Il principe del foro (Pt 24 - Champagne per brindare a un incontro)

di
genere
etero

È intorno alle 15 che Davide rincasa, sul cancello della porta vede Ada.
"Se sei venuta a chiedermi un' altra volta perché non ho risposto al telefono sappi che la risposta è la stessa" le dice Davide.
"Davide non fare lo stronzo, sono venuta per parlare" gli risponde Ada.
"E di cosa? Della sceneggiata che hai fatto in palestra?, sappi che non ne avevi nessun diritto, io e te non siamo insieme".
Ada, provando a fare la civettuola, le ricorda del messaggio.
"Ada vattene, stavolta non attacca".
"Avvocato dei miei coglioni io di uomini posso averne quanti ne voglio, non ho bisogno mica di te, ma come ti permetti di rifiutarmi".
"Questo è il problema di voi donne belle e troie, che non sapete accettare il rifiuto, puntate un povero cristo e ve lo portate a letto. Ad ogni modo ci credo che tu puoi avere tutti gli uomini che vuoi ma non ci credo che non hai bisogno di me".
"Pensi di sapere di cosa ho bisogno?" gli domanda Ada sul punto di eruttare.
"Per quello che ho detto prima, figurarsi se una come te si abbassa a venire sotto casa di uno che si sbattono, per voi funziona così, battete il ferro finché è caldo, poi alla fine ciao, avanti un altro".
"Io sono venuta qui per dirti che non ti puoi permettere di trattarmi così" prova a giustificarsi la donna.
"Sempre meglio di come mi hai trattato te ignorandomi, ad ogni modo ora vattene altrimenti chiamo la sorveglianza".
Tornata a casa Ada si fionda sul cuscino e comincia a piangere.
Aveva trovato in Davide un osso duro, uno a cui non gliene fregava nulla della bellezza, uno non disposto ad abbassare la testa, forse il primo uomo che la tratta così, che le dice tutto apertamente in faccia, ma la realtà è un'altra, una realtà che nemmeno Ada riesce a vedere, ossia che Davide ha ragione, lei ha bisogno di lui.
Esaurite le lacrime però sentiva che quella casa la stava opprimendo, decide allora di uscire a fare una passeggiata.
L' aria di Settembre sembra giovarle, infatti riprende subito colore.
Prende il telefono, seleziona Daniela e la chiama.
"Ciao amore mio, stasera ho voglia di fare baldoria, che ne dici?".
"Amore mio bello io stasera avrei un impegno, sono venuti a trovarmi i miei amici di Napoli e stasera volevamo andare al King's den, comunque se vuoi unirti volentieri" le propone Daniela.
Ada le risponde che va bene e che ci sono novità riguardanti Davide.
"Facciamo così, sushi e me ne parli?".
"Andata!".
Il pomeriggio Ada lo passa a farsi bella, prova vestiti su vestiti, si sistema i capelli e, alle 19.30 parte per andare a prendere l'amica.
Daniela scende con un jeans blu scuro super attillato, una giacca di velluto ed un discreto tacco.
Ada, vedendo l'amica uscire, le si fa incontro. Alle due venne quasi naturale salutarsi con un bacio a stampo.
L' abbigliamento di Ada consiste in una leggera giacca di pelle copriva una gonna lunga color beige con uno spacco vertiginoso.
Davanti al sushi Ada racconta quello che è successo ricevendo da Daniela ammonimenti bonari e consigli.
Pagano e si dirigono verso il pub, gli amici napoletani già stanno li, Daniela li saluta calorosamente e poi introduce Ada.
Dopo le presentazioni di rito il gruppo prende posto, Ada si ritrova vicino a Vito, un ragazzo timido e occhialuto, la donna lo trova dolcissimo, soprattutto quando, per la timidezza, balbetta.
I giri di birra si succedono, Vito sembra aver preso un po' di sicurezza.
Decisa, mentre il ragazzo parla della sua città, Ada porta la sua mano sui pantaloni di lino del ragazzo fino a toccarle la patta.
Vito trasale, non era familiare per lui che una donna ci provasse così esplicitamente.
"Ssshhhh lascia fare a me" le dice sensuale la donna.
Mentre parla con gli altri, Ada comincia a traccheggiare dentro i pantaloni di Vito arrivando a fargli una sega. Vito cerca di nascondere l'imbarazzo ma il tocco morbido della donna lo fa venire in meno di un minuto.
Con la scusa della musica alta Ada si avvicina all' orecchio del ragazzo: "ti ho preparato per dopo... Comunque bell'eruzione il Vesuvio".
Verso le 2 la comitiva se ne va.
Complice il viaggio ad Ibiza della figlia Ada ha casa libera.
