Giulia e Riccardo pt10
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
trio
Da quell'ultima volta nella casetta Giulia si dimostrò molto più fredda nei confronti di Riccardo. Ormai erano settimane che respingeva tutti gli approcci.
Gli eventi degli ultimi mesi l'avevano stravolta ed ora, dopo un periodo di euforia, era tempo di dover realizzare cosa stesse succedendo.
Chi invece in famiglia non si faceva questi problemi era Carlo. In clinica stava espletando qualche pratica con la sua infermiera, una rogna previdenziale.
Una volta terminato Sandra confessò una cosa a Carlo: "sai, da quando viene quella rappresentante che sogno di farmela, leccarla tutta, mmm, pensi di potermi dare una mano?".
Carlo le disse che Stefania sarebbe venuta l'indomani sera e che aveva in mente un piano: "quando arriva tu l' annunci, chiudi la porta e rimani lì. Occhio a non farti scoprire, dammi solo il tempo di scaldare l' ambiente e poi entra".
L' indomani arrivò, Stefania entrò nell' ufficio di Carlo. Contrariamente alle altre volte Carlo la fece accomodare sul divano e le offrí un bicchiere di Whisky.
Stefania rimase spiazzata, chiese perché, nonostante sia entrata da 30 secondi ancora del cazzo neanche l'ombra.
C: "mi devi togliere una curiosità", la fece accomodare sul divano, "vorrei sapere cosa è successo da quando te e Adele siete andate via fino a che non vi abbiamo beccato".
Stefania cominciò a raccontare: "mi ha fatto fare un tour della casa, ci guardavamo, ci facevamo i complimenti, non so cosa mi stesse prendendo ma cominciai a desiderarla. Arrivata in camera da letto neanche l' ho vista, ci siamo accarezzate ed il bacio è venuto da sé". Carlo cominciò a massaggiarsi il pacco da sopra ai pantaloni.
"Sono stata io la prima ad infilare la mano nelle mutandine di Adele trovandola un lago. Lei facilitava i miei movimenti allargando le gambe, ah quanto godeva". Carlo, liberando il palo della cuccagna disse di continuare a raccontare.
"Adele poi mi fermò, ci siamo spogliate. Io, adagiata sul letto e Adele che con la lingua passò dalla bocca ai seni, alla pancia e mi leccò la patata".
Carlo cominciò a massaggiare delicatamente la sua asta.
Stefania aprì le gambe e cominciò anche lei la sua opera di mano da sopra le mutande.
Sandra, da dietro la porta, invece cominciava a sentire le vampate che precedono l'eccitazione.
"Poi, il resto lo sai".
Carlo allora, ormai infoiato come un mandrillo, cominciò a leccare la fica, Stefania inarcò la schiena lasciando alla vista di Sandra la sua faccia in preda alla lussuria più estrema.
Sandra si toccò da sotto la divisa anche perché Stefania faceva sentire.
"Ah, che bellooooo". Carlo ormai era una saetta, si aiutó anche con le mani che infilò senza un minimo di difficoltà nell' intimità di Stefania.
Carlo si posizionò di fianco a Stefania, la quale si mise sopra di lui.
Urla di goduria accompagnarono l' ingresso del cazzo su quella fregna. Sandra, ben consapevole di quale piacere fosse capace di dare dovette strozzare in gola l'urlo del culmine.
Stefania cominciò quella cavalcata trionfale a ritmo di soldati al galoppo durante un attacco.
Sandra, dal buco della serratura, vedeva quei seni ballonzolare, basta, era troppo per lei. Irruppe nella stanza: "ah, guardate qui i cuori li curiamo non li facciamo scoppiare".
Carlo la rimproverò per recitare la parte, Stefania invece, mostrando lussuriosa alla lingua disse che visto che ormai era entrata poteva unirsi a loro.
Sandra si avvicinò, la situazione vedeva Carlo seduto sul divano e Stefania che ancora faceva su e giù mentre Sandra porse la sua fica da leccare a Stefania che così fece mentre si cavalcò.
Il gruppo ricominciò a godere.
Stefania venne sconquassata da un primo orgasmo.
