Giulia e Riccardo pt7
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
orge
Da quella volta in clinica le visite di Stefania furono soventi.
Di solito un approccio così diretto non lo avrebbe mai accettato ma c'era qualcosa in Carlo che la poneva sotto il suo controllo.
Quel Mercoledì era quasi ora di cena quando Stefania si palesò.
Arrivata sull'uscio della porta dell' ufficio venne fatta entrare da Carlo.
"Buonasera troia", con queste parole Carlo la salutó, si avvicinò e scoprí con sua enorme sorpresa che non portava le mutandine.
"Allora hai capito che non mi piace perdere tempo, una troia intelligente sei!".
"Neanche a me se per questo".
Carlo le disse che non sarebbero rimaste qui.
"E dove andiamo?"
"Fai quello che ti dico senza troppe domande!".
Il viaggio in auto durò all' incirca 20 minuti quando arrivarono davanti al cancello di una villa.
Stefania era preda di un misto tra paura ed eccitazione.
"Adele apri sono io, Carlo".
Il SUV percorse quel lungo vialetto sterrato. Ad attendere i due sono Gianni e Adele. Gianni è l' amico di una vita di Carlo, stimato ingegnere edile, brizzolato e sportivo come Carlo.
Adele, la moglie, una biondina alta 160cm, dolce quanto troia, riusciva sempre a mettere a suo agio gli ospiti.
Carlo e Gianni si abbracciarono e Stefania venne introdotta al gruppo.
Tesa come una corda di violino, guardava intorno a quel grande salone.
Bevvero qualche bicchiere per scacciare via la tensione.
Stefania e Adele si piacquero subito.
Cominciarono a scherzare amabilmente, si scambiavano qualche complimento e si cominciarono anche ad accarezzare.
Parlando del più e del meno il tempio passò in fretta.
Adele propose di fare fare a Stefania un tour della casa.
Le sue donne si allontanarono tenendosi per mano.
Gianni chiese a Carlo come avesse trovato quel bocconcino.
"È venuta una volta presentandomi un farmaco, sai bene quanto odi i rappresentanti ma vedendola mi sono detto che questo incontro poteva avere una svolta".
Gianni: "e infatti l'ha avuta, quando mi hai chiamato ho subito pensato che la situazione poteva essere interessante, anche Adele era entusiasta, sai, scopiamo tanto ma ci mancano gli scambi di coppia".
Carlo: "non c'è tempo mai per fare quello che ci piace".
Gianni si accorse che le due donne ancora non ritornarono.
"D'accordo che casa è grande ma mezz'ora mi pare un po' troppo, e questo significa solo una cosa, andiamo a controllare".
Arrivati davanti alla camera da letto videro il bel culetto di Adele a pecora e lei che leccava la passera di Stefania.
Appena resasi conto della presenza dei due, Stefania fece per coprirsi ma Adele la rincuorò.
"Stefania, amore mio, va tutto bene, sarà tutto bellissimo!". E poi, rivolgendosi a loro: "beh ci diamo da fare?".
"Carlo, il culo di Adele è tutto tuo!".
Carlo raccolse l' invito e penetrò Adele, la donna rispose con un urlo di goduria dentro la fica di Stefania, la quale ormai armeggiava con il cazzo di Gianni, una bestia.
Adele leccava con dovizia mentre Stefania ormai aveva preso familiarità con quel cazzo.
"Cazzo Gianni che culo che ha tua moglie".
Gianni: "E che bocca che ha questa troia".
Carlo: "devi vedere il culo, pensa che sono stato il primo a romperglielo".
Era tempo di invertire, Gianni prese ad inculare Stefania che a sua volta leccava Adele, la quale leccava il cazzo di Carlo.
Gianni: "aaahh questo culo sembra più fatto per i cazzi che per la merda".
Le donne ormai avevano perso il conto degli orgasmi.
Staccati da quella posizione i maschi si distesero e le donne sopra a smorza candela.
Stefania che si scopava Carlo e Adele Gianni. Mentre le donzelle cavalcarono, giocarono con le loro lingue.
