Il principe del foro (Pt 21 - Un gioco stupido)
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
orge
Quelle vacanze nella terra natia stavano facendo sempre più effetto, Ada sembra leggera come una libellula, sulla sua faccia un sorriso perenne stampato.
Anche per la figlia Valentina rivedere vecchi posti dove scorrazzava in bici, la collina, il mare, le vecchie amicizie stava avendo il suo effetto benefico.
Sedute al tavolo, mamma e figlia, decidono di fare un gioco stupido, ossia guardare una persona tra la folla e dire dopo quanti drinks se lo potrebbe a letto.
Per dare ancora un tocco di infantilismo venivano presi come riferimento anche persone non proprio belle di aspetto.
Dall' altro lato della sala, ben visibile prendono posto due uomini uno adulto ed uno che sembra avere l' età di Valentina.
Entrambi robusti la persona adulta aveva una barba ben curata, leggermente stempiato, ma comunque un bell'uomo, vestiva una polo grigia con un paio di jeans corti.
Il ragazzo invece ha capelli ricci, alto, come il padre, 1 metro e 80 circa, indossa maglia e pantaloni di lino bianco.
Ada, alla quale spetta condurre il gioco, con la voce si avvicina alla figlia.
"Vale perché invece quei due vicino alla finestra? Quello con la polo che sta assieme al ragazzo con i pantaloni bianchi di Lino".
La figlia, individuati i soggetti, dice che con l'uomo, forse un drink leggero le sarebbe servito mentre per il ragazzo sarebbe bastato solo un bicchiere d'acqua.
Ada ride per un istante, quel che basta per far girare i due uomini.
L' adulto non smette mai di fissare mamma e figlia con una faccia dubbiosa, sembra di riconoscere la madre.
Ada e Valentina ora se la ridono sotto i baffi come due che pensano di averla fatta grossa, specie quando l' uomo si avvicina.
Arrivato al cospetto delle due donne l' uomo, prima che Ada potesse dire qualcosa esclama: "Ada Libraniii".
Ada, sorpresa chiede se per caso ci conosciamo.
"Ma dai, sono Marras, Antonio Marras".
Ad Ada le venne quasi un colpo, quel ragazzino tutto brufoli e occhiali sembra un altro.
"Noo Antonio, che sorpresaaaaa, come stai?".
Sin dai primi istanti di chiaccherata Ada nota un cambiamento anche nell' atteggiamento, quel ragazzo insicuro ora sembra più spigliato.
Ada lo invita a sedersi, Antonio chiama il figlio: "Jason, vieni qui, dai".
"Non dirmi che anche tu, per fare il fico, hai messo un nome straniero a tuo figlio!" gli domanda Ada.
"No, veramente è nato a Melbourne dove vivo ormai da 15 anni".
Jason arriva al tavolo, con un italiano fortemente influenzato da uno slang australiano, si presenta.
Ovviamente Ada ed Antonio parlano della loro adolescenza.
Nell' indicare gli anni, inconsciamente contribuiscono a far rompere il ghiaccio anche a Jason e Valentina, alleati nel prenderli in giro.
Usciti dal locale Jason e Valentina camminano avanti seguiti dai genitori.
Nel ricordare i bei tempi andati Antonio ha confessato che è stato sempre innamorato di Ada ma che non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi, per poi, una volta scoperte determinate cose, era diventata anche il suo sogno erotico.
Jason e Valentina, dopo chiacchiere di circostanza, si stavano dilettando a fare un castello di sabbia, che puntualmente, crollava.
Quasi meccanicamente Ada e Antonio si trovavano a contatto.
Ada fa una domanda ad Antonio: "Tu credi nei sogni?".
Antonio le risponde che era proprio un sogno che gli ha permesso di realizzarsi, quindi ci crede.
"Ecco, adesso un altro tuo sogno si sta avverando".
Con le mani dietro al collo dell' uomo la donna comincia a baciarlo, Antonio di certo non si tira indietro, le loro lingue ormai si erano fuse.
"Guarda Vale i nostri genitori" dice Jason.
Valentina li guarda e pensa: "Ah, però, non perdono tempo i genitori".
"Dico che fanno bene, se poi i figli devono prendere esempio dai genitori....." osserva Jason.
Avvicinandosi con le labbra i due emulano i genitori.
Le mani di Antonio erano fisse sulle natiche di Ada.
Jason, sopra a Valentina, comincia ad accarezzarle le cosce.
"Da me o da te?" chiede Ada.
Antonio le propone di andare nella sua vecchia casa, chiama i ragazzi e, insieme, si incamminano.
