Come tutto ebbe inizio... Cap 11

di
genere
corna

Era ora!



E comunque anche nel 2001, a giugno, la scuola fini'.
Solito discorso estivo. Stavolta i ragazzi al mare a Passoscuro con i nonni materni e noi col solito impegno lavorativo a casa.
A Fede nuovamente proposero la vacanza studio dal 3 al 10 di luglio. Si andava di nuovo a Londra per solo una settimana questa volta. Accettò ben volentieri anche perche' si toglieva dalle scatole le varie commissioni. Già pensava al suo ritorno, quando sarebbe andata di nuovo al mare nel sirolo fino a quando saremmo partiti per andare in vacanza a Roma dai suoi genitori. Andava con Clara perché Marisa era partita per andare dalla mamma perché non stava bene.
Ormai sui costumi era stata svezzata bene. Costumi per modo di dire. Un piccolo lembo di stoffa che a malapena le copriva il pube. Il topless ormai era una cosa normale e udite udite, spesso a casa prendeva il sole nuda. Una domenica addirittura, notai che lo stava prendendo a pecora per non lasciare quel piccolo solco bianco tra le natiche. Sarei sceso in giardino e me la sarei inculata volentieri.
Insomma, il microbikini era prassi e io che cercavo sempre il modo per fa si che lei si concedesse.
Non perché fosse mia moglie ma era veramente una gran bella figa. Qualsiasi altro marito l'avrebbe messa in cassaforte e invece io mi auguravo che lei facesse la troia con altri. Magari la puttana! Speravo tornasse a casa un giorno e mi dicesse:" oggi l'ho data e mi ha pagato 100.000 lire. Poi pensandoci bene mi pentivo e lasciavo scorrere. Ormai la sua pagina web, dopo aver postato le foto con i negri, era arrivata alle 18.000 visualizzazioni. Avevo ricevuto altre 2 mail dal titolare della casa di produzione che non avevano fatto altro che peggiorare la mia situazione. Lui aveva visto le foto del casino con Pascal e Isaac e mi disse che Federica era la persona giusta per un film hard particolare. Declinai l'invito e lo ringraziai, ma per ora non se ne poteva far nulla. Io intanto scambiavo foto con altri mariti. Addirittura con alcuni inviavo foto senza censura. Detta in breve: stavo facendo un bel po di cazzate!
Sessualmente Fede era calata. Si andava a volte oltre i 10 giorni per far qualcosa e cominciavo ad innervosirmi. Si, capivo tutto. I ragazzi, le attivita sportive, il liceo e altri impegni erano stressanti, ma cazzo! Almeno una sega. Manco quella!
Ah, quanto mi mancava Marisa! Con lei mi sarei svuotato a giorni alterni. Bella Marisa mia! Quello che non capivo era il perché a volte la sentivo e vedevo masturbarsi. Un giorno tornai a casa alle 14 perché dovevo prendere dei documenti e lasciai la macchina fuori. Entrai in casa e salii in studio. Dalla finestra vidi lei sulla sdraio in giardino che aveva le cuffiette alle orecchie per la musica si stava facendo scopare da una zucchina. Cazzo! Incredibile! Non scopa con me e si masturba con una zucchina. Ed era pure una bella zucchina! Poi lei era quella che aveva paura di farsi sfondare! E comunque il fatto di masturbarsi da sola a me dava enormemente fastidio. Non le dissi nulla, presi i documenti e me ne andai. Ormai andava tutti i giorni al mare al mattino e il pomeriggio in giardino nuda ad abbronzarsi.
Un giorno dovetti rimanere a casa perché doveva venire il tecnico per il condizionatore della camera da letto. Stavo lavorando e preso dal progetto che stavo facendo, dimenticai che lei era nuda a prendere il sole. Venne il tecnico, anzi erano due. Li portai in camera indicandogli l' apparecchio guasto. Andarono sul balcone dov'era il compressore e io tornai in studio. Poi ci ripensai. Oh cavolo! Mi affacciai alla finestra. Lei era con le cuffiette nuda a pecora a prendere il sole nello spacco.
Vabbè, ormai il danno era fatto. Fagliela godere. Continuai a vederla dalla finestra. Si stava girando. Bene ora li vedrà che sono in terrazza. Niente! Era talmente impegnata a cambiare canzoni sul suo lettore mp3 che non si era accorta di nulla. Prese il flacone dell'olio abbronzante e comincio a spalmarselo dappertutto. Niente, non li ha proprio visti. Si è sdraiata a prendere il sole a pancia in su con le gambe aperte per abbronzare la parte interna dell'inguine.
Mi riaffacciai dopo 40 minuti dalla finestra e lei non era più sulla sdraio. Venne in studio incazzatissima.

"Ma quando cazzo mi avverti che doveva venire il tecnico dell aria condizionata?"

"Scusami, me ne sono dimenticato."

"Bravo! Mi hanno vista nuda in tutte le maniere possibili! Te e questa cazzo di malattia di volermi vedere tutta abbronzata. Potevi sposarti una negra!"

"Ti farà lo sconto visto che devi pagarlo."

"Non ci penso proprio, lo paghi te."

"Non posso, devo portare questi progetti in ditta. Pensaci tu. Grazie!"

"Il solito stronzo!"

"Certo, stronzo! Ma non mi masturbo con le zucchine in giardino."

Stette zitta! Diciamo pure che in quel momento non stavamo proprio passando un momento felice a livello matrimoniale. A me mancava Marisa. La realtà è che ne ero innamorato e che per me Federica era diventata solo una donna da utilizzare per i miei fini sessuali. Per carità, mi piaceva e mi piace tuttora, ma non so se definirlo più amore.
Poi pure Clara partii e lei andò al mare da sola.
Un mattino, appenza alzati, avemmo una brutta discussione sempre per lo stesso motivo. Incazzato, le tolgo tutti costumi dicendole: "vai e prendi il sole nuda pure in spiaggia. Te ne vai sulla caletta dove non va mai nessuno. Al massimo passa qualche negro che vende cianfrusaglie e se ti va ti fai inculare per bene o gli fai una bella sega tanto a tuo marito non ci pensi più!"

