L’inizio della nostra nuova vita
di
miaomiao7171
genere
confessioni
Da molti giorni sentivo che qualcosa non andava con mia moglie Helena.
La vedevo spesso distratta, parlava poco e anche a letto non c’era più nessun interesse per il mio cazzo.
Ci siamo sempre raccontati tutto e questa situazione non faceva presagire nulla di buono.
Quella sera andai a letto verso le 22 e la trovai immersa nella sua consueta lettura serale.
Non le piace la televisione ma divora libri in quantità maniacali.
- Che succede, amore mio, sono settimane che ti vedo diversa, sembra quasi che tu voglia evitarmi.
Non rispose, ma ancora peggio, non mi degnò nemmeno di uno sguardo
Sembrava non aver sentito una parola di quello che le stavo dicendo.
- Helena, sto parlando con te. Che sta succedendo?
Alzò gli occhi dal libro e finalmente voltò leggermente il viso verso di me.
- Perché questa domanda, amore mio? Sono quella di sempre…
- A dire il vero ho la sensazione che tu ce l’ abbia con me per qualcosa, quasi non mi parli più e sei sempre persa in altri pensieri o sui libri
- Ma no, caro, è solo un periodo così, il fatto di non lavorare più mi fa sembrare le giornate tutte uguali e mi sento un po’ annoiata. Vedrai che presto passerà e tornerò ad essere quella di sempre
- Spero che le cose vadano come dici tu perché, sinceramente, inizio a preoccuparmi.
Anche la mia libido inizia a soffrire parecchio per questo tuo periodo di riflessione, se così si può chiamare
- Perdonami, amore mio, ma non ho proprio nessuna voglia di fare sesso, in questo periodo, forse sarà anche colpa della menopausa, non credi?
- Sarà. Mi auguro che presto tutto questa tua presunta noia passi, però. O rischio di diventare pazzo.
Notte amore mio.
Mi allungai verso di lei e le diedi un tenero bacio sulle labbra, per farle capire che non l’avrei mai forzata a fare nulla che lei non volesse.
Le settimane passarono veloci ma le cose non cambiarono minimamente.
Avevo ripreso a masturbarmi con i porno, cosa che da solo non facevo da tanti anni, perché non riuscivo più a placare la voglia sempre più pressante di figa.
Poi, un venerdì, successe una cosa imprevista.
Quella sera rientrai a casa prima del solito, mi ero liberato velocemente dai vari impegni del lavoro e così decisi di fare una sorpresa a mia moglie.
Entrai in casa e mi recai velocemente in camera da letto per mettermi addosso qualcosa di più comodo.
Nel mentre notai che sul cuscino di mia moglie era riposto, ancora aperto, uno di quei libri che tanto piacciono alle donne, uno di quei romanzi rosa, spesso a tinte hot, che raccontano storie d’amore spesso intriganti.
Lo sollevai e iniziai a leggere qualche riga. Notai che la storia che trattava era quella di due amanti lesbiche, una di 50 e una di 57 anni, che cercavano di fuggire dalla noia che le aveva completamente pervase dopo essersi dedicate da sempre, anima e corpo, alla casa e alla famiglia.
Dal racconto si percepiva che le due donne cercavano di fuggire dalla realtà del matrimonio per provare nuove emozioni, nuove esperienze.
Nel romanzo si parlava chiaramente di sesso fra donne e il fatto che mia moglie stesse passando la stessa fase mi fece riflettere sul vero motivo per cui cercasse rifugio continuo in questi romanzetti da quattro soldi.
La serata proseguì come sempre, quattro chiacchiere con Helena sulla giornata appena trascorsa, la solita cena leggera accompagnata da un buon vino e poi il solito rituale del divano per guardare, da solo, un po’ di televisione, alternando il tutto con qualche sbirciatina ai social, sul cellulare e sul portatile.
In pratica stavo facendo, anche quella sera, le solite noiose cose di ogni giorno.
Helena, come sempre, si infilò nel letto per dedicarsi alle sue spensierate letture, non prima, però, di essere passata dal solito rituale serale del bagno che la impegnava per una ventina di minuti almeno.
Verso le 22 mi alzai dal divano, spensi la tv e mi incamminai verso il bagno anche si trova difronte alla nostra camera da letto.
