Il principe del foro (Pt 9 - Oltralpe)

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genere
corna

"Proprio non ci voleva", questo è il mood di Davide mentre imbarca le sue valigie sul volo per Marsiglia, avrebbe fatto volentieri a meno di salire sull'aereo specialmente ora che aveva capito che piega poteva prendere con Ada, avere due donne che poteva sbattersi senza gelosia e, per di più, anche assieme è una fortuna che non gli era mai capitata.
Ma d'altronde gli zeri dell' onorario valevano bene quei tre giorni nelle campagne provenzali.
Il barone aveva già predisposto tutto, avrebbe dato vitto, alloggio e pure una macchina in caso di necessità con autista al seguito.
Arrivato a Marsiglia l' autista del barone lo preleva ed insieme si dirigono nella villa poco fuori Avignone.
Arrivati il barone, un uomo di circa 55 anni, lo accoglie con un sorriso, dispone alla servitù di accompagnarlo nella sua stanza.
A grandi linee Davide già sapeva cosa si trattasse, il barone è un amante del nostro paese, aveva possedimenti in Toscana, ed in uno di quelli c'era un problema con il confine.
La tavola è ben imbandita, il barone voleva far sentire a suo agio l'ospite.
Nel bel mezzo del pasto fa il suo ingresso la moglie, una donna minuta ma ben messa, fisico perfetto, seno nella norma ed uno sguardo che avrebbe fatto cadere le mutande a chiunque. Ad occhio e croce aveva meno di quarant' anni.
"Caro avvocato le presento mia moglie Juliette".
L' avvocato si alza e si prodiga in un baciamano.
"Ah, la galanteria italiana, j'adore" risponde la moglie con un sorriso di circostanza.
La discussione si protrae fino al tardo pomeriggio.
Mentre l' avvocato, nella sua stanza si stava rilassando, sente bussare alla porta, era il barone.
"Avvocato, posso entrare?".
Davide apre la porta.
"Posso dire che per oggi mi ritengo soddisfatto, vi disturbo solo per chiedervi se stasera abbiamo l' onore di averla a cena. Conosco un ristorante dove fanno delle ostriche buonissime".
"Certo barone, la ringrazio molto".
La cena al ristorante si consuma in maniera molto conviviale, il barone si dimostra un vero gentleman nonostante l'aspetto burbero.
Ritornati a casa Davide ed il barone si dirigono verso le loro stanze mentre Juliette rimane in giardino a godersi quello splendido venticello.
Davide, nella sua stanza, si stava rilassando con un libro quando sente bussare.
"Sono Juliette Messieur, avete dimenticato il cellulare in macchina".
Neanche il tempo di aprire che la moglie del titolato si fionda su Davide.
L' avvocato rimane sorpreso.
Juliette gli sta letteralmente divorando il collo.
Davide cerca di opporre una minima resistenza: "Juliette smettetela... Vostro marito...." ricevendo come risposta solo sorrisini maliziosi.
Senza ulteriori indugi la francese comincia a scendere con la mano fino ad arrivare a metterla dentro i boxe.
Davide sembra meno convinto di voler respingere quegli attacchi, Juliette capisce che può osare di più, infatti glielo tira fuori.
Davide, ormai arreso, ricambia i baci della donna, indugiando sulle natiche coperte solo da una vestaglia leggera di pizzo e da un tanga scuro.
Juliette comincia a segare quell'enorme cazzo per poi staccarsi e cominciare a succhiarlo.
"Aaah que grosse baguette" commenta la donna per poi cominciare a prenderlo in bocca.
Davide, ormai arreso, in uno sforzo sovrumano cerca di contenere la voce ma Juliette è proprio un artista.
Di colpo però entra il barone.
Davide si copre alla meno peggio ma ormai la frittata è fatta. Juliette sembrava invece non avere nessun tipo di reazione.
"Barone guardi... Non è come sembra", la voce di Davide è rotta dall' imbarazzo.
Il barone, invece che arrabbiato, sembra compiaciuto.
"Vedo con estremo piacere che avete approfondito la conoscenza di mia moglie".
"Barone, la prego".
"N'inquietez pas mon ami, è tutto a posto, per noi l' ospite è sacro, c'est un problem se assisto?".
Ora Davide capisce perché Juliette se la stava ridendo. Il barone prende posto sulla piccola poltroncina. Juliette riprende a dedicarsi a quella baguette mentre il barone, assistendo, si comincia a segare.
La fica era lì, a piena disposizione di Davide il quale comincia ad infilare il cazzo. Il barone, alla vista della moglie sempre più contorta dal piacere, eccitato, comincia pian piano a segarsi. Davide è uno stantuffo, Juliette lo incita: "Encore". Davide è uno stantuffo.
"Mon Dieuuuuuuu", Juliette stava per avere il suo primo orgasmo.
"Le premier" disse il barone smanettando il cazzetto.
Juliette si esibisce in una pecorina, inequivocabilmente indica il suo culo. Davide allora indirizza la baguette verso quel pertugio e comincia a pompare.
Il barone aveva preso un buon ritmo nella sega.
Juliette è in festa, Davide sempre più infoiato, continua la sua bella inculata. Raggiunto il secondo orgasmo Juliette decide di fare un regalo al marito. Fa sdraiare Davide sul letto e, guardando in faccia il marito, si mette a smorzacandela. Durante la cavalcata non mancano sguardi tra il barone e la moglie, entrambi più eccitati che mai.
Juliette viene di nuovo sconquassata dall' ennesimo orgasmo. Anche il barone era in dirittura di arrivo.
Il primo a venire è il nobile seguito a ruota da Juliette la quale non smette un attimo di guardare il marito.
Anche Davide stava per annunciare il suo. Juliette lo prese tutto in gola e Davide le spruzza ettolitri di sperma.
Il barone può dirsi soddisfatto.
Anche Juliette era appagata, Davide, invece, resosi conto di cosa aveva fatto, ancora deve realizzare.
scritto il
2025-02-20
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