Le vere avventure di Sabina, la vacca tettona: animatrice al campeggio

di
genere
orge

Estate del 2008.
Sabina è partita a fare l’animatrice in un campeggio in Puglia; prima di conoscermi aveva già fatto l’animatrice per vari anni.
Il suo capo animatore la ha chiamata qualche giorno fa, in difficoltà perchè si era rotta una gamba una delle sue migliori
animatrici e gli serviva una sostituzione subito, una brava di cui potersi fidare e quindi chiedeva questo favore a Sabina per
due settimane … alla fine Sabina, dopo avermi consultato, ha detto si ed è partita.

Sono molto agitato; io non ho potuto seguirla, bloccato in ufficio dal lavoro.
E sono piuttosto geloso. Lei è una bomba di sesso con quel suo corpo oscenamente prosperoso, tra l’altro in estate anche molto esposto.
Sabina da quando mi ha conosciuto ha iniziato a trasformarsi, con la mia guida, da “brava ragazza” a “vacca da monta” imparando sempre
di più a lasciarsi andare all’istinto animale;
è vero che questo avviene raramente e sempre sotto il mio controllo o indicazione,
ma adesso è nella sua cerchia di conoscenze che non conosco e non controllo …
tra l’altro il suo capo animatore, mi aveva raccontato Sabina, aveva tentato di scoparsela e lei aveva resistito alle avances,
mantenendo con lui un ottimo rapporto di amicizia.
Sempre dai racconti di Sabina, con un altro animatore (chissà se ancora nel team in Puglia) aveva invece avuto una storia di
puro sesso durante il periodo di animazione qualche anno fa … e io, che sono un porco, mi ero
fatto raccontare tutti i dettagli … ho sensazioni di vuoto nelle viscere, mi sembra di stare sulle montagne russe … sono
agitatissimo, e ho il cazzo perennemente in tiro ad ogni pensiero di quello che potrebbe avvenire …

Sabina era partita tutta contenta …

Ci sentiamo ogni giorno almeno una volta, lei è stanca ma tutta contenta, ogni tanto mi invia delle foto … mmmhhh fa un sesso vestita
da animatrice con una maglietta rossa col collo a V, di per se non sarebbe particolarmente scollata ma lo diventa automaticamente
con quelle due tettone da urlo … probabilmente non ne avevano una della taglia di Sabina, mi immagino tutto il campeggio, non
solo gli animatori, come si eccitino … e ho un buco allo stomaco, senso di vertigine, eccitazione e gelosia, sudo e ho brividi …

Man mano che passano i giorni si avvicina il momento del rientro di Sabina e inizio a notare che le foto che mi arrivano
sono sempre più frequentemente non più immagini di gruppo ma foto di Sabina
in posa da sola vicino a rocce sul mare, e in una di esse ha la maglietta da animatrice tutta bagnata ed è evidente dalla trasparenza
che sotto è totalmente nuda, senza reggiseno, si vedono chiaramente i capezzoloni spingere sul tessuto bagnato e stretto reso
semitrasparente dall’acqua … ho il cazzone durissimo per l’eccitazione, e il turbamento esplode ancor di più leggendo
la risposta al mio sms in cui chiedevo chi è la fotografa
– “Amo’ è un fotografo, anzi sono due, Vincenzo animatore anche lui e Giulio un ospite del campeggio appassionato di fotografia.
Dicono che io sono … beh te lo puoi immaginare siete tutti dei porci voi maschi, e vogliono esercitarsi a fare foto.
Amo’ non sarai mica geloso?”
Rispondo, sempre via sms
– “Sono molto molto geloso e molto molto eccitato e molto molto turbato”
Verso mezzanotte (al termine delle sue attività di lavoro) ci sentiamo al telefono, come ogni sera e le chiedo
– “Ma chi sono sti fotografi?”
– “Vincenzo è la prima volta che fa l’animatore, è giovane giovane, ha 21 anni, fa l’università, è simpatico”
– “Ma che tipo è?”
