Signora Pogliani
di
Cucciolo962
genere
dominazione
Signora Pogliani
Mi chiamo Giulia. Abito in provincia di Varese e sono la terza di tre sorelle. Vado almeno due volte all’anno a trovare i miei zii che abitano vicino a Firenze, generalmente a Natale e ad agosto. Loro sono benestanti e mia zia che è molto affezionata a me, mi porta almeno due volte all’anno nella sua boutique, dove lei si serve, è una boutique con degli abiti molto esclusivi e io tutte le volte ne approfitto e mi faccio regalare un vestito che io con le mie finanze non potrei permettermi. Attualmente studio l’ultimo anno del liceo classico e devo dire che sono una ragazza molto accondiscendente, molto ubbidiente e remissiva, avendo due sorelle più la mamma sono abituata ad ubbidire alle donne sempre e ho un carattere molto dolce e timoroso e timido. Sono alta circa 1. 60 e ho i capelli castani chiari lisci alle spalle, sono diciamo una ragazza abbastanza formosa e molto graziosa a quanto mi dicono, ma sono molto timida con gli uomini e non ho alcun rapporto sessuale, a parte la masturbazione che potrei fare da sola. L’ultima volta che sono stata a Firenze e mia zia mi ha portato a acquistare un vestito, la signora Pogliani, la proprietaria mi ha dedicato molta affettuosità. Devo dire che tutte le volte che vado ogni volta è sempre più affettuosa e più vicina a me, mi tratta con molta gentilezza, come se fossi quasi una sua figlia, l’ultima volta nel salutarmi mi ha abbracciata, mi ha baciato praticamente sulla bocca e mi accarezzava il culetto con con la mano molto palesemente mi diceva che ero molto graziosa che ero bella che avevo un sederino bellissimo e mi ha detto di andare a trovarla da sola la prossima volta e che avrebbe fatto provare gli abiti e che non era necessario che venissi con mia zia, potevo andare da sola, mi avrebbe servito lei in tutto e per tutto e che sarei stata bene. Poi se avessi scelto il vestito me lo avrebbe fatto pagare da mia zia. Dopo questo sua invito dell’ultima volta, sono andata da sola infatti, convinta che sarebbe successo qualcosa di speciale. Mi sono fatta prestare la macchina da mia zia che non doveva muoversi e sono andata da sola col suo permesso. Infatti mi ha detto, ma sì, vai da sola non c’è problema dalla signora Pogliani, va benissimo anche senza di me, era di lunedì. Infatti mi sono stupita perché lunedì la boutique è chiusa ma lei mi ha detto non ti preoccupare, vedrai che viene vieni e stiamo tranquilli nessuno si può disturbare e ti seguirò in maniera adeguata solo per te. Sono andata mi ha aperto in negozio il negozio. Ho fatto un tre vetrine sulla strada dei locali dietro dove non si vede la strada mi ha fatto tentare ha chiuso ancora la chiave. La porta mi ha portato un locale dietro nascosti della strada e lì mi ha fatto trovare alcune vestiti molto belli che io ho provato uno alla volta.
La signora Pogliani è una donna sulla cinquantina, direi molto molto bella, molto attraente con una forte personalità che mi metteva abbastanza soggezione e quindi io ero molto succube delle sue disposizioni e mi trovavo lì quel giorno non sapendo bene cosa volesse da me, ma quando mi aveva accarezzato così palesemente l’ultima volta un po’ l’avevo intuito, ma essendo totalmente digiuna dal lato sessuale, mi sono affidata a lei e sono andata cercando di scoprire cosa voleva e cosa piacesse a me.