Dalla nostra camera da letto sentii un leggero ronzio provenire dalla stessa.
Non capivo di cosa si trattasse così scostai leggermente la porta cercando di non distrarre mia moglie dalle sue letture.
Notai che Helena, con gli occhi sul libro, si stava chiaramente masturbando.
Ero certo che lo stesse facendo perché il ronzio proveniva dal suo basso ventre e si intravedeva che la mano compiva dei movimenti all’altezza del Monte di Venere.
Notai che non smetteva di leggere, nonostante la sua eccitazione crescesse a vista d’occhio.
Non vi nascondo che il mio cazzo stava per esplodere, mai avevo visto mia moglie masturbarsi da sola, solitamente lo faceva per farmi eccitare durante i preliminari pre scopata.
Rimasi ad osservarla fino a quando non raggiunse l’orgasmo.
Non ci mise molto: posò il libro sul mio cuscino, scoprì completamente la sua splendida e ben curata passerina e aumento la velocità di penetrazione del nero e vibrante dido, di almeno venti centimetri di lunghezza, che aveva ben piantato nella fighetta già grondante.
Quando l’orgasmo la raggiunse notai il suo corpo inarcarsi di scatto verso un lato lasciando intravedere il luccicante rosso plug in inserito nel suo culo.
Si lasciò poi cadere sul materasso, sfilò il cazzone dalla sua figa soddisfatta e se lo portò alla bocca, dove ripulì ogni singola goccia del suo godimento con la lingua.
Aspettai che si estraesse il plug in dal culo e mi godetti l’avida ripulita con la lingua che mi offrì, poi decisi che era ora di richiudere la porta della stanza.
Avevo visto abbastanza, per quella sera.
Poi, stando molto attento a non farmi sentire, mi recai nel bagno e mi feci una strepitosa sega ripensando allo spettacolo appena visto, sborrando direttamente nel wc, per evitare di sporcare il pigiama o altro.
Mi ricomposi e come se nulla fosse successo mi infilai nel letto.
Helena si era già sistemata, si alzò dal letto e si recò nel bagnetto che abbiamo nella camera.
Lasciò la porta aperta e sentii chiaramente lo scorrere dell’acqua del bidet.
Tornò a letto, mi stampo un caldo bacio sulle labbra e si mise a dormire, augurandomi la buona notte.
L’indomani mattina decisi di indagare sul perché si comportasse in quel modo e presi coraggio:
- Sai, cara, ieri sera ho avuto una gran bella sorpresa…
- Davvero, amore, e di cosa si tratta?
- Ho visto il tuo meraviglioso spettacolino sotto le lenzuola e devo dire che la sega che mi sono fatto subito dopo il tuo incredibile orgasmo è stata spettacolare. Ho svuotato settimane di sborra arretrata…
Diventò rossa in viso e abbassò lo sguardo per non guardarmi negli occhi. Cercò di nascondere l’imbarazzo dedicandosi al cornetto caldo che le avevo preparato.
- Ora potresti gentilmente spiegarmi perché ti masturbi da sola invece di fare del sano sesso con me?
Ingoiò l’ultimo boccone e finalmente si decise a rispondermi non prima, però, di aver bevuto il suo caffè ancora bollente:
- Hai ragione, caro, credo di doverti una spiegazione.
Sai, da quando leggo certi libri ho iniziato a fantasticare sui rapporti lesbici.
So che può sembrare strano ma la voglia di scopare con una donna e di una relazione con l’altro sesso sono cresciuti a dismisura nella mia mente, negli ultimi anni.
Non volevo dirtelo perché avevo paura che pensassi che non ti amassi più. Sappi che non è così….
Rimasi, li per li, leggermente basito. Poi presi fiato:
- Sono senza parole, amore mio, ma ti posso assicurare che non sono molto stupito della cosa.
Ricordi che mi hai raccontato spesso delle tue storielle lesbiche al collegio femminile? Mi hanno sempre eccitato moltissimo e da sempre sogno di guardarti scopare con un’altra donna.
Ti dirò che già ho il cazzo duro al solo pensiero
- Ma caro io non parlo solo di sesso vorrei avere proprio un rapporto serio con un’altra donna.