Carlo fece mettere a pecorina sul divano le due donne e si trovò nella dolce scelta su quale inculare prima. Sandra le disse di cominciare da Stefania che era pur sempre un ospite. Carlo allora cominciò a dilettarsi con quel culo. Stefania e Sandra si concessero dei baci.
Il rumore delle chiappe che sbattono con le palle si fece quasi assordante.
Stefania cominciò a masturbarsi ma venne fermata da Sandra che, da sotto cominciò a leccare. Ogni tanto Carlo sfilava il cazzone per porgerlo alla bocca di Sandra la quale lo leccava un po' per poi infilarlo reinserirlo nuovamente.
Sandra stava esaudendo il suo desiderio. Quando Stefania raggiunse il diapason dell' eccitazione urlando la bocca di Sandra era piena degli umori dell' altra donna.
Ora tocca a Sandra ad essere inculata, non vedeva l'ora, tornava ad assaporare quel cazzo ed in più con contorno lesbo. Il cazzo si fece strada, Sandra cominciò a godere come una porca.
Stefania ricambiò il favore leccandola.
Già prossima all' orgasmo Sandra venne quasi subito, ora era la bocca di Stefania che sapeva di Sandra.
Le due donne cominciarono a leccare insieme il cazzo del dottore, alternandosi tra palle e cappella e, a turno, prendendolo tutto in bocca.
Ma stavolta era la patata di Sandra che reclamava il suo divertimento. Fu così che, mettendosi a gambe larghe sul divano venne penetrata e, Stefania, da dietro, le metteva in bocca le sue dita zuppe di liquido.
"Ah siiiii vengoooooooo".
E fu così che Sandra sentì il suo ennesimo orgasmo.
Carlo aveva due palle grosse come palloni sonda. Le donne capirono che doveva venire, si inginocchiarono con la lingua di fuori ad accogliere quel seme che arrivò dopo nemmeno 15 secondi.
Alcuni schizzi arrivarono nella bocca delle due donne, altri colarono sul corpo nudo di Stefania e sulla divisa di Sandra.
Sfiniti ed appagati Carlo prese 3 bicchieri e verso il Whisky.
"Alla salute".
Gli eventi degli ultimi mesi l'avevano stravolta ed ora, dopo un periodo di euforia, era tempo di dover realizzare cosa stesse succedendo.
Chi invece in famiglia non si faceva questi problemi era Carlo. In clinica stava espletando qualche pratica con la sua infermiera, una rogna previdenziale.
Una volta terminato Sandra confessò una cosa a Carlo: "sai, da quando viene quella rappresentante che sogno di farmela, leccarla tutta, mmm, pensi di potermi dare una mano?".
Carlo le disse che Stefania sarebbe venuta l'indomani sera e che aveva in mente un piano: "quando arriva tu l' annunci, chiudi la porta e rimani lì. Occhio a non farti scoprire, dammi solo il tempo di scaldare l' ambiente e poi entra".
L' indomani arrivò, Stefania entrò nell' ufficio di Carlo. Contrariamente alle altre volte Carlo la fece accomodare sul divano e le offrí un bicchiere di Whisky.
Stefania rimase spiazzata, chiese perché, nonostante sia entrata da 30 secondi ancora del cazzo neanche l'ombra.
C: "mi devi togliere una curiosità", la fece accomodare sul divano, "vorrei sapere cosa è successo da quando te e Adele siete andate via fino a che non vi abbiamo beccato".
Stefania cominciò a raccontare: "mi ha fatto fare un tour della casa, ci guardavamo, ci facevamo i complimenti, non so cosa mi stesse prendendo ma cominciai a desiderarla. Arrivata in camera da letto neanche l' ho vista, ci siamo accarezzate ed il bacio è venuto da sé". Carlo cominciò a massaggiarsi il pacco da sopra ai pantaloni.
"Sono stata io la prima ad infilare la mano nelle mutandine di Adele trovandola un lago. Lei facilitava i miei movimenti allargando le gambe, ah quanto godeva". Carlo, liberando il palo della cuccagna disse di continuare a raccontare.
