Via Pellegrino Matteucci 9 int 12
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
trans
Il signor Chiarelli dell' interno 12 era proprietario di uno dei ristoranti più in voga della città. Il suo lavoro lo aveva portato a soffrire d'insonnia.
La notte era il suo regno, conosceva ormai tutte le sfaccettature della vita notturna.
Di ritorno al ristorante, non aveva voglia di tornare a casa, aveva voglia più che altro di sesso. Ma non aveva voglia di una donna, ma di qualcos'altro.
Spulciando su un sito di incontri notó una descrizione: "Donna con sorpresa", lo aprì e vide delle foto di un trans. Lesse la descrizione: "ciao, sono Esmeralda da Medellin, 30 anni, sarò il tuo genio della lampada, solo che io non mi fermo a tre desideri, ma fino a quando tu non mi dirai basta. So essere attiva e passiva".
"Quasi quasi", fu così che le mandó un messaggio per chiederle un incontro.
Dopo neanche un minuto il signor Chiarelli ricevette la risposta da Esmeralda: "ciao tesoro, se vuoi possiamo vederci ora".
Si misero d'accordo e in mezz'ora Esmeralda arrivò a casa del signor Chiarelli.
Vestita con un tubino bianco, tacchi ed un trucco che adornava quel viso da latino americana.
Un seno veramente prosperoso e quei capelli neri come il carbone completarono quel lavoro di chirurgia. Il resto lo fece la natura donandole un'altezza di più di un metro e ottanta ed un fisico tonico.
Varcata la soglia Esmeralda baciò subito il signor Chiarelli, il quale le toccò quel pacco che già dava segni di rigonfiamento.
"Dai tesoro fammi vedere che sai fare", le chiese Esmeralda. Quel tocco di esotico alla voce le dava quel tocco in più in termini di sensualità. Il signor Chiarelli erano inginocchiato su quel cazzo che cominció a succhiare. Esmeralda, nel frattempo, cominciò a toccarsi i seni e a godere.
"Dai tesoro che dopo ti faccio il culo", il signor Chiarelli si chiese se mai quell'arnese potesse entrare nel suo antro posteriore visto che di queste dimensioni non lo aveva mai preso.
Esmeralda lo rassicuró, nella borsetta aveva portato, oltre ai preservativi, anche un lubrificante.
Il signor Chiarelli portò in camera da letto Esmeralda prevedendola. Arrivati i due si spogliarono, Esmeralda tiró fuori il lubrificante e se lo spalmò su quell'enorme bastone.
Il signor Chiarelli, ormai a pecora, a quell' immagine si eccitò tantissimo e ordinò ad Esmeralda di incularla subito.
"Eccomi tesoro, oggi Esmeralda è qui per te, tranquillo".
Cominciò ad infilare, i timori del signor Chiarelli si rivelarono fondati ma la sua esperienza gli suggeriva che prima o poi si sarebbe abituato.
"Ti piace il cazzo di Esmeralda?".
Il signor Chiarelli, con le interiora ormai arrese a quell'attacco di quell' ariete rispose che si e ordinò di prenderlo a schiaffi. Esmeralda allora cominciò con quelle mani grosse come pali a schiaffeggiare le chiappe.
Ad ogni colpo il signor Chiarelli rantolava un "Si".
Esmeralda si sfiló lasciando spazio ad un pertugio anale sempre più somigliante ad una voragine.
"Ora è il tuo turno" osservò l' uomo.
Anche il signor Chiarelli poteva vantare di un'attrezzatura di piacere importante. Esmeralda infatti anche lei si ritrovò con le interiora in festa.
Il signor Chiarelli la pompava e le disse in spagnolo che era la sua puttana. Esmeralda rispose: "si, yo amo ser la tu puta".
Colpi decisi ed affondati, quanto stavano godendo.
Esmeralda voleva sborrare, infatti, mentre il signor Chiarelli continuava imperterrito con quell'attacco dalle retrovie, la colombiana sborró.
Cercando di evitare il più possibile quello spreco il signor Chiarelli lo prese in bocca e leccò più sperma possibile.
"Mmm quanto è buona la sborra di Esmeralda" disse l' uomo.
I due si abbracciarono, allora il signor Chiarelli ordinó ad Esmeralda un pompino. Lei lo eseguì con maestria. Il signor Chiarelli venne.
"Anche tu sborra es muy bonita".
La notte era il suo regno, conosceva ormai tutte le sfaccettature della vita notturna.
Di ritorno al ristorante, non aveva voglia di tornare a casa, aveva voglia più che altro di sesso. Ma non aveva voglia di una donna, ma di qualcos'altro.
Spulciando su un sito di incontri notó una descrizione: "Donna con sorpresa", lo aprì e vide delle foto di un trans. Lesse la descrizione: "ciao, sono Esmeralda da Medellin, 30 anni, sarò il tuo genio della lampada, solo che io non mi fermo a tre desideri, ma fino a quando tu non mi dirai basta. So essere attiva e passiva".
"Quasi quasi", fu così che le mandó un messaggio per chiederle un incontro.
Dopo neanche un minuto il signor Chiarelli ricevette la risposta da Esmeralda: "ciao tesoro, se vuoi possiamo vederci ora".
Si misero d'accordo e in mezz'ora Esmeralda arrivò a casa del signor Chiarelli.
Vestita con un tubino bianco, tacchi ed un trucco che adornava quel viso da latino americana.
Un seno veramente prosperoso e quei capelli neri come il carbone completarono quel lavoro di chirurgia. Il resto lo fece la natura donandole un'altezza di più di un metro e ottanta ed un fisico tonico.
Varcata la soglia Esmeralda baciò subito il signor Chiarelli, il quale le toccò quel pacco che già dava segni di rigonfiamento.
"Dai tesoro fammi vedere che sai fare", le chiese Esmeralda. Quel tocco di esotico alla voce le dava quel tocco in più in termini di sensualità. Il signor Chiarelli erano inginocchiato su quel cazzo che cominció a succhiare. Esmeralda, nel frattempo, cominciò a toccarsi i seni e a godere.
"Dai tesoro che dopo ti faccio il culo", il signor Chiarelli si chiese se mai quell'arnese potesse entrare nel suo antro posteriore visto che di queste dimensioni non lo aveva mai preso.
Esmeralda lo rassicuró, nella borsetta aveva portato, oltre ai preservativi, anche un lubrificante.
Il signor Chiarelli portò in camera da letto Esmeralda prevedendola. Arrivati i due si spogliarono, Esmeralda tiró fuori il lubrificante e se lo spalmò su quell'enorme bastone.
Il signor Chiarelli, ormai a pecora, a quell' immagine si eccitò tantissimo e ordinò ad Esmeralda di incularla subito.
"Eccomi tesoro, oggi Esmeralda è qui per te, tranquillo".
Cominciò ad infilare, i timori del signor Chiarelli si rivelarono fondati ma la sua esperienza gli suggeriva che prima o poi si sarebbe abituato.
"Ti piace il cazzo di Esmeralda?".
Il signor Chiarelli, con le interiora ormai arrese a quell'attacco di quell' ariete rispose che si e ordinò di prenderlo a schiaffi. Esmeralda allora cominciò con quelle mani grosse come pali a schiaffeggiare le chiappe.
Ad ogni colpo il signor Chiarelli rantolava un "Si".
Esmeralda si sfiló lasciando spazio ad un pertugio anale sempre più somigliante ad una voragine.
"Ora è il tuo turno" osservò l' uomo.
Anche il signor Chiarelli poteva vantare di un'attrezzatura di piacere importante. Esmeralda infatti anche lei si ritrovò con le interiora in festa.
Il signor Chiarelli la pompava e le disse in spagnolo che era la sua puttana. Esmeralda rispose: "si, yo amo ser la tu puta".
Colpi decisi ed affondati, quanto stavano godendo.
Esmeralda voleva sborrare, infatti, mentre il signor Chiarelli continuava imperterrito con quell'attacco dalle retrovie, la colombiana sborró.
Cercando di evitare il più possibile quello spreco il signor Chiarelli lo prese in bocca e leccò più sperma possibile.
"Mmm quanto è buona la sborra di Esmeralda" disse l' uomo.
I due si abbracciarono, allora il signor Chiarelli ordinó ad Esmeralda un pompino. Lei lo eseguì con maestria. Il signor Chiarelli venne.
"Anche tu sborra es muy bonita".
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