E, credimi, saprei già con chi lo vorrei avere
- Davvero? E chi sarebbe? La conosco?
- Certo, è la tua sorellina Samantha
- Cosaaaaa? Mia sorella? Mai se impazzita? Ma se vi siete sempre beccate su tutto per anni e anni
- Infatti stento a crederci anch’io ma sono pazza di lei da parecchio tempo e credo che anche lei provi qualcosa per me
- E cosa ti farebbe pensare che sia così? Non ho mai avuto il sentore che Samantha fosse lesbica
- Sai, da un po di tempo a questa parte ho notato che getta spesso l’occhio alle mie tette e continua a farmi moltissimi apprezzamenti su mio fisico. Pensa che ha perfino rovesciato un bicchiere d’acqua sul mio petto, un giorno, solo per poi palparmi latette.
E li è scattata definitivamente quella scintilla che mi porta spesso ad immaginarmi a letto con lei
- Sono sconcertato, ma allo stesso tempo sono eccitatissimo. Mia sorella è stata la mia prima sega adolescenziale, spesso la spiavo per godere delle sue forme. La vidi perfino masturbarsi, un paio di volte.
Certo mai avrei sospettato questa cosa
- Ho deciso che presto farò la prima mossa – mi rivelò – e spero che per te non sia un problema
Mi soffermai a pensare a questa cosa per un po’, consumai in fretta la mia colazione e mi recai a prepararmi, nel bagno della nostra camera.
Ero decisamente stupito.
Il mio cazzo era duro come un manganello e nella mia mente vedevo di continuo Helena e mia sorella scopare come due cagnette in calore.
Lo presi tra le mani e mi segai con una passione incredibile, sborrai ovunque!
Non mi accorsi che Helena mi stava guardando fino a quando non mi voltai verso la porta.
- Vedo che dopotutto non sei rimasto molto sconvolto da questa mia nuova passione.
Posso ripulirtelo io con la bocca? Magari ti torna duro e mi inculi con tutta la tua forza.
- Direi che è la migliore proposta delle ultime settimane, amore mio – le risposi tutto eccitato
Non se lo fece ripetere ed iniziò a leccarmelo con gusto. Ripulì tutto lo sperma che ancora si trovava sul mio pene ed ingoiò tutto, poi inziò a succhiarlo con una passione che non sentivo da anni.
Sembrava un’aspirapolvere impazzito.
Sentivo il fondo della sua cavità orale sbattere sulla mia cappella e spesso si soffermava perfino a mordicchiarla.
Vidi che si era già infilata la mano tra le gambe e che se la stava strofinando con forza.
In pochi minuti divenni duro come un sasso.
La presi con forza per le chiappe, le sfilai le mutandine e la misi a pecorina sbattendola sul mobile del bagno.
Leccai avidamente il suo ano mentre lei continuava a masturbarsi, infilandosi le dita sempre più in profondità.
Ne vidi tre ben piante nella sua figa prima di infilarle il manganello nel culetto già ben lubrificato.
- Cazzo, amore, che foga! Mi stai dilaniando il culo – sbottò
- Cosa credevi, che le tue rivelazioni mi avessero lasciato indifferente, cara?
Pompai come un assatanato, sentivo il suo ano sempre più dilatato e lubrificato.
Ad un tratto mi venne una splendida idea.
- Cara che ne dici di riempire anche la tua figa con un bel giocattolino? Dove tieni quello splendido giocattolino vibrante nero, quello di almeno 20 cm, che ti sbatti di continuo?
- Sei proprio un porco, amore mio, ma l’idea è magnifica. È nel secondo cassetto del comò tra le mie mutandine
Non aspettai nemmeno un secondo. Estrassi il mio cazzone da suo culo e velocemente mi recai in camera da letto.
Lo prelevai dal cassetto e lo porsi con eccitazione ad Helena.
La osservai leccarlo con passione e contemporaneamente me lo menavo per rinvigorire la mia erezione.
La invitai ad infilarselo e la aiutai, accendendolo alla massima vibrazione.
La vidi fremere e sentii il suo respiro farsi sempre più affannoso.
