Via Pellegrino Matteucci int 11 (pt quinta)
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
scambio di coppia
Valentina aveva ricevuto dalla natura un bel regalo, dimostrava molto meno della sua età effettiva, anche adesso che di anni ne ha 44 le persone al massimo gliene davano 35, nell'ambiente era conosciuta come "baby face".
Nonostante qualche piccolo problema all' inizio questo lato cominciò a piacerle.
Per lei, come per Francesco, il teatro delle loro scorribande è il letto della stanza 4.
L' uomo fece il suo ingresso e trovò Valentina vestita con un top da marinaio ed una gonna che lasciava poco spazio all' immaginazione.
La donna bambina era intenta a leccare e succhiare un lecca lecca alla fragola. Lo succhiava bene con quelle labbra. Francesco la vide e disse: "interessante, mi è toccata baby face".
Valentina non si scompose per nulla, continuó avvolta dal suo lecca lecca.
Per rendere il tutto più erotico si tolse il top da marinaretto lasciando scoperte due tettine appunto da bambina. Prese il lecca lecca e lo avvolse nei capezzoli. Francesco sembrava quasi ipnotizzato.
"Oh papi sei di ritorno!", Francesco capì subito che voleva giocare al papà e alla ragazzina monella.
"Vale io non so come fare con te, sono di ritorno da scuola, come devo fare con te?" chiese ironico Francesco.
"Beh che avrò mai fatto di male?"la domanda di Valentina.
"Rispondi male ai prof, ti hanno beccato al bagno con due ragazzi, adesso basta, tutto ha un limite".
Francesco prese Valentina, la sbattó contro il letto, le alzò la gonnellina e cominciò a schiaffeggiarle le chiappe.
"Si, papi merito una punizione".
Francesco non rispose ma continuò con la sua opera punitiva. Valentina accoglieva quegli schiaffi con un "SI" misto tra dolore ed eccitazione.
Scostò di lato le mutandine con l'orsacchiotto.
"Questo è ancora niente, una punizione esemplare ti meriti" disse Francesco.
Lubrificandosi il medio con la bocca cominciò a farlo entrare nel pertugio posteriore.
"Aaaaaahhhhhh siiiiii" urlò Valentina.
"Dai troietta di papà,.spiegami che cazzo ci facevi con due cazzi giovani".
Valentina cominciò a raccontare: "papi li succhiavo, ad uno ad uno mi facevo riempireeeee".
Il ritmo di Francesco si fece più veloce.
"Continua, dai!".
"Si papiiii, un cazzo me lo facevo mettere nel culoooo".
Francesco si rese conto che Valentina faceva fatica a raccontare quindi rallentò il ritmo.
"Te lo facevi mettere nel culo e poi..."
"Poi l'altro lo spompinavo".
"E dimmi Vale, ti piaceva?".
"Si papi ma mi trattano come se fossi di cristallo ed io voglio un vero uomo con un vero cazzoooooooo", Valentina prolungò quella O in quanto Francesco aveva ripreso il suo ritmo forsennato.
"Lo vuoi il cazzo di papi?"
"Siiiiii".
Allora Francesco, data la posizione della donna, non frapporse tempo in mezzo, cominciò a farcirle la fica senza troppi complimenti.
"Siiii che belloooooo" fu questo il commento. Francesco alternava scopate con il cazzo a schiaffi.
Valentina mugolava.
"Chi sei tuuuuu".
"La troiaaaaa".
"E di chi?".
"Di papiiiiiii".
E fu così che Valentina ebbe il suo orgasmo giornaliero.
"Ora sai cosa farà la troia di papi? Sostituirà quel lecca lecca con uno più grande. Inginocchiati".
Valentina obbedì e l' uomo le ficcó il cazzo in bocca.
Mentre le fotteva la bocca Francesco lodó in modo anche fin troppo esplicito le doti amatoriali di Valentina.
Valentina emise urla di soffocamento, ma poi Francesco le sfiló il cazzo dalla bocca per lasciarselo lavorare da lei.
La donna bambina si infilò la cappella guardandolo negli occhi.
"È questo quello che volevi?".
Con ancora il cazzo in bocca Valentina annuì.
Una volta consumata la cappella la donna cominciò a leccare le palle. Stavolta Francesco mugolava solo.
Quando per l' uomo era abbastanza senza complimenti le infilò il cazzo nel culo.
Il rossore sulle chiappe stava svanendo e quindi Francesco riprese l' opera punitiva ancora una volta.
Valentina gemeva: "ahhhh finalmente un cazzo come si deve, no quelli che mi ritrovo a succhiare a scuola".
Francesco sembrava la copia di Rocco Siffredi per la maestria con la quale inculava Valentina.
La donna venne un' altra volta.
"Ora spogliati che la punizione non è finita". Valentina si spogliò nuda, si avvicinò all' uomo il quale le strinse i capezzoli.
"Aaahh si papi". Valentina tornò ad eccitarsi allora Francesco, spingendola sul letto per l' ennesima volta, cominciò a leccarle la passera. Il clitoride invece era stretto dalla morsa del pollice e dell' indice dell' uomo.
Valentina godé come una pornostar al terzo ciak.
Ma Francesco aveva il cazzo che reclamava, così glielo infilò dentro pompandola da sopra. Valentina ormai non stava più capendo niente.
Di quegli orgasmi che aveva avuto in quel giorno questo stava per devastarla.
"Mmmmmm siiiiiiiiiiii papiiiiiiiiiiiii".
Anche Francesco era prossimo. Sfilatosi dalla vulva prese il suo cazzo, lo porse a Valentina che ricevette gli schizzi poderosi dell' uomo.
Entrambi erano sfiniti.
Nonostante qualche piccolo problema all' inizio questo lato cominciò a piacerle.
Per lei, come per Francesco, il teatro delle loro scorribande è il letto della stanza 4.
L' uomo fece il suo ingresso e trovò Valentina vestita con un top da marinaio ed una gonna che lasciava poco spazio all' immaginazione.
La donna bambina era intenta a leccare e succhiare un lecca lecca alla fragola. Lo succhiava bene con quelle labbra. Francesco la vide e disse: "interessante, mi è toccata baby face".
Valentina non si scompose per nulla, continuó avvolta dal suo lecca lecca.
Per rendere il tutto più erotico si tolse il top da marinaretto lasciando scoperte due tettine appunto da bambina. Prese il lecca lecca e lo avvolse nei capezzoli. Francesco sembrava quasi ipnotizzato.
"Oh papi sei di ritorno!", Francesco capì subito che voleva giocare al papà e alla ragazzina monella.
"Vale io non so come fare con te, sono di ritorno da scuola, come devo fare con te?" chiese ironico Francesco.
"Beh che avrò mai fatto di male?"la domanda di Valentina.
"Rispondi male ai prof, ti hanno beccato al bagno con due ragazzi, adesso basta, tutto ha un limite".
Francesco prese Valentina, la sbattó contro il letto, le alzò la gonnellina e cominciò a schiaffeggiarle le chiappe.
"Si, papi merito una punizione".
Francesco non rispose ma continuò con la sua opera punitiva. Valentina accoglieva quegli schiaffi con un "SI" misto tra dolore ed eccitazione.
Scostò di lato le mutandine con l'orsacchiotto.
"Questo è ancora niente, una punizione esemplare ti meriti" disse Francesco.
Lubrificandosi il medio con la bocca cominciò a farlo entrare nel pertugio posteriore.
"Aaaaaahhhhhh siiiiii" urlò Valentina.
"Dai troietta di papà,.spiegami che cazzo ci facevi con due cazzi giovani".
Valentina cominciò a raccontare: "papi li succhiavo, ad uno ad uno mi facevo riempireeeee".
Il ritmo di Francesco si fece più veloce.
"Continua, dai!".
"Si papiiii, un cazzo me lo facevo mettere nel culoooo".
Francesco si rese conto che Valentina faceva fatica a raccontare quindi rallentò il ritmo.
"Te lo facevi mettere nel culo e poi..."
"Poi l'altro lo spompinavo".
"E dimmi Vale, ti piaceva?".
"Si papi ma mi trattano come se fossi di cristallo ed io voglio un vero uomo con un vero cazzoooooooo", Valentina prolungò quella O in quanto Francesco aveva ripreso il suo ritmo forsennato.
"Lo vuoi il cazzo di papi?"
"Siiiiii".
Allora Francesco, data la posizione della donna, non frapporse tempo in mezzo, cominciò a farcirle la fica senza troppi complimenti.
"Siiii che belloooooo" fu questo il commento. Francesco alternava scopate con il cazzo a schiaffi.
Valentina mugolava.
"Chi sei tuuuuu".
"La troiaaaaa".
"E di chi?".
"Di papiiiiiii".
E fu così che Valentina ebbe il suo orgasmo giornaliero.
"Ora sai cosa farà la troia di papi? Sostituirà quel lecca lecca con uno più grande. Inginocchiati".
Valentina obbedì e l' uomo le ficcó il cazzo in bocca.
Mentre le fotteva la bocca Francesco lodó in modo anche fin troppo esplicito le doti amatoriali di Valentina.
Valentina emise urla di soffocamento, ma poi Francesco le sfiló il cazzo dalla bocca per lasciarselo lavorare da lei.
La donna bambina si infilò la cappella guardandolo negli occhi.
"È questo quello che volevi?".
Con ancora il cazzo in bocca Valentina annuì.
Una volta consumata la cappella la donna cominciò a leccare le palle. Stavolta Francesco mugolava solo.
Quando per l' uomo era abbastanza senza complimenti le infilò il cazzo nel culo.
Il rossore sulle chiappe stava svanendo e quindi Francesco riprese l' opera punitiva ancora una volta.
Valentina gemeva: "ahhhh finalmente un cazzo come si deve, no quelli che mi ritrovo a succhiare a scuola".
Francesco sembrava la copia di Rocco Siffredi per la maestria con la quale inculava Valentina.
La donna venne un' altra volta.
"Ora spogliati che la punizione non è finita". Valentina si spogliò nuda, si avvicinò all' uomo il quale le strinse i capezzoli.
"Aaahh si papi". Valentina tornò ad eccitarsi allora Francesco, spingendola sul letto per l' ennesima volta, cominciò a leccarle la passera. Il clitoride invece era stretto dalla morsa del pollice e dell' indice dell' uomo.
Valentina godé come una pornostar al terzo ciak.
Ma Francesco aveva il cazzo che reclamava, così glielo infilò dentro pompandola da sopra. Valentina ormai non stava più capendo niente.
Di quegli orgasmi che aveva avuto in quel giorno questo stava per devastarla.
"Mmmmmm siiiiiiiiiiii papiiiiiiiiiiiii".
Anche Francesco era prossimo. Sfilatosi dalla vulva prese il suo cazzo, lo porse a Valentina che ricevette gli schizzi poderosi dell' uomo.
Entrambi erano sfiniti.
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