Il principe del foro (Pt 6 - Tappa finale del percorso sensoriale)
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
etero
Il viaggio verso casa di Davide si stava svolgendo con sensazioni contrastanti. L' appagamento temporaneo di Ada e l' eccitazione di Davide, aiutata anche dal continuo tastare della donna sui pantaloni.
Davide però meditava la sua vendetta.
Arrivati a casa dell' avvocato ad Ada stava venendo di nuovo l' eccitazione.
I due si spogliano, Ada, messa sul divano apre la fica.
"E con questo siamo arrivati alla tappa finale del percorso sensoriale, la vista".
Quella fica si presenta gonfia, aperta e vogliosa. Ada poi la muoveva con maestria.
Davide la fissa con aria di voglia e di sfida.
Nonostante la donna già avesse avuto un primo incontro conoscitivo con il cazzo di Davide è in quel momento che realizza la sua grandezza. Con la lingua di fuori brama quell' attrezzo taurino, ma Davide doveva mettere in atto la sua vendetta.
Puntando l' asta verso il clitoride invece di penetrarla comincia a masturbarla. Passa la cappella intorno al bottoncino della donna e poi ne infila solo una piccola parte.
Ada implora quel cazzo, aveva una voglia matta.
"Eh no tesoro mio, prima ti sei divertita a stuzzicarmi, adesso sta a me".
"Sei un bastardo, dammi quel cazzo che sto per venire".
"Ah, grazie dell' informazione".
L' avvocato toglie il cazzo dal clitoride gonfio ormai come una mongolfiera.
Ada ha la faccia di una bimba a cui hanno tolto il giocattolo.
Davide se la ride, Ada, con decisione prende il cazzo di Davide per puntarlo nel suo antro ma, Davide, con altrettanta decisione, libera l' arnese dalle sue grinfie per riprendere la tortura.
"Davide mi stai facendo impazzire, ne ho bisognooooo", ma Davide non le dà il benché minimo ascolto, anzi, ha iniziato a picchiare sul clitoride con il cazzo.
Un rivolo di liquido vaginale fa da collegamento tra la vagina e il cazzo svettante di Davide.
Ada era prossima all' orgasmo. Davide allora decide di infilarlo e pomparla come non ci fosse un domani.
Ada è travolta da una mazzata con la forza prorompente di un qualcosa che doveva sfogarsi.
"Mmmmm madonnaaaaa siiiiiii".
Davide la scopa con una forza inaudita, il divano sembra cedere da un momento all'altro.
Ada non riusciva a parlare, quello che si sentiva dalla sua bocca erano solo rantoli di godimento assoluti.
Davide di forza ne ha e la sta riponendo tutta sul cazzo.
Ada viene travolta da un ulteriore orgasmo ancora più potente del primo.
Davide sfila il cazzo e si gode lo spettacolo di quella donna che tanto ha desiderato e che ora sta avendo, riprendere fiato.
"Mi hai aperto in due, cristo che botte di allegria".
Finito di dire quella frase Ada si fionda sul cazzo di Davide, lo succhia, lo aspira, lo lecca senza mai staccarsi. Lo prende in bocca dimostrando di saperci fare con la gola profonda.
Davide non smette un attimo di sudare.
"Mmm si che bocca che hai".
Ada non può e non vuole rispondere, quando si dedica ad un cazzo vuole pensare solo a quello.
Ma Davide non vuole affatto venire, facendola staccare la porta sul letto e si catapulta con la lingua sulla fica ancora grondante liquido. Ada non ha tempo di realizzare ciò che stava succedendo che si trova già in preda a nuovi godimenti.
Davide lecca il clitoride replicando il lavoretto fatto prima col cazzo.
Succhia, lecca, lo massaggia, per poi passare la lingua verticalmente sulle sue labbra.
"Siii daiii fammi godere come una troia". A quelle parole Davide risponde con una foga ancor più grande, infatti Ada, seppur con minore intensità, ha un altro orgasmo. Davide allora decide di pomparla di nuovo nella fica. Stessa modalità di prima, lui sopra con delle spinte degne di uno stantuffo e lei sotto che sente aprirsi le viscere in due.
"Mmm siii mamma che cazzo che hai".
Davide non risponde e riprende a scoparla da sopra alternando spinte decise a veri e propri colpi di cazzo a ritmo di mitraglia.
"Stai godendo troia?".
"Mmm si, la tua troia godeeeeee".
Infatti Ada sta godendo da matti, parte del liquido in eccesso le stava colando ai lati e parte finiva in faccia a Davide quando quest' ultimo faceva sbattere le palle sulla vagina ormai in fiamme.
Ennesimo orgasmo in arrivo.
Ada contrae i muscoli vaginali, Davide lo percepisce in quanto il suo cazzo sembra più stretto.
Poi, eccolo: "Madonnaaaaaa cristoooooo".
La mazza di Davide si presenta totalmente lucida degli umori di Ada, la quale, si sta mettendo a pecora.