Carlo prese a schiaffi le chiappe di Stefania mentre Adele era penetrata con un dito. Prima Adele e poi Stefania raggiunsero il culmine.
Carlo e Gianni si alzarono in piedi offrendo i loro bastoni alle bocche vogliose delle donne.
Leccarono con golosità inaudita masturbandosi, mettendoci anche la saliva.
Gianni prima e Carlo dopo fermarono le fermarono.
"Non vogliamo venire prima del momento clou", disse Gianni.
Stefania chiese cosa fosse questo momento clou.
"Ora, a turno, vi infiliamo questi due cazzoni uno in fica e l' altro in culo".
"No, non mi sento pronta" cercò di protestare Stefania.
"Sta zitta" le ordinò Carlo.
"Sta zitto tu Carlo" ribatté Adele.
Adele chiese cinque minuti nei quali disse a Stefania che capiva il suo momento di titubanza ma che tutto sarebbe andato per il verso giusto e avrebbe goduto come non mai.
"Venite ragazzi" ordinò Adele.
"Comincio io, tu Stefania masturbati, ti servirà a rilassarti".
Carlo si posizionò sotto, Adele prese il cazzo nella fica, "aaaah godoooo".
Gianni allora, da sopra cominciò a farsi strada nello sfintere.
"Aaaaaah siiiiiii quanto mi mancavano due cazziiiiii".
Stefania non si masturbò ma vide quella scena prima paralizzata dalla paura. Adele sembrava preda di un esorcismo.
"Cristooooo è bellissimooooo", venne.
Adesso era Gianni che da sotto la penetrava e Carlo si divertiva da dietro. La pomparono senza sosta e, fu così che il secondo orgasmo arrivò alla velocità della luce.
Nel frattempo Stefania cambiò espressione, con la lingua scoperta cominciò a guardare quella scena con un misto di eccitazione e curiosità.
Liberata da quel doppio assalto la donna fece per avvicinarsi a Stefania, le leccò la fica, così, giusto per essere sicura che sia eccitata a puntino.
Adele: "ragazzi è pronta, ma il gioco lo conduco io, tu Carlo stai sotto, mentre Gianni sopra".
Carlo: "perché?".
Adele: "ha la patata bagnata, quindi il cazzo entra sicuramente mentre il culo no, e, conoscendo la tua "delicatezza" è meglio che Gianni cominci dal culo".
La fermezza di Adele tranquillizzò Stefania che prese ad impalarsi sul cazzo.
"Bene Stefania, amore mio, rimani così affinché Gianni possa entrare".
Stefania obbediva ai suoi ordini.
Adele: "Gianni, comincia ma piano, e tu Stefania, dimmi come ti senti, voglio accompagnarti pian piano al piacere estremo".
Gianni cominciò ad entrare.
"Ahia, male".
"Amore fai piano, entra molto dolcemente".
Gianni eseguì, le interiora di Stefania ancora erano doloranti e lo diventarono di più pian piano che Gianni entrò.
"Stefania ora il cazzo è tutto dentro, come ti senti?".
"Adele sembra meglio, anzi..."
"Ottimo ragazzi, cominciate, a questo punto non vi devo dire niente".
Carlo e Gianni la scoparono all' unisono.
"Madonnaaaaa che bellooooo, più forteeeeee", urlò Stefania.
Adele cominciò a capire che la cosa stava andando per il verso giusto e che non c'era più bisogno delle sue indicazioni.
"Siiiiiiiiiiiiiii", Stefania provò l' orgasmo più intenso della sua vita, Adele nel frattempo, in piedi, si masturbava lasciando cadere i liquidi in faccia di Carlo.
I due amici erano infoiatissimi. La pomparono con più vigore e fu così che Stefania venne per la seconda volta.
Adele le chiese come stava e Stefania la ringrazió.
I due uomini si misero in piedi sborrando a tutto spiano, le donne, con un bacio, si scambiarono tutto quel seme.
In macchina Stefania era in pace con sé stessa. Soddisfatta più che mai. Aveva deciso che sarebbe ritornata a trovare Gianni e Adele anche da sola.