Le impalai nuovamente il cazzo nel culo e iniziai a pompare con sempre più forza.
Sentivo la vibrazione su tutta la mia asta e l’eccitazione stava per portarmi ad una abbondante quanto stupenda sborrata.
- Amore aspetta a godere e avrai una splendida sorpresa – mi disse, quasi sentisse che stessi arrivando al mio culmine
- Non so quanto resisterò ancora, fai presto – le risposi.
Dopo pochi minuti mi esortò ad estrarre il cazzo dal suo culo e mi intimò di sedermi sul wc.
Non me lo feci ripetere e appena appoggiai il culo sullo stesso me la ritrovai sopra a masturbarsi come una forsennata.
- Ecco la tua sorpresa, bastardo – e mi ricoprì il cazzo e le gambe di piscio.
Squirtò come una fontana, sembrava non finire mai. Mi stavo segando come un’adolescente mentre il calore della sua piscia pervadeva completamente il mio corpo.
Stava godendo come una trioietta di quei filmini che spesso guardiamo insieme.
- Troia, stò per godere. Vieni qui e apri la bocca.
Si gettò sul mio cazzo ed iniziò a pompare e a leccare la mia asta come un’ ossessa.
Venni copiosamente riempiendo totalmente quella meravigliosa bocca di calda e densissima sborra che lei ingoiò fino all’ultima goccia.
Fu meraviglioso!
Ci baciammo con passione e poi ci infilammo insieme nella doccia.
Dopo circa un’oretta da quella splendida goduta ci ritrovammo su divano del soggiorno, esausti.
Bevemmo un’ altro caffè e poi riprendemmo la conversazione interrotta precedentemente.
- Farò tutto quello che vuoi – amore mio – cercherò di assecondare come meglio posso la tua nuova passione, te lo prometto
- Preferirei fare tutto da sola, se per te va bene, ma so che non sarà semplice farmi vedere mentre corteggio tua sorella. Ma ti prometto che presto ti divertirai con noi, amore mio.
Stasera ho capito che il sesso a tre sarà fantastico e sono certa che godrai anche solo a guardarci.
Da quel giorno la nostra vita cambiò ma su come siano proseguite le cose ve lo racconterò in un prossimo racconto.
La vedevo spesso distratta, parlava poco e anche a letto non c’era più nessun interesse per il mio cazzo.
Ci siamo sempre raccontati tutto e questa situazione non faceva presagire nulla di buono.
Quella sera andai a letto verso le 22 e la trovai immersa nella sua consueta lettura serale.
Non le piace la televisione ma divora libri in quantità maniacali.
- Che succede, amore mio, sono settimane che ti vedo diversa, sembra quasi che tu voglia evitarmi.
Non rispose, ma ancora peggio, non mi degnò nemmeno di uno sguardo
Sembrava non aver sentito una parola di quello che le stavo dicendo.
- Helena, sto parlando con te. Che sta succedendo?
Alzò gli occhi dal libro e finalmente voltò leggermente il viso verso di me.
- Perché questa domanda, amore mio? Sono quella di sempre…
- A dire il vero ho la sensazione che tu ce l’ abbia con me per qualcosa, quasi non mi parli più e sei sempre persa in altri pensieri o sui libri
- Ma no, caro, è solo un periodo così, il fatto di non lavorare più mi fa sembrare le giornate tutte uguali e mi sento un po’ annoiata. Vedrai che presto passerà e tornerò ad essere quella di sempre
- Spero che le cose vadano come dici tu perché, sinceramente, inizio a preoccuparmi.
Anche la mia libido inizia a soffrire parecchio per questo tuo periodo di riflessione, se così si può chiamare
- Perdonami, amore mio, ma non ho proprio nessuna voglia di fare sesso, in questo periodo, forse sarà anche colpa della menopausa, non credi?
- Sarà. Mi auguro che presto tutto questa tua presunta noia passi, però. O rischio di diventare pazzo.
Notte amore mio.
Mi allungai verso di lei e le diedi un tenero bacio sulle labbra, per farle capire che non l’avrei mai forzata a fare nulla che lei non volesse.
Le settimane passarono veloci ma le cose non cambiarono minimamente.
