Via Pellegrino Matteucci 9 int 1
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
gay
L' interno 1 è l' appartamento condominiale abitato da Pippo, il portiere dello stabile.
Persona sorridente e meticolosa, tiene tutto il condominio come una reliquia ed è per questo che, durante le riunioni di condominio, quando l' ordine del giorno riguardava lui, tutti erano d'accordo nel riconfermarlo.
Un venerdì di Novembre l' amministratore lo chiamò dicendole che l' indomani sarebbe venuto il tecnico per il controllo periodico della caldaia ma che sicuramente sarebbe arrivato dopo il suo orario di lavoro. Pippo diede la disponibilità in quanto il Sabato è un giorno tranquillo e poteva dargli retta maggiormente.
Verso l'una arrivò Gianmarco, il tecnico, Pippo lo accolse con un sorriso e lo portò direttamente al locale caldaie.
Gianmarco è un uomo molto prestante, rasato, carnagione olivastra e due spalle enormi. Pippo rimase folgorato.
"Guarda è roba di pochi minuti" assicurò il tecnico.
Pippo disse che lo sapevo ma pensò: "peccato!".
Il sudore scese quasi a gocce dal viso di Pippo, quelle mani enormi gli davano una sensazione di virilità.
Il tecnico se ne accorse, con un sorriso invitò Pippo ad andare a prendere una boccata d'aria, lo avrebbe chiamato lui quando finiva.
Pippo passeggiò nel cortile dello stabile, si riprese un po' e gli venne l' idea di provare ad andare ALL IN.
"Ho finito", lo avvertì il tecnico.
"Visto che sono quasi le 14, se vuoi puoi fermarti a pranzo, metto su una pasta al sugo". ALL IN
"Ma si dai, grazie dell' invito, in effetti avevo un po' di fame".
A tavola Gianmarco si complimentó per quella pasta pomodoro e basilico che aveva preparato Pippo.
I due conversarono amabilmente fino a che Pippo non scoprì che Gianmarco era sposato. Il portiere si fece scuro in volto cambiando totalmente approccio. Cominciò a sparecchiare e a lavare i piatti.
Gianmarco si avvicinò da dietro, fece aderire il cazzo sul suo culo.
"Questo mica mi impedisce di andare con altri".
Pippo rimase di pietra.
"Dai, rilassati, tanto lo so che ti piacerebbe provare il mio cazzo", mentre Gianmarco diceva questo cominciò a mettere le mani dentro le mutande di Pippo.
"Qui già stiamo all' erta".
L' atmosfera si fece sempre più piccante. Pippo capitolò. Inginocchiato davanti all' uomo ne scoprí un pene sui 19 centimetri, ma quello che impressionò più di tutti Pippo era la circonferenza del glande, quasi tre dita.
Cominciò a succhiare masturbandosi, Gianmarco godeva, ci sapeva fare.
Leccò le palle e tutta quell'asta turgida.
"Che puttano che sei" osservò Gianmarco.
Pippo era in preda ad un delirio mistico. Gli piaceva essere offeso durante l' amplesso.
Gianmarco però voleva anche altro, prese l' uomo, lo portò sul letto, si avvinghiò sulle gambe e cominciò a fottergli il buco del culo.
La posizione garantiva una bella spinta, il resto lo fece la forza di Gianmarco che sembrava voler romperglielo a forza quel buco.
Pippo si masturbò e venne.
L' uomo però non ne voleva proprio sapere di smettere.
Pippo era un continuo godere, il cazzo, da flaccido riprendeva vigore.
"Ora vediamo che sai fare te" disse Gianmarco mettendosi a pecora. Il cazzo di Pippo era il contrario di quello di Gianmarco, lungo e nemmeno due dita di circonferenza.
Le chiappe di Gianmarco sono belle sode. Pippo entró e Gianmarco lo accolse con un gridolino.
Cominciò la furia di Pippo nel pomparlo. Ora era lui a chiamarlo puttana.
"Si dai, fottila bene questa puttanaaaaa".
Pippo era estasiato di come lui, gracile, riusciva a dominare un omone come Gianmarco.
"Siii dai vengooooo" annunciò a bassa voce Gianmarco.
Ma Pippo voleva ricambiare il trattamento, non gli diede ascolto e continuò a fotterlo. Anche il cazzo di Gianmarco, da moscio, riprese la sua virilità.
Era tempo di cambiare posizione. Gianmarco da sotto e Pippo sopra che lo cavalca.
Gianmarco strinse i capezzoli del portiere intento a quella cavalcata delle valchirie. Pippo si prese l' uccello in mano e cominciò a segarsi.
"Dai Gianmarco che sto per venire".
Gianmarco aprì la bocca. Gli schizzi di sperma finirono dappertutto, sulla spalliera del letto, sui cuscini e qualcuno anche in bocca del tecnico.
Pippo si sfiló, si accovacciò e, aprendo la bocca, cominciò a segare quella nerchia.
Gianmarco esplose con due schizzi poderosi che finirono tutti in faccia di Pippo.
"Aaaah ci voleva" osservò Gianmarco.
"Si ma tua moglie?" chiese Pippo.
"Ah toh, eccola" disse il tecnico mentre prendeva il telefono.
"Mi ha appena scritto che si è fottuta il vicino e che le è piaciuto, che puttana".
"Quindi tu gli dirai anche questo" chiese Pippo.
"Certo, noi siamo una coppia aperta e siamo aperti... In tutti i sensi".
Persona sorridente e meticolosa, tiene tutto il condominio come una reliquia ed è per questo che, durante le riunioni di condominio, quando l' ordine del giorno riguardava lui, tutti erano d'accordo nel riconfermarlo.
Un venerdì di Novembre l' amministratore lo chiamò dicendole che l' indomani sarebbe venuto il tecnico per il controllo periodico della caldaia ma che sicuramente sarebbe arrivato dopo il suo orario di lavoro. Pippo diede la disponibilità in quanto il Sabato è un giorno tranquillo e poteva dargli retta maggiormente.
Verso l'una arrivò Gianmarco, il tecnico, Pippo lo accolse con un sorriso e lo portò direttamente al locale caldaie.
Gianmarco è un uomo molto prestante, rasato, carnagione olivastra e due spalle enormi. Pippo rimase folgorato.
"Guarda è roba di pochi minuti" assicurò il tecnico.
Pippo disse che lo sapevo ma pensò: "peccato!".
Il sudore scese quasi a gocce dal viso di Pippo, quelle mani enormi gli davano una sensazione di virilità.
Il tecnico se ne accorse, con un sorriso invitò Pippo ad andare a prendere una boccata d'aria, lo avrebbe chiamato lui quando finiva.
Pippo passeggiò nel cortile dello stabile, si riprese un po' e gli venne l' idea di provare ad andare ALL IN.
"Ho finito", lo avvertì il tecnico.
"Visto che sono quasi le 14, se vuoi puoi fermarti a pranzo, metto su una pasta al sugo". ALL IN
"Ma si dai, grazie dell' invito, in effetti avevo un po' di fame".
A tavola Gianmarco si complimentó per quella pasta pomodoro e basilico che aveva preparato Pippo.
I due conversarono amabilmente fino a che Pippo non scoprì che Gianmarco era sposato. Il portiere si fece scuro in volto cambiando totalmente approccio. Cominciò a sparecchiare e a lavare i piatti.
Gianmarco si avvicinò da dietro, fece aderire il cazzo sul suo culo.
"Questo mica mi impedisce di andare con altri".
Pippo rimase di pietra.
"Dai, rilassati, tanto lo so che ti piacerebbe provare il mio cazzo", mentre Gianmarco diceva questo cominciò a mettere le mani dentro le mutande di Pippo.
"Qui già stiamo all' erta".
L' atmosfera si fece sempre più piccante. Pippo capitolò. Inginocchiato davanti all' uomo ne scoprí un pene sui 19 centimetri, ma quello che impressionò più di tutti Pippo era la circonferenza del glande, quasi tre dita.
Cominciò a succhiare masturbandosi, Gianmarco godeva, ci sapeva fare.
Leccò le palle e tutta quell'asta turgida.
"Che puttano che sei" osservò Gianmarco.
Pippo era in preda ad un delirio mistico. Gli piaceva essere offeso durante l' amplesso.
Gianmarco però voleva anche altro, prese l' uomo, lo portò sul letto, si avvinghiò sulle gambe e cominciò a fottergli il buco del culo.
La posizione garantiva una bella spinta, il resto lo fece la forza di Gianmarco che sembrava voler romperglielo a forza quel buco.
Pippo si masturbò e venne.
L' uomo però non ne voleva proprio sapere di smettere.
Pippo era un continuo godere, il cazzo, da flaccido riprendeva vigore.
"Ora vediamo che sai fare te" disse Gianmarco mettendosi a pecora. Il cazzo di Pippo era il contrario di quello di Gianmarco, lungo e nemmeno due dita di circonferenza.
Le chiappe di Gianmarco sono belle sode. Pippo entró e Gianmarco lo accolse con un gridolino.
Cominciò la furia di Pippo nel pomparlo. Ora era lui a chiamarlo puttana.
"Si dai, fottila bene questa puttanaaaaa".
Pippo era estasiato di come lui, gracile, riusciva a dominare un omone come Gianmarco.
"Siii dai vengooooo" annunciò a bassa voce Gianmarco.
Ma Pippo voleva ricambiare il trattamento, non gli diede ascolto e continuò a fotterlo. Anche il cazzo di Gianmarco, da moscio, riprese la sua virilità.
Era tempo di cambiare posizione. Gianmarco da sotto e Pippo sopra che lo cavalca.
Gianmarco strinse i capezzoli del portiere intento a quella cavalcata delle valchirie. Pippo si prese l' uccello in mano e cominciò a segarsi.
"Dai Gianmarco che sto per venire".
Gianmarco aprì la bocca. Gli schizzi di sperma finirono dappertutto, sulla spalliera del letto, sui cuscini e qualcuno anche in bocca del tecnico.
Pippo si sfiló, si accovacciò e, aprendo la bocca, cominciò a segare quella nerchia.
Gianmarco esplose con due schizzi poderosi che finirono tutti in faccia di Pippo.
"Aaaah ci voleva" osservò Gianmarco.
"Si ma tua moglie?" chiese Pippo.
"Ah toh, eccola" disse il tecnico mentre prendeva il telefono.
"Mi ha appena scritto che si è fottuta il vicino e che le è piaciuto, che puttana".
"Quindi tu gli dirai anche questo" chiese Pippo.
"Certo, noi siamo una coppia aperta e siamo aperti... In tutti i sensi".
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