Samantha e il Professore - Capitolo quarto
di
Castello
genere
masturbazione
Capitolo quarto
La sera seguente alle 20:00 come di consueto il Professore si presenta a cena.
P: Samantha, mi stai viziando. Anche stasera hai preparato la cena. Sei proprio amorevole. Grazie.
S: Prego professore. Lo sa che per me è un vero piacere. Però ora mi vuole togliere il macchinario? Ormai le 48 ore sono passate.
P: certo. Vai sul letto e spogliati; farò anche una breve visita al tuo sesso.
S: subito....
P: ecco il macchinario è stato tolto; ora faccio elaborare i dati; mi dovresti dare però gli orari nei quali hai visto i video. Ummmm....qui hai le labbra un po più gonfie dell'altra volta.....il clitoride è sempre indiavolato … e poi sei veramente fradicia....Comunque mi pare che i farmaci riescano a gestire i tuoi eccessi sessuali....
S: ecco professore su questo biglietto ci sono gli orari....ora mi posso rivestire?
P: certo Samantha. Ora inserisco i tuoi dati sul software e poi dopo cena li commentiamo insieme, ok?
S: si certamente. Ho un grande appetito....
Samantha è veramente felice di avere il Professore tutto per lei a cena....ci scappa sempre qualcosa di utile per lo studio …...e poi il Professore la affascina con il suo carisma.
Finita la cena il Professore va a prendere i dati stampati dell'analisi di 48 ore del macchinario.
P: beh. Hai un'attività sessuale incredibile. Qui sembra che hai avuto 17 orgasmi in 48 ore...il fatto positivo e che sono distribuiti in modo abbastanza uniforme nel tempo. E anche durante la notte hai dei picchi di eccitazione, pur senza orgasmi....probabilmente anche nel sonno il tuo cervellino lavora instancabile di comune accordo con il tuo clitoride; probabilmente quando ti svegli sei tutta bagnata. Poi da qui emerge che il massimo di eccitazione l'hai avuta guardando il video di sottomissione e umiliazione....direi interessante.....
S: si confesso che quando mi sveglio sono bagnatissima. Sempre. E per la cosa della sottomissione e umiliazione io sapevo già benissimo della mia tendenza e credo che anche lei lo sapesse.
P: si certo. Ma il dato oggettivo scientifico è molto più di una impressione sia pur motivata. Quasi sempre questa tendenza è scatenata da un episodio. Tu Samantha sei in grado di frugare nel tuo intimo per tirare fuori qualcosa?
Samantha racconta al Professore quello che lei stessa, rovistando nella sua intimità in modo spietato, aveva rilevato già pochi mesi prima, all'epoca della settimana da sola a casa in preparazione degli esami di stato. Come i lettori ricorderanno, in quell'occasione, per cercare di ridurre i danni alla figa, letteralmente tormentata dai continui sfregamenti, Samantha trovò la soluzione di eccitarsi al parossismo senza toccarsi per poi finirsi in pochissimi sfregamenti di clitoride. E l'eccitazione al parossismo era creata immaginando situazioni di sottomissione e umiliazione da lei subita. Tendenza che alcuni episodi avevano contribuito fortemente a scatenare: quello del video con il padre che sculaccia la figlia, la quale ci gode, e quello da lei vissuto in prima persona con orgasmo connesso quando il fratello la costringeva in un cantuccio minacciandola e colpendola con un mestolo da cucina e gridandogli “schiava ubbidisci”. Poi Samantha racconta anche del fatto che comunque ha avuto delle limitate esperienze sessuali reali, cioè due, nelle quali peraltro è stata sverginata; le ha avute per la curiosità di “provare” spinta dai mezzi racconti ed allusioni delle amiche; ma queste esperienze sono state assai deludenti tantochè dopo di esse si è rifugiata con maggiore convinzione nella masturbazione.
P: Bene Samantha. E' un vero piacere avere una paziente come te. Sei molto collaborativa e ormai anche molto aperta; ciò ci facilita molto. Domani mattina studierò nei dettagli tutti i dati e poi domani sera concorderemo una linea di intervento.
S: grazie Professore. Le voglio dire che in questi giorni mi sento tranquilla e sto studiando con enorme profitto. Mi sento protetta da lei. Mi dico che l'unica cosa che devo fare per risolvere la mia dipendenza è seguirla. E ciò mi tranquillizza.
P: avevo intuito fin da subito il tipo di paziente che avresti potuto essere stata. Anche per questo ho accettato la tua richiesta. Ora andiamo a riposarci.