"Ma perché sei cosi stronzo. Vai a fare in culo, coglione! Testadicazzo! Vuoi vada nuda al mare a fare la mignotta?! Attento a te, che se inizio mi faccio scopare da tutto il sirolo."

"Ma perché secondo te con i micro bikini che indossi ci vai casta?"

"Non ti capisco proprio! Prima vuoi che mi vedano mezza nuda. Lo faccio e non ti sta bene. Prendo il sole nuda a casa. Non ti va bene manco questo. Viene il tecnico dell'aria condizionata a casa, non mi avverti e la colpa è mia se mi vedono nuda. Ma vai a fare in culo! Coglione!"

"Ah! Vado pure a fare in culo. Ma quel giorno con i tecnici chi si stava masturbando con la banana?!ti ho vista, sai! Preferisci un frutto a me? Vai, vai pure a farti scopare da tutto il sirolo e poi finito quello, ricordati che c'è pure il conero."

Eh si! Non le avevo detto nulla. Ma quel giorno che c'erano i tecnici dopo che si era spalmato l'olio abbronzante e si era messa a gambe aperte e occhi chiusi. Aveva iniziato a sditalinarsi. Poi, non soddisfatta del dito, prese la banana dal tavolino e cominciò a gambe sollevate e aperte, a farsi scopare dal frutto. Sinceramente non so se i tecnici l'hanno vista, ma a me ha dato enormemente fastidio che una donna di 34 anni invece di farsi trombare dal marito cercava godimento con dei frutti. Quel giorno smisi di vederla e andai a lavorare.
Comunque dopo quella frase che doveva scoparsi pure tutto il conero mi fulmino' con gli occhi. Prese le chiavi della smart e se ne uscii incazzata da casa in minigonna e canotta con gli zoccoli da mare e il borsone.
Sentii la smart partire a tutto gas.
Arrivo' l'ora di pranzo,l'ora di cena e non tornava.
Alle 23 sento la smart che arriva e la serranda che si apre.
Sale le scale, va in bagno e viene a letto.

"Dove sei stata?"

"Al mare!"

"Fino alle 23?"

"Si!"

E si mette a dormire.
Il giorno seguente si alza prima di me. Corpetto con bocce quasi di fuori, minigonna di jeans e nelle mani i sandali con i quali abbiamo fatto le foto al casino. Chiude la porta della camera da letto e sento che scende le scale. Apre la serranda elettrica del garage e va via.
Vado a lavoro e torno alle 17 a casa. Lei non c'è. Non le telefono per orgoglio.
Aspetto. Le 20. Le 22. Vado a letto. Torna alle 00.30. Mentre sta per mettersi a letto mi volto e con aria incazzata le dico: "Ora mi fai il favore di dirmi dove cazzo vai fino a quest'ora? Devi dirmi tutto, cazzo!"

"Non ti racconto un cazzo! Mi hai mandata al mare senza costumi e non mi andava di comprarne altri."

"E stavi al mare nuda?"

"Volevi ci stessi nuda e cosi stavo.Anzi anche domani vado al mare a farmi scopare da tutto il conero come desideri."

"Va bene! Fai un po' come cazzo ti pare! Portati due zucchine però, te le ho comprate grandi."

"Grazie! Non ne ho più bisogno, stronzo!"

Mi voltai e mi misi a dormire.
Al mattino usci truccatissima. Due buste sulle mani. Miniabito di stoffa svolazzante e sandali col tacco. Non resistetti: "vai al mare così?"

"Sono cazzi miei come vado al mare visto che i costumi non sono tornati e non voglio comprarne altri. Non mi aspettare per cena."

Uscii, smart e via.
Io a lavoro.
La sera tornai e lei non c'era.
Tornò alle 23.30.
Io ero a letto a dormire.
Al mattino mi alzai e lei dormiva. Mi preparai e andai a lavoro.
Alle 17 tornai a casa. Lei non c'era. Ero veramente incazzato. In testa mi frullavano idee di divorzio e resistevo solo per i figli. Tornò all 1 di notte. Io ero a letto. Non dissi nulla entrò nel letto e si mise a dormire.
Al mattino andai a lavoro con il tarlo in testa di sapere cosa facesse.
Chiesi un giorno di ferie per il giorno seguente e noleggiai un auto lasciandola parcheggiata a 200 metri da casa. E anche quel giorno tornò alle 23. Io ero gia a letto.
Al mattino faccio finta di andare a lavoro. Cambio auto e mi imbosco, aspettando che lei passi. Alle 7.30 passa con la smart. La seguo da lontano. Prende la Provinciale 1 e dopo un 45 minuti entra dentro il cancello di una villa.
Ho capito dove va almeno. Me ne tornai a casa, ma ero talmente incazzato che cambiai ideaa e andai verso Ancona. Mi fermai al bar per fare colazione. E chi c'era nel bar?

"Clara che ci fai qui?"

Mi guarda con un'aria stupita, come dire cazzo e ora?

"Ciao Mauro! Scusami vado di fretta, ho degli impegni che devo finire. Salutami fede. Ciao."

"Ciao!"