La casa di Antonio è su due piccoli livelli, quello inferiore composto da una cucina abitabile ed un balcone mentre il livello superiore da un corridoio e due camere da letto.
Jason e Valentina, rimasti soli, riprendono a baciarsi, pian piano i vestiti volano via e, Jason, comincia a leccare la passera alla ragazza.
Valentina, dal suo canto non trova molto comoda la posizione, quindi propone a Jason di andare in camera.
Mentre si dirigono su sentono chiaramente dei gemiti di godimento. La porta della camera del padre era semi aperta, Antonio stava inculando Ada a pecorina.
I ragazzi rimangono fissi a guardare quell'immagine.
Jason si prende delicatamente in mano l' uccello mentre Valentina si apre quella passerina delicata.
Antonio, avvertendo non si sa come la presenza dei due li invita senza mezzi termini ad entrare.
Valentina, che ormai con la madre già da tempo aveva imparato a condividere con la madre questi momenti, si fa avanti lasciando Jason sull'uscio della porta.
Mai pensava il ragazzo di poter condividere una donna col padre, figurarsi due.
Ada, col cazzo ancora impiantato nel culo invita il ragazzo mostrandogli la lingua.
Nessuno sa resistere a quello sguardo, infatti Jason pian piano si avvicina, Ada batte la mano sul letto a mo' di invito, con la schiena si posiziona sullo schienale e Ada comincia a fargli un bocchino.
Nel frattempo Valentina si stava occupando di lubrificare bene il pisello dalle modeste dimensioni di Antonio per poi infilarlo di nuovo nel buco del culo materno.
"Ah, vedo che non è la prima volta...." esclama sardonico Antonio.
Valentina, momentaneamente libera da piselli risponde che è la prima volta con due uomini.
Un po' per la maestria della donna nel prenderlo in bocca un po' per la situazione chiaramente surreale, Jason venne.
Ada viene travolta da un fiume di sperma. Ingoia da brava donna.
Jason si fa completamente rosso dalla vergogna.
"Sta tranquillo, è normale, ora ci penso io".
Baciandolo Valentina gli stimola il cazzo che, piano piano riprende vigore.
Valentina si insaliva la mano e se la passa sulla patata.
Jason, ormai ambientato, capisce le intenzioni della ragazza e si regge l' asta con una mano.
Nel giro di un minuto Valentina prende un ritmo molto veloce.
Antonio si sfila la nerchia offrendola ad Ada che la succhia come solo lei sa fare.
Valentina ha già avuto il primo orgasmo, Jason, ormai eccitato, non lesina sugli schiaffi sulle chiappe mentre quest' ultima, ancora in trance, cavalca con lo stesso ritmo.
Antonio, Ada e Valentina cominciano un bacio a tre accompagnando la ragazza nell' ennesimo orgasmo.
Invertendo le coppie Valentina si mette a pecora mentre Antonio si dedica a quella fica così giovane.
Jason, da sopra, dà spinte vigorose per fottere la madre.
Il quartetto ormai è in preda alla lussuria più assoluta.
Valentina, rivendicando il fatto che si è dedicata del tempo per rimorchiarsi Jason, ne reclama il cazzo.
Quel culo così bello, sodo, era pronto ad essere sfondato di nuovo.
Lubrificato alla meglio Jason inizia a infilare quell' enorme bastone.
Valentina, tra una smorfia di dolore e l' altra implora il ragazzo di continuare.
Assecondando l' istinto materno, la madre comincia a baciare la lingua della figlia fino a che quest' ultima non si abitua alle dimensioni del ragazzo.
Antonio guarda la scena con il cazzo in mano per poi porgerlo alla sapiente bocca di Ada.
Valentina viene sconquassata da un orgasmo violento, Jason ci sta dando dentro.
La bocca di Ada sta facendo effetto, infatti Antonio viene.
Ada, da brava mamma non ingoia ma si mette davanti alla faccia della figlia, ancora a pecora e, passando la lingua nella bocca della ragazza, condivide il liquido dell' uomo con lei.
Anche Jason sembra reclamare la sua soddisfazione.
Senza dire altro mamma e figlia cominciano ad occuparsi di quel cazzo.
Leccano dapprima insieme la cappella, poi, in simultanea asta e palle fino al culmine.
Jason esplode tre fiotti di sperma potente che va a finire sulla faccia della donne per poi colarne un po' sul seno.
Padre e figlio sono li, con il cazzo in mano, a gustarsi la scena di due donne che si puliscono il seme a vicenda.
"Meglio che nei miei sogni" sussurra Antonio.
Rivestite e riportate a casa le due, in camera, commentano la scopata sottolineando le dimensioni del ragazzo e rimanendo deluse di quelle di Antonio.