– “Beh, è alto e magro, sempre sorridente, un chiacchierone simpatico, ti prende insomma”
– “Ma ti ha fatto delle avances?”
– “Ah ah ah, all’inizio era gentile, mi diceva che sono bellissima, che mi sogna la notte, poi è diventato via via sempre più
volgare, adesso dice che lo eccito come un cavallo, che ho delle tettone oscene e così via”
– “Ma ha provato anche a toccarti quel giovane cavallo eccitato?”
– “Beh, ogni volta che può mi sfiora e mi tocca come se fosse casuale, io non protesto e lui continua
ogni volta che ne ha l’occasione”
– “Eeeh non protesti, di che ti piace eh? Sei proprio una gran vacca! Senti e quell’altro fotografo chi è?”
– “Lui è Giulio, piuttosto anziano, grassoccio, brutto sembra un orso da quanto è peloso, molto volgare tipico romanaccio,
avrà almeno 60 anni ma è simpatico, mi fa ridere con la sua volgarità, ah lui è una avance continua, dice che sono na bodrilla da inchiappettare,
quando mi vede dice sempre ‘all’animaccia della bodrilla che poppe che c’hai’ e mi fa scompisciare dalle risate per come lo dice”
– “E ci ha provato con te?”
– “Continuamente ah ah ah, ma gli ho concesso solo fotografie”
– “Non è che siete andati un po’ oltre?”
Sento la voce di Sabina cambiare tono e diventare un po’ tremolante e imbarazzata
– “Noo che dici, beh forse qualcosina ieri sera”
– “Come qualcosina ieri sera, racconta”
– “Ah niente di che, sei sicuro di voler sapere Amo’? Mi vergogno un po'”
– “Ti vergogni? Racconta racconta che hanno combinato le tue tettone … racconta che mi ecciti così, me lo hai già fatto diventare duro”
– “Beh, insomma, finite tutte le attività abbiamo fatto una festicciola solo tra noi dello staff e pochi altri
e sai che io sono astemia ma hanno insistito e ho bevuto due o tre bicchieri di spumante, mi girava la testa, non ricordo bene,
ricordo che ero seduta su una sedia e ridevo ridevo, Vincenzo era dietro di me e mi abbracciava da dietro prendendomi per le tette
e diceva delle cose volgari e tutti ridevano, e mi baciava sul collo”
– “Chi tutti?”
– “C’era Luca, il capo animatore, Paolo quello col quale avevo avuto un flirt, ricordi?, c’era il padrone del campeggio, c’era che
non fa parte dello staff ma si intrufola sempre Giulio l’altro fotografo, qualcun altro che non ricordo bene”
– “E poi?”
– “E poi niente, abbiamo riso tutti per un po’, un bel po’ di volgarità, io ero molto brilla e non ricordo granchè e sono andata a dormire”
– “Non me la racconti giusta, ti prende per le tettone davanti a tutti e si ferma li? Non ci credo, impossibile”
– “Eh eh Amo’ non mi ricordo eh eh, ah ecco che mi è venuto un ricordo, ma devo sforzarmi ah ah ah: ero sempre seduta li sulla sedia
e Vincenzo da dietro mi aveva preso per i capezzoli e me li stringeva forte e li tirava, mi faceva un po’ male e io protestavo e il
padrone del campeggio si era inginocchiato davanti a me tra le mie gambe e voleva toccarmi li”
– “I capezzoli? Ma eri nuda con le tette di fuori?”
– “No no amo’, me li aveva afferrati attraverso il tessuto della maglietta, ero senza reggiseno e prima me li aveva sfiorati un po’ e, sai com’è, mi si erano
ingrossati tutti”
– “Che vacca che sei, e che è successo?”
– “Mmmmhhhh fammi ricordare, ah si, il padrone non riusciva a toccarmi perchè avevo i jeans e allora mi fece alzare per togliermeli …
ricordo che ero piuttosto su di giri perchè avevo bevuto e tutta eccitata per quello che mi dicevano”
– “Perchè, cosa ti dicevano?”