Daniela capisce già l' antifona, sarebbe dovuta tornare a casa a piedi, ma non gli importava, in finale anche lei ha un discorso in sospeso con Tonino.
Andando a casa di Ada c'è un minimarket aperto, i due entrano.
Ada fa gli onori di casa versando un bicchiere di mirto al ragazzo, un brindisi sul divano e i due si ritrovano aggrovigliati a baciarsi. Vito trova molto agevole insinuare tra le nudità della donna grazie allo spacco.
Ada, di tutta risposta comincia a divorare il collo del ragazzo.
Non avendo molta esperienza con le donne Vito tocca senza un criterio preciso, Ada allora lo indirizza e lo invita a stare più calmo.
Vito si lascia guidare, è un ragazzo intelligente, capisce subito.
"L' hai mai leccata una patata?" gli domanda Ada mentre allarga le gambe mostrando quel paradiso depilato.
Vito, con un po' di vergogna, risponde di no.
Ada allora torna a fare la nave scuola.
Vito comincia a leccare, ha un sapore strano per lui ma si abitua subito.
Ada gode, gli fa i complimenti, ha una fica caldissima.
Ad un certo punto Vito esce dal salone, Ada gli chiede dove volesse andare ma Vito chiede alla donna di rimanere così.
La donna lo accontenta e, in men che non si dica, Vito da ritorno con la bottiglia di spumante cantando "Champagne per brindare a un incontro".
Ada gli fa osservare che adesso non è proprio il momento di bere ma Vito stappa la bottiglia.
Un po' di spumante cola sulla fica di Ada, quella reazione caldo freddo la fa rizzare e provare dei brividi.
"Mmm se ho capito cosa ci vuoi fare... Mi piace, ottima idea".
Vito: "sono pur sempre napoletano, la fantasia è il mio DNA".
Detto questo si inginocchia, versa dell' altro spumante sul clitoride e comincia a leccare.
Ada stringe le gambe, è sopraffatta dal piacere.
Vito è stretto in quella morsa ma riesce lo stesso a dedicarsi quella vagina.
Ada è arrivata all' orgasmo.
Inebriato di spumante e fica Vito quasi non crede ai suoi occhi. Ada, con i capelli scapigliati decide di ricambiare la cortesia.
Seduto sul divano Vito si sfila pantaloni e mutande. Il cazzo è piccolo ma ad Ada non interessa, lo prende in bocca e, dato le dimensioni ridotte, riesce a prodigarsi in uno di quei pompini che lei sa fare, senza staccare mai la bocca dal cazzo lo succhia e lo ingoia, il ragazzo è al settimo cielo con la testa piegata all' indietro si gode ogni attimo di quel lavoretto.
Ada, con la cappella in bocca, si diverte con la lingua a stuzzicarla. Vito è scosso da brividi.
Ada se lo guarda, vederlo immerso nel godimento più autentico le fa provare un senso di soddisfazione ma la fica reclama...
I due si liberano degli ultimi orpelli rimasti, Vito rimane incantato dal seno di Ada, la donna gli dice che può toccarlo, che non morde.
Il ragazzo comincia a tastarlo, Ada gode, allora Vito le succhia i capezzoli ed Ada gode ancora di più, ma la fica non può aspettare, è bella aperta.
Ada allora pensa che la posizione migliore sia solo una in quel momento. A gambe larghe si posiziona sopra il ragazzo. Lui, come i marinai di Ulisse con le sirene, sembra attratto magneticamente dal seno, lo tocca, lo succhia e strizza leggermente i capezzoli.
"Siii continua così che mi piace".
Vito non risponde, ha la bocca impegnata col capezzolo.
Non ci vuole molto affinché quel piccolo cazzo faccia raggiungere lo zenit del piacere ad Ada.
"Mmm si daiiiiii".
Nonostante fosse venuta Ada continua a cavalcare, anzi ha ancora più voglia, quindi, senza mezzi termini lecca le dita del ragazzo e se le porta sulle chiappe.
"Dai, mettimi un dito in culo".
Vito esegue come un automa, ad Ada le scappa un urletto ma non smette di cavalcare.
Vito era una maschera di libidine, una donna così bella ed era sua.
Ada è travolta da un altro orgasmo.
Baciando il ragazzo si sfila.
Ora è il turno del culo, Ada si porta le ginocchia al petto, si sgrilletta e dice al ragazzo che è pronta per essere inculata...
"Ma non ti trattenere, sfogati".
Vito così fa, la incula con spinte potenti, il cazzo entra e Vito è prossimo all' orgasmo, Ada gli dice di sborrargli dentro, Vito allora esplode una quantità di sperma enorme. Ada, commentando, dice che le sembra il Vesuvio in eruzione.
I due si accoccolano sul divano fino ad addormentarsi, nudi, belli, appagati.
scritto il
2025-03-14
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