Quella visione celestiale fa effetto su Davide. Ada, senza mezzi termini: "Dai rompimi il culo".
Davide infila la cappella dentro lo sfintere di Ada, i liquidi stanno fungendo da lubrificante, infatti entra. Ada invece sembrava essere trafitta dal dolore che le provoca la nerchia dell' avvocato.
"Fammi dettare il ritmo, rimani fermo", chiede Ada.
Ci vuole più tempo del previsto affinché la donna si abitui a quella colonscopia ma una volta abituata per Davide inizia il divertimento, con dei movimenti sempre più veloci comincia a trapanarle il buco posteriore. Ada è in trance, lo incita ad incularla sempre più selvaggiamente: "Mmm si siiii più veloce".
Davide è una macchina a pieno regime, stava per venire: "Ada vengooooo", un alluvione di sperma riempie le interiora della donna. Sfilato il culo della donna quest' ultima va in bagno, bidet veloce mentre Davide si pulisce con le salviettine imbevute.
Al ritorno Davide si aspetta che Ada si metta vicino a lui per godersi il post - orgasmo ma invece no, Ada, ai piedi del letto comincia a risalire, arrivata al cazzo lo stringe fra le sue tette. Davide inizialmente prova un po' di dolore ma poi alla fine sente che lì sotto sta riprendendo vita.
Ada era passata ad uno dei suoi pompini senza sosta, stavolta però concentrandosi più sulle palle.
"Madonna che troia insaziabile che sei".
Ada lo guarda godere mentre lo sega, ma lo scopo della donna era un altro, voleva ancora quel cazzo. Resasi conto che ormai aveva raggiunto la sua grandezza massima, si mette a cavalcioni e se lo infila nella passera di nuovo bagnata. Il ritmo che la donna imprime è da subito veloce.
Stavolta lo stava sentendo veramente tutto. Davide comincia a stringerle i seni e a leccare i capezzoli.
"Siiii che bellooooo, che cazzo, che troiaaaaa, sono una troiaaaaa".
Con queste parole viene, un orgasmo non di intensità forte ma tanto basta per far si che si possa sentire appagata.
Davide allora si mette in piedi, si masturba mentre Ada aspetta di bere dalla fronte. Una sborrata lieve che Ada accoglie con piacere nella sua bocca.
Appagati si stringono in un abbraccio.
"Mamma mia Ada, sei fantastica, mi hai fatto toccare il cielo con un dito".
"Davide pure te, io di solito sono così ma solo dopo un po' che scopo con un uomo, invece con te lo sono stata la prima volta, che di sicuro non sarà l' ultima".
Davide però meditava la sua vendetta.
Arrivati a casa dell' avvocato ad Ada stava venendo di nuovo l' eccitazione.
I due si spogliano, Ada, messa sul divano apre la fica.
"E con questo siamo arrivati alla tappa finale del percorso sensoriale, la vista".
Quella fica si presenta gonfia, aperta e vogliosa. Ada poi la muoveva con maestria.
Davide la fissa con aria di voglia e di sfida.
Nonostante la donna già avesse avuto un primo incontro conoscitivo con il cazzo di Davide è in quel momento che realizza la sua grandezza. Con la lingua di fuori brama quell' attrezzo taurino, ma Davide doveva mettere in atto la sua vendetta.
Puntando l' asta verso il clitoride invece di penetrarla comincia a masturbarla. Passa la cappella intorno al bottoncino della donna e poi ne infila solo una piccola parte.
Ada implora quel cazzo, aveva una voglia matta.
"Eh no tesoro mio, prima ti sei divertita a stuzzicarmi, adesso sta a me".
"Sei un bastardo, dammi quel cazzo che sto per venire".
"Ah, grazie dell' informazione".
L' avvocato toglie il cazzo dal clitoride gonfio ormai come una mongolfiera.
Ada ha la faccia di una bimba a cui hanno tolto il giocattolo.
Davide se la ride, Ada, con decisione prende il cazzo di Davide per puntarlo nel suo antro ma, Davide, con altrettanta decisione, libera l' arnese dalle sue grinfie per riprendere la tortura.
"Davide mi stai facendo impazzire, ne ho bisognooooo", ma Davide non le dà il benché minimo ascolto, anzi, ha iniziato a picchiare sul clitoride con il cazzo.
Un rivolo di liquido vaginale fa da collegamento tra la vagina e il cazzo svettante di Davide.
Ada era prossima all' orgasmo. Davide allora decide di infilarlo e pomparla come non ci fosse un domani.
Ada è travolta da una mazzata con la forza prorompente di un qualcosa che doveva sfogarsi.
"Mmmmm madonnaaaaa siiiiiii".
Davide la scopa con una forza inaudita, il divano sembra cedere da un momento all'altro.
Ada non riusciva a parlare, quello che si sentiva dalla sua bocca erano solo rantoli di godimento assoluti.
