Amore di mamma con mamma.
di
peterpan
genere
incesti
Un periodo felice della mia vita risale a tanti anni fa, non che poi la vita mi abbia riservato dispiaceri, ma quello, che rientrava nell’ambito della mia vita sessuale è stato qualcosa di irripetibile. Mamma faceva la sarta, allora era in uso esercitare questa professione a livello casalingo, aveva ricavato il laboratorio con una parete di cartongesso restringendo la mia cameretta già di dimensioni ridotte. Comunque aveva bisogno di un locale apposito perché quando le clienti dovevano provare gli abiti, avevano bisogno di privacy. Aveva anche una specie di manichino mamma che utilizzava per i primi approcci sulla confezione di abiti. Io studiavo, volevo diventare geometra su istigazione di papà che lavorava nell’edilizia, ero prossimo alla maturità. Non avevo mai avuto una ragazza, non mi interessavano, ero più portato ad amicizie maschili che sotto questo aspetto non mi era difficile avere perché il mio portamento e la mia figura mi irradiavano verso un aspetto femminile. Ero molto dotato sessualmente, evidentemente ero discendente da mio padre che aveva un qualcosa di eccezionale tra le gambe e che non riusciva a nascondere. Tornando al lavoro di mamma, un pomeriggio l’ho vista che si provava l’abito di una cliente davanti allo specchio ed evidentemente non riusciva a vedere difetti. Una situazione particolare sul mio nome, quelli che mi hanno messo, si riferiscono alla storia, solo che papà mi chiamava Cesare, mamma invece mi chiamava Augusto, una bella iniziativa non c’è che dire. Mamma mi ha pregato di aiutarla a provare quell’abito, se lo è tolto da dosso restando solo in mutandine e reggiseno, ha preteso che io restassi in mutande e senza possibilità di replica mi ha chiesto di indossare quell’abito femminile. Poteva bastare ed avanzare, tutt’altro, ha preteso che indossassi le sue scarpe col tacco, invitandomi a camminare, per emettere un commento che mi ha lasciato di stucco -Sei proprio carina, sembra confezionato per te questo abito, solo il bozzo che hai tra le gambe non è adatto, altrimenti saresti invidiabile. Quel bozzo lo avevo perché oltre alla dotazione, indossando quell’abito, mi ero eccitato non provando vergogna davanti a mamma. Un effetto imprevisto, non voluto ma soddisfacente e gratificante per il complimento che avevo ricevuto, non sei carino, ma sei carina. Quando ho tolto l’abito sono rimasto in mutande, forse perché mamma, anche lei era in mutandine e reggiseno, l’eccitazione non è diminuita, è aumentata. Mi guardava col sorriso, forse compiaciuta, forse eccitata anche lei, mi ha abbracciato e stretta al suo corpo dandomi un leggero bacio sulle labbra -Sei come tuo padre- Un complimento scioccante, l’ho presa per mano trascinandola nella mia cameretta e poi sul mio lettino senza alcuna resistenza da parte sua, l’ho adagiata sul lettino, l’ho baciata -Cosa mi fai?- ha sussurrato
allargando le gambe -Ti amo mamma- -Ora ti voglio- ha risposto, ho spostato il lembo delle su mutandine, sono entrato dentro di lei, si è lasciata andare -Fammi godere tutta fino alla morte- Un amplesso imprevisto, forse per questo più bello, un orgasmo simultaneo senza renderci conto delle conseguenze. L’abbiamo goduta tutta quella fase tanto ormai c’era poco da fare. Ci siamo ripresi senza alcuna voglia, ci siamo seduti sul lettino mano nella mano senza parlare, parlavano le nostre mani che si stringevano una all’altra, non ci siamo accorti che era quasi buio, è rientrato papà -Cosa fate?- -Quello che abbiamo fatto oggi ti farà male ma è stato un viaggio in paradiso, abbiamo fatto l’amore io ed Augusto- Papà che violento non è stato mai, l‘ha presa spingendola sul lettino, in un attimo il suo cazzo enorme è entrato nella figa di mamma. Quel rapporto è durato tantissimo, godevano entrambi ripetutamente, io assistevo
soddisfatto e felice di vedere mamma e papà amarsi alla follia. Mia sorella ha 18 anni meno di me.
allargando le gambe -Ti amo mamma- -Ora ti voglio- ha risposto, ho spostato il lembo delle su mutandine, sono entrato dentro di lei, si è lasciata andare -Fammi godere tutta fino alla morte- Un amplesso imprevisto, forse per questo più bello, un orgasmo simultaneo senza renderci conto delle conseguenze. L’abbiamo goduta tutta quella fase tanto ormai c’era poco da fare. Ci siamo ripresi senza alcuna voglia, ci siamo seduti sul lettino mano nella mano senza parlare, parlavano le nostre mani che si stringevano una all’altra, non ci siamo accorti che era quasi buio, è rientrato papà -Cosa fate?- -Quello che abbiamo fatto oggi ti farà male ma è stato un viaggio in paradiso, abbiamo fatto l’amore io ed Augusto- Papà che violento non è stato mai, l‘ha presa spingendola sul lettino, in un attimo il suo cazzo enorme è entrato nella figa di mamma. Quel rapporto è durato tantissimo, godevano entrambi ripetutamente, io assistevo
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