Boh, mica l'ho capita.
Torno a casa. E ora che faccio. Mi metto al pc a controllare su google hearth quella villa. Si vede poco dalle immagini. Piscina, bel giardino, bella casa a due metri dal mare. Mi metto a vedere la sua pagina. 19.500 visualizzazioni.
Vabbè , chiamo Marisa e non le dico nulla. Stiamo un'ora al telefono. Lei è in aspettativa perché la cosa sarà lunga. Le faccio gli auguri per la mamma e vado a letto.
Mentre salivo le scale mi metto a pensare.
Coglione, volevi ti mettesse le corna e ora ti rode il culo se lo sta facendo?
Noooo!! Anzi!
Mi metto a letto. Passano le 23. Mezzanotte! Le due. Sento arrivare un auto. Piano piano sale le scale e si infila a letto.
Sto zitto!
Il 29 giugno é venerdi. Mi alzo per andare a lavoro. Lei rimane a dormire. Alle 17 torno a casa e lei non c'è. Voglio proprio vedere che cazzo si inventa. Ha rotto i coglioni. Metto un cartello sulla porta della camera: "Questa casa non è un albergo. Dormi sul divano e ricorda che mi sto stancando. Decidi te cosa fare"?

Inchiostro sprecato! Passa la notte fuori. Non torna a casa e passa pure la notte del sabato e la domenica fuori. Però ai figli telefona. Lunedi mattino vado a lavoro. Lavoravo malissimo con questo cazzo di pensiero.
Torno alle 17 e lei é a casa.
Entro e non dico nulla. Sul tavolo dei pasticcini e delle tazze.
Salgo al piano di sopra e vado a darmi una rinfrescata. Entro in doccia e sento la porta della doccia che si apre. Vedo mia moglie nuda tutta abbronzata. La squadro dall'alto in basso. Anche il famoso triangolino bianco non c'era piu. Aveva delle unghie lunghe smaltate di arancio.

"Cosa vuoi?"

"Stare con te!"

"Dopo 10 giorni ti ricordi che ci sono anche io?"

"Hai fatto lo stronzo e te l'ho voluta far pagare. "

"Dove sei stata questi giorni fino a quell'ora? Tre notti hai dormito fuori. Ma che cazzo di grilli hai in testa?"

"Ho i grilli che mi ci hai messo te! "

Entra in doccia cominciando a toccarmi il cazzo facendo scorrere le sue lunghe unghie da sotto le palle fino alla cappella.

"Sei geloso? Il mio maritino è geloso. Vuole che scopi con altri e poi fa il geloso. Povero cornutello."

Povero cornutello?! No! Non ci credo!
Il cazzo reagi' prontamente a quelle parole e all'uso delle mani di mia moglie.

"Povero il mio cornutello geloso."

Mi prese la mano e mi fece toccare la fica.

"Senti se si è allargata di piu!?"

Si abbasso' e comincio a farmi un pompino. Stava diventando veramente brava! Avevo il cazzo a 1000. Certo non era un bestione di cazzo però andava bene per me e a Marisa. Però ora anche la Fede era brava. Non succhiava più solo la cappella, ma lo prendeva tutto arrivando fino al tronco.

"Domani te lo depili tutto."

"Perché?"

"Lo voglio depilato. Tu fallo e basta!"

E Continuò il lavoro di bocca.

"Sto per venire, togliti."

Invece di togliersi mi avvicinò di più a lei tirandomi dalle natiche e se lo mise tutto in bocca, succhiando più forte. Non resistetti. Sborrai 5 o 6 sghizzi di sperma. Lei non si sconvolse. Alzo' lo sguardo verso di me continuando a succhiare. Si alzò fissandomi, aprii la bocca per mostrarmi quello che c'era e... porca puttana! inghiotti!
Cazzo! Lo ha inghiottito. Che è successo?

"Piaciuto il bocchino con ingoio?"

"Molto! Ma.. ma... ma! Che ti è successo?!
Perché questo cambianento?"

"Colpa tua!"

"Colpa mia!? Perche?"

"Se mi prometti che non ti incazzi e chiedi il divorzio ti spiego. E ricordati che lo hai chiesto te."

"Perché divrei incazzarmi? Perché il divorzio? Non dirmi che... Nooooo! Non ci credo...! Non ci credo...!"

Mi guardò con un sorrisetto beffardo facendomi l'occhiolino e toccandomi la testa con le mani come per dire: hai qualcosa che spunta qua, sulla fronte.
Ci asciugammo e ci mettemmo in sala davanti una tazza di the, sgranocchiando i biscotti.

"Ti ricordi il giorno che mi hai mandata al mare senza costumi?"

"Certo che mi ricordo."

"Beh! Sono andata al mare incazzatissima, alla spiaggia che dicevi te. Ero senza canotta, in topless, ma con la minigonna. É passato uno di questi ragazzi stracolmo di bikini e ho detto: ora ne compro uno. Poi non te la volevo dar vinta e cosi: mi vuole nuda e nuda sto. In parole povere non l'ho più acquistato. Mi sono risdraiata in spiaggia sul telo da mare. Stavo sola soletta quando sento una voce: Federica! Federica! Mi volto. Era Stefano con un suo amico. Faccio per rimettermi la canotta e Stefano giustamente mi dice: che la rimetti a fare, ormai le abbiamo viste e io le ho pure usate."

"Le ha usate? Come le ha usate?!"

"E va bene, ormai siamo in ballo e balliamo. Tanto hai detto che non ti incazzi e non chiedi il divorzio.
Ricordi quando mi si fermò la macchina al rientro da Londra l 'anno passato?
Mi aiutò lui a rimetterla in moto."

"Spiegati meglio."