La sera successiva c'è la solita cena che ormai è diventata una piacevolissima abitudine per il Professore ma anche per Samantha che lo può avere tutto per se per carpire dritte, informazioni, suggerimenti utili per lo studio. E poi ovviamente per risolvere il suo problema. Tuttavia Samantha nota anche qualcosa d'altro che al momento non riesce a capire benissimo: perchè quando il Professore si siede a tavola per la cena lei diventa subito di buon umore, allegra, contenta e vorrebbe che il momento della buonanotte non arrivasse mai. E poi durante la giornata l'idea di cenare con il Professore le dà la carica giusta per fare le cose al massimo delle sue capacità.
P: buonasera Samantha. Senti prima ceniamo e parliamo del tuo studio poiché mi fa piacere il fatto che tu riesca bene. Poi dopo cena parleremo del tuo problema.
S: volentieri professore. Io sono davvero privilegiata ad averla qui tutto per me. Lei sa sempre tutto e sa dirmi sempre la cosa giusta da fare. E' come se avessi trovato un tesoro.
P: piccola mia, tu mi sopravvaluti. Tuttavia riconosco che provo un vero piacere a discutere con te di questioni di carattere scientifico. Non hai esperienza ma ti assicuro che il confronto è molto meglio con te che con certi miei colleghi.
E i due con grande passione disquisiscono su aspetti attinenti il piano di studi di Samantha la quale ne trae un beneficio straordinario. Poi finita la cena si passa al “lavoro”.
P: dunque Samantha, il piano di azione è quello di sperimentare alcune cose e vedere l'effetto che fanno su di te. Nel contempo cercheremo, senza forzature, di scavare nel tuo più profondo per cogliere quei meccanismi che ti hanno portato a questa dipendenza.
S: posso tradurre?
P: Si, prova!
S: lei mi sta dicendo che con pazienza dovrei sperimentare l'orgasmo vaginale e anale e magari anche quello vaginale-anale allo stesso tempo. E vedere che effetto ha sulla mia dipendenza. Poi contemporaneamente lei indagherà sui veri motivi della mia dipendenza cercando di intervenire li.
P: si in un primo momento faremo, o meglio, farai questo. Poi dopo faremo altre sperimentazioni....
S: “farai”, cioè lei non mi aiuterà? E poi quali altre sperimentazioni.
P: guarda Samantha ti darò delle indicazioni e poi ti eserciterai tu da sola; non è necessario e anzi non è bene che io sia presente. Poi per le altre sperimentazioni non ti voglio mettere ansia...vedremo al momento opportuno.
S: ma...animali?
P: no, sciocchina, sono cose da evitare assolutamente. Poi comunque il macchinario ha dato come risultato che tu non hai nessun interesse per questo tipo di sesso. E io dico: meno male!!! Quindi questa cosa è esclusa. Invece io mi riferivo a sperimentare dei veri rapporti sessuali … normali....magari con un tuo coetaneo che ti piace....
S: no non voglio! Io mi trovo bene solo con lei.
P: Penso che non hai un buon ricordo dei tuoi rapporti sessuali veri e propri. Ma ti assicuro che essi possono essere piacevolissimi....ma stai tranquilla non farò alcuna forzatura....vedremo in corso di cura....
S: Un po' mi spaventa anche provare l'orgasmo vaginale e anale a dire la verità.
P: beh si, ma puoi intraprendere il percorso per gradi.
S: la prego professore mi dica qualcosa di più.
P: beh l'orgasmo vaginale che Freud ha definito “adulto” rispetto a quello clitorideo che è da ragazzine, sempre secondo Freud, consiste nel provare piacere dopo la penetrazione del membro maschile o di un oggetto che fa da surrogato al membro. Il punto della nervatura che determina l'orgasmo è in profondità nella vagina ma non tutte le donne lo hanno nello stesso punto esatto. Sta a te con pazienza individuarlo e capire anche la dimensione dell'oggetto da introdurre. L'orgasmo anale ha invece due punti: il primo lo puoi raggiungere anche con le dita perchè è all'inizio; il secondo invece è più in profondità e anche in questo caso ci vuole un bel membro maschile o un oggetto che lo sostituisce. L'orgasmo anale-vaginale insieme è quando contemporaneamente ti solleciti davanti e dietro con la penetrazione. Ma non c'è fretta. Tu con pazienza ti esplori e piano piano prendi confidenza. Poi ora ti prescrivo dei gel e degli oli che vanno messi per evitare lesioni.
S: ma per procurarmi gli oggetti come devo fare?
P: c'è tutto un mercato. Ma direi che puoi utilizzare degli ortaggi che vanno bene lo stesso. Magari li lavi bene e poi ci metti del cellophane intorno.
S: ma non rischio di farmi male?