"Mamma fammi capire una cosa, ma fingevi con Antonio?".
"No figlia mia, non fingevo, solo che pensavo a Davide".
Anche per la figlia Valentina rivedere vecchi posti dove scorrazzava in bici, la collina, il mare, le vecchie amicizie stava avendo il suo effetto benefico.
Sedute al tavolo, mamma e figlia, decidono di fare un gioco stupido, ossia guardare una persona tra la folla e dire dopo quanti drinks se lo potrebbe a letto.
Per dare ancora un tocco di infantilismo venivano presi come riferimento anche persone non proprio belle di aspetto.
Dall' altro lato della sala, ben visibile prendono posto due uomini uno adulto ed uno che sembra avere l' età di Valentina.
Entrambi robusti la persona adulta aveva una barba ben curata, leggermente stempiato, ma comunque un bell'uomo, vestiva una polo grigia con un paio di jeans corti.
Il ragazzo invece ha capelli ricci, alto, come il padre, 1 metro e 80 circa, indossa maglia e pantaloni di lino bianco.
Ada, alla quale spetta condurre il gioco, con la voce si avvicina alla figlia.
"Vale perché invece quei due vicino alla finestra? Quello con la polo che sta assieme al ragazzo con i pantaloni bianchi di Lino".
La figlia, individuati i soggetti, dice che con l'uomo, forse un drink leggero le sarebbe servito mentre per il ragazzo sarebbe bastato solo un bicchiere d'acqua.
Ada ride per un istante, quel che basta per far girare i due uomini.
L' adulto non smette mai di fissare mamma e figlia con una faccia dubbiosa, sembra di riconoscere la madre.
Ada e Valentina ora se la ridono sotto i baffi come due che pensano di averla fatta grossa, specie quando l' uomo si avvicina.
Arrivato al cospetto delle due donne l' uomo, prima che Ada potesse dire qualcosa esclama: "Ada Libraniii".
Ada, sorpresa chiede se per caso ci conosciamo.
"Ma dai, sono Marras, Antonio Marras".
Ad Ada le venne quasi un colpo, quel ragazzino tutto brufoli e occhiali sembra un altro.
"Noo Antonio, che sorpresaaaaa, come stai?".
Sin dai primi istanti di chiaccherata Ada nota un cambiamento anche nell' atteggiamento, quel ragazzo insicuro ora sembra più spigliato.
Ada lo invita a sedersi, Antonio chiama il figlio: "Jason, vieni qui, dai".
"Non dirmi che anche tu, per fare il fico, hai messo un nome straniero a tuo figlio!" gli domanda Ada.
"No, veramente è nato a Melbourne dove vivo ormai da 15 anni".
Jason arriva al tavolo, con un italiano fortemente influenzato da uno slang australiano, si presenta.
Ovviamente Ada ed Antonio parlano della loro adolescenza.
Nell' indicare gli anni, inconsciamente contribuiscono a far rompere il ghiaccio anche a Jason e Valentina, alleati nel prenderli in giro.
Usciti dal locale Jason e Valentina camminano avanti seguiti dai genitori.
Nel ricordare i bei tempi andati Antonio ha confessato che è stato sempre innamorato di Ada ma che non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi, per poi, una volta scoperte determinate cose, era diventata anche il suo sogno erotico.
Jason e Valentina, dopo chiacchiere di circostanza, si stavano dilettando a fare un castello di sabbia, che puntualmente, crollava.
Quasi meccanicamente Ada e Antonio si trovavano a contatto.
Ada fa una domanda ad Antonio: "Tu credi nei sogni?".
Antonio le risponde che era proprio un sogno che gli ha permesso di realizzarsi, quindi ci crede.
"Ecco, adesso un altro tuo sogno si sta avverando".
Con le mani dietro al collo dell' uomo la donna comincia a baciarlo, Antonio di certo non si tira indietro, le loro lingue ormai si erano fuse.
"Guarda Vale i nostri genitori" dice Jason.
Valentina li guarda e pensa: "Ah, però, non perdono tempo i genitori".
"Dico che fanno bene, se poi i figli devono prendere esempio dai genitori....." osserva Jason.
Avvicinandosi con le labbra i due emulano i genitori.
Le mani di Antonio erano fisse sulle natiche di Ada.
Jason, sopra a Valentina, comincia ad accarezzarle le cosce.
"Da me o da te?" chiede Ada.
Antonio le propone di andare nella sua vecchia casa, chiama i ragazzi e, insieme, si incamminano.
La casa di Antonio è su due piccoli livelli, quello inferiore composto da una cucina abitabile ed un balcone mentre il livello superiore da un corridoio e due camere da letto.