Tra l’altro, appena mi ha portato nel locale, dove mi faceva provare i vestiti, ha detto: ma non metterti nel camerino, stai lì davanti a me, siamo da sole non devi aver vergogna di me. Io sono come se fossi tua zia avanti spogliati Giulia spogliati e mettiti il vestito che trovi davanti, io l’ho fatto ho messo il primo vestito ero un vestito blu aperto sul davanti a portafoglio abbastanza corto. Quando mi ha visto senza i miei vestiti mi ha detto: ma che biancheria intima porti! Ma non va bene, perché tu devi portare una lingerie molto più bella col tuo corpo, Togliti tutto e aspettami, ti porto qualcosa di bello. Infatti do pochi minuti mi ha portato delle calze autoreggenti nere fumè bellissime una guepierre e un perizoma e un reggiseno di pizzo molto aperto. Io mi sentivo lusingata e mi sentivo abbagliata da questo abbigliamento speciale che mi proponeva la signora Pogliani, ho cominciato avere un certo senso di eccitamento quando ho visto queste cose e provarle davanti a lei: nuda mi pareva d’essere un pochettino eccitata, farmi guardare così mi sentivo totalmente in balia sua ma nello stesso tempo mi faccia sentire delle sensazioni bellissime mai avute e poi mi ha detto che avrei dovuto essere depilata, avevo troppo pelo e quindi per lei ci doveva essere solamente un piccolo trianfolino di pelo sull’inguine e basta.
La biancheria che mi portò era abbinata anche con delle scarpe altissime e aperte: la signora poi mi ha detto stai ferma così, fatti guardare, fatti guardare il tuo bellissimo corpo, girati fatti vedere come stai davanti adesso abbassati a 90° e mostrami il tuo culetto. Io a quel punto ero totalmente eccitata e mi stavo bagnando. Era una sensazione bellissima e sentivo d’essere innamorata di lei, e mi piaceva farmi guidare da lei, essere sottomessa e ubbidire ai suoi comandi. Mi dava una sensazione di appartenenza come se fossi sua e non so perché, ma mi fidavo, mi sono abbassata come ha chiesto e ho aperto il culetto come voleva lei mostrando il mio sederino totalmente aperto con solo il perizoma che lasciavo il vedere tutto mio sesso esposto a lei.. Mi ha fatto mettere il vestito che mi ha che mi ha dato. Mi ha fatto avvicinare lei che era su una poltrona, mi ha messo una mano sulla coscia ed è risalita fino a sedere mi ha toccato in profondità. Io ero paralizzata, totalmente in balia sua. Tesorino sei tutta bagnata. Ti stai eccitando. Dimmi, ti piace farti guardare da me, io ho risposto sì, signora Pogliani mi piace molto. Tu dora in avanti dovrai obbedirmi e dovrai essere la mia servetta so che ti piace vero Giulia?. So che ti piace farti guardare, ti eccita essere nuda davanti a me. Dimmi, ti piacciono i ragazzi? No signora Pogliani io non ho nessun ragazzo e sono molto timida non sono capace di comportarmi con loro, ma sinceramente, quello che mi facendo lei oggi mi dà un senso di benessere e di eccitamento e vorrei continuare non vorrei pensare ai ragazzi ma pensare solamente a lei e a quello che mi fa e a quello che vorrebbe farmi fare. Allora Giulia, mettiti in piedi a togliti vestito vieni con me. Mi portò in un altro locale chiuso a chiave, c’era al centro un tavolo ginecologico imbottito ma con tanto di staffe poggiapiedi. Sdraiati di schiena e metti le gambe nelle staffe, fatti ammirare come sei. Avanti apri le gambe davanti a me, davanti alla tua padrona. Lei a quel punto si era seduta su una poltrona con viso all’altezza della mia figa gocciolante. Mi ha tolto il perizoma e ha cominciato a leccarmi in mezzo alle gambe. Io non capivo più niente. Ero in estasi completa. Mi leccava così bene che è una cosa così non l’avevo mai provata ero totalmente indifesa, quasi una gelatina talmente mi piaceva cosa stava facendo mi ha detto di abbandonarmi a lei e di chiudere gli occhi e lasciarsi accarezzare dappertutto.