– “Ora non ricordo le parole esatte, comunque il senso era che li eccitavo, lo dicevano in modo molto volgare alcuni,
ricordo che si erano avvicinati tutti mentre
mi sfilavano i pantaloni e c’era uno che, mentre mi baciava sull’orecchio e sul collo, mi sussurava che gli avevo fatto
diventare il cazzo enorme e che voleva farmelo sentire”
– “E ti piaceva?”
– “Si, avevo perso un po’ il controllo perchè ero brilla, mi stavo eccitando al percepire l’eccitazione animale che provocavo in tutti
quei maschi, ma ho perso completamente il controllo quando uno, penso il padrone ma non ne sono sicura, mi ha infilato delle dita nella
vagina, mi sono sentita riempita e lui ha iniziato a muoverle e ruotarle dentro di me … amo’ ho perso ogni controllo, desideravo
oltre ogni cosa di essere penetrata … quelle dita che si muovevano dentro di me, senza controllo, mi riempivano, ero circondata
da odore di maschio dappertutto, sentivo la loro eccitazione, le loro frasi volgari su di me, sentivo il loro fiato addosso, il calore delle loro
mani e dei loro corpi addosso a me, respiravo i loro aliti … e ho perso il controllo mentre quelle dita mi ravanavano dentro …”
– “E?”
– “E cosa? Ho goduto, ho avuto l’orgasmo, intensissimo, li in piedi, c’era dietro di me penso sempre Vincenzo che mi palpava le tette in modo
molto forte, si era appiccicato a me e sentivo il suo cazzo sul sedere, c’era uno davanti a me, forse Luca, che mi aveva afferrato
per i capezzoli, mi faceva un po’ male e mi sbatteva le tette tra di loro tirando e strizzando i miei capezzoli,
uno aveva iniziato a baciarmi in bocca, ricordo ancora il suo alito di cipolla, e il padrone
inginocchiato tra le mie gambe mi scopava forte con le dita e a un certo punto ha messo anche la lingua a leccarmi sul clitoride
e li sono venuta, ho perso il controllo di me … mi sentivo mancare dalla violenza dell’orgasmo ma non ho potuto accasciarmi
perchè incastrata tra tutti quei maschi che sentivo ancora più eccitati e animali nel vedermi godere …
e ho continuato a godere … sai come mi piace ed ero brilla …”
– “Che vacca che sei amore, una vacca da monta tutta da fottere e mungere, che vacca che sei amore”
– “Poi è stato bellissimo, mi sono sentita riempita, piena, sentivo tutti questi cazzi dentro di me, li sentivo pulsare,
mi sentivo posseduta, alcuni erano proprio brutali nello scoparmi e sai che mi piace essere scopata molto forte, erano degli stalloni
da monta, mi sentivo proprio montata,
poi mi strizzavano le tette in tutti i modi, mi facevano anche male, ma quel dolore faceva crescere ancora di più gli orgasmi”
– “Ma ma, ma cosa ti hanno fatto?”
– “Non riesco a raccontarti di preciso, ricordo gli odori di maschio, i loro corpi sudati addosso a me, il sapore di maschio ovunque nella
mia bocca, e poi sapore di sudore di maschio, del loro sperma, dei miei umori, ricordo il piacere di essere stretta nel calore
dei loro corpi, erano animali e mi sentivo sbranata come una preda,
e poi questi cazzi dentro di me li sentivo vibrare dentro poi si irriggidivano e sentivo gli spruzzi e
il calore del loro seme nelle mie viscere e andavo fuori di testa, iniziavo a godere senza più controllo, ricordo che
quando avevo la bocca libera urlavo di piacere e questo li eccitava ancora di più … da un certo momento in poi ho avuto orgasmi
ininterrotti uno dopo l’altro”
– “Ti hanno preso anche il culo?”