Jason e Valentina, rimasti soli, riprendono a baciarsi, pian piano i vestiti volano via e, Jason, comincia a leccare la passera alla ragazza.
Valentina, dal suo canto non trova molto comoda la posizione, quindi propone a Jason di andare in camera.
Mentre si dirigono su sentono chiaramente dei gemiti di godimento. La porta della camera del padre era semi aperta, Antonio stava inculando Ada a pecorina.
I ragazzi rimangono fissi a guardare quell'immagine.
Jason si prende delicatamente in mano l' uccello mentre Valentina si apre quella passerina delicata.
Antonio, avvertendo non si sa come la presenza dei due li invita senza mezzi termini ad entrare.
Valentina, che ormai con la madre già da tempo aveva imparato a condividere con la madre questi momenti, si fa avanti lasciando Jason sull'uscio della porta.
Mai pensava il ragazzo di poter condividere una donna col padre, figurarsi due.
Ada, col cazzo ancora impiantato nel culo invita il ragazzo mostrandogli la lingua.
Nessuno sa resistere a quello sguardo, infatti Jason pian piano si avvicina, Ada batte la mano sul letto a mo' di invito, con la schiena si posiziona sullo schienale e Ada comincia a fargli un bocchino.
Nel frattempo Valentina si stava occupando di lubrificare bene il pisello dalle modeste dimensioni di Antonio per poi infilarlo di nuovo nel buco del culo materno.
"Ah, vedo che non è la prima volta...." esclama sardonico Antonio.
Valentina, momentaneamente libera da piselli risponde che è la prima volta con due uomini.
Un po' per la maestria della donna nel prenderlo in bocca un po' per la situazione chiaramente surreale, Jason venne.
Ada viene travolta da un fiume di sperma. Ingoia da brava donna.
Jason si fa completamente rosso dalla vergogna.
"Sta tranquillo, è normale, ora ci penso io".
Baciandolo Valentina gli stimola il cazzo che, piano piano riprende vigore.
Valentina si insaliva la mano e se la passa sulla patata.
Jason, ormai ambientato, capisce le intenzioni della ragazza e si regge l' asta con una mano.
Nel giro di un minuto Valentina prende un ritmo molto veloce.
Antonio si sfila la nerchia offrendola ad Ada che la succhia come solo lei sa fare.
Valentina ha già avuto il primo orgasmo, Jason, ormai eccitato, non lesina sugli schiaffi sulle chiappe mentre quest' ultima, ancora in trance, cavalca con lo stesso ritmo.
Antonio, Ada e Valentina cominciano un bacio a tre accompagnando la ragazza nell' ennesimo orgasmo.
Invertendo le coppie Valentina si mette a pecora mentre Antonio si dedica a quella fica così giovane.
Jason, da sopra, dà spinte vigorose per fottere la madre.
Il quartetto ormai è in preda alla lussuria più assoluta.
Valentina, rivendicando il fatto che si è dedicata del tempo per rimorchiarsi Jason, ne reclama il cazzo.
Quel culo così bello, sodo, era pronto ad essere sfondato di nuovo.
Lubrificato alla meglio Jason inizia a infilare quell' enorme bastone.
Valentina, tra una smorfia di dolore e l' altra implora il ragazzo di continuare.
Assecondando l' istinto materno, la madre comincia a baciare la lingua della figlia fino a che quest' ultima non si abitua alle dimensioni del ragazzo.
Antonio guarda la scena con il cazzo in mano per poi porgerlo alla sapiente bocca di Ada.
Valentina viene sconquassata da un orgasmo violento, Jason ci sta dando dentro.
La bocca di Ada sta facendo effetto, infatti Antonio viene.
Ada, da brava mamma non ingoia ma si mette davanti alla faccia della figlia, ancora a pecora e, passando la lingua nella bocca della ragazza, condivide il liquido dell' uomo con lei.
Anche Jason sembra reclamare la sua soddisfazione.
Senza dire altro mamma e figlia cominciano ad occuparsi di quel cazzo.
Leccano dapprima insieme la cappella, poi, in simultanea asta e palle fino al culmine.
Jason esplode tre fiotti di sperma potente che va a finire sulla faccia della donne per poi colarne un po' sul seno.
Padre e figlio sono li, con il cazzo in mano, a gustarsi la scena di due donne che si puliscono il seme a vicenda.
"Meglio che nei miei sogni" sussurra Antonio.
Rivestite e riportate a casa le due, in camera, commentano la scopata sottolineando le dimensioni del ragazzo e rimanendo deluse di quelle di Antonio.
"Mamma fammi capire una cosa, ma fingevi con Antonio?".
"No figlia mia, non fingevo, solo che pensavo a Davide".
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