Di solito un approccio così diretto non lo avrebbe mai accettato ma c'era qualcosa in Carlo che la poneva sotto il suo controllo.
Quel Mercoledì era quasi ora di cena quando Stefania si palesò.
Arrivata sull'uscio della porta dell' ufficio venne fatta entrare da Carlo.
"Buonasera troia", con queste parole Carlo la salutó, si avvicinò e scoprí con sua enorme sorpresa che non portava le mutandine.
"Allora hai capito che non mi piace perdere tempo, una troia intelligente sei!".
"Neanche a me se per questo".
Carlo le disse che non sarebbero rimaste qui.
"E dove andiamo?"
"Fai quello che ti dico senza troppe domande!".
Il viaggio in auto durò all' incirca 20 minuti quando arrivarono davanti al cancello di una villa.
Stefania era preda di un misto tra paura ed eccitazione.
"Adele apri sono io, Carlo".
Il SUV percorse quel lungo vialetto sterrato. Ad attendere i due sono Gianni e Adele. Gianni è l' amico di una vita di Carlo, stimato ingegnere edile, brizzolato e sportivo come Carlo.
Adele, la moglie, una biondina alta 160cm, dolce quanto troia, riusciva sempre a mettere a suo agio gli ospiti.
Carlo e Gianni si abbracciarono e Stefania venne introdotta al gruppo.
Tesa come una corda di violino, guardava intorno a quel grande salone.
Bevvero qualche bicchiere per scacciare via la tensione.
Stefania e Adele si piacquero subito.
Cominciarono a scherzare amabilmente, si scambiavano qualche complimento e si cominciarono anche ad accarezzare.
Parlando del più e del meno il tempio passò in fretta.
Adele propose di fare fare a Stefania un tour della casa.
Le sue donne si allontanarono tenendosi per mano.
Gianni chiese a Carlo come avesse trovato quel bocconcino.
"È venuta una volta presentandomi un farmaco, sai bene quanto odi i rappresentanti ma vedendola mi sono detto che questo incontro poteva avere una svolta".
Gianni: "e infatti l'ha avuta, quando mi hai chiamato ho subito pensato che la situazione poteva essere interessante, anche Adele era entusiasta, sai, scopiamo tanto ma ci mancano gli scambi di coppia".
Carlo: "non c'è tempo mai per fare quello che ci piace".
Gianni si accorse che le due donne ancora non ritornarono.
"D'accordo che casa è grande ma mezz'ora mi pare un po' troppo, e questo significa solo una cosa, andiamo a controllare".
Arrivati davanti alla camera da letto videro il bel culetto di Adele a pecora e lei che leccava la passera di Stefania.
Appena resasi conto della presenza dei due, Stefania fece per coprirsi ma Adele la rincuorò.
"Stefania, amore mio, va tutto bene, sarà tutto bellissimo!". E poi, rivolgendosi a loro: "beh ci diamo da fare?".
"Carlo, il culo di Adele è tutto tuo!".
Carlo raccolse l' invito e penetrò Adele, la donna rispose con un urlo di goduria dentro la fica di Stefania, la quale ormai armeggiava con il cazzo di Gianni, una bestia.
Adele leccava con dovizia mentre Stefania ormai aveva preso familiarità con quel cazzo.
"Cazzo Gianni che culo che ha tua moglie".
Gianni: "E che bocca che ha questa troia".
Carlo: "devi vedere il culo, pensa che sono stato il primo a romperglielo".
Era tempo di invertire, Gianni prese ad inculare Stefania che a sua volta leccava Adele, la quale leccava il cazzo di Carlo.
Gianni: "aaahh questo culo sembra più fatto per i cazzi che per la merda".
Le donne ormai avevano perso il conto degli orgasmi.
Staccati da quella posizione i maschi si distesero e le donne sopra a smorza candela.
Stefania che si scopava Carlo e Adele Gianni. Mentre le donzelle cavalcarono, giocarono con le loro lingue.
Carlo prese a schiaffi le chiappe di Stefania mentre Adele era penetrata con un dito. Prima Adele e poi Stefania raggiunsero il culmine.
