Viale Certosa

di
genere
trans

Mi frequentavo con una ragazza che abitava in fondo a viale Certosa a Milano. Spesso mi fermavo da lei fino a tarda notte e dopo una bella svuotata me ne tornavo a casa.
Sulla via del ritorno, per andare alla macchina, mi imbattevo spesso in donne trans che, senza mezze misure, cercavano di attirare la mia attenzione: vieni belo che ti faccio un pompino, andiamo? andiamo? guarda cosa ho qua, so che ti piace, una si apriva sempre il vestitino e mostrandomi il suo cazzo!
Io ovviamente tiravo dritto, non avevo mai fatto pensieri su donne trans..

Una sera però la ragazza mi liquidò, interrompendo la frequentazione. Ero frastornato, quella ragazza iniziava a piacermi e fu tutto così improvviso. Ero andato da lei convinto di leccargliela completamente per poi farglielo sentire fino a scoppiare dentro di lei.. e invece mi aveva lasciato a bocca asciutta e con il cazzo in tiro! Uscì dalla porta e mi diressi sconsolato e ancora lievemente eccitato verso la macchina..

E proprio mentre mi incamminavo iniziarono le solite voci "belo, cosa ci fai qua da solo? vieni con me!" tirai dritto. E ancora un'altra, "daiii fami compagnia?" ignorai il richiamo, ma ad un certo punto qualcosa attirò la mia attenzione..

Una voce più pacata e delicata mi chiese "perchè hai questa faccia sconvolta?" alzai lo sguardo e quello che vidi non mi lasciò certo indifferente: Fernanda (nome di fantasia) era una trans sudamericana matura, mulatta, con un bel vestitino nero che nascondeva due tette perfette. Risposi con indecisione "eh è una lunga storia" e lei proseguì prendendomi la mano delicatamente "non preoccuparti, vieni qui con me che ti consolo" e in men che non si dica avevamo svoltato in un vicolo buio e isolato.

La mia vista era annebbiata, ma le mie sensazioni erano vive. Non so cosa mi stesse succedendo, sarà stata l'eccitazione di prima, la sua apparente gentilezza, le sue forme pronunciate, fatto sta che il mio cazzo era durissimo e lei se ne accorse subito "vedi che stai già meglio, mi disse, indicando il mio gonfiore nei jeans"? e aveva ragione.. proseguì prendendo una mia mano ed invitandomi a toccare il suo culo. Obbedì con un po di imbarazzo e lei proseguì "vedi che ho fatto palestra per te, dai che ci divertiamo insieme.." Era uno dei culi più sodi che avessi toccato e la mia bocca finì spontanea tra le sue enormi tette con la mia lingua fissa sul suo capezzolo. "Bravo cosììì, cosìì" mi diceva. Mi aveva conquistato, ero ormai in sua balia.

Con due dita riuscì a slacciarmi il bottone dei jean, mi guardò fisso negli occhi e mi sussurrò in un orecchio "adesso ti faccio godere!" si chino e si infilò il mio cazzo nella sua bocca con delicatezza, il pompino era divino.. mentre succhiava, ondeggiava lievemente con il corpo e gemeva leggermente tra una boccata e l'altra.. era il miglior servizietto della mia vita, senza dubbio! stavo per scoppiare, ma lei si fermo un attimo "ti piace? e se facessi così??" iniziò a leccarmi le palle e se ne infilò una in bocca, lo faceva con gusto, era proprio presa bene e questo mi attizzava ancora di più, la implorai di proseguire "Fernanda voglio venire..."

Lei mi guardo, si alzo e i nostri sguardi si incrociarono nuovamente, mi sussurrò "non così presto, perchè non fai venire prima tu me?" mi prese una mano e se la mise sul suo cazzo, bello grosso e duro. La guardai sbigottito, sicuramente non avevo idea di cosa fare.. Lei sorrise e piano piano mi fece accovacciare avvicinando il suo cazzo alla mia bocca. "Vuoi che..?" chiesi io tra l'imbarazzato e l'eccitato.. lei senza rispondere me lo infilò con un movimento brusco nella mia bocca. Indietreggiai accettandolo.

Iniziai a succhiare cercando di farlo bene per ricambiare con dovizia la cura che aveva avuto lei prima nei mie riguardi e, a quanto pare, le piaceva! "Siiiiiiii, cosììì, bravoooooo" ansimava e la sentivo eccitatissima con il suo cazzo che si induriva sempre di più nella mia bocca, riempiendola completamente. Il ritmo si faceva incessante e lei si mise a ondeggiare avanti e indietro usando la mia bocca a suo piacimento.. Escalamava frasi di piacere in sudamericano.. tutta le delicatezza era scomparsa improvvisamente, era forse questa la sua vera natura? era tutta una tattica per usarmi ai suoi vili scopi? ma al mio corpo questo ragionamento non importava, ero sempre soggiogato da lei e il mio cazzo era rimasto in tiro, accovacciato tra le mie gambe.

La ammiravo dal basso e la vedevo in estasi, stava per scoppiare e questo mi eccitava ancora di più, mentre assaporavo i suoi umori iniziavo a segarmi e poi fu tutto così improvviso.. tre, quattro, cinque pesanti gittate inondarono copiose la mia bocca accompagnate da un sudamericano"vengoooooooooo" e mentre gustavo il suo seme il mio cazzo scoppiò con altrettante venute a bagnare il marciapiede..

Improvvisamente la sua voce torno mansueta e delicata "hai visto che ci siamo divertiti?, vienimi a trovare qualche volta".

Se ti è piaciuto il mio racconto scrivimi a jpixu@outlook.it
di
scritto il
2025-02-24
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