Avevo ripreso a masturbarmi con i porno, cosa che da solo non facevo da tanti anni, perché non riuscivo più a placare la voglia sempre più pressante di figa.
Poi, un venerdì, successe una cosa imprevista.
Quella sera rientrai a casa prima del solito, mi ero liberato velocemente dai vari impegni del lavoro e così decisi di fare una sorpresa a mia moglie.
Entrai in casa e mi recai velocemente in camera da letto per mettermi addosso qualcosa di più comodo.
Nel mentre notai che sul cuscino di mia moglie era riposto, ancora aperto, uno di quei libri che tanto piacciono alle donne, uno di quei romanzi rosa, spesso a tinte hot, che raccontano storie d’amore spesso intriganti.
Lo sollevai e iniziai a leggere qualche riga. Notai che la storia che trattava era quella di due amanti lesbiche, una di 50 e una di 57 anni, che cercavano di fuggire dalla noia che le aveva completamente pervase dopo essersi dedicate da sempre, anima e corpo, alla casa e alla famiglia.
Dal racconto si percepiva che le due donne cercavano di fuggire dalla realtà del matrimonio per provare nuove emozioni, nuove esperienze.
Nel romanzo si parlava chiaramente di sesso fra donne e il fatto che mia moglie stesse passando la stessa fase mi fece riflettere sul vero motivo per cui cercasse rifugio continuo in questi romanzetti da quattro soldi.
La serata proseguì come sempre, quattro chiacchiere con Helena sulla giornata appena trascorsa, la solita cena leggera accompagnata da un buon vino e poi il solito rituale del divano per guardare, da solo, un po’ di televisione, alternando il tutto con qualche sbirciatina ai social, sul cellulare e sul portatile.
In pratica stavo facendo, anche quella sera, le solite noiose cose di ogni giorno.
Helena, come sempre, si infilò nel letto per dedicarsi alle sue spensierate letture, non prima, però, di essere passata dal solito rituale serale del bagno che la impegnava per una ventina di minuti almeno.
Verso le 22 mi alzai dal divano, spensi la tv e mi incamminai verso il bagno anche si trova difronte alla nostra camera da letto.
Dalla nostra camera da letto sentii un leggero ronzio provenire dalla stessa.
Non capivo di cosa si trattasse così scostai leggermente la porta cercando di non distrarre mia moglie dalle sue letture.
Notai che Helena, con gli occhi sul libro, si stava chiaramente masturbando.
Ero certo che lo stesse facendo perché il ronzio proveniva dal suo basso ventre e si intravedeva che la mano compiva dei movimenti all’altezza del Monte di Venere.
Notai che non smetteva di leggere, nonostante la sua eccitazione crescesse a vista d’occhio.
Non vi nascondo che il mio cazzo stava per esplodere, mai avevo visto mia moglie masturbarsi da sola, solitamente lo faceva per farmi eccitare durante i preliminari pre scopata.
Rimasi ad osservarla fino a quando non raggiunse l’orgasmo.
Non ci mise molto: posò il libro sul mio cuscino, scoprì completamente la sua splendida e ben curata passerina e aumento la velocità di penetrazione del nero e vibrante dido, di almeno venti centimetri di lunghezza, che aveva ben piantato nella fighetta già grondante.
Quando l’orgasmo la raggiunse notai il suo corpo inarcarsi di scatto verso un lato lasciando intravedere il luccicante rosso plug in inserito nel suo culo.
Si lasciò poi cadere sul materasso, sfilò il cazzone dalla sua figa soddisfatta e se lo portò alla bocca, dove ripulì ogni singola goccia del suo godimento con la lingua.
Aspettai che si estraesse il plug in dal culo e mi godetti l’avida ripulita con la lingua che mi offrì, poi decisi che era ora di richiudere la porta della stanza.
Avevo visto abbastanza, per quella sera.
Poi, stando molto attento a non farmi sentire, mi recai nel bagno e mi feci una strepitosa sega ripensando allo spettacolo appena visto, sborrando direttamente nel wc, per evitare di sporcare il pigiama o altro.
Mi ricomposi e come se nulla fosse successo mi infilai nel letto.
Helena si era già sistemata, si alzò dal letto e si recò nel bagnetto che abbiamo nella camera.
