Via Pellegrino Matteucci int 11 (pt quarta)
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
scambio di coppia
Andrea entrò dentro la camera numero 3, la cosa che vide fu solo il letto rifatto.
"Cú cú", Miriam si era appostata dietro la porta, Andrea si girò e rimase pietrificato.
Miriam, vestita solo di una minigonna svolazzante lo accolse mentre si stava massaggiando quella terza abbondante di seno. Quel movimento circolare ipnotizzò Andrea.
Miriam sorrise: "se hai deciso di guardare e basta puoi anche andare al parcheggio dell' Échange". Andrea scosse la testa rapidamente come a riprendersi, si avvicinò alla donna la baciò e subito mise le mani sotto la gonna.
"Sii daiii", la donna ormai, attaccata al muro, non poteva opporre resistenza ma neanche era nelle sue voglie.
"Siii Miriam che porca che sei".
"Lo soooo".
Nel frattempo le dita erano diventate tre che lavorarono senza sosta. Miriam godé di tutto questo, la fica lasciava le dita dell' uomo bagnate.
"Dai dammi il cazzo, lo voglio oraaaa".
Andrea si sfiló i pantaloni e le mutande, prese le due gambe della donna e se le avvinghiò addosso. Il cazzo già stava al lavoro. Si sentiva rumore di bagnato e, quando la fica sbatteva sulle palle qualche piccolo schizzo arrivava in faccia dei due.
"Si Andrea vengoooooooo".
Andrea in quel momento era la personificazione della lussuria.
Arrivati sul letto Miriam si portò le ginocchia al petto offrendo al partner tutti e due i buchi.
"Dai, scegli!".
Andrea dapprima prese a leccare la patata della padrona di casa e, visto che ci stava, cominciò a riscaldarle lo sfintere infilandoci due dita.
Miriam urlò un siiiii. Andrea alternò le dita e la bocca scambiando i buchi.
Miriam emise un timido squirt venendo.
"Ora però il cazzo" ordinò perentoria la donna.
Andrea scelse la fica e cominció a pomparla da sopra.
"Dimmi troia che ti piace".
"Siii che cazzo che haiiiii mi piaceeee".
Andrea ormai aveva preso un ritmo assurdo, Miriam venne un' altra volta.
La donna si mise ai bordi del letto per ricevere il cazzo di Andrea. Prima se lo passò per bene sulle tette e poi prese a farle uno dei suoi favolosi bocchini.
Andrea godeva.
"Dai porco dimmi che ti piace il mio seno".
"Da morire" rispose Andrea tra un gemito ed un rantolo.
Miriam aveva il cazzo totalmente in bocca e lo segava.
Passò poi alle palle le quali si stavano gonfiando a dismisura.
"Chissà che getto che mi aspetta!". Andrea disse che lo avrebbe scoperto dopo ma che ancora non era ora.
La donna si alzò e baciò l'uomo. Poi lo spinse sul letto.
Guardandolo in faccia si prese ad uno ad uno i seni e si leccò i capezzoli. Poi si mise cavalcioni e si impalò il culo. Andrea le teneva aperte per agevolare il più possibile l'ingresso.
Il cazzo entrò tutto, palle escluse.
"Madonna Miriam hai un culo ospitale".
Ma nonostante ciò alla donna non bastava, trovava molto scomoda quella posizione quindi optò per la pecorina. Miriam ai bordi del letto e Andrea che la inculava. Ora si che lo sentiva tutta. "Dai rompimi il culo". È incredibile come il deretano di Miriam si abitui subito infatti non sentí il benché minimo dolore.
Andrea le ricordava quanto fosse troia mentre Miriam ricordava a sé stessa quanto le piacesse il cazzo.
Andrea stava per venire, lo disse alla donna la quale le ordinò di venirle nel culetto.
"Vengoooooo". Andrea lanciò quattro schizzi di sperma che andavano ad inondare lo sfintere di Miriam e colarono fuori. Miriam si sentì un enorme calore, abbassò la testa e vide una marea di sperma che colava dal culo.
Prese due dita e se lo leccò.
"Cazzo Andrea certo che il soprannome di idrovora ti si addice".
"Cú cú", Miriam si era appostata dietro la porta, Andrea si girò e rimase pietrificato.
Miriam, vestita solo di una minigonna svolazzante lo accolse mentre si stava massaggiando quella terza abbondante di seno. Quel movimento circolare ipnotizzò Andrea.
Miriam sorrise: "se hai deciso di guardare e basta puoi anche andare al parcheggio dell' Échange". Andrea scosse la testa rapidamente come a riprendersi, si avvicinò alla donna la baciò e subito mise le mani sotto la gonna.
"Sii daiii", la donna ormai, attaccata al muro, non poteva opporre resistenza ma neanche era nelle sue voglie.
"Siii Miriam che porca che sei".
"Lo soooo".
Nel frattempo le dita erano diventate tre che lavorarono senza sosta. Miriam godé di tutto questo, la fica lasciava le dita dell' uomo bagnate.
"Dai dammi il cazzo, lo voglio oraaaa".
Andrea si sfiló i pantaloni e le mutande, prese le due gambe della donna e se le avvinghiò addosso. Il cazzo già stava al lavoro. Si sentiva rumore di bagnato e, quando la fica sbatteva sulle palle qualche piccolo schizzo arrivava in faccia dei due.
"Si Andrea vengoooooooo".
Andrea in quel momento era la personificazione della lussuria.
Arrivati sul letto Miriam si portò le ginocchia al petto offrendo al partner tutti e due i buchi.
"Dai, scegli!".
Andrea dapprima prese a leccare la patata della padrona di casa e, visto che ci stava, cominciò a riscaldarle lo sfintere infilandoci due dita.
Miriam urlò un siiiii. Andrea alternò le dita e la bocca scambiando i buchi.
Miriam emise un timido squirt venendo.
"Ora però il cazzo" ordinò perentoria la donna.
Andrea scelse la fica e cominció a pomparla da sopra.
"Dimmi troia che ti piace".
"Siii che cazzo che haiiiii mi piaceeee".
Andrea ormai aveva preso un ritmo assurdo, Miriam venne un' altra volta.
La donna si mise ai bordi del letto per ricevere il cazzo di Andrea. Prima se lo passò per bene sulle tette e poi prese a farle uno dei suoi favolosi bocchini.
Andrea godeva.
"Dai porco dimmi che ti piace il mio seno".
"Da morire" rispose Andrea tra un gemito ed un rantolo.
Miriam aveva il cazzo totalmente in bocca e lo segava.
Passò poi alle palle le quali si stavano gonfiando a dismisura.
"Chissà che getto che mi aspetta!". Andrea disse che lo avrebbe scoperto dopo ma che ancora non era ora.
La donna si alzò e baciò l'uomo. Poi lo spinse sul letto.
Guardandolo in faccia si prese ad uno ad uno i seni e si leccò i capezzoli. Poi si mise cavalcioni e si impalò il culo. Andrea le teneva aperte per agevolare il più possibile l'ingresso.
Il cazzo entrò tutto, palle escluse.
"Madonna Miriam hai un culo ospitale".
Ma nonostante ciò alla donna non bastava, trovava molto scomoda quella posizione quindi optò per la pecorina. Miriam ai bordi del letto e Andrea che la inculava. Ora si che lo sentiva tutta. "Dai rompimi il culo". È incredibile come il deretano di Miriam si abitui subito infatti non sentí il benché minimo dolore.
Andrea le ricordava quanto fosse troia mentre Miriam ricordava a sé stessa quanto le piacesse il cazzo.
Andrea stava per venire, lo disse alla donna la quale le ordinò di venirle nel culetto.
"Vengoooooo". Andrea lanciò quattro schizzi di sperma che andavano ad inondare lo sfintere di Miriam e colarono fuori. Miriam si sentì un enorme calore, abbassò la testa e vide una marea di sperma che colava dal culo.
Prese due dita e se lo leccò.
"Cazzo Andrea certo che il soprannome di idrovora ti si addice".
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