Carlo e Gianni si alzarono in piedi offrendo i loro bastoni alle bocche vogliose delle donne.
Leccarono con golosità inaudita masturbandosi, mettendoci anche la saliva.
Gianni prima e Carlo dopo fermarono le fermarono.
"Non vogliamo venire prima del momento clou", disse Gianni.
Stefania chiese cosa fosse questo momento clou.
"Ora, a turno, vi infiliamo questi due cazzoni uno in fica e l' altro in culo".
"No, non mi sento pronta" cercò di protestare Stefania.
"Sta zitta" le ordinò Carlo.
"Sta zitto tu Carlo" ribatté Adele.
Adele chiese cinque minuti nei quali disse a Stefania che capiva il suo momento di titubanza ma che tutto sarebbe andato per il verso giusto e avrebbe goduto come non mai.
"Venite ragazzi" ordinò Adele.
"Comincio io, tu Stefania masturbati, ti servirà a rilassarti".
Carlo si posizionò sotto, Adele prese il cazzo nella fica, "aaaah godoooo".
Gianni allora, da sopra cominciò a farsi strada nello sfintere.
"Aaaaaah siiiiiii quanto mi mancavano due cazziiiiii".
Stefania non si masturbò ma vide quella scena prima paralizzata dalla paura. Adele sembrava preda di un esorcismo.
"Cristooooo è bellissimooooo", venne.
Adesso era Gianni che da sotto la penetrava e Carlo si divertiva da dietro. La pomparono senza sosta e, fu così che il secondo orgasmo arrivò alla velocità della luce.
Nel frattempo Stefania cambiò espressione, con la lingua scoperta cominciò a guardare quella scena con un misto di eccitazione e curiosità.
Liberata da quel doppio assalto la donna fece per avvicinarsi a Stefania, le leccò la fica, così, giusto per essere sicura che sia eccitata a puntino.
Adele: "ragazzi è pronta, ma il gioco lo conduco io, tu Carlo stai sotto, mentre Gianni sopra".
Carlo: "perché?".
Adele: "ha la patata bagnata, quindi il cazzo entra sicuramente mentre il culo no, e, conoscendo la tua "delicatezza" è meglio che Gianni cominci dal culo".
La fermezza di Adele tranquillizzò Stefania che prese ad impalarsi sul cazzo.
"Bene Stefania, amore mio, rimani così affinché Gianni possa entrare".
Stefania obbediva ai suoi ordini.
Adele: "Gianni, comincia ma piano, e tu Stefania, dimmi come ti senti, voglio accompagnarti pian piano al piacere estremo".
Gianni cominciò ad entrare.
"Ahia, male".
"Amore fai piano, entra molto dolcemente".
Gianni eseguì, le interiora di Stefania ancora erano doloranti e lo diventarono di più pian piano che Gianni entrò.
"Stefania ora il cazzo è tutto dentro, come ti senti?".
"Adele sembra meglio, anzi..."
"Ottimo ragazzi, cominciate, a questo punto non vi devo dire niente".
Carlo e Gianni la scoparono all' unisono.
"Madonnaaaaa che bellooooo, più forteeeeee", urlò Stefania.
Adele cominciò a capire che la cosa stava andando per il verso giusto e che non c'era più bisogno delle sue indicazioni.
"Siiiiiiiiiiiiiii", Stefania provò l' orgasmo più intenso della sua vita, Adele nel frattempo, in piedi, si masturbava lasciando cadere i liquidi in faccia di Carlo.
I due amici erano infoiatissimi. La pomparono con più vigore e fu così che Stefania venne per la seconda volta.
Adele le chiese come stava e Stefania la ringrazió.
I due uomini si misero in piedi sborrando a tutto spiano, le donne, con un bacio, si scambiarono tutto quel seme.
In macchina Stefania era in pace con sé stessa. Soddisfatta più che mai. Aveva deciso che sarebbe ritornata a trovare Gianni e Adele anche da sola.
1
1
voti
voti
valutazione
6.3
6.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Giulia e Riccardo pt6racconto sucessivo
Giulia e Riccardo pt8
Commenti dei lettori al racconto erotico