Il principe del foro (Pt 17 - Goloso di ananas)

di
genere
confessioni

Il fratello di Davide è proprietario, insieme ad un amico, di una ditta di edilizia e termoidraulica che recentemente è finita sulla cronaca nera a causa di un incendio dovuto ad un malfunzionamento della caldaia.
Il richiamo della famiglia lo porta a lavorare anche il weekend, non c'è donna che tenga quando si tratta della famiglia.
Ada, appresa la notizia, per la prima volta, palesa a Davide di non vederlo come solo un toro da monta, augurandogli buona fortuna gli raccomanda di tenerla informata.
Daniela, dietro un ottimo compenso, segue l'avvocato lo segue.
Ada quindi si ritrova in casa.
Con la figlia decidono di uscire dopo cena per farsi una passeggiata.
Nella mente della donna si sta facendo strada un' idea e quella è l' occasione per parlarne con sua figlia.
"Valentina, figlia mia, ultimamente sto ripensando molto al matrimonio con tuo padre e mi sto cominciando a stufare della sua assenza".
Valentina ascolta la madre che stava palesando la mancanza di voglia di continuare attraverso un tono della voce calmo e deciso.
"Sono tanti anni che sto insieme a tuo padre, prima non avevamo niente ma ci andavamo e stavamo insieme, adesso....".
"Mamma ascoltami, io, qualunque sia la decisione che prendi io sto dalla tua parte, per me papà è solo un bancomat ma no perché lo voglio io, ma perché non lo vedo mai, mi sono mancate molte cose da bambina e lo sai".
Ada, come sentendosi in colpa, si scusa.
"Mamma non è colpa tua, non te ne ho mai fatto una colpa, e so che anche per te è stato uno strazio vedermi piangere il giorno di Natale perché lui non c'era, ma purtroppo tu di colpe ne hai altre".
Ada chiede quale sarebbero le sue colpe.
"Mamma tu hai permesso che dipendessi economicamente da papà, hai lasciato l' università, ti sei fatta mettere incinta che avevi l' età mia, ora, se tu decidessi di lasciare papà, tu ed io andremo sotto i ponti, quindi, se proprio vuoi farlo fallo, sono con te ma con criterio".
Segue qualche minuto di silenzio che serve ad Ada per raccogliere i pensieri.
"Ma non è che in tutto questo c'entra un certo avvocato Davide di mia conoscenza?".
A quelle parole Ada ha rischiato di strizzarsi con il cocktail.
"Ma cosa dici, certo con Davide sto bene, ma da qui a dire questo".
"Dai mamma, non nasconderti, avrò anche vent'anni, anche se sono nata ieri non sono nata ieri".
"Devo dire che con lui mi sento a mio agio, ridiamo, scherziamo, e, tanto ormai lo sai, quindi è inutile nasconderlo, a letto mi fa sentire donna, porca, desiderata, cosa che mi manca".
"Insomma un uomo perfetto".
"Sicuramente avrà dei difetti ma per adesso non ne trovo".
Ada poi racconta delle videochiamate, del loro prendersi in giro scherzosamente e di come con lui si sente veramente libera.
"Pensa che gli ho anche detto di quando siamo usciti con Daniela".
"Mammaaaaa ma sei matta?".
"No, libera, libera di raccontargli tutti i dettagli piccanti".
"Cristo e lui?".
"Figlia mia, era eccitato, non si è sentito messo da parte, e questo sai perché? Perché, anche per motivi diametralmente opposti, noi due siamo stati adolescenti e ragazzi solo anagraficamente, lui perché ha sempre lavorato, mentre io perché ho scelto la famiglia, quindi viviamo il desiderio di prenderci, a più di 40 anni, quella spensieratezza che si ha alla tua età".
"Mamma mi lasci un po' interdetta".
"Valentina tu non puoi capirmi e devo dire menomale, significa che stai vivendo la tua età, con le tue esperienze, i tuoi sbagli, i sogni, le amicizie che sei sempre riuscita a coltivare nonostante avessimo cambiato tre città, ecco, non pretendo che tu mi capisca".
Colta da un impeto di tenerezza la figlia allunga la mano e stringe quella della madre.
Un altro silenzio, stavolta fatto di tenerezza che viene rotto sempre da Valentina.
"Ma dimmi, come amatore, com'è?".
"Vale, ma che mi chiedi".
Alla fine, dietro insistenze della figlia, Ada comincia a rivelare dettagli piccanti.
"Figlia mia ha un arnese che sarà di tre dita di circonferenza e, credo 25 centimetri, so solo che quando me lo mette dentro....mmmm.... sembra non finire mai".
Alludendo e sorridendo, la figlia ascolta.
"Ha una forza incredibile ed una tenuta da guinness".
"Poi? Come se la cava con la lingua?" domanda curiosa la figlia.
"Cavalla golosa, vuoi sapere proprio tutto".
"Mamma questa è la mia vendetta, te e quell' altra matta mi avete fatto spifferare tutti i dettagli piccanti di quello in discoteca, ora è il tuo turno".
"Ma guarda che figlia di madre ignota".
Dopo una breve risata Ada riprende il racconto: "La lingua la usa in maniera eccezionale, sembra captare le mie volontà, infatti sa quando essere delicato e, quindi la passa delicatamente seguendo la forma delle mie labbra, sia quando voglio che insista e, allora, ormai bello gonfio, succhia il clitoride, lo lecca, lo massaggia.
Quando poi mi fa la combo, bocca fissa sul clitoride e due dita dentro mi manda in paradiso".
Valentina sentiva l' eccitazione salire, immaginandosi lei al posto della madre.
Come in un flash back Ada va a ritroso.
"È inutile che ti dico come l' ho conosciuto che già lo sai ma non sai come ho rotto il ghiaccio.
Tre mesi dopo che siamo venuti a vivere qui mi sono iscritta in quella palestra ma non l' ho incontrato subito. Questo mi ha fatto salire una voglia che non ti dico ma, quando quel Sabato ci siamo visti, dopo la palestra siamo andati in un ristorante sulle colline.
Sulla strada del ritorno, non ho resistito, mentre guidava ho incominciato dapprima a toccarglielo, poi gli ho fatto un pompino, non mi sono staccata per un attimo, dovevi vedere che scena, strada di campagna con curve pericolose io, che gli succhiavo anche l' anima, lui che cercava disperatamente di concentrarsi sulla guida, menomale che è riuscito a trovare un posto tranquillo dove ho potuto finire il mio lavoro e lui ne ha potuto godere.
Ci ho dovuto combattere un bel po' prima che venisse, poi, quando è successo, gliel'ho ingoiato tutto, devo dire che sicuramente è goloso di ananas visto che il liquido aveva un sapore dolce".
"Ah, quasi quasi" ammicca Valentina...
"Ma vuoi sapere quando è stata la volta più intensa?".
"Arrivati a questo punto".
Ormai non aveva più senso rivendicare il ruolo della madre, Ada si era spinta troppo in là, ma in fondo le piace questa del loro rapporto fatta anche di complicità sessuale, quindi riprende a raccontare.
"Per il mio compleanno mi ha regalato un vibratore con comando a distanza, di quelli che si attivano col telefono, avendola scaricata solo lui l' app per comamdarlo, io ho dovuto aspettare che ritornasse da Avignone per poterlo provare e, quando c'era la fiera gastronomica, siamo usciti.
Devi sapere che quell' aggeggio ha cinque velocità.
Quel giorno, lo avevo inserito, una volta capito come funziona".
"Mamma, solo una domanda, perché aspettare tanto tempo? Io so che quel vibratore serve anche alle coppie che vivono distanti, poteva anche attivarlo dalla Francia".
"In realtà è vero ma, visto che lui era ospite e non sapeva fino a che punto si poteva spingere e poi volevo sverginarlo con lui, in definitiva me lo aveva regalato lui, glielo dovevo.
Comunque giravo tra gli stand con questo coso fra le cosce che vibrava, già alla velocità due facevo fatica a camminare, orgasmi su orgasmi, mi tenevo a lui ma quando il sadico lo ha impostato alla velocità tre, beh lì non ce l' ho fatta più, le ginocchia hanno ceduto e sono caduta".
"Ah, quindi nel momento di maggiore intensità non ti sei nemmeno potuta lasciare andare" osserva la figlia.
Ada comincia a provare un po' di disagio a parlare di queste cose, rispondendo alla figlia che a volte è così che va la vita, paga i cocktail e si incammina con la figlia verso casa.
Vedendo che le strade erano pressoché deserte Ada stupisce la figlia: "Ad ogni modo la curiosità è donna, ti ricordi quando sei uscita a festeggiare quell' esame che hai passato? Beh io ho preso il treppiedi in camera tua, l' ho puntato verso il letto ed in videochiamata con Davide ho voluto provare la velocità cinque.
Il bastardello ha avuto pietà, mi ci ha fatto arrivare gradualmente, ma quando è arrivato alla massima velocità il mio corpo era tutta una contrazione, sentivo la patata esplodere, ero in procinto di eruttare, cacciai un urlo allucinante, la fica tirava fuori liquido ed io, addirittura, rimasi sul letto immobile, Davide pensava addirittura che fossi morta, un' esperienza da ripetere".
Valentina è stupita ed incuriosita.
Senza accorgersene si ritrovano sotto casa.

scritto il
2025-03-02
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