Continua
Mi chiamo Giulia. Abito in provincia di Varese e sono la terza di tre sorelle. Vado almeno due volte all’anno a trovare i miei zii che abitano vicino a Firenze, generalmente a Natale e ad agosto. Loro sono benestanti e mia zia che è molto affezionata a me, mi porta almeno due volte all’anno nella sua boutique, dove lei si serve, è una boutique con degli abiti molto esclusivi e io tutte le volte ne approfitto e mi faccio regalare un vestito che io con le mie finanze non potrei permettermi. Attualmente studio l’ultimo anno del liceo classico e devo dire che sono una ragazza molto accondiscendente, molto ubbidiente e remissiva, avendo due sorelle più la mamma sono abituata ad ubbidire alle donne sempre e ho un carattere molto dolce e timoroso e timido. Sono alta circa 1. 60 e ho i capelli castani chiari lisci alle spalle, sono diciamo una ragazza abbastanza formosa e molto graziosa a quanto mi dicono, ma sono molto timida con gli uomini e non ho alcun rapporto sessuale, a parte la masturbazione che potrei fare da sola. L’ultima volta che sono stata a Firenze e mia zia mi ha portato a acquistare un vestito, la signora Pogliani, la proprietaria mi ha dedicato molta affettuosità. Devo dire che tutte le volte che vado ogni volta è sempre più affettuosa e più vicina a me, mi tratta con molta gentilezza, come se fossi quasi una sua figlia, l’ultima volta nel salutarmi mi ha abbracciata, mi ha baciato praticamente sulla bocca e mi accarezzava il culetto con con la mano molto palesemente mi diceva che ero molto graziosa che ero bella che avevo un sederino bellissimo e mi ha detto di andare a trovarla da sola la prossima volta e che avrebbe fatto provare gli abiti e che non era necessario che venissi con mia zia, potevo andare da sola, mi avrebbe servito lei in tutto e per tutto e che sarei stata bene. Poi se avessi scelto il vestito me lo avrebbe fatto pagare da mia zia. Dopo questo sua invito dell’ultima volta, sono andata da sola infatti, convinta che sarebbe successo qualcosa di speciale. Mi sono fatta prestare la macchina da mia zia che non doveva muoversi e sono andata da sola col suo permesso. Infatti mi ha detto, ma sì, vai da sola non c’è problema dalla signora Pogliani, va benissimo anche senza di me, era di lunedì. Infatti mi sono stupita perché lunedì la boutique è chiusa ma lei mi ha detto non ti preoccupare, vedrai che viene vieni e stiamo tranquilli nessuno si può disturbare e ti seguirò in maniera adeguata solo per te. Sono andata mi ha aperto in negozio il negozio. Ho fatto un tre vetrine sulla strada dei locali dietro dove non si vede la strada mi ha fatto tentare ha chiuso ancora la chiave. La porta mi ha portato un locale dietro nascosti della strada e lì mi ha fatto trovare alcune vestiti molto belli che io ho provato uno alla volta.
La signora Pogliani è una donna sulla cinquantina, direi molto molto bella, molto attraente con una forte personalità che mi metteva abbastanza soggezione e quindi io ero molto succube delle sue disposizioni e mi trovavo lì quel giorno non sapendo bene cosa volesse da me, ma quando mi aveva accarezzato così palesemente l’ultima volta un po’ l’avevo intuito, ma essendo totalmente digiuna dal lato sessuale, mi sono affidata a lei e sono andata cercando di scoprire cosa voleva e cosa piacesse a me.
