa delle tettone schiacciate sul suo petto, e inizia a baciarla respirandone gli orgasmi continui …
ci mettiamo poco a prendere il ritmo insieme, lui in un verso e io nell’altro, e, una volta preso il ritmo, lo aumentiamo diventando due bestie … lei trema per l’orgasmo,
sembra che le sue carni debbano esplodere da un momento all’altro per l’intensità del piacere, e schiacciata tra i nostri corpi trasferisce tutte le vibrazioni dei suoi orgasmi nelle
nostre carni … a un certo punto Giovanni non resiste più, si stacca dalla bocca di Sabina e lo sento urlare
– “vaccaaaaaaa godooooooooo ooooooohhhhhhhhhhh ti sborroooooooo in ficaaaaaaaaa”
lo sento irrigidirsi col suo cazzone infilato fino alle palle dentro Sabina che urla ora con la bocca libera ininterrotamente il suo piacere … è così eccitante che sborro
anche io, anche io col cazzone infilato sino alle palle nel culo della mia femmina, sembra un momento interminabile, sia io che Giovanni la riempiamo di sperma in quantità invereconde …
ho le palle che mi fanno male per l’intensità della eiaculazione …
crollo addosso a lei, esausto … rotolo su un fianco e finisco a pancia all’insù … Sabina rotola su di me, si gira e si appoggia con le tettone al mio petto e la schiena appoggiata
su Giovanni che è esausto, distrutto, immobile a pancia all’insù … siamo tutti sudatissimi, sporchi e puzzolenti di sesso, Sabina ha le tettone e il viso appiccicatissimi per le sborrate
iniziali e tutto il suo sudore, e ha fica e culo che colano sborra e umori …

Rimaniamo tutti così come siamo, esausti, distesi nel letto, sporchi e puzzolenti di sesso.
Io a pancia in su su un lato del letto con le gambe leggermente allargate, Sabina sdraiata sul fianco, al mio fianco, mi abbraccia, sento il suo pesante seno sul mio petto
e sul mio braccio, che va su e giù con il suo respiro, il volto di Sabina appoggiato tra la mia spalla e il mio collo, dove sento il fiato caldo della mia femmina.
All’altro lato del letto è sdraiato Giovanni, appoggiato alla schiena di Sabina.
Nessuno dice nulla.
Con le ultime forze Giovanni tira su le lenzuola a coprirci tutti e spegne la luce.
Mi addormento beato, ci addormentiamo tutti, esausti e beati.

Sogno Sabina, sogni erotici, sogni di sesso, sogni di amore, … a un certo punto sono svegliato …
sento Sabina, le sue tettone che con movimenti secchi strusciano su e giù sul mio petto, tutto il suo corpo
che mi colpisce su e giù, Sabina ansima, mugola e mi bacia sul collo, sento colpi inequivocabili di carni che sbattono, delle chiappe di Sabina colpite ritmicamente, sento una mano
di Giovanni che ha avvinghiato una tettona di Sabina sul mio petto e la pastrugna con forza …
– “Giovanni ti stai fottendo Sabina, non ne avevi avuta abbastanza?”
– “Non è mai abbastanza con una vacca del genere, dormivo e la sognavo, mi sono svegliato col cazzo durissimo e glielo ho sbattuto in fica, mmmmmhhhhhhh ma è sempre fradicia
sta tettona … mi fa sesso, mi fa sesso …”
e continua a scoparsela aumentando anche un po’ il ritmo, Sabina mugola sempre di più sul mio collo, le piace, gode, è una vera vacca in calore.
La situazione, al buio, con lei che viene scopata addosso a me, è così eccitante che decido di godere respirando e vivendo il piacere della mia donna:
le prendo la testa per i capelli, la stacco dal mio collo e inizio a baciarla in bocca, inizio a limonarla per sentire nella mia bocca i suoi mugolii, il suo respiro di piacere,
voglio sentire il suo orgasmo con il suo fiato respirato dentro la mia bocca, mentre il suo corpo è schiacciato sul mio, freme sul mio mentre Giovanni la monta in modo sempre più
possente, veloce, inconsulto, infoiato, bestiale.
Sento Giovanni che mentre se la sbatte le sussurra parole oscene nell’orecchio, parole infoiate, in modo confuso, con voce roca, arrapata, ha perso il controllo …
e Sabina gode, la sento godere nel corpo schiacciato sul mio, nell’alito e nel respiro nella mia bocca …
– “Vacca o si vacca, ti fottoooo tuttaaaaa, mmmmhhhhhh, vacca quanto mi eccitiiiii … che fica che hai … ho voglia di sfondarti tuttaaaa … ooohhhhh lo senti il mio cazzone troia?
… ohhhhhh sei una tettona da monta, una scrofa, una vacca, una troia … oohhhhh tettona da monta sei, sei una mucca in calore, una latteria, tettonaaaa mmmhhhhhhh che tette che hai
… mmmmhhhhhh che tetteeee … voglio schiacciarteleeee voglio sfondartiiii troiaaaaaaa … mmmhhhhhhh lo sentiiiii lo sentiiiiiii quanto mi eccitiiii vaccaaaa? mmmmhhhhhh
mi fai esplodere il cazzo di vogliaaaaaa, mmmmmhhhhh come ti scopo troiaaaaaa … mmmmmhhhhh vacca in caloreeee mmmmhhhhh oooohhhhh ahhhhhhhh godoooooo vengooooo sborroooooo ooohhhhhh
vaccaaaaaaaaaaaaa”
Giovanni sussulta, si irrigidisce, non dice più nulla, rimane col cazzo moscio dentro la fica di Sabina …
Sabina mi lecca le labbra, mi lecca per qualche attimo il volto e poi si accascia su di me e crolla addormentata distrutta …
E mi riaddormento anch’io, sommerso dalla carne di Sabina, dal respiro di Sabina, dall’odore di sesso di Sabina, dall’amore di Sabina …


Che dire? Mi sono innamorato …

[P.S.: per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure https://federicoesabina.wixsite.com/sabina]
scritto il
2024-08-04
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