Mamma ( ep.2)

di
genere
incesti

La malizia sta negli occhi di chi guarda , diceva mamma. E in effetti tutto scaturiva dalla mia mente perversa, visto che quelle cose chissà quante volte erano successe , solo che io non ci avevo fatto caso come ora . Quando la mia frenesia sessuale svaniva infatti risalivano i sensi di colpa per aver pensato certe cose , ma poco dopo tutto ricominciava. E il fatto di pensare mamma "puttana" me lo faceva diventare duro come il marmo. E ben presto mio fratello non divenne l'unico coinvolto nelle mie fantasie. Di sicuro questo però del suo ce lo metteva , era mio zio Giovanni , marito delle sorella maggiore di mia madre. Era un bell'uomo, sui cinquanta , molto simpatico, che però aveva il vizietto di fare il cascamorto spesso e volentieri. In famiglia lo sapevamo bene , e ci scherzavamo spesso sopra . Quando capitava in qualche contesto con qualche donna , e a volte ragazze piuttosto giovani , non riusciva ad esimersi dal fare il pagliaccio , senza poi concludere nulla. Anche con mamma ogni tanto , lontano dallo sguardo di mio padre , faceva qualche battutina , ma niente di che e rimanendo sempre scherzoso . Fino a quel giorno in cui una sera ci fece visita inaspettatamente , ed era solo , senza mia zia. Stavamo per cenare , e appena mamma sentì che era lui alla porta , mi disse sottovoce di andare a prenderle la vestaglia. Infatti si era appena fatta la doccia , e indossava come al solito una sottoveste corta che la lasciava piuttosto scoperta. Io gliela presi , ma poi sul punto di portargliela mi fermai. La vista di mio zio che indugiava forse troppo nel consueto abbraccio di saluto mi fece cambiare idea. Di nascosto osservai mamma cercare sorridente di sottrarsi gentilmente da questo abbraccio che sembrava durare forse un po' troppo, ma lui la teneva ben salda a sè. Lo vidi sussurrarle qualche complimento , poi baciarla delicatamente vicino all'orecchio. A quel punto la spinta di mamma divenne più energica , e si staccò da lui sempre sorridendo. Disse a mio padre che c'era mio zio e lo accompagnò accanto al suo letto. "E allora? Questa vestaglia?" mi chise mamma appena rientrai in cucina. ""Non la trovo.." risposi. Non fece in tempo a dirmi niente che subito entrò mio zio- Mi salutò rapidamente e si parcheggiò accanto a mamma che stava ai fornelli. Passandole una braccio attorno alla vita si appiccicò a lei chiedendole che stava cucinando. Lei rispose abbozzando un sorriso, e che era quasi pronto , e che se voleva poteva cenare con noi. Lui non se lo fece ripetere due volte , e in un attimo si sedette a tavola , al posto che era di mio padre ." Ciao zio....quello è il posto mio.." disse mio fratello che entrò subito dopo." Dai tesoro , siediti qui per stasera, fai stare lì zio" disse mamma. Massimo non la prese tanto bene, infatti tenne il muso per tutta la sera., mentre mio zio tenne banco , non stando un attimo zitto. Mamma sembrò essersi dimenticata della vestaglia , per la gioia di zio, che non perdeva occasione per squadrarla, visto che la sottoveste era molto leggera e lasciava intravedete molto bene la forma delle sue tettine , capezzoli compresi. Senza contare che essendo molto corta , sparecchiando, offrì qualche sprazzo di fondoschiena agli occhi fissi su di lei del nostro ospite. Mio fratello non aveva mai avuto simpatie per mio zio, infatti appena finito si dileguò in camera, seguito da mia sorella. Io e lui invece , su suggerimento di mamma , ci sedemmo in salone , non lontano da mio padre, a vedere della tv. Ben presto ci raggiunse lei , che si sedette accanto a me. "Mi fai sedere lì zio, che preferisco " chiesi. Non se lo fece dire due volte. Vederlo accanto a mamma mi eccitava da morire. Come se fosse a casa sua si versò da bere dal carrellino dei liquori, porgendo un bicchiere anche a mia madre. Al terzo bicchiere non faceva più finta di vedere la tv , ma ormai fissava bellamente le gambe accavallate di mamma , che continuava a fare finta di nulla fissando la tv. Ad un tratto però lui allungò un braccio dietro di lei e la strinse a sè. Mamma mi diede un'occhiata , ma io prontamente feci finta di essermi addormentato. Mio padre dormiva da un pezzo. Lei sembrò non reagire , fino a quando lui le infilò una mano tra le cosce iniziando a baciarla sul collo. "Giovanni sei impazzito? Piantala subito.." sussurrò lei in tono deciso. "Shhhh Silvia...lo so che lo vuoi...mi fai impazzire " rispose lui diventando più energico nella sua azione. "No..no..no..ti prego ...smettila " lei disse iniziando cercando di sottrarsi alla presa di lui. Ma mio zio era un uomo corpulento e la sovrastava fisicamente. Non so fino a che punto quella mano tra le sue cosce arrivò, ma lo immagino , quando sentii mio zio mormorare" Come sei stretta...e bagnata...ti ho sempre voluta....finalmente ..." . "NO..NO...fermati..." lei gli rispondeva continuando a dimenarsi. Non so se lui ad un tratto allentò la presa , sta di fatto che mamma riuscì con uno scatto ad alzarsi ed allontanarsi quanto bastava per ordinargli, sempre a bassa voce , ma con tono incazzoso, di andarsene subito.Lui sembrò riprendersi dal trance sessuale che lo aveva colto e , senza dire una parola , fece per andarsene, ma prima raccolse da terra le mutandine di mamma che nel parapiglia si erano strappate. "Giovanni!" disse lei cercando di prendergliele di mano. Ma lui invece l'afferrò di nuovo e la baciò repentinamente sulle labbra . Mamma gli rifilò un sonoro ceffone, tanto da guardare allarmata se il suono mi avesse svegliato , ma io feci finta di continuare a dormire . Per tutta risposta lui si aprì la patta e se lo tirò fuori. "Se vuoi che vada via spogliati..." le disse deciso iniziando a strofinarsi l'uccello con le mutandine di mamma. "Sei pazzo...vattene ..vattene.." rispose lei cercando di spingerlo inutilmente verso la porta. "Dai...ci impiego un attimo...poi vado...te lo giuro..." disse lui continuando a menarselo. Vidi mamma guardare più volte verso di me , per poi sfilarsi lentamente la sottoveste rimanendo nuda di fronte a lui. "Ho Silvia...Silvia...Silvia..." sentii ripetere il nome di mia madre più volte mentre si segava come un matto. Avevo sempre pensato che uno della sua età avesse problemi di erezione , ma devo dire che lui non ne aveva , anzi. Non so se avesse preso pillole miracolose , ma a vederlo così era anche un pene bello grosso, decisamente più grosso del mio. Comunque fu di parole , dopo poco venne grugnendo e spargendo sperma ovunque per terra. "Che peccato...ma la prossima volta non lo sprecherò così..."sussurrò sistemandosi i pantaloni e prendendo la via della porta ."Ti prometto che sarai mia. Le conosco quelle come te ...fai tanto la santarellina , ma hai bisogno di un uomo che ti faccia godere...Ho sempre sognato di entrare dentro di te , e così sarà...presto" aggiunse uscendo. Vidi mamma infilarsi la sottoveste , poi prendere un panno e pulire per terra. Si diede una sistemata davanti allo specchio e venne verso di me , iniziando a scuotermi per svegliarmi. "Mmmmmm...lo zio è andato via ?" chiesi in maniera assonnata ."Si...dai...andiamo a dormire ..." rispose in tono pacato. Vedendola camminare davanti a me mi chiesi se era ancora bagnata come l'aveva sentita mio zio, e che le sue dita avevano violato quella parte dentro di lei che era stata prerogativa solo di mio padre da tanti anni. Forse da sempre , visto che lei aveva sposato papà giovanissima. "Tutto bene?" le chiesi salutandola. "Certo..tutto bene..." lei rispose abbracciandomi forte. Purtroppo io ce lo avevo duro come il marmo da mò , e fu inevitabile premerglielo contro. In più l'idea che fosse senza mutande non aiutava. Abbassai gli occhi vergognandomi , ma lei mi alzò il mento sorridente dicendo" Hei...non c'è niente di strano...alla tua età poi... e ti ho appena svegliato...è normalissimo". Questa era mia madre....."Puttana...puttana...puttana..." mi ripetevo segandomi sul letto.
di
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2025-03-15
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