Davide di forza ne ha e la sta riponendo tutta sul cazzo.
Ada viene travolta da un ulteriore orgasmo ancora più potente del primo.
Davide sfila il cazzo e si gode lo spettacolo di quella donna che tanto ha desiderato e che ora sta avendo, riprendere fiato.
"Mi hai aperto in due, cristo che botte di allegria".
Finito di dire quella frase Ada si fionda sul cazzo di Davide, lo succhia, lo aspira, lo lecca senza mai staccarsi. Lo prende in bocca dimostrando di saperci fare con la gola profonda.
Davide non smette un attimo di sudare.
"Mmm si che bocca che hai".
Ada non può e non vuole rispondere, quando si dedica ad un cazzo vuole pensare solo a quello.
Ma Davide non vuole affatto venire, facendola staccare la porta sul letto e si catapulta con la lingua sulla fica ancora grondante liquido. Ada non ha tempo di realizzare ciò che stava succedendo che si trova già in preda a nuovi godimenti.
Davide lecca il clitoride replicando il lavoretto fatto prima col cazzo.
Succhia, lecca, lo massaggia, per poi passare la lingua verticalmente sulle sue labbra.
"Siii daiii fammi godere come una troia". A quelle parole Davide risponde con una foga ancor più grande, infatti Ada, seppur con minore intensità, ha un altro orgasmo. Davide allora decide di pomparla di nuovo nella fica. Stessa modalità di prima, lui sopra con delle spinte degne di uno stantuffo e lei sotto che sente aprirsi le viscere in due.
"Mmm siii mamma che cazzo che hai".
Davide non risponde e riprende a scoparla da sopra alternando spinte decise a veri e propri colpi di cazzo a ritmo di mitraglia.
"Stai godendo troia?".
"Mmm si, la tua troia godeeeeee".
Infatti Ada sta godendo da matti, parte del liquido in eccesso le stava colando ai lati e parte finiva in faccia a Davide quando quest' ultimo faceva sbattere le palle sulla vagina ormai in fiamme.
Ennesimo orgasmo in arrivo.
Ada contrae i muscoli vaginali, Davide lo percepisce in quanto il suo cazzo sembra più stretto.
Poi, eccolo: "Madonnaaaaaa cristoooooo".
La mazza di Davide si presenta totalmente lucida degli umori di Ada, la quale, si sta mettendo a pecora.
Quella visione celestiale fa effetto su Davide. Ada, senza mezzi termini: "Dai rompimi il culo".
Davide infila la cappella dentro lo sfintere di Ada, i liquidi stanno fungendo da lubrificante, infatti entra. Ada invece sembrava essere trafitta dal dolore che le provoca la nerchia dell' avvocato.
"Fammi dettare il ritmo, rimani fermo", chiede Ada.
Ci vuole più tempo del previsto affinché la donna si abitui a quella colonscopia ma una volta abituata per Davide inizia il divertimento, con dei movimenti sempre più veloci comincia a trapanarle il buco posteriore. Ada è in trance, lo incita ad incularla sempre più selvaggiamente: "Mmm si siiii più veloce".
Davide è una macchina a pieno regime, stava per venire: "Ada vengooooo", un alluvione di sperma riempie le interiora della donna. Sfilato il culo della donna quest' ultima va in bagno, bidet veloce mentre Davide si pulisce con le salviettine imbevute.
Al ritorno Davide si aspetta che Ada si metta vicino a lui per godersi il post - orgasmo ma invece no, Ada, ai piedi del letto comincia a risalire, arrivata al cazzo lo stringe fra le sue tette. Davide inizialmente prova un po' di dolore ma poi alla fine sente che lì sotto sta riprendendo vita.
Ada era passata ad uno dei suoi pompini senza sosta, stavolta però concentrandosi più sulle palle.
"Madonna che troia insaziabile che sei".
Ada lo guarda godere mentre lo sega, ma lo scopo della donna era un altro, voleva ancora quel cazzo. Resasi conto che ormai aveva raggiunto la sua grandezza massima, si mette a cavalcioni e se lo infila nella passera di nuovo bagnata. Il ritmo che la donna imprime è da subito veloce.
Stavolta lo stava sentendo veramente tutto. Davide comincia a stringerle i seni e a leccare i capezzoli.
"Siiii che bellooooo, che cazzo, che troiaaaaa, sono una troiaaaaa".
Con queste parole viene, un orgasmo non di intensità forte ma tanto basta per far si che si possa sentire appagata.
Davide allora si mette in piedi, si masturba mentre Ada aspetta di bere dalla fronte. Una sborrata lieve che Ada accoglie con piacere nella sua bocca.
Appagati si stringono in un abbraccio.
"Mamma mia Ada, sei fantastica, mi hai fatto toccare il cielo con un dito".
"Davide pure te, io di solito sono così ma solo dopo un po' che scopo con un uomo, invece con te lo sono stata la prima volta, che di sicuro non sarà l' ultima".
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