Giulia e Riccardo parte finale

di
genere
etero

Ormai erano mesi che i tre non avevano più rapporti, la fiamma si stava spegnendo e loro non la volevano riaccendere, inconsciamente hanno capito che non potevano andare avanti così.
Ma la loro alleanza ha portato i suoi frutti. Nadia e Giulia sono andati a vivere dai nonni mentre Riccardo dallo zio che vive in paese. Carlo aveva provato a riprendersele ma aveva ottenuto qualche ematoma e una costola inclinata. Ora era tempo di divorzio e, Carlo, consigliato dall' avvocato, firmò per una separazione consensuale.
Nadia frequentó un corso per ottenere l'abilitazione per diventare consulente fiscalista.
Non ci volle molto affinché si riprendesse la sua vita. Ora frequenta Cristiano, un vecchio spasimante follemente innamorato di lei. Appena possibile i due scopavano. In macchina, in casa, insomma dappertutto.
Una volta decisero di andare al cinema. Il film non era molto avvincente quindi Nadia trovò il modo per passare il tempo. Con la mano si avvicinò alla patta di Cristiano, con l'altra si mise una mano nella fica. Una doppia masturbazione. Cristiano sudava freddo.
Nadia godeva da Dio.
I due passarono a baciarsi, poi Nadia cominciò uno di quei pompini da favola che solo lei sapeva fare. La fila di sedili era vuota. Succhiava e si massaggiava. Venne.
Allora, Cristiano, la prese per mano e la portò nel bagno disabili. Appena entrati le sollevò la gonna, le scansò le mutandine e cominciò a scopare quella patata ormai fradicia di umori. Cristiano sapeva farci infatti Nadia venne subito.
Poi passò a leccarle la fica da dietro. Quel dolce succo di cui non era mai sazio.
Nadia lo incitava, Cristiano faceva.
"Dai, fammi il culo". Ormai era habitué che scopassero analmente ma per l' uomo è sempre come la prima volta, anche per Nadia ma per il suo dolce deretano invece no, visto che entrava con facilità estrema. Non ci volle molto che Cristiano venne inondandola tutta.
"Tranquillo amore mio, questo è solo l'antipasto". Si ricomposero giusto qualche minuto prima che il film finisse.
Riccardo ormai frequenta con estremo profitto la facoltà di Medicina. Anche per lui la vita cominciò a sorridergli. Approfondí la conoscenza di una sua vecchia conoscente, Martina, durante una festa a casa di un amico in comune i due si erano trovati a parlare e, dopo Riccardo si ritrovò il suo cazzo divorato dalla bocca di Martina che lo succhiava. Lo trattava come un gioiello, palle, cappella, asta, non un solo centimetro veniva risparmiato e Riccardo godeva. Martina sapeva dettare bene i tempi alla sua bocca, lento o veloce. Riccardo le teneva la testa.
Ogni tanto se lo ficcava in gola senza l' ausilio delle mani.
Quando l' erezione raggiunse il picco massimo Martina si mise a gambe larghe. Ad ogni centimetro che entrava seguiva un rantolo a monosillabi. Quanto godeva Martina, con quel palo infilato che ormai era maneggiato con maestria. Il primo orgasmo non tardò ad arrivare, quella fica completamente glabra si contrasse, Martina spinse ancora di più il viso di Riccardo verso il suo fiore.
Era lì, pronto, tutto per lui quel culetto così perfettamente congeniato, Riccardo ci infilò la cappella.
"Oddioooooo", urlò Martina agevolandone l' ingresso.
"Dai scopami che mi piace". Riccardo non se lo fece ripetere. Subito prese il suo solito ritmo, masturbandosi da sotto Martina urlò quanto fosse bello. Riccardo era una maschera di sudore.
"Sto per venire" annuncio il ragazzo.
"Dai che ho sete", fu così che fiotti di sperma entrarono direttamente in gola a Martina che bevve quanto ne poté.
Giulia invece, all' ultimo anno di università, cominciò a scrivere qualche articolo per un giornale locale. Anche lei aveva intrapreso una storia con Federico.
Tutto ebbe inizio a casa di Ludovica, il telefono della ragazza ricevette una chiamata da Giulia. Visto che Ludovica si trovava in un'altra stanza fu il fratello, Federico, che le portò il telefono. I suoi occhi caddero sull'immagine del profilo di Giulia, ne rimase incantato. Da quel giorno pressava Ludovica per combinarle un incontro.
Giulia, appresa la notizia, accettò solo perché doveva un grandissimo favore all' amica ma in realtà non le entusiasmava uscire con il fratello.
La giornata si sarebbe dovuta svolgere così: Giulia sarebbe arrivata a Verona col treno dove Federico l'avrebbe attesa. Un caffè, una passeggiata e poi ognuno per la propria strada. Sarebbe dovuta andare così ma invece i due si trovarono talmente bene, entrambi presi che finirono di notte in un motel dall' abbigliamento minimal. Giulia gli prese quel cazzo in bocca, Federico non credeva ancora che stava succedendo.
I mugolii di Giulia facevano da contorno ad uno dei suoi classici pompini.
Ad un certo punto Federico la prese di prepotenza, le apri le gambe a forza e cominciò lui la sua opera di bocca.
Giulia apprezzò molto quell' atto di forza. Federico apprezzó molto il sapore del fiorellino.
Federico prese a scoparla da sopra, colpi ben assestati. La fica diventó subito un fuoco bagnato. Venne urlando il nome Federico.
Ma Federico non voleva affatto finirla lì, aveva pressato la sorella per mesi e voleva godersela fino in fondo, infatti la pompó di nuovo. Giulia non poté altro che assecondare quel movimento, il suo orgasmo successivo fu uno dei migliori.
Mettendosi a pecora si lubrificò con la saliva.
"Lo vuoi? Prendilo". Federico, dinnanzi a quella meraviglia non poté fare altro che penetrate. Il rumore delle chiappe che sbattono sulle palle, quanto piaceva a Giulia.
"Si daiiiiii". La pompó per cinque minuti buoni prima che il terzo orgasmo la stese del tutto.
Adagiata sul letto ricevette la sborra sul corpo, se la leccò e se la spalmò.
Ora Nadia, Riccardo e Giulia erano felici, fidanzati e realizzati.
Carlo fu arrestato per concussione.
Erano felici e liberi.


NDA spero vi sia piaciuto. Già da molto avevo in mente questa storia ed ora l' ho scritta. Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggerlo tutto.
scritto il
2024-11-06
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