"Ok! La mettemmo in moto con i cavi poi però non trovavo le chiavi di casa. Sicuramente mi erano cadute sul pulmann perche la borsa si era rovesciata. Telefonammo all'agenzia ma non rispondevano e Stefano mi disse che se volevo potevo andare a dormire da lui e che il giorno seguente saremmo andati a prenderle.
Ho dovuto accettare. Va bene, non ho soluzioni. Marisa e Clara non erano a casa, quindi ho dovuto dire di si per non stare in mezzo alla strada. A casa Stefano mi ha chiesto se volessi usufruire della doccia. Tanto ti ho già vista nuda. Effettivamente aveva ragione. Approfittai della doccia asciugandomi con un asciugamani. Poi andò lui a farsela lasciando tutto aperto. Cercavo di non guardare, ma non ci riuscii.
Cosi rividi un' altra volta quella bestia di cazzo e quei testicoli giganti. Beh, non ho resistito. Ho cominciato a masturbarmi sul divano. È stato in quel momento in cui ero in un altro mondo che non ho sentito che lui aveva terminato la doccia e che stava guardandomi mentre ero intenta a sditalinarmi.
Capisci?! Me lo sono trovato davanti con quel malloppo di carne che mi stava guardando. Capisci Mauro, era avanti a me che mi guardava mentre mi stavo masturbando."

"Dai Fede, poi... Continua... "

"Si, gli dissi: oh, cavolo Stefano. Scusami, ma non ho resistito."

"Ma tranquilla! Continua pure se vuoi. Anzi, se gradisci ti aiuto. Ahahah!"

"No, no, scherzi! Perdonami, ma non ho potuto fare a meno di vederti nudo. Cosi ho visto il tuo affare e mi sono eccitata. Ce lo hai grosso, veramente grosso. Ma poi che testicoli giganti che hai. L'altra volta mi hai sommersa di sperma. Come è possibile?"

"Lunga storia, dovrei spiegarti."

"Ma quanto è grosso?"

"Non lo so. Mai misurato e poi andrebbe fatto ingrandire per bene."

E mentre me lo diceva si aprii l'accappatoio, mostrandomelo.

"Pensai a quello che tu mi dicesti: e faglielo un bocchino, che vuoi che sia"!

"Stefano, perdonami ma devo chiedertelo? hai un metro da sarta?"

"Certo, é nel cassetto affianco alla scrivania."

"Voglio proprio vedere. Presi il metro e mi avvicinai. Mio caro Mauro scusami, ma ero troppo curiosa."

"Continua Fede, continua... "

Gli dissi: "Permetti"?

"Se permetto?! Fai di me quel che vuoi."

"Misurai l'animale."

"Ma lo stai misurando da morto?!"

"Beh, tanto morto a me non sembra. Anzi, credo si stia svegliando per lo spettacolo che gli stavo offrendo. Però, se vuoi posso aiutarti?"

"É il minimo che tu possa fare. Fai i danni e riparali. Visto che ci sei, perché dovrei farlo da solo. Con te, forse batterei il record."

"mauro, gia così non riuscivo a chiudere la mano. Mi alzai di fronte a lui e cominciai a toccarglielo e a segarlo.
E lui inizio a fare altrettanto con me. Mi toccava un po dappertutto e mi baciava i capezzoli. Poi io non ho resistito e l'ho baciato in bocca. Abbiamo limonato per 3 o 4 minuti. Mi ha preso in braccio e mi ha portato sul letto. Mi ha fatta sedere a bordo letto si è abbassato e mi ha preso le gambe. Le ha sollevate e a cominciato a leccarmela."

"Te la sei fatta leccare?! Non ci credo... "

"Era bellissimo. Non credevo fosse cosi bello farsela leccare."

Si fermò! Io aprii gli occhi e mi disse che ora toccava a me.
Mi misi seduta. Lui si alzo'.

"Mi comprendi? Avevo quello stupendo cazzo davanti gli occhi. In quel momento mi sono venute in testa le tue parole e cosi ho chiuso gli occhi e l'ho preso in bocca. Dapprima con leccatine. Poi con la lingua ci giocavo per bene. Vedevo quel pezzo di carne che recepiva il lavoro di lingua. A quel punto ho chiuso gli occhi e l'ho divorato. Credevo di avere difficoltà a farlo entrare, invece no. É entrato e ho cominciato a fargli un lavoretto con i fiocchi."

"Con i fiocchi?! Ma se non sai fare pompini."

"Esatto! Non sapevo farne. Però ho visto tanti film porno nel frattempo e mi sono fatta insegnare da una buona maestra in fatto di bocchini. A sentire lei é la più brava succhiacazzi delle marche."

Pensai subito a Marisa.

"Film porno?! Ma se con me non volevi vederne e poi chi sarebbe questa maestra?"

"Clara! Mi ha insegnato lei. É una bocchinara molto brava. So io quante banane ho succhiato e mangiato e quante zucchine e wurstel ho fatto arrivare in gola. Ho fatto pure il test del tubo."

"Il test del tubo?! Cosa è?"

"Prendi due metri di tubo di un determinato diametro e lo inserisci in una bottiglia di latte. Ti metti in piedi con la bottiglia tra i piedi e cominci a succhiare. A secondo di dove arriva il latte hai la forza di succhio. Questo è un test che ha inventato Clara."

"E tu dove sei arrivata! "

"Scusa, ma prima non lo hai sentito? "

"Effettivamente aveva una buona forza, non male proprio. Sembrava che aspirasse pure la vescica!"


"Clara voleva pure farmi provare dal vivo con un suo amico ma non me la sono sentita in quel momento. Pero' per i pompini mi sentivo pronta. Dovevo solo fare il collaudo ufficiale con un cazzo. E all'epoca desideravo farlo solo con il cazzo di una persona."

"Quello di Stefano, vero?!"

"Esatto!"

"Certo il mio ti faceva schifo, vero?! Eppure lo abbiamo fatto e sei andata subito a sputare."

"Mauro perdonami ma se tu avessi la possibilità di scegliere tra una ferrari e una panda per fare una gara, che macchina sceglieresti?"

"Beh! Ha ragione!"

"Per me era un esame e volevo passarlo almeno con un 25. Cosi quella sera ho messo in pratica quello che mi era stato insegnato con la teoria e vedendo la reazione di Stefano credo di aver imparato bene. Infatti stava funzionando. Il cazzo gli si stava indurendo. La cappella era diventata veramente grande. Faticavo a contenerla in bocca. Sull'asta si vedevano le vene pulsare. Poi provai a fare una cosa vista su un film per vedere se riuscissi a farla."