P: no. Non corri questo rischio; non ti preoccupare. Magari prima di provare l'anale ti puoi fare dei clisteri per liberarti e avere meno imbarazzo per te stessa....
S: va bene proverò già domani poi le saprò dire....
P: buonanotte piccola mia. Ah, nei prossimi giorni non ci sarò perché ho una conferenza in Canada. Quindi ci rivediamo fra una decina di giorni.
Dopo 10 giorni il Professore torna dal Canada. Entra in casa e dopo 30 secondi sente suonare alla porta. E' Samantha che con enorme impazienza l'aspettava.
S: professore posso entrare.
P: Samantha certo che puoi entrare.
S: mi scusi se le rompo le scatole subito dopo che è rientrato. Ma attendevo questo momento con una impazienza che non si rende conto.
P: perché tutta questa impazienza?
S: beh, non so. Lei mi è mancato ecco tutto. Io sto bene solo quando lei è qui vicino a me.
P: addirittura?
Samantha abbassa lo sguardo un po imbarazzata. Nei 10 giorni di assenza del Professore ha riflettuto molto e alla fine ha confessato a se stessa che se ne è innamorata. Sa che sarebbe un rapporto impossibile; ciò nonostante non riesce a non pensarci. E' la sua autorevolezza, la sua calma, il suo fascino, il suo modo di sorridere, la sua testa che hanno fatto breccia sul suo cuore. Ecco sopratutto la sua testa che è fortemente attraente. E poi quel suo modo di comportarsi quando la visita, quando le guarda il sesso. Quel soffio sul suo clitoride che la fece orgasmare.....Samantha deve riconoscere che la presenza del Professore la eccita anche. E molto.
S: si Professore. Lei mi dà sicurezza. Mi aiuta ad affrontare le cose. Solo la sua presenza mi rende tranquilla e protetta.
P: ne sono lusingato. Ma attenzione, piccola mia. E' frequente che si crei questo tipo di, chiamiamola partecipazione della paziente nei confronti del medico, e ciò sopratutto quando si entra nei pertugi dell'intimità. Tu però devi fare la tua vita, che non ha nulla a che fare con quella del medico, che in questo momento sono io, ma potrebbe essere un qualsiasi collega. E che non può che essere quella di trovarti un bel fidanzato intelligente, direi molto intelligente: assolutamente al tuo livello, più o meno coetaneo con il quale costruire una vita fatta di amore, sesso, lavoro, famiglia e quant'altro vorrete. Peraltro quando sarai in via di guarigione dalla tua dipendenza questa sarà la cosa che ti guarirà definitivamente.
Samantha ascolta e capisce....capisce che il professore è inaccessibile. Senza alcuna speranza. Peccato. E le viene una grande malinconia e tristezza.
P: piuttosto dimmi se ci sono novità sullo studio....
A Samantha vengono le lacrime dalla tristezza. Per non far vedere l'emozione cerca di dissimulare.
S: mi scusi professore ma non mi sento bene. Devo andare.
Il professore capisce la pena della ragazza e prova compassione. Ma ne è abituato. In altre circostanze è stato uguale: sa che deve apparire assolutamente inaccessibile altrimenti si creano inutili speranze che non fanno altro che creare problemi. Le passerà, pensa infine il professore.
Nei giorni successivi Samantha evita il Professore. Ammette a se stessa che non ha nessuna speranza ma proprio nessuna di far breccia sui sentimenti del professore. Perché per via sessuale il professore di certo non è agganciabile; del resto lui l'ha vista a figa spalancata iper-eccitata con il clitoride che vibrava impazzito e con gli umori che colavano da tutte le parti: se anche questo non ha suscitato nulla in lui è del tutto inutile insistere. Per il resto lui la tratta come una ragazzina, quale peraltro è, magari intelligente, ma pur sempre una ragazzina che non vale la pena prendere in considerazione per altre cose. Forse nella migliore delle ipotesi lui ha un affetto come si potrebbe provare per una nipote.
In questo periodo, a Samantha, gli stimoli sessuali piuttosto che diminuire aumentano fagocitati anche dalle fantasie sul Professore. Ed allora la ragazza, con rabbia, si dedica all'esplorazione dei suoi buchi per provare finalmente il brivido dell'orgasmo vaginale e anale. Alla fine le fatiche sono ricompensate. E deve riconoscere che il Professore aveva intuito bene: dopo orgasmi del genere, sopratutto quelli anale-vaginale, il maggior appagamento fa diminuire l'esigenza di sfregarsi il clitoride.
Poi dopo un po' di tempo riconosce che il suo comportamento, teso ad evitare il Professore, è da bambina. E quindