Giulia e Riccardo pt16

di
genere
incesti

Quella scopata creó un rapporto di complicità tra Nadia ed i figli, a letto quel trio ormai faceva numeri da circo. Riccardo che ormai sapeva benissimo usare il cazzo riuscendo anche a scopare in relazione al buco che penetrava, Giulia ormai lo prendeva in culo senza il benché minimo dolore e Nadia, dal canto suo, aveva riscoperto la gioia del sesso.
Su internet Nadia aveva trovato un gioco. Una confezione da tre mazzi di carte.
C'erano tre livelli.
Il primo livello consisteva in domande piccanti, il secondo invece trattava di approcci sessuali mentre il terzo era sulle posizioni sessuali. Solo che c'era un problema, il gioco era tarato per due e loro erano tre, ma con un po' di ingegno si poteva adattare.
Fuori faceva freddo, il vento faceva sbattere gli alberi. Carlo era uscito con Gianni e prima dell' alba non sarebbe rincasato.
Nadia, in assenza del marito, vestiva sempre più provocante. Anche quella sera.
Finita la cena Nadia aprì il pacco davanti ai loro figli.
Riccardo e Giulia chiesero spiegazioni su cosa fosse e Nadia fu ben lieta di spiegarlo.
La prima carta la scartó Riccardo.
La domanda era: "Cosa provi quando sai che stai per fare sesso?".
Nadia disse frenesia, Giulia invece gioia.
Riccardo non rispose in quanto la regola che si erano creati loro tre consisteva che il mazziere non rispondeva.
Ora toccava a Nadia: "A chi pensi quando ti masturbi?".
La risposta di Giulia: "mi masturbo guardando i porno ma mi proiettavo su Alessandro, il figlio dei dirimpettai di zio, quanto mi eccitava, immaginavo che mi possedeva ed io che ciucciavo quel cazzo. Madò se ci ripenso, poi sono passato a Ricky, mamma è stato il primo cazzo. La differenza con Alessandro è stata che alla fine Riccardo me lo scopo".
Riccardo: "la prima sega l' ho dedicata a te, si, diciamo che avevo il complesso di Edipo. Odoravo il tuo intimo, sapeva di te. Mi ci segavo. Ovviamente sborravo sulla tazza del WC". La risposta scatenò il lato dolce della madre che se lo abbracciò e se lo baciò.
Ora era Giulia mazziere.
"Descrivete il vostro momento più bello nel sesso".
Riccardo: "Giulia quando me lo prende in bocca. Mamma anche tu sei brava ma mi eccita pensare che mia sorella abbia imparato col mio uccello".
Nadia: "ce ne sarebbero tanti, ma a me piace stare sopra, mi fa sentire padrona della situazione. È proprio da questa posizione che ho avuto gli orgasmi migliori".
Ora secondo livello: quello degli approcci.
Anche qui il mazziere di turno non "giocava". Si cominciò sempre con Riccardo. La carta recitò: "avvicinarsi al proprio partner e soffiare dolcemente dietro al suo orecchio". Allora Giulia si avvicinò a Nadia, le soffiò e Nadia ebbe una sorta di solletico. Ora è Giulia a dover pescare. Nadia doveva baciare il collo del figlio per dieci secondi. Il bacio era alla francese. Quel misto lingua bocca fece eccitare Riccardo. Al terzo livello nemmeno ci arrivarono, la sorella prese il cazzo in bocca e la madre passò a baciarselo.
"Mmm che bello essere beato tra le donne" disse Riccardo.
Nadia allora andò a fare compagnia alla figlia.
Giulia se lo mise tutto in bocca e Nadia lo segó. Riccardo era in brodo di giuggiole.
Il terzetto si spostò sul divano, Nadia e Giulia a pecora. Riccardo decise di penetrare Giulia nella fica. Nadia si masturbò alla vista della figlia che godeva.
Riccardo pompò con dovizia, Giulia rantoló.
Ora era il turno della madre. Non poteva resistere a quel culo marmoreo ed infatti cominciò da lì. Giulia aprì le chiappe della madre per poterlo fare entrare meglio. Nadia lo incoraggiava. Riccardo ogni tanto lo sfilava e lo porgeva alla bocca della sorella che lo leccava e poi lo rimetteva nel culo materno.
Nadia cominciò a manifestare i primi sintomi dell' orgasmo.
"Si figlio mioooo inculala questa puttana di mamma".
Anche la sorella reclamó la sua dose di cazzo in culo, solo che aveva voglia di leccare anche la patata. Così, mentre Riccardo lavorava nelle retrovie, Giulia si dava da fare in avanti.
Le palle di Riccardo erano gonfie. Stava per venire, inondó il culo di Giulia.
Per le due donne però non era abbastanza, ne volevano ancora. Giulia continuó quel lavoro nella bocca della madre che gemeva. Riccardo le guardò beatamente.
"Guarda che facciamo questo perché il cazzo lo vogliamo ancora" gli disse Giulia.
Dopo neanche due minuti Riccardo, senza preavviso, prese da dietro Giulia, stavolta in fica e riprese a scoparla. Giulia gradí molto quell' intrusione. "Si daiii fratellinooooo vengooooo".
Ora Riccardo seduto sul divano impalava la madre toccandole i seni. Da dietro Giulia si divertí con l'entrata posteriore. L' orgasmo più veloce della storia ebbe Nadia. Una sorta di eiaculazione precoce al femminile. Ma nonostante questo di smettere non aveva l' intenzione. Dopo un momento di pausa riprese.
La figlia tornò a leccarle il culo. Ed ecco che stavolta Nadia venne ancora più intensamente e crollò.
Ora era il turno di Giulia, il cazzo di Riccardo entrò come un coltello nel burro. Anche Giulia ebbe un orgasmo repentino.
"Siiiii che bellooooo". Anche Giulia si accasciò.
Riccardo le guardò come a dire: "sapete quello che voglio:.
Sguardo d'intesa tra mamma e figlia.
"Inginocchiati", gli ordinò Nadia.
Nel giro di un minuto le due donne squirtarono e Riccardo bevve tutto. Poi passò a leccare le due patate.
Mentre succedeva questo Riccardo si masturbò. Stava per venire quando le due donne lo alzarono in piedi per dissetarsi di sperma.
"Aaahh ci voleva".
I tre si baciarono e si diedero la buonanotte. Dormirono beatamente.
scritto il
2024-11-04
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