Tradito

di
genere
poesie

Ti guardo
ti concedi,
le sue mani scure sulla tua pelle candida,

la sua bocca scivola
 dove un tempo ero io.
Ti guardo, mi tradisci,
eppure non distolgo lo sguardo.

Ogni tuo ansito è lama,
mi trafigge e lacera,

impasto di vergogna e desiderio,
mi ferisce e m’accende,

piaga che pulsa,
dolorosa e deliziosa.
Lui ti stringe,
implori il suo scettro,
e lui affonda nella tua carne,

mentre io resto qui,
inerme,

a guardare il mio desiderio
 diventare piacere di un altro.
Impotente,

fremo per ogni tuo sussurro,

per i tuoi respiri affannati,

per quel corpo che fu mio,
e ora è solo suo.
La gelosia mi strugge,
ma l’eccitazione mi domina,
mentre ti guardo:

nuda, calda, arrendevole, soddisfatta.

Mi sorridi,
mi rendi complice di quella dissoluta tortura.

L’umiliazione che provo, eccitata,
è parte del gioco,
di questa danza tra piacere e sofferenza,
dove perdo me stesso
 in un desiderio che sfugge via.
di
scritto il
2024-11-08
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voti
valutazione
7.3
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