– “Amo’ si, mi fa ancora un po’ male, uno in particolare ce lo aveva tanto grosso e mi ha fatto male, ma non potevo oppormi,
ero letteralmente incastrata sopra Giulio che mi scopava e questo qua si era sdraiato sulla mia schiena sostituendo quello che mi era
appena venuto dentro nel sedere e me lo ha messo dentro brutalmente, lo sentivo enorme, non potevo neanche urlare perchè avevo un
uccello in bocca che mi stava schizzando sul palato e stavo godendo senza alcun controllo … quello mi scopava nel culo fortissimo,
avevo male ma godevo e godevo ero devastata dal piacere, avevo la sensazione di esplodere, mi sentivo come scoppiare da un momento all’altro
per l’intensità del piacere che provavo, mi sentivo squassata, e ogni sensazione di piacere o dolore non faceva che aumentare l’intensità
dell’orgasmo … quello è andato avanti un bel po’ forsennatamente nel mio sedere, mi sentivo più di aperta, sfondata completamente sfondata
e sembrava lo stesso che non ci stesse tutto dentro continuava a farmi male, sino a che non mi ha schizzato tutto dentro …
ricordo il calore di quei fiotti nel mio culo e il brivido estremo che ho provato …”
– “Vacca, vacca, vacca, ma quanto è durato?”
– “Non lo so amo’, dopo un po’ ero così distrutta dal piacere che non ce la facevo più, proprio fisicamente e mentalmente
non ce la facevo più, ma quelle bestie si erano così eccitate che quasi tutti hanno dovuto fare un secondo giro,
e li duravano anche di più ed erano più pervertiti ancora,
mi sentivo una bambola gonfiabile inerte nelle loro mani, non so quanto è durato, ricordo solo confusamente che mi prendevano dappertutto
ed erano molto brutali e violenti, più violenti della prima volta, avevo perennemente due uccelli che mi scopavano,
nella vagina e nel sedere, e appena uno veniva
veniva subito sostituito da un altro, spesso poi mi davano il loro uccello in bocca da ripulire e qualcuno invece mi veniva in bocca …
ero come inanimata ma provavo lo stesso un piacere strano, e mi torturavano continuamente le tette e i capezzoli,
li ho ancora doloranti amo’ … e poi mi eccitava tantissimo quello che mi dicevano, le oscenità che mi dicevano,
sentivo quanto li eccitavo e li trasformavo in bestie, e questo mi faceva perdere il controllo, mi piaceva, mi scatenava gli orgasmi …”
– “Ti amo per questo lurida vacca …”
– “Stronzo”
– “Ma come è finita?”
– “Ricordo che alla fine hanno smesso di usare il mio corpo, finalmente erano esausti anche quei porci, ero distesa per terra sul pavimento,
ero sporca, puzzavo, avevo sperma dappertutto anche nei capelli, mi sembrava di respirare sperma, ricordo che erano in piedi
attorno a me, ricordo la voce di Giulio in mezzo alle varie volgarità che mi dicevano e beh mi vergogno un po'”
– “Tu ti vergogni? Dopo quello che hai fatto ti vergogni? Di cosa ti vergogni lurida vacca da monta?”
– “Beh a un certo punto, mentre parlavano in piedi sopra di me dicendo che ero uno sborratoio, ho sentito del calore sul mio corpo,
liquido caldo che mi cadeva addosso, dall’odore ho capito che era piscio, qualcuno mi stava pisciando addosso, più di uno e …
e mi vergogno ma ho provato un brivido di piacere per come ero trattata, mi faceva schifo e allo stesso tempo il mio corpo
provava piacere … mi vergogno …”
– “Ma se ne sono accorti?”
– “Si perchè, mi vergogno, non so se era per la situazione, non capisco, ero completamente distrutta, non so, mi vergogno proprio tanto amo’,
ma insomma, ho avuto un orgasmo improvviso, ho goduto, un ondata di piacere mi ha scosso, e insomma, si, si capiva e si vedeva
che stavo godendo … mi vergogno amo’ mi vergogno …”
– “Cazzo, fai bene a vergognarti troia sei proprio una troia, ma quanto vacca sei?”
– “E Giulio allora si è messo a pisciarmi sulla testa, sui capelli, dicendomi oscenità e ha detto che sono così vacca che i cazzi
che ho avuto sono pochi e che vuole organizzarmi una bella festa di addio tra due giorni che finisco di lavorare … Amo’ che faccio?
Mi vergogno molto e sono spaventata da quanto mi è piaciuto, è stato, come dici tu, bestiale … che faccio?
Mi vieni a prendere tu tra due giorni quando finisco e mi porti via Amo’? Mi manchi, mi vergogno ed ho paura senza di te”
– “Io lavoro, adesso vedo se riesco a liberarmi e vengo a prenderti ma è molto difficile, proprio tra due giorni
ho un appuntamento molto importante con i giapponesi che vengono qui in Italia apposta … ma tu cosa desideri fare, nel
tuo intimo più intimo cosa desideri, cosa provi, cosa ti dice l’istinto?”
Sento Sabina piangere e quasi balbettando con un filo di voce mi dice
– “Amo’ mi vergogno, mi vergogno”
– “Fai bene a vergognarti, con quelle tettone che ti ritrovi sei di per se oscena, sei carne oscena, poi sei anche vacca, fai
bene a vergognarti, dovresti essere punita per quanto sei oscena, ma al di la di questo cosa senti dentro di te?”
– “Ecco io … io … io mi vergogno, poi sono andata a dormire senza pulirmi, ero troppo distrutta, stamattina mi sono svegliata
e mi facevo schifo da quanto puzzavo e sono andata a farmi una doccia per letteralmente scrostarmi di tutto lo sperma che avevo
addosso oltre a quella schifosa puzza di piscio, ero impregnata di sperma e piscio … e insomma mentre mi facevo la doccia
ripensavo a quello che era successo e … e … e mi sono masturbata, non ho potuto farne a meno, mi vergognavo e mi masturbavo,
ho pianto per la vergogna mentre mi masturbavo ripensando a ieri e sono venuta addirittura gridando … amo’ mi vergogno,
si è scatenato qualcosa dentro di me, mi è piaciuto, amo’ mi vergogno, anche ora che te lo sto raccontando sono tutta bagnata”
– “Anche io il cazzo durissimo e me lo sto toccando, sei una lurida vacca tettona in calore”
La voce di Sabina è tremante, continuamente inframmezzata da sospiri, e man mano diventa sempre più lacrimosa
– “Mmmmhhhhh mi sto toccando anch’io amo’, mmmmmhhhhhh, poi dopo la doccia mmmhhhhh sono uscita e lavoravo si ma non riuscivo
a mmmmhhhhhhh non pensare a quello che era successo e mmmhhhhhh mi sentivo tutta eccitata, sempre di più mmmmhhhhhh, avevo voglia
di cazzo mmmmhhhhhh e mmmmmmhhhhhhh ho incrociato Giulio mmmmmhhhhhhh e lui mi ha detto che aveva le palle piene di sborra per me
mmmhhhhhhhhh siamo andati nei bagni del campeggio mmmhhhhhh c’era uno suo amico, vecchio e viscido come lui,
che stava uscendo mmmhhhhhhh avevo voglia tanta voglia
mmmhhhhhh il suo amico diceva che impazziva per le mie tettone mmmmhhhhh e che voleva usarmi come sborratoio mmmmmmhhhhh
siamo andati nel bagno delle donne mmmmmhhhhh si sono fatti succhiare a lungo i cazzi mmmmmhhhhhh e poi leccare dappertutto
erano porci maiali stronzi mmmmhhhhhh si sono fatti leccare le palle il culo le ascelle puzzolenti mmmmhhhhhh mi limonavano mmmmhhhhh
essere alla mercè di due vecchi bavosi che mi trattavano in modo volgare, osceno, perverso mmmmhhhhh mi eccitava da perdere il controllo
essere trattata così mmmmmmhhhhh ero in fiamme piena di voglia di essere posseduta mmmmmhhhhh e loro se ne accorgevano
e diventavano ancora più luridi e porci mmmmmhhhhhhh mi piaceva amo’ quanto mi eccitava mmmmhhhhh poi mi hanno sdraiato per terra
e mmmhhhhh si sono messi a leccarmi dappertutto mmmmmhhhhhh mi hanno sbavato dappertutto quei vecchi viscidi e bavosi,
poi si sono messi a leccarmi e toccarmi e sbavarmi in mezzo alle gambe oooooohhhhhh mi hanno portato al limite e
fatto implorare che mmmhhhhhh volevo i loro luridi cazzi dentro di me mmmmmhhhhhh e poi mi hanno preso tutti e due mmmmhhhhhh
Giulio si è seduto sul water
era viscido aveva l’occhio da porco l’altro era mmmhhhhh un porco pure mmmmmmhhhhh lui era uno stronzo mmmmmmhhhh mi
faceva male per come mi trattava le tette e i capezzoli mmmmmhhhhhh male mmmmhhhhh protestavo ma non gliene fregava nulla mmmmhhhhhh
diceva zitta troia mmmmmhhhhhhh e mmmhhhhh Giulio voleva il mio culo
mmmmhhhh gli ho detto che mi faceva ancora male mmmhhhh ma lui ha detto che non gliene fregava niente mmmhhhh mi hanno preso in doppia mmmhhhh
io seduta su Giulio nel culo mmmhhhhh e l’altro che mi sfondava, si mi mmmhhhhh sfondava la fica mmmmmhhhhhh era
assatanato, indiavolato mmmmhhhhh e mmmhhhhh mi strizzava
le tette e mmmhhhhhh gli dicevo che mi faceva male mmmhhhh e lui allora mmmmhhhh continuava ancora più forte mmmmhhhhh e
mi baciava in bocca e poi mi leccava il viso mmmhhhhh mi ha
riempito il volto della sua saliva schifosa il maiale mmmhhhhh mentre mi scopava mmmhhhhh mi hanno sfondata mmmhhhhh
erano sudati come cavalli per la foga mmmmhhhhh avevo il loro sudore addosso mmmmhhhhh
ho ancora il loro odore porco e viscido addosso mmmmmhhhhhh
ho goduto amo’ mmmhhhhh ho goduto mmmhhhhh ho ancora
le sensazioni mmmmhhhhhh dei loro schizzi dentro di me mmmmhhhhhh fiotti caldi mmmhhhhh
e mi insultavano mmmmhhhhhh continuamente mmmmmhhhhhh mi sputavano
in faccia mmmmmhhhhhh poi ooohhhhh mi hanno messo in piedi a gambe larghe e ooooohhhhhh mi fotografavano ohhhhhhooohhhh
in mezzo alle gambe ooohhhhhh per vedere dicevano la loro sborra che mi colava ahhhhahhhh ahhhhhhhh
dalla aaahhhh fica aaaaahhhhhhhhh e dal aahhhhhhhahhhhhhh culo ahhhhhhaaahhh per farle vedere ai oooooohhhooohhhhohhhh loroooo amici
oooohhhhhh aaahhhhh per farli venireeeee aaaaaaahhhhh alla mia festaaaa aaahhhhhhhh d’addioooooo oooooohhhhhh
vengoooo amooooo’ vengoooo ahhhhhhaaahhhhh ooohhhhhhhhh ooooohhhhhhhh aaahhhhh”
Sento Sabina ansimare a lungo mentre intanto sto sborrandomi anch’io tra le mani, poi con voce tremante e tra le lacrime mi dice
– “Amo’ ti prego vieni a prendermi, ti prego mi sento perduta senza di te, ho paura, amo’ vieni, mi vergogno di me”

[P.S.: per commenti federicoesabina@hotmail.it oppure https://federicoesabina.wixsite.com/sabina]
scritto il
2024-08-21
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