"Cosa?"

"Metterlo tutto in bocca fino a far toccare il naso sul ventre. Il cazzo doveva andare giù, lungo l' esofago.
Ci provai 4 volte ma la cappella era grande e non passava. Mi arresi e continuai il classico pompino. Mi piaceva sbocchinarlo! Poi ricordai che dovevo misurarlo. Presi il metro e misurai. Cazzo! 19cm di lunghezza e una circonferenza sul tronco di 16 per ingrissarsi alla base fino a 17. Ma rimasi a bocca aperta per la meraviglia, la cappella! Il glande era di 20 cm di circonferenza. E la sacca scrotale!? I testicoli pendevano per 15 cm con una larghezza di 11."

"Porca puttana! Che bestia che hai. Non puoi capire quanto mi piace il tuo cazzo."

Lo rimisi in bocca. Succhiavo forte mentre lo segavo a 2 mani velocemente per farlo venire. Poi ecco che lo sento pulsare e lui che alza la testa sporgendo il ventre in avanti. Dentro di me dissi: lo devo fare! Lo devo fare! Cosi aprii la bocca davanti alla sua cappella aspettando che dal quel buco uscisse il frutto del suo godimento. Mi sparo' in bocca le prime due sghizzate e poi a fauci aperte me lo ripresi in bocca mentre lui continuava a sghizzare. Non riuscivo ad inghiottire. Avevo ancora lo schifo di inghiottire. Aprii la bocca per far uscire quel liquido biancastro. Continuava a spruzzare sborra. Mi aveva riempito il viso. Penso di averne contate 8 o 9! Dal naso mi usciva sperma. Continuavo a segarlo e altre 2 sghizzate mi hanno imbrattato i capelli. Poi con un ooohhhh! di soddisfazione disse: finito!
Mi diede dello scottex per pulirmi e mi fece i complimenti.

"Sai, la maggior parte delle donne appena lo vede scappa. Tu invece sei veramente brava! Ma davvero questo è il tuo vero primo pompino della tua vita?"

"Si! Hai visto l'altra volta. Te l'ho solo leccato."

"Orca zozza! Se tanto mi da tanto figuriamoci quello che fai con gli altri due buchi?

"In realtà poco. Mio marito dice che non sono una macchina da sesso. Non mi comporto proprio bene con gli altri due buchi."

"Ma dai! Non ci credo! Dammi 10 minuti e poi proviamo."

"No, per favore no! Non è che non vorrei, ma con l' arnese che hai ho paura che mio marito se ne accorga."

"Peccato!"

Si mise seduto sul letto. Io mi alzai e mi misi sopra di lui a cavalcioni cominciando a baciarlo. Sentivo l'animale che sbatteva sul ventre. Si stava risvegliando. Tornai a riprenderglielo in bocca.

"Allora ti piace ciucciarlo, ehh! Grande Professoressa C.........., lavori veramente bene di bocca e di lingua. Sei brava e non ci credo che non hai mai fatto bocchini. Dai puoi dirmelo quanti cazzi hai preso fino ad oggi?"

Mi fermai dal lavoro che stavo facendo e guardandolo risposi: "con il tuo, sono a tre"!

"Solo tre?! Non ci credo! Sei molto brava con la bocca. E con il culo, come stai?"

"Perché vorresti mettemelo nel culo?"

"Magari! Il professore di ginnastica si è inculato la professoressa di italiano."

Io ridendo gli risposi: "vuoi rompermelo con questo bell'arnese".

"Dai, fammelo vedere a pecora Fede."

"Mi girai e mettendomi a pecora sul pavimento. Senti subito il primo dito, poi il secondo e il terzo. Mi stava inculando con le dita. Con i miei suoni di piacere capii che era il caso di spingere a fondo. Mi uscii un urlo di soddisfazione, siiiiiiii!"

"Zitta! Che ti sentono, stai zitta!"

Tolse le dita e senti la sua cappella sulla rosa anale.

"No, no, per favore, no! Non sono pronta."

"Vediamo solo se entra? Dai fammelo mettere dentro?"

"No no, per favore, scherzi? Quell' arnese mi aprirebbe in due."

"Non credo! Per me entrerebbe tutto. Ci sono entrate 3 dita."

Gli dissi ancora di no. Però, io nonostante tutto non mi spostavo. Da una parte non volevo, ma dall'altra speravo che non mi desse retta e che mi inculasse con violenza. E invece lui: "Allora cambio ingresso".

Me lo senti' all' imbocco della vulva. Spinse e il glande entrò.

"Ooohhhh! Che grande che é! Stefano mio hai un cazzo stupendo!"

Spinse un pochino di piu'.

"Aaahhhhh! Siiiiiii! Poi tornai alla realtà. No, anzi no. Se ne accorgerebbe e me ne andai in avanti facendolo uscire."

"Noooo! Perché lo hai fatto? E ora?"

"Sdraiati! Ti massaggio con la figa."

"Montai con la micia aprendo le grandi labbra sopra quel salame. Avevo una gran voglia di metterlo dentro ma avevo paura te ne saresti accorto. Lo masturbai con la figa poi lui mi disse: "vorrei vederti a gambe aperte mentre ti masturbi".

Lo accontentai.

Cominciai a masturbarmi a gambe aperte con lui che se lo menava a 10 cm dalla mia figa. All improvviso comincio' a sghizzare di nuovo.

"No, no sulla figa, no! Cazzo, sono fertile."

Ma era tardi! Mi inondo' di sperma un' altra volta. Poi mi spiego' di stare tranquilla perché era sterile.
Facemmo la doccia insieme dopo aver cambiato le lenzuola del letto. Poi mangiammo un boccone bevendo vino.
Ne bevetti un bel po'. Forse troppo, ero praticamente ubriaca.
Al mattino mi ritrovai nuda accanto a lui.