Lasciò la porta aperta e sentii chiaramente lo scorrere dell’acqua del bidet.
Tornò a letto, mi stampo un caldo bacio sulle labbra e si mise a dormire, augurandomi la buona notte.
L’indomani mattina decisi di indagare sul perché si comportasse in quel modo e presi coraggio:
- Sai, cara, ieri sera ho avuto una gran bella sorpresa…
- Davvero, amore, e di cosa si tratta?
- Ho visto il tuo meraviglioso spettacolino sotto le lenzuola e devo dire che la sega che mi sono fatto subito dopo il tuo incredibile orgasmo è stata spettacolare. Ho svuotato settimane di sborra arretrata…
Diventò rossa in viso e abbassò lo sguardo per non guardarmi negli occhi. Cercò di nascondere l’imbarazzo dedicandosi al cornetto caldo che le avevo preparato.
- Ora potresti gentilmente spiegarmi perché ti masturbi da sola invece di fare del sano sesso con me?
Ingoiò l’ultimo boccone e finalmente si decise a rispondermi non prima, però, di aver bevuto il suo caffè ancora bollente:
- Hai ragione, caro, credo di doverti una spiegazione.
Sai, da quando leggo certi libri ho iniziato a fantasticare sui rapporti lesbici.
So che può sembrare strano ma la voglia di scopare con una donna e di una relazione con l’altro sesso sono cresciuti a dismisura nella mia mente, negli ultimi anni.
Non volevo dirtelo perché avevo paura che pensassi che non ti amassi più. Sappi che non è così….
Rimasi, li per li, leggermente basito. Poi presi fiato:
- Sono senza parole, amore mio, ma ti posso assicurare che non sono molto stupito della cosa.
Ricordi che mi hai raccontato spesso delle tue storielle lesbiche al collegio femminile? Mi hanno sempre eccitato moltissimo e da sempre sogno di guardarti scopare con un’altra donna.
Ti dirò che già ho il cazzo duro al solo pensiero
- Ma caro io non parlo solo di sesso vorrei avere proprio un rapporto serio con un’altra donna.
E, credimi, saprei già con chi lo vorrei avere
- Davvero? E chi sarebbe? La conosco?
- Certo, è la tua sorellina Samantha
- Cosaaaaa? Mia sorella? Mai se impazzita? Ma se vi siete sempre beccate su tutto per anni e anni
- Infatti stento a crederci anch’io ma sono pazza di lei da parecchio tempo e credo che anche lei provi qualcosa per me
- E cosa ti farebbe pensare che sia così? Non ho mai avuto il sentore che Samantha fosse lesbica
- Sai, da un po di tempo a questa parte ho notato che getta spesso l’occhio alle mie tette e continua a farmi moltissimi apprezzamenti su mio fisico. Pensa che ha perfino rovesciato un bicchiere d’acqua sul mio petto, un giorno, solo per poi palparmi latette.
E li è scattata definitivamente quella scintilla che mi porta spesso ad immaginarmi a letto con lei
- Sono sconcertato, ma allo stesso tempo sono eccitatissimo. Mia sorella è stata la mia prima sega adolescenziale, spesso la spiavo per godere delle sue forme. La vidi perfino masturbarsi, un paio di volte.
Certo mai avrei sospettato questa cosa
- Ho deciso che presto farò la prima mossa – mi rivelò – e spero che per te non sia un problema
Mi soffermai a pensare a questa cosa per un po’, consumai in fretta la mia colazione e mi recai a prepararmi, nel bagno della nostra camera.
Ero decisamente stupito.
Il mio cazzo era duro come un manganello e nella mia mente vedevo di continuo Helena e mia sorella scopare come due cagnette in calore.
Lo presi tra le mani e mi segai con una passione incredibile, sborrai ovunque!
Non mi accorsi che Helena mi stava guardando fino a quando non mi voltai verso la porta.
- Vedo che dopotutto non sei rimasto molto sconvolto da questa mia nuova passione.
Posso ripulirtelo io con la bocca? Magari ti torna duro e mi inculi con tutta la tua forza.
- Direi che è la migliore proposta delle ultime settimane, amore mio – le risposi tutto eccitato
Non se lo fece ripetere ed iniziò a leccarmelo con gusto. Ripulì tutto lo sperma che ancora si trovava sul mio pene ed ingoiò tutto, poi inziò a succhiarlo con una passione che non sentivo da anni.
Sembrava un’aspirapolvere impazzito.
Sentivo il fondo della sua cavità orale sbattere sulla mia cappella e spesso si soffermava perfino a mordicchiarla.
Vidi che si era già infilata la mano tra le gambe e che se la stava strofinando con forza.
In pochi minuti divenni duro come un sasso.
La presi con forza per le chiappe, le sfilai le mutandine e la misi a pecorina sbattendola sul mobile del bagno.
Leccai avidamente il suo ano mentre lei continuava a masturbarsi, infilandosi le dita sempre più in profondità.
Ne vidi tre ben piante nella sua figa prima di infilarle il manganello nel culetto già ben lubrificato.
- Cazzo, amore, che foga! Mi stai dilaniando il culo – sbottò
- Cosa credevi, che le tue rivelazioni mi avessero lasciato indifferente, cara?
Pompai come un assatanato, sentivo il suo ano sempre più dilatato e lubrificato.
Ad un tratto mi venne una splendida idea.
- Cara che ne dici di riempire anche la tua figa con un bel giocattolino? Dove tieni quello splendido giocattolino vibrante nero, quello di almeno 20 cm, che ti sbatti di continuo?
- Sei proprio un porco, amore mio, ma l’idea è magnifica. È nel secondo cassetto del comò tra le mie mutandine
Non aspettai nemmeno un secondo. Estrassi il mio cazzone da suo culo e velocemente mi recai in camera da letto.
Lo prelevai dal cassetto e lo porsi con eccitazione ad Helena.
La osservai leccarlo con passione e contemporaneamente me lo menavo per rinvigorire la mia erezione.
La invitai ad infilarselo e la aiutai, accendendolo alla massima vibrazione.
La vidi fremere e sentii il suo respiro farsi sempre più affannoso.
Le impalai nuovamente il cazzo nel culo e iniziai a pompare con sempre più forza.
Sentivo la vibrazione su tutta la mia asta e l’eccitazione stava per portarmi ad una abbondante quanto stupenda sborrata.
- Amore aspetta a godere e avrai una splendida sorpresa – mi disse, quasi sentisse che stessi arrivando al mio culmine
- Non so quanto resisterò ancora, fai presto – le risposi.
Dopo pochi minuti mi esortò ad estrarre il cazzo dal suo culo e mi intimò di sedermi sul wc.
Non me lo feci ripetere e appena appoggiai il culo sullo stesso me la ritrovai sopra a masturbarsi come una forsennata.
- Ecco la tua sorpresa, bastardo – e mi ricoprì il cazzo e le gambe di piscio.
Squirtò come una fontana, sembrava non finire mai. Mi stavo segando come un’adolescente mentre il calore della sua piscia pervadeva completamente il mio corpo.
Stava godendo come una trioietta di quei filmini che spesso guardiamo insieme.
- Troia, stò per godere. Vieni qui e apri la bocca.
Si gettò sul mio cazzo ed iniziò a pompare e a leccare la mia asta come un’ ossessa.
Venni copiosamente riempiendo totalmente quella meravigliosa bocca di calda e densissima sborra che lei ingoiò fino all’ultima goccia.
Fu meraviglioso!
Ci baciammo con passione e poi ci infilammo insieme nella doccia.
Dopo circa un’oretta da quella splendida goduta ci ritrovammo su divano del soggiorno, esausti.
Bevemmo un’ altro caffè e poi riprendemmo la conversazione interrotta precedentemente.
- Farò tutto quello che vuoi – amore mio – cercherò di assecondare come meglio posso la tua nuova passione, te lo prometto
- Preferirei fare tutto da sola, se per te va bene, ma so che non sarà semplice farmi vedere mentre corteggio tua sorella. Ma ti prometto che presto ti divertirai con noi, amore mio.
Stasera ho capito che il sesso a tre sarà fantastico e sono certa che godrai anche solo a guardarci.
Da quel giorno la nostra vita cambiò ma su come siano proseguite le cose ve lo racconterò in un prossimo racconto.
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