"Adele poi mi fermò, ci siamo spogliate. Io, adagiata sul letto e Adele che con la lingua passò dalla bocca ai seni, alla pancia e mi leccò la patata".
Carlo cominciò a massaggiare delicatamente la sua asta.
Stefania aprì le gambe e cominciò anche lei la sua opera di mano da sopra le mutande.
Sandra, da dietro la porta, invece cominciava a sentire le vampate che precedono l'eccitazione.
"Poi, il resto lo sai".
Carlo allora, ormai infoiato come un mandrillo, cominciò a leccare la fica, Stefania inarcò la schiena lasciando alla vista di Sandra la sua faccia in preda alla lussuria più estrema.
Sandra si toccò da sotto la divisa anche perché Stefania faceva sentire.
"Ah, che bellooooo". Carlo ormai era una saetta, si aiutó anche con le mani che infilò senza un minimo di difficoltà nell' intimità di Stefania.
Carlo si posizionò di fianco a Stefania, la quale si mise sopra di lui.
Urla di goduria accompagnarono l' ingresso del cazzo su quella fregna. Sandra, ben consapevole di quale piacere fosse capace di dare dovette strozzare in gola l'urlo del culmine.
Stefania cominciò quella cavalcata trionfale a ritmo di soldati al galoppo durante un attacco.
Sandra, dal buco della serratura, vedeva quei seni ballonzolare, basta, era troppo per lei. Irruppe nella stanza: "ah, guardate qui i cuori li curiamo non li facciamo scoppiare".
Carlo la rimproverò per recitare la parte, Stefania invece, mostrando lussuriosa alla lingua disse che visto che ormai era entrata poteva unirsi a loro.
Sandra si avvicinò, la situazione vedeva Carlo seduto sul divano e Stefania che ancora faceva su e giù mentre Sandra porse la sua fica da leccare a Stefania che così fece mentre si cavalcò.
Il gruppo ricominciò a godere.
Stefania venne sconquassata da un primo orgasmo.
Carlo fece mettere a pecorina sul divano le due donne e si trovò nella dolce scelta su quale inculare prima. Sandra le disse di cominciare da Stefania che era pur sempre un ospite. Carlo allora cominciò a dilettarsi con quel culo. Stefania e Sandra si concessero dei baci.
Il rumore delle chiappe che sbattono con le palle si fece quasi assordante.
Stefania cominciò a masturbarsi ma venne fermata da Sandra che, da sotto cominciò a leccare. Ogni tanto Carlo sfilava il cazzone per porgerlo alla bocca di Sandra la quale lo leccava un po' per poi infilarlo reinserirlo nuovamente.
Sandra stava esaudendo il suo desiderio. Quando Stefania raggiunse il diapason dell' eccitazione urlando la bocca di Sandra era piena degli umori dell' altra donna.
Ora tocca a Sandra ad essere inculata, non vedeva l'ora, tornava ad assaporare quel cazzo ed in più con contorno lesbo. Il cazzo si fece strada, Sandra cominciò a godere come una porca.
Stefania ricambiò il favore leccandola.
Già prossima all' orgasmo Sandra venne quasi subito, ora era la bocca di Stefania che sapeva di Sandra.
Le due donne cominciarono a leccare insieme il cazzo del dottore, alternandosi tra palle e cappella e, a turno, prendendolo tutto in bocca.
Ma stavolta era la patata di Sandra che reclamava il suo divertimento. Fu così che, mettendosi a gambe larghe sul divano venne penetrata e, Stefania, da dietro, le metteva in bocca le sue dita zuppe di liquido.
"Ah siiiii vengoooooooo".
E fu così che Sandra sentì il suo ennesimo orgasmo.
Carlo aveva due palle grosse come palloni sonda. Le donne capirono che doveva venire, si inginocchiarono con la lingua di fuori ad accogliere quel seme che arrivò dopo nemmeno 15 secondi.
Alcuni schizzi arrivarono nella bocca delle due donne, altri colarono sul corpo nudo di Stefania e sulla divisa di Sandra.
Sfiniti ed appagati Carlo prese 3 bicchieri e verso il Whisky.
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