"Stefano, Stefano, cosa è successo? "

"Buongiorno! Cosa è successo? Non ricordi nulla?"

"Niente!"

"La macchina, le chiavi, il bocchino, la quasi scopata?!"

"Il bocchino?! La scopata? Nooooooo! Non dirmi che mi sono lasciata scopare, nooo! Che cazzo ho fatto?"

"Tranquilla, non ti sei lasciata scopare."

"Oddio, menomale! E ora che faccio? Mio marito mi avrà cercato. Il cellulare è scarico."

Ero entrata nel panico.

"Chiamalo col mio."

"Certo, cosi mi si incula subito se sa che sto da te."

"Mi dici cosa ho fatto ieri sera?"

"Quello che farai tra un po'."

"Spiegati meglio, per favore? Se vuoi che lo rifaccia deve esserti piaciuto?"

"Certo! Molto! E quindi mi ripiacerebbe che tu usassi la bocca come ieri sera."

Stavo pensando dentro di me a quanto tu desiderassi che io mi concedessi ma non ce l' ho fatta. E allora dissi: però con la bocca comincio a saperci fare. Tolsi il lenzuolo e quando lo vidi...

"Mamma mia quanto è grosso. Già stai cosi?"

"Con 2 tette come le tue avanti a me si deve ingrossare per forza."

Cominciai a giocare con quell' uccello meraviglioso vedendolo ingrossare. Poi lo presi in bocca ed ero riuscita a farglielo diventare molto tosto. Ero orgogliosa di me perché era merito mio se gli si era indurito. Provai a farlo andare giù in gola di nuovo, ma niente da fare. Non passava. E allora lo succhiavo, massaggiandogli le palle.

"Cazzo, sono gigantesche!"

Intanto il cazzo si stava indurendo ancora di piu e allora l'ho segato come visto in un film, con le mie bocce. Spagnola se non mi sbaglio, si chiama spagnola. Glielo continuai a ciucciare per bene. Quel buco poi bellissimo. Ci infilai la punta della lingua giocandoci.

"Aaahhhh! Federica sto venendo!"

Ho cominciato a segarlo velocemente.

"No, per favore mettiti a pecorina a terra, voglio sborrarti sul culo."

Mi sbrigai a mettermi a terra a pecorina e con le mani allargavo le natiche. Sentii il suo glande poggiato sulla rosa che era un poco aperta. Sghizzo'. La pressione fece entrare le prime due sghizzate dentro le viscere e poi poggio' la cappella sulle grandi labbra continuando a sghizzare.
Mi ha letteralmente riempito di sborra. Avevo una paura folle di rimanere incinta ma la cosa mi eccitava pure. Mi è piaciuto sentire tutto quel liquido nel culo e nella micia. Molto?

"Brava! Allora ti sei fatta scopare?"

"No! non ce la feci. Te l'ho detto! Sono corsa al bidet per lavarmi e al mio ritorno gli aprii le gambe e gliela feci leccare. Non resistevo piu. Lui era di nuovo in tiro. Mi monto' sopra baciandomi. Senti il suo glande che stava entrando tra le grandi labbra.

"No, ti prego, non sono pronta!"

Non si fermava e ha continuato a spingerlo dentro piano piano, provando a scoparmi.

"Dai, fammi sborrare in figa!"

"Scherzi! Mi vuoi ingravidare?"

"Ma se ti ho detto che sono sterile."

"Cazzo! È vero, me lo avevi detto. Hai ragione, scusami!"

"Purtroppo produco grandi quantita' di sborra ma sono sterile. La mia problematica purtroppo mi da un iperproduzione di sperma ma con spermatozoi malformati. Come se non bastasse, la natura mi ha dato una bestia di cazzo che non a tutte le donne piace. Tu sei una delle poche che nei mie 42 anni lo ha preso in bocca e spero che più avanti lo prenda pure davanti."

Mi dispiaceva lasciarlo cosi e gli dissi: "Ora se vuoi, posso fare solo questo. Entra con il glande in vulva e segati. Non andare oltre, te lo chiedo per favore e tranquillo che mi piaci te, ma soprattutto mi piace il tuo cazzo. Lo voglio, lo desidero ma non ora. Ho 2 figli e devo pensare al matrimonio."

"Hai ragione!"

Cominciò a masturbarsi mentre io con i piedi poggiati sulle sue spalle offrivo alla sua cappella l'ingresso spalancato della mia fica. Fu di parola, anche perché se avesse spinto non ce l' avrei fatta a fermarlo. Dopo 7 o 8 minuti durante i quali io venni 2 volte, mi inondo' la vagina.
Il resto lo sai. E ora incazzati perché non te l ho detto!?

La baciai.

"Brava! Cosi deve essere. Lo potevi far scopare però, poverino!"

"Non ti arrabbi?"

"Non ci penso proprio. Cosi ti volevo e ti voglio. Troia! Macchina del sesso. Uno sborratoio per cazzi. Tranquilla!"

"Allora continuo..."

"Certo! Devi continuare... vai vai.. prosegui..

Stefano mi presenta il suo amico 44enne, Andrea, un signore di Roma dei parioli, costruttore.
Ci siamo messi a chiacchierare dicendomi che anche Andrea ha il suo stesso problema e che si sono conosciuti dallo stesso specialista a New york. Stefano mi ha detto che ci sono uomini con il cazzo e i testicoli piu grandi dei suoi.

E allora io curiosa: "Ma pure Andrea ha...".

"No!"

Mi ha risposto Andrea.

"Non ho le stesse sue dimensioni, però l'ho più lungo e i testicoli grandi. Stesso problema di quantità di liquido seminale."


Sai Andrea, federica ha... Posso dirglielo Federica?

"Me lo chiedi? Tanto sono sicura che già lo sa! Vero!?"

"Si, lo sa!"

"E allora che me lo chiedi a fare?! Andrea, devi sapere che ho preso in bocca la cappella e un po del cazzo di Stefano. E abbiamo fatto qualche porcata insieme all'insaputa di mio marito. Ci voleva tanto a dirlo!"

"Beh! Complimenti! Però dovrei vederlo per crederti."

"Tutti cosi voi uomini. Vedere per credere. Certo, per Stefano girare con quel malloppo in mezzo alle gambe non è semplice. Ecco perché hai sempre le tute larghe."

Poi mi hanno chiesto perche non togliessi la gonna e per non dire che mi avevi tolto i bikini gli ho detto che li avevo dimenticati a casa e che sotto ero completamente nuda.

"Ah, però! Non ci credo sei nuda?"

"Ci devi credere! Scommettiamo che sono nuda?"

"Ok! Scommettiamo una cena."

Sgancio il fiocco che lega la mini e gliela apro e mostro che sono senza nulla.

"Oh cazzo! Complimenti! Ha ragione Stefano. Sei veramente bella e strafiga."

"Ma, ma non ti sei vergognata a fargliela vedere ad Andrea. Lo avevi appena conosciuto?"

"Vergognare?! E di cosa?! Ormai penso che Stefano mi avesse bella che sputtanata e poi mi avevi talmente fatto rodere il culo che non mi interessava mostrarmi nuda. Ti confesso che se fosse venuto un vu cumpra', glielo avrei succhiato per 2 collanine. Almeno sento il sapore del cazzo nero."

Allora Andrea mi dice che se volessi prendere il sole nuda ha una villetta con piscina. Stiamo piu tranquilli e ci facciamo qualcosa da mangiare.
Cosi siamo andati a casa sua. Una bella villetta verso lo scoglio..........

"E poi...dai, continua... "

"Vuoi proprio sapere tutto?"

"Certo!"

"Poi sei sicuro che non ti penti e mi lasci?"

"Ma sei pazza? Proprio ora che ho quasi raggiunto il mio scopo. Dai racconta... "

Poi Andrea ha detto: "mettetevi comodi che io vado a preparare un piatto di pasta".

Mi tolgo la canotta per sdraiarmi sul materassino.
Stefano mi si è avvicinato e mi soppesa il seno dicendomi: "ma sbaglio o sono piu grandi"?

"Non sbagli! Sono ingrassata 2 kg e quando ingrasso buona parte va li."

Me le tocca con tutte e 2 le mani e me le stringe. I capezzoli balzano fuori. Non ho capito più un cazzo. Gli ho toccato il bozzo avanti e l'ho baciato. Ha contraccambiato come un forsennato. In quel momento ho sentito slacciare la mini e 2 mani stringere e allargarmi le natiche.
Poi si allontana da me alzandomi il braccio col la sua mano, guardandomi.

"Mamma mia, che bella fregna che sei. Oggi sei pronta?"

"non saprei! Fammelo capire?"

Ero nuda davanti a Stefano con gli zoccoli e basta. Ho pensato: "una zoccola sugli zoccoli. Oggi lo stronzo me la paga.
E ricorda che lo stronzo sei te."

"Sono io? Dai continua continua...."

Stefano ha continuato a baciarmi e io contraccambiavo. Sentivo nella sua tuta, perché me lo premeva sul ventre, che la massa di carne si stava gonfiando. Mi abbasso e gliela calo fino alle ginocchia e esce quel cazzo immenso. Non c'ho pensato, l' ho subito messo in bocca e ho iniziato a succhiare. Era ancora più grosso dell'anno passato. Mi sono alzata e con il suo cazzo in mano l'ho portato a un materassino matrimoniale a bordo piscina. Mi ci sono sdraiata a gambe aperte e gli ho detto: "ora sono pronta, lo voglio dentro. Scopami"!

"E se venisse Andrea?"

"Ci vogliono 15 minuti per preparare la pasta. Dai, dai, non resisto. Ti voglio, lo voglio!"

Si è gettato sul materassino e ha puntato quella cappella sulla vulva. È entrata subito per quanto fossi bagnata. Mi sono sentita aprire in due. É stata una sensazione stupenda. Sentire quel malloppo di carne entrare dentro. Mi piaceva moltissimo.

"Aaaahhhh! Bella grossa grossa! Dammelo, dammelo tutto! La micia vuole il tuo cazzone."

Ha cominciato ad entrare e uscire piano piano. Lo sentivo pulsare e ingrandirsi nella vagina. Cazzo! Che bello che era. Mi ha baciato. Poi si è messo a scoparmi piano piano fino a quando si alza col bacino e con una botta secca mi sfonda. Sta tutto dentro. Sono esplosa con un urlo che penso abbiamo sentito a 1 km di distanza.

"Siiiiii! Siiiii! Aaahhh! Che bestia di cazzo. E ora sfondami, sfondami tutta."

"Zitta, ti sentono tutti."

"Aaahhh! Si, si, siiiiiii, scopamiiiii! Non me ne frega nulla se mi sentono. Goo..... doooo! Aaahhhh! "

Era fantastico! Ha cominciato a martellarmi. Lo tirava fuori e me lo reinfilava dentro. Ho goduto 3 volte in quei 10 minuti. Poi gli dico che lo voglio in bocca. Lui si mette in ginocchio e glielo prendo in bocca. Comincio a succhiare come non avevo mai fatto. Lo aveva veramente grande. Mi fermo e lo faccio sdraiare e gli salgo sopra io. Porca puttana che cazzo. Mi sentivo piena, proprio piena. Mi piaceva.
Poi una voce..

"Scusate, torno più tardi."

Era Andrea con i piatti della pasta. Ho subito pensato a te. Se cornuto é, deve esserlo per bene.

"Andrea, dove mangia uno possono mangiare in due. Se vuoi, puoi partecipare?"

"Ma Stefano è d'accordo?"

"La merce é mia e decido io. Sempre se ti fa piacere?", e mi sdraio sul petto di Stefano.

"Se mi fa piacere?! Porca puttana! Guarda che figa ti sta facendo il mio amico. Sembra l' imbocco della metro. "

E si toglie la tuta.

"Dove entro io?"

Mi sfilo il cazzo di Stefano andando un po indietro e rimanendo a pecora... "Vai, é tutta tua."

Si mette dietro e lo sento entrare. Perdinci se lo aveva lungo. Lo sentivo sbattere sull'utero. Era veramente bello lungo. Mi scopa con foga. La prima volta in vita mia che prendevo 2 cazzi diversi nello stesso giorno. Giorno?! In 15 minuti. Pensavo a te, caro Mauro e dicevo che cogliona sono stata. Avrei potuto farlo già da 2 anni. Andrea mi stava scopando. Ad ogni colpo sentivo sbattere il suo ventre sulle mie natiche. Mi metto carponi e davanti a me Stefano con godzilla che se lo menava. Dovevo vincere l'ultima repulsione che avevo. Glielo presi in bocca di nuovo cominciando a succhiarlo. Ma cosi non riuscivo bene. Chiesi ad Andrea di non sborrare e me li misi ambedue davanti cominciando a spompinarli insieme. Poi Stefano...

"Fede, sto venendo sto venendo!"

Apro la bocca e cerco di prendere tutto il cappellone mentre con la mano sinistra glielo segavo e con la destra mi impegnavo su quello di Andrea. Ed ecco la supersborrata. La bocca è piena. Lui continua a sborrare. Devo farlo! Chiudo gli occhi e inghiotto. 1,2 sborrate e butto giu, 3,4 e inghiotto di nuovo. Continua a sghizzare. Ho la bocca piena. Mi stacco dal suo cazzo. Mi spara altre 2 sghizzate nell'occhio. Do una sciacquata alla bocca con quel liquido e poi, inghiotto. Che mangiata di sborra. Ho inghiottito 3 volte. Si, il sapore somigliava al luppolo della birra, avevo ragione. Non era vischioso e ha una consistenza liquida. Avevo le mascelle dolenti ma il cazzo di Andrea andava soddisfatto. Mi sdraiai sul materassino e gli dissi di entrare. Non se lo fece ripetere. Entrò con quel bel cazzo pure lui. Lo sentivo tutto dentro.

"Bel cazzo pure il tuo, Andrea, bel cazzo! Complimeeeeee....n....t.....iiiiiii! Aaahhhhh! Siiiiiiii! G...o...doooo!aaahhh!"

E venni un'altra volta. Lo feci scopare ancora non so per quanto tempo. Poi mi disse che stava per venire. Lo fermai dicendogli che volevo anche la sua di sborra in bocca.
Cominciai a spompinarlo. Alzai gli occhi lo vedevo beato e soddisfatto del servizio.

"Stefano mi aveva detto fossi una brava bocchinara, ma secondo me sei molto piu che brava.. Aaahhh! Succhia, succhia! Che professoressa sei? Di lingua?"

Lo tolsi dalla bocca ringraziandolo e facendogli i complimenti per la lunghezza.
Poi tornai al lavoro di bocca e riprovai a fare quello che avevo visto nel film.
Mi feci forza e piano cominciai a mandarlo giù. Lo senti oltrepassare le tonsille ed entrare nell'esofago. Avevo inghiottito credo 22 cm di cazzo.
Stefano che stava assistendo alla scena esclamo': "Ma porca puttana! Che cazzo di troia che sei. L'hai preso tutto in gola. Sei proprio una vacca da monta."

Ero orgogliosa di me stessa. Incredibile, ero orgogliosa di quelle porcate che stavo facendo. Io, professoressa, mamma orgogliosa di bere sborra. Mentre ci pensavo Andrea ha avuto il suo orgasmo. Anche lui sborrava fiotti di liquido. Lo sentivo dentro, scendere verso lo stomaco. Piano piano lo feci uscire ricevendo gli ultimi sghizzi in bocca.
Lo assaporai. Dolce e liquido, leggermente piu vischioso di Stefano. Stavolta non ci pensai.. Inghiotti tutto.
Poi mi gettai esausta sul materassino.

"Fede, vuoi la pasta?"

"Grazie, ho mangiato. Sono a posto."

Scoppiammo tutti in una fragorosa risata.

"Però gradirei un goccio di vino."

Subito Andrea ando' a prendermi un bicchiere di vino che utilizzai per sciacquarmi la bocca. Intorno la bocca ero un po' impiastricciata di sperma.

"E ora?" Disse stefano.

"Ora che la strada è fatta bisogna asfaltarla. Ragazzi, spero che voi siate sani senza malattie, escludendo quello che avete che io considero una benedizione."

"Si, tranquilla. Non preoccuparti. Sanissimi!"

"Bene!"

"Federica devi scusarmi per averti chiamata troia e vacca. Ma non credevo a quello che vedevo."

"Tranquillo, mio marito mi dice di peggio e sinceramente comincia a piacermi. Posso andare a fare una doccia?"

"Certo, vai di sopra. Prendi l'accappatoio della mia ex moglie. Entra in camera e fai come fossi a casa tua."

"Grazie!" Mi sono messa gli zoccoli e sono andata verso la casa lasciandoli parlottolare tra di loro e pensando al fatto che la cosa mi era molto piaciuta. Avevo scoperto che il cazzo grande di Stefano mi soddisfava molto ma che anche quello lungo e duro di Andrea era bello sentirselo dentro. Piuttosto avevo goduto 6 volte e questo mi ha fatto pensare al fatto di essere multiorgasmica.
Wow! Grande cosa per me e preoccupante per te caro Mauro!


Continua...


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2025-02-11
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