Un atleta

di
genere
bisex

Sono stato responsabile di una squadra, non specifico di quale sport, per evitare di essere individuato. Per essere chiari parliamo di ragazzi, già diplomati. Sempre per lo stesso motivo devo essere vago e modificare qualcosa rispetto alla realtà. Appunto con tale responsabilità a fine gara o allenamento, entravo negli spogliatoi per commentare e sentire qualche parere. Sono un quarantenne normale, sposato, abbiamo una figlia agli albori della vita. Tornando allo spogliatoio, uno dei ragazzi aveva uno strano comportamento, cercava di restare nudo il maggior tempo possibile, ed aveva delle erezioni. Magari le prima volte ha suscitato qualche commento, anche ironico, in seguito però nessuno più ci faceva caso. Nessuno ci faceva caso escluso io che ero attratto da quello spettacolo perché comunque era un ragazzo fisicamente formato, con tutte le cose al punto giusto, ed aveva quel meraviglioso orpello, di dimensioni ragguardevoli,
conformato perfettamente che ad una persona normale non avrebbe dovuto creare nessun problema. Dovevo sacrificare i miei occhi per guardare altrove ma avrei fissato quella meravigliosa appendice. Durante i rapporti mia moglie mi ha chiesto cosa mi
fosse successo, ero molto reattivo, la scopavo perfino con violenza, godeva tantissimo. Non potevo dirle penso al cazzo di xxx, vorrei averlo tra le mani, magari in bocca, meglio ancora nella tua figa ed io leccarvi, non potevo, dovevo reprimere le mie frustrazioni. Veniva agli allenamenti con un motorino, un pomeriggio è arrivato con la mamma, una meravigliosa ragazza con una minigonna vertiginosa. Scendendo dalla macchina ho mostrato tutto il possibile. Per un attimo ho pensato, che bello sarebbe vivere con loro. Svanito il pensiero. La sera mi chiede se posso accompagnarlo a casa. Mi sono torturato per non aprire un dialogo, sicuramente si poteva andare oltre il consentito. E’ stato lui -Ti vedo sai?- Ho finto di cadere dalle nuvole -Cosa?- -Vedo che ti piace il mio cazzo, quando ti vedo mi ecciti da morire, vorrei stare solo con te- -xxx sei impazzito- -Dai non fingere- con mossa fulminea ha tirato giù la tuta mostrando
quel meraviglioso cazzo -Dai fermiamoci in un posto fuori- La macchina ha capito dove andare, in cinque minuti siamo arrivati, ha preso la mia testa -Sono pieno ho voglia di sborrarti in bocca- Non capivo più nulla, in due minuti ha sborrato, ho aspirato tutto, anche quello che aveva nei testicoli- -Riportami a casa- E’ sceso senza salutare. Sono stato preso dalla paura, poteva parlare lui e sputtanarmi, ero molto preoccupato. Mia moglie al rientro ha capito che qualcosa non andava -Cosa è successo? Sembri uno zombi- -Nulla forse ho mangiato qualcosa- -Ci penso io a farti digerire- Mi ha trascinato sul letto -Cos’è questa macchia? hai sborrato nelle mutande- Ho pensato che era meglio non aggravare la situazione raccontando storielle inverosimili, ho spifferato tutto per filo e per segno. Lei non ha mai risposto, ha ascoltato sempre, quando sono arrivato a dirle che avrei voluto vedere quel cazzo nella sua figa, ha cominciato a scoparmi, mi baciava, mi mordeva, mancava poco che non mi troncasse la lingua fino all’orgasmo. Ero più sollevato non ero il solo a sapere. La sera successiva xxx -Dai portami a casa- solita sosta, solito pompino, subito a casa un bacio a mia moglie per farle sentire il sapore di quella sborra. -Come ti sembra il sapore?- -E’ buono ne vorrei di più- La sera successiva -Dai frocio andiamo- Invece del posto solito siamo andati a casa. Lei è rimasta di sasso -E’ lui fai quello che vuoi, dai andate in camera- Ha cambiato i suoi modi, è diventato gentile, ha scopato con mia moglie per un’ora mentre li guardavo, lei ha avuto innumerevoli orgasmi. Ora ha cambiato squadra, meglio per tutti. Ho capito che vuol dire prendere una cotta.
scritto il
2025-02-20
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