Tra l’altro, appena mi ha portato nel locale, dove mi faceva provare i vestiti, ha detto: ma non metterti nel camerino, stai lì davanti a me, siamo da sole non devi aver vergogna di me. Io sono come se fossi tua zia avanti spogliati Giulia spogliati e mettiti il vestito che trovi davanti, io l’ho fatto ho messo il primo vestito ero un vestito blu aperto sul davanti a portafoglio abbastanza corto. Quando mi ha visto senza i miei vestiti mi ha detto: ma che biancheria intima porti! Ma non va bene, perché tu devi portare una lingerie molto più bella col tuo corpo, Togliti tutto e aspettami, ti porto qualcosa di bello. Infatti do pochi minuti mi ha portato delle calze autoreggenti nere fumè bellissime una guepierre e un perizoma e un reggiseno di pizzo molto aperto. Io mi sentivo lusingata e mi sentivo abbagliata da questo abbigliamento speciale che mi proponeva la signora Pogliani, ho cominciato avere un certo senso di eccitamento quando ho visto queste cose e provarle davanti a lei: nuda mi pareva d’essere un pochettino eccitata, farmi guardare così mi sentivo totalmente in balia sua ma nello stesso tempo mi faccia sentire delle sensazioni bellissime mai avute e poi mi ha detto che avrei dovuto essere depilata, avevo troppo pelo e quindi per lei ci doveva essere solamente un piccolo trianfolino di pelo sull’inguine e basta.
La biancheria che mi portò era abbinata anche con delle scarpe altissime e aperte: la signora poi mi ha detto stai ferma così, fatti guardare, fatti guardare il tuo bellissimo corpo, girati fatti vedere come stai davanti adesso abbassati a 90° e mostrami il tuo culetto. Io a quel punto ero totalmente eccitata e mi stavo bagnando. Era una sensazione bellissima e sentivo d’essere innamorata di lei, e mi piaceva farmi guidare da lei, essere sottomessa e ubbidire ai suoi comandi. Mi dava una sensazione di appartenenza come se fossi sua e non so perché, ma mi fidavo, mi sono abbassata come ha chiesto e ho aperto il culetto come voleva lei mostrando il mio sederino totalmente aperto con solo il perizoma che lasciavo il vedere tutto mio sesso esposto a lei.. Mi ha fatto mettere il vestito che mi ha che mi ha dato. Mi ha fatto avvicinare lei che era su una poltrona, mi ha messo una mano sulla coscia ed è risalita fino a sedere mi ha toccato in profondità. Io ero paralizzata, totalmente in balia sua. Tesorino sei tutta bagnata. Ti stai eccitando. Dimmi, ti piace farti guardare da me, io ho risposto sì, signora Pogliani mi piace molto. Tu dora in avanti dovrai obbedirmi e dovrai essere la mia servetta so che ti piace vero Giulia?. So che ti piace farti guardare, ti eccita essere nuda davanti a me. Dimmi, ti piacciono i ragazzi? No signora Pogliani io non ho nessun ragazzo e sono molto timida non sono capace di comportarmi con loro, ma sinceramente, quello che mi facendo lei oggi mi dà un senso di benessere e di eccitamento e vorrei continuare non vorrei pensare ai ragazzi ma pensare solamente a lei e a quello che mi fa e a quello che vorrebbe farmi fare. Allora Giulia, mettiti in piedi a togliti vestito vieni con me. Mi portò in un altro locale chiuso a chiave, c’era al centro un tavolo ginecologico imbottito ma con tanto di staffe poggiapiedi. Sdraiati di schiena e metti le gambe nelle staffe, fatti ammirare come sei. Avanti apri le gambe davanti a me, davanti alla tua padrona. Lei a quel punto si era seduta su una poltrona con viso all’altezza della mia figa gocciolante. Mi ha tolto il perizoma e ha cominciato a leccarmi in mezzo alle gambe. Io non capivo più niente. Ero in estasi completa. Mi leccava così bene che è una cosa così non l’avevo mai provata ero totalmente indifesa, quasi una gelatina talmente mi piaceva cosa stava facendo mi ha detto di abbandonarmi a lei e di chiudere gli occhi e lasciarsi accarezzare dappertutto.
Continua
3
2
voti
voti
valutazione
6.3
6.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
L’infermiere 2
Commenti dei lettori al racconto erotico