Via Pellegrino Matteucci 9 int 9
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
trio
L' interno 9 era di proprietà della famiglia De Berardi. Marito e moglie che alla veneranda età di quasi 60 anni ancora avevano un' attività sessuale che molti si sognano.
La casa è grande, abitavano lì da sempre e lì avevano cresciuto i loro tre figli.
Un giorno Mara confidò a Giuseppe, suo marito, che ultimamente non riusciva a stare dietro a tutta la casa. Decisero allora di prendere una signora per pulire che trovarono il passaparola.
Il giorno dopo, puntale, la donna si presentò dicendo di chiamarsi Carmen e di avere 49 anni, bionda, capelli mossi, un po' rotondetta con un seno veramente prosperoso. La prova andò bene e, presi gli ultimi accordi, la assunsero.
Quella sera Mara, con ancora il culo dolorante e pieno di sborra, fece notare a Giuseppe che da quando c'è Carmen la scopava con più vigore.
Giuseppe disse che era vero, che quella donna la faceva impazzire.
Il cervello ninfomane di Mara cominciò a lavorare.
"Beh a me non dispiacerebbe...." Mara non terminó la frase.
"Cosa non dispiacerebbe" chiese Giuseppe.
"Non dispiacerebbe assaggiarla...".
Giuseppe, come ovvio che sia, accettò.
Carmen fu trattata benissimo. Ormai era riro che, una volta arrivata, trovava il caffè pronto.
Giuseppe invece fu prodigo di regali per lei e i suoi figli, a tal punto che Carmen si sentì imbarazzata.
Carmen ormai si confidava spesso con Mara.
Mara ascoltava e la consigliava.
Gli sfoghi erano soprattutto per la vita matrimoniale piatta. Carmen si lamentava che erano anni che non uscivano nemmeno per una pizza.
Una mattina Mara vide Carmen sempre più buia.
"Sai Mara, ieri i bambini hanno dormito fuori, io mi ero messa il profumo che piaceva a lui, un vestitino di pizzo, volevo passare una notte come i vecchi tempi ma mio marito mi ha detto di non mettermi strane idee in testa".
Mentre lo diceva cominciò a piangere. Mara se l' abbracciò.
"Spero che almeno tu con Giuseppe abbia avuto le tue soddisfazioni a letto".
"Veramente ancora ce l' ho. L' ultima volta che abbiamo fatto l'amore è stato poco prima che venissi te". Carmen ascoltó con interesse.
"Sai, appena svegli lui aveva voglia. Mi ha cominciato ad accarezzare da sotto la vestaglia, mi ha passato una mano lì e poi mi ha fatto un ditalino". Carmen, da sotto la tuta, cominciò a sentire dell' umido.
"Vuoi che continuo?". "Si" rispose Carmen.
"Io a quel punto gli ho agevolato il compito allargando le gambe. Lui mi trombava con un dito alla grande. Poi, senza pensarci due volte ha tirato fuori il mio amichetto, devi sapere, cara Carmen, che ha una trave, non gliel'ho mai misurata ma deve essere intorno ai 22 cm. Mi ha trombato facendomi venire due volte per poi venirmi dentro. Quanto ho goduto".
"Beh detta così non mi pare una gran cosa" osservò Carmen.
"Cara, tu devi sapere che abbiamo una certa età e non possiamo avere il ritmo di qualche anno fa. Ma me lo infila dappertutto e, credimi, quando è in forma, solo al pensiero mi eccito".
"Sono curiosa, racconta dai" chiese Carmen.
"Eh no, se vuoi puoi provarle sulla tua pelle" disse Mara.
Carmen rimase a bocca aperta, chiese come fosse possibile che una donna possa condividere il marito con un' altra. Mara le spiegó che non era la prima volta.
"Vuoi provare?" chiese Mara.
"A questo punto si" disse Carmen.
L' indomani Giuseppe era di riposo.
Carmen si presentò con la solita tuta. I tre conversarono amabilmente quando Carmen si tolse la tuta.
"Questo è il vestito che avevo quella sera che ti ho raccontato".
"Carmen ti sta da Dio" disse Mara.
"E tu Giuseppe? Non dici nulla?" domandò Carmen mentre si sedeva sulle ginocchia dell' uomo.
Carmen cominciò a divorare il collo di Giuseppe il quale le accarezzò la schiena. Carmen cominciò a sentire la mazza premerle sulle gambe.
Mara non perse tempo a masturbarsi,
Tra Carmen che gli divorava il collo e la moglie che si masturbava Giuseppe cominciò a frugare nelle mutande di Carmen. Era già bagnata. Allora il trio si spostò in camera da letto. Nel tragitto Carmen si stupì alla visione di quella mazza turgida riparata dalla tuta.
Arrivati le due donne cominciarono ad inginocchiarsi liberando il cazzo di Giuseppe.
Carmen notó che Mara aveva ragione.
"Amore mio, la nostra amica ha bisogno di cazzo, e tu devi darglielo come sai fare tu" disse Mara. Nel frattempo Carmen già cominciò il pompino.
Mara la raggiunse qualche secondo dopo.
Le due donne leccarono l'asta ai lati per poi alternarsi tra cappella e palle.
Giuseppe godeva da Dio.
Mara e Carmen se la risero.
Finito quel lavoro di bocca Mara si distrae sul letto. Carmen la leccò e Giuseppe da dietro cominciò a pomparla con la sua solita frenesia. La fica di Carmen ormai era diventata una lumaca ed accoglieva perfettamente il cazzo nodoso ma imponente dell' uomo.
"Siiiiii scopamiiii alla faccia di mio maritooooo".
Mara si masturbò e porse le dita zuppe di umori a Carmen.
Carmen le leccò con inaudita ingordigia.
Giuseppe non smetteva di pompare.
Ecco il primo orgasmo di Carmen.
"Siiiiii". Giuseppe sfilò il cazzo e scoprí una fica aperta come una cozza.
"Visto che stai lì falle pure il culo" ordinò Mara.
"Giuseppe però piano, sono anni che non entra niente da lì".
Giuseppe infilò piano la cappella. Carmen si sentì come se si stesse aprendo in due. Mara spinse la testa di Carmen contro la sua fica.
Dopo qualche secondo le pareti dello sfintere sembravano aprirsi. Giuseppe la pompó, il trio godeva, Giuseppe grazie al culo di Carmen, Carmen grazie il cazzo di Giuseppe e Mara grazie alla lingua vorticosa di Carmen.
E così ci fu un altro orgasmo per Carmen, non più abituata aveva l' affanno.
Mara allora le disse di prendere il suo posto. Carmen obbedì e, stavolta fu Mara a leccare.
Giuseppe stava scopando quella fica pelosa della moglie.
Carmen invece, completamente sdraiata fuori colta da un mix di eccitazione e rilassamento. Mara venne ma Giuseppe non smise. Ancora ne aveva per un po'.
Carmen cominciò a toccarsi i seni e stimolarsi i capezzoli.
Non tardò l'ennesimo orgasmo.
Mara chiese come stesse Carmen e lei rispose che andava meglio. Allora Mara le suggerí di andare sopra il marito. Lei obbedì. Il cazzo entrò in un solo colpo.
Carmen ormai era bella aperta e prese subito un ritmo sostenuto. Mara, da sopra, porse la fica in faccia dell' uomo che cominciò a leccarla.
Con le mani strinse i capezzoli di Carmen. Ormai entrambe erano prossime all' orgasmo. Anche Giuseppe venne dentro a Carmen. Ne sparò talmente tanta che colava fuori. Mara allora le leccò la fica per ripulirla, il tutto sotto lo sguardo rilassato di Giuseppe.
"Ti è piaciuto allora il cazzo di mio marito?" chiese Mara. Carmen disse che un cazzo del genere le mancava e che invidiava Mara perché poteva averlo quando voleva.
"Anche tu mia cara, se hai bisogno di cazzo sai a chi rivolgerti" le disse Giuseppe.
La casa è grande, abitavano lì da sempre e lì avevano cresciuto i loro tre figli.
Un giorno Mara confidò a Giuseppe, suo marito, che ultimamente non riusciva a stare dietro a tutta la casa. Decisero allora di prendere una signora per pulire che trovarono il passaparola.
Il giorno dopo, puntale, la donna si presentò dicendo di chiamarsi Carmen e di avere 49 anni, bionda, capelli mossi, un po' rotondetta con un seno veramente prosperoso. La prova andò bene e, presi gli ultimi accordi, la assunsero.
Quella sera Mara, con ancora il culo dolorante e pieno di sborra, fece notare a Giuseppe che da quando c'è Carmen la scopava con più vigore.
Giuseppe disse che era vero, che quella donna la faceva impazzire.
Il cervello ninfomane di Mara cominciò a lavorare.
"Beh a me non dispiacerebbe...." Mara non terminó la frase.
"Cosa non dispiacerebbe" chiese Giuseppe.
"Non dispiacerebbe assaggiarla...".
Giuseppe, come ovvio che sia, accettò.
Carmen fu trattata benissimo. Ormai era riro che, una volta arrivata, trovava il caffè pronto.
Giuseppe invece fu prodigo di regali per lei e i suoi figli, a tal punto che Carmen si sentì imbarazzata.
Carmen ormai si confidava spesso con Mara.
Mara ascoltava e la consigliava.
Gli sfoghi erano soprattutto per la vita matrimoniale piatta. Carmen si lamentava che erano anni che non uscivano nemmeno per una pizza.
Una mattina Mara vide Carmen sempre più buia.
"Sai Mara, ieri i bambini hanno dormito fuori, io mi ero messa il profumo che piaceva a lui, un vestitino di pizzo, volevo passare una notte come i vecchi tempi ma mio marito mi ha detto di non mettermi strane idee in testa".
Mentre lo diceva cominciò a piangere. Mara se l' abbracciò.
"Spero che almeno tu con Giuseppe abbia avuto le tue soddisfazioni a letto".
"Veramente ancora ce l' ho. L' ultima volta che abbiamo fatto l'amore è stato poco prima che venissi te". Carmen ascoltó con interesse.
"Sai, appena svegli lui aveva voglia. Mi ha cominciato ad accarezzare da sotto la vestaglia, mi ha passato una mano lì e poi mi ha fatto un ditalino". Carmen, da sotto la tuta, cominciò a sentire dell' umido.
"Vuoi che continuo?". "Si" rispose Carmen.
"Io a quel punto gli ho agevolato il compito allargando le gambe. Lui mi trombava con un dito alla grande. Poi, senza pensarci due volte ha tirato fuori il mio amichetto, devi sapere, cara Carmen, che ha una trave, non gliel'ho mai misurata ma deve essere intorno ai 22 cm. Mi ha trombato facendomi venire due volte per poi venirmi dentro. Quanto ho goduto".
"Beh detta così non mi pare una gran cosa" osservò Carmen.
"Cara, tu devi sapere che abbiamo una certa età e non possiamo avere il ritmo di qualche anno fa. Ma me lo infila dappertutto e, credimi, quando è in forma, solo al pensiero mi eccito".
"Sono curiosa, racconta dai" chiese Carmen.
"Eh no, se vuoi puoi provarle sulla tua pelle" disse Mara.
Carmen rimase a bocca aperta, chiese come fosse possibile che una donna possa condividere il marito con un' altra. Mara le spiegó che non era la prima volta.
"Vuoi provare?" chiese Mara.
"A questo punto si" disse Carmen.
L' indomani Giuseppe era di riposo.
Carmen si presentò con la solita tuta. I tre conversarono amabilmente quando Carmen si tolse la tuta.
"Questo è il vestito che avevo quella sera che ti ho raccontato".
"Carmen ti sta da Dio" disse Mara.
"E tu Giuseppe? Non dici nulla?" domandò Carmen mentre si sedeva sulle ginocchia dell' uomo.
Carmen cominciò a divorare il collo di Giuseppe il quale le accarezzò la schiena. Carmen cominciò a sentire la mazza premerle sulle gambe.
Mara non perse tempo a masturbarsi,
Tra Carmen che gli divorava il collo e la moglie che si masturbava Giuseppe cominciò a frugare nelle mutande di Carmen. Era già bagnata. Allora il trio si spostò in camera da letto. Nel tragitto Carmen si stupì alla visione di quella mazza turgida riparata dalla tuta.
Arrivati le due donne cominciarono ad inginocchiarsi liberando il cazzo di Giuseppe.
Carmen notó che Mara aveva ragione.
"Amore mio, la nostra amica ha bisogno di cazzo, e tu devi darglielo come sai fare tu" disse Mara. Nel frattempo Carmen già cominciò il pompino.
Mara la raggiunse qualche secondo dopo.
Le due donne leccarono l'asta ai lati per poi alternarsi tra cappella e palle.
Giuseppe godeva da Dio.
Mara e Carmen se la risero.
Finito quel lavoro di bocca Mara si distrae sul letto. Carmen la leccò e Giuseppe da dietro cominciò a pomparla con la sua solita frenesia. La fica di Carmen ormai era diventata una lumaca ed accoglieva perfettamente il cazzo nodoso ma imponente dell' uomo.
"Siiiiii scopamiiii alla faccia di mio maritooooo".
Mara si masturbò e porse le dita zuppe di umori a Carmen.
Carmen le leccò con inaudita ingordigia.
Giuseppe non smetteva di pompare.
Ecco il primo orgasmo di Carmen.
"Siiiiii". Giuseppe sfilò il cazzo e scoprí una fica aperta come una cozza.
"Visto che stai lì falle pure il culo" ordinò Mara.
"Giuseppe però piano, sono anni che non entra niente da lì".
Giuseppe infilò piano la cappella. Carmen si sentì come se si stesse aprendo in due. Mara spinse la testa di Carmen contro la sua fica.
Dopo qualche secondo le pareti dello sfintere sembravano aprirsi. Giuseppe la pompó, il trio godeva, Giuseppe grazie al culo di Carmen, Carmen grazie il cazzo di Giuseppe e Mara grazie alla lingua vorticosa di Carmen.
E così ci fu un altro orgasmo per Carmen, non più abituata aveva l' affanno.
Mara allora le disse di prendere il suo posto. Carmen obbedì e, stavolta fu Mara a leccare.
Giuseppe stava scopando quella fica pelosa della moglie.
Carmen invece, completamente sdraiata fuori colta da un mix di eccitazione e rilassamento. Mara venne ma Giuseppe non smise. Ancora ne aveva per un po'.
Carmen cominciò a toccarsi i seni e stimolarsi i capezzoli.
Non tardò l'ennesimo orgasmo.
Mara chiese come stesse Carmen e lei rispose che andava meglio. Allora Mara le suggerí di andare sopra il marito. Lei obbedì. Il cazzo entrò in un solo colpo.
Carmen ormai era bella aperta e prese subito un ritmo sostenuto. Mara, da sopra, porse la fica in faccia dell' uomo che cominciò a leccarla.
Con le mani strinse i capezzoli di Carmen. Ormai entrambe erano prossime all' orgasmo. Anche Giuseppe venne dentro a Carmen. Ne sparò talmente tanta che colava fuori. Mara allora le leccò la fica per ripulirla, il tutto sotto lo sguardo rilassato di Giuseppe.
"Ti è piaciuto allora il cazzo di mio marito?" chiese Mara. Carmen disse che un cazzo del genere le mancava e che invidiava Mara perché poteva averlo quando voleva.
"Anche tu mia cara, se hai bisogno di cazzo sai a chi rivolgerti" le disse Giuseppe.
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