Christian, il mio vicino di casa

di
genere
tradimenti

Questa storia parla di una relazione di puro sesso, tra due ninfomani.

Mi chiamo Anna e ho 18 anni. Vivo in un condominio insieme ai miei genitori.
Da quando abitiamo qua, abbiamo come vicini una famiglia composta da tre persone, Cinzia, la moglie, una donna tettona con un culone succoso, una donna sui 40 anni che però non ha mai perso la sua arrapatezza, una figlia della mia età, molto bella anche lei e molto sensuale, infine, il marito.
Il marito si chiama Christian ed è un uomo affascinante, sulla 50ina, ben curato. Ha sempre la barba fatta, si fa i peli anche sul petto e in generale ha sempre tenuto molto curata la sua estetica.
Ho sempre avuto una cotta su di lui, anche perché era un uomo abbastanza volgare, che appena vedeva una figa in strada doveva per forza dire ad alta voce in che posizione l'avrebbe piegata e scopata fino a sborrarle dentro. Ogni volta che parlava di queste cose con i suoi amici, e magari io ero dietro casa mia nel nostro giardino condiviso, mi mettevo dalla mia parte coperta del giardino e ascoltavo i loro discorsi con il vibratore telecomandato nelle mutandine.
Ogni volta che usciva da solo, decidevo di mettermi nella mia piscina, che era abbastanza alta dal superare il cancello, di conseguenza poteva vedere qualsiasi movimento fatto, e uscire in tanga e topless, cosicché potesse vedermi le tette e il culo.
Molte volte l'ho visto fissandomi il corpo, come un cane che sta fissando la preda con la bava alla bocca, solo che anziché avere la bava alla bocca, aveva il cazzo durissimo nei pantaloni.
Quando gli si induriva il cazzo, mi piaceva salire sulla scala e mettermi a pecorina, cosicché sbavasse ancora di più, nella speranza che un giorno venisse a spingermelo dentro e farmi godere come nessuno al mondo sarebbe mai riuscito a fare.
Un giorno i miei dovettero andare a una festa di compleanno a casa dei loro amici. Nulla di ché in realtà, solo che dovevano partire per l'una del pomeriggio, per poi tornare verso la sera.
Mio padre ne parlò con il mio vicino di casa in una delle loro conversazioni cordiali, non avevano molta confidenza.
Quindi lui sapeva benissimo che io sarei restata a casa da sola, perché in ogni caso non mi piacciono le feste, preferisco stare a casa da sola e guardarmi tutto il tempo i porno con il mio vibratore sul clitoride, urlando e squirtando come una matta ovunque sul letto.
Appena i miei mi salutarono, scesero giù dalle scale, salirono in macchina e andarono via.
Christian, che sentì la macchina, appena la sentì allontanarsi dalla nostra via, decise di uscire dal suo appartamento, scendere quelle 10 scale che ci separavano e bussare alla mia porta.
Io, colta alla sprovvista, mi stavo già dirigendo verso camera mia con il vibratore in mano, indossando non altro che una maglietta larga bianca che mi copriva metà culo, senza mutandine né reggiseno.
Guardai dal spioncino e vedi che era proprio lui: Christian.
Lanciai il vibratore sul letto e gli aprì.
Lui mi guardò subito le tette.
Io: Christian! Che bella sorpresa! Accomodati sul divano. Vuoi un bicchiere d'acqua?
C (Christian): ciao anna, wow, sei proprio una troietta, eh! Comunque, no, grazie.
E si sedette sul divano, a sto giro fissandomi il culo e analizzandolo da ogni lato e punto di vista.
Io andai in cucina e mi riempì un bicchiere d'acqua.
Tornai in soggiorno e mi sedetti di fianco a lui, che nel mentre si era fatto venire il durello nei suoi jeans mediamente stretti.
Feci per bere l'acqua, ma mi rovesciai addosso l'acqua, in realtà neanche per sbaglio, solo per rendere la maglietta trasparente e far vedere per bene i capezzoli.
Lui a sta scena impazzì, e non era riuscito a trattenere le sue braccia, che ormai mi avevano già alzato la maglietta.
Adesso le mie tette erano in bella vista, con lui che me le stava guardando con gli occhi quasi a cuoricino.
C: quanto sei troia mamma mia! E che tette, non vedo delle tette così da un bel po'. Complimenti alla mamma, una porca anche lei ma mai ai tuoi livelli!
Io arrossì.
C: che taglia sono? Una quarta?
Io: sì sì, una quarta piena... dai non mordono di sicuro!
Christian a questa affermazione non si intimidisce e inizia a succhiarle, per poi fare un po' di succhiotti su una tetta. Mentre me la succhia io emetto dei gemiti di piacere.
Smette di succhiarmi le tette, sale su e inizia a limonarmi come se non mangiasse da decenni e fosse affamato.
Mi stava ficcando la lingua in bocca mentre mi palpava le tette. A un certo punto scende sensualmente con le mani e inizia a masturbarmi esternamente, mi sfrega il clitoride in una maniera così erotica e arrapata che apro le gambe e inizio a ansimare dal piacere. Non si fa scrupoli a scendere anche con la testa e a iniziare a leccarmela così bene che i gemiti diventano sempre più rumorosi e armoniosi.
Mette due dita e continua a leccarmela mentre fa movimenti circolari dentro, poi smette del tutto, si sdraia sopra di me.
C: troietta, adesso voglio vedere come lo prendi dentro tutto. Non puoi tirarti indietro adesso, e non potrai dire "fermati" se ho messo solo metà cazzo dentro. Ci siamo intesi?
Io: s-sì, mettimelo dentro tutto, forte ti prego!
C: stai attenta a ciò che desideri, potresti non camminare più per un po' di giorni. E comunque, chiamami papi mentre te lo spingo, o ti do una bella punizione troia!
Io: sì papi, dai papi mettimelo dentro, per favore, ti supplico!
Dico con una disperazione ansimante nella mia voce, forse per il fatto che aveva smesso sia di leccarmela che di farmi un ditalino, e io esplodevo dall'arrapatezza.
Abbassa la zip dei jeans, li abbassa un attimo, e con mia sorpresa, non aveva neanche i boxer. Quindi forse aveva capito che volevo scoparmelo, e che avrei fatto la troia con lui in una situazione così bella come casa libera.
Appena si è abbassato i jeans è uscito un cazzone di 20 cm così grosso e proporzionato. Un cazzo che se vedi dal vivo, devi essere legato con manette di acciaio per trattenerti dal succhiarlo. Ci sputa sopra, lo sega un attimo, e me lo ficca tutto di forza nella figa stretta, che era stretta perché avevo scopato solo con un ragazzo in vita mia, che tra l'altro aveva anche il cazzo piccolo.
Emetto un urlo di dolore.
C: te l'avevo detto io di stare attenta a ciò che desideri, adesso zitta e prendilo tutto troietta! Senza lamentarti!
Mi mette una mano sulla bocca e me lo spinge dentro sempre più forte, fino a sfondarmi la figa di piacere.
Continua per una decina di minuti così, facendomi tremare le gambe come una malata di parkinson.
Ad un certo punto, si ferma per un attimo, mi alza, mi gira e mi piega a pecorina.
Si sputa di nuovo sul cazzo e lo sega, per poi spingerlo di forza di nuovo nel mio buco ancora vergine e puro, il culo.
Io urlo ancora più forte di quando l'aveva spinto nella mia vagina e inarco la schiena nel senso opposto dell'arrapamento, la quale lui poi inarca dando una forte spinta sulla mia schiena.
C: troia del cazzo! Come osi piegare la schiena in quel modo, che schifo! Devi sempre tenerla inarcata, mettiti con le braccia incrociate sul letto, così lo prendi tutto!
Io mi metto nella posizione che mi aveva detto e lui inizia a fare fuori e dentro dal mio culo, togliendolo ogni volta che me lo spingeva dentro, cosicché mi facesse più male.
Però al posto di farmi male io ci godevo sempre di più perché dopo una certa feci abitudine e il dolore si trasformò in piacere estremo.
Continuò con l'anale per un bel po', finché arrivò al fatidico momento della sborrata.
C: sto per sborrare, sto per sborrare, troia! Quanto sei troia
Disse ansimando, facendo scricchiolare il divano fortissimo.
Io: vienimi dentro, papi! Ti prego, vienimi dentro ti supplico, caricami della tua sborra. La voglio tutta dentro, voglio far sgocciolare dal culo sulla figa la tua sborra!
Dissi anch'io, orgasmando come una matta.
La ninfomania prese il sopravvento della situazione e iniziò a spingerlo dentro e fuori forte, che così forte non avevo mai visto, che mi sborrò così tanta sborra che io non vidi mai.
Tolse il cazzo dal mio culo e c'era così tanta sborra che avevo il buco del culo e la figa pieni di sborra. Macchiò anche il divano.
Lui tirò un sospiro di sollievo, che sollievo tanto non era, e mi alzo e mise con la bocca davanti al suo cazzo, mi prese per il capelli violentemente e aprì la bocca dí forza con una mano sola.
C: troia, adesso che mi hai sporcato il cazzo di sborra, come una brava troietta del cazzo mi pulirai tutta la sborra dal cazzo!
Io: sì papi, farei di tutto per-
Dissi con la bocca tutta aperta dalla sua mano che me la forzava aperta, ma anziché sembrare parole, sembravano più lamenti, infatti lui mi interrose.
Non mi lascio neanché finire di parlare che con i capelli mi faceva succhiargli il cazzo violentemente, facendo movimenti con il bacino che me lo sbattevano ancora di più in gola.
Io mentre me lo stava spingendo in bocca gli leccavo tutte le venature e lui ha goduto tantissimo. Ad una certa mi stava scopando così forte che avevo tutte le guance gonfie dalla sborra che c'era sul suo cazzo, e stavo, a momenti, soffocando. Lui se ne rese conto:
C: ah! Troia del cazzo! -mi staccò la testa dal suo cazzo e cercai di respirare disperatamente- ti lascio respirare un attimo.
Non passano neanche 5 secondi che mi rimette la bocca già aperta, dal faticoso tentativo di respirazione, sul suo cazzo, e inizia a scoparmelo ancora più forte di prima.
C: volevi, eh, troia! Pensavi che ci andassi piano con te, zoccoletta. Invece no, ti tratto da troietta che sei!
Mi scopa fortissimo la gola e mi pianta un bel carico di sborra anche li, che io prontamente ingoio.
C: che buchetti mamma mia, sono strettissimi. Prevedo un bel divertimento tra di noi!
Io sorrido estenuata, con un sorriso però a 32 denti, con i la sborra ancora sulle pareti della bocca.
C: pensare ai tuoi bei buchetti stretti, mi ha fatto venire voglia di fare un ultima cosa, e poi torno a casa.
Io: va bene papi, ai tuoi ordini.
Mi gira e mi mette di nuovo a pecorina, a sto giro molto più violentemente, e prima di mettermelo dentro mi inarca di botto la schiena.
C: adesso ti faccio un video così mi sego anche a casa pensando a questa giornata fantastica -prende il telefono che aveva poggiato sul pavimento, di fianco al divano- stai attenta a essere il più porca possibile, inarca la schiena e orgasma così rumorosamente che ti sente tutto il vicinato ancora, miraccomando!
Io: si papi!
Apre l'app della fotocamera e inizia a registrare, e adesso di nuovo di botto avevo il suo cazzo, avanti e indietro nel mio culo. Va avanti così per due minuti, poi mi passa il telefono e inizio a registrarlo in modo che si vedesse bene lui che me lo spingeva, il mio culo a pecora e la mia faccia, con la bocca così aperta dai orgasmi che tiravo. Ogni tanto tiro fuori la lingua e i miei occhi sono costantemente rivolti al lato.
Ad un certo punto
C: STO PER SBORRARE! Veloce DAMMI IL TELEFONO!
Dice Christian, urlando.
Io gli passo di scatto il telefono.
Inizia a sborrare e riprende il tutto, togliendo poi il cazzo e riprendendo il mio ano pulsante, con un carico ancora gigante di sborra che fuoriusciva.
Non smetté però di registrare, perché adesso mi stava già leccando la figa piena di sborra, mettendo poi due dita dentro sbattute violentemente, per farmi squirtare.
Non ci volette molto perchè dopo poco gli squirtai per almeno 1 minuto in faccia.
Dopo il tutto, si riprese il telefono, si abbassò per darmi un bacio sulla figa e a succhiarmi un po' il clitoride, per poi guardarmi negli occhi e dirmi
C: mi sono divertito tantissimo troietta. Saranno anni che non scopo per così tanto tempo, lasciando non uno, non due, ma ben 3 carichi di sborra giganteschi. Sai, il tuo corpo è una favola.
Io: grazie papino, questo corpo è sempre a tua disposizione.
C: io adesso devo andare, e forse per te sarà pure fin troppo presto, ma dalla prossima volta voglio che vieni a vivere a casa mia.
Io: ma sei serio? Tua moglie cosa direbbe? Tua figlia poi...
C: non mi importa nulla. La mia vita sessuale con mia moglie è ormai morta e sepolta da anni. Ogni tanto le lecco la figa e lei mi fa i bocchini, ma non è più la stessa cosa... dopo la nascita di nostra figlia non godo più così tanto... e in ogni caso per ravvivare la situazione sessuale tra me e mia moglie, saresti perfetta per un threesome di terapia. Ci aiuterebbe molto, poi a dirla vera, a mia moglie eccitano molto gli atti lesbici e anche il cuckhold.
Io: beh... non rifiuto di sicuro...

Fine 1 capitolo
State connessi per il capitolo nr 2 in cui Anna si trasferisce a casa da Christian dove c'è anche la sua famiglia, tra cui sua moglie con cui farà qualche esperienza interessante...
Inoltre, Christian da bravo dominatore, le darà delle regole ben precise e scritte... chissá che regole saranno!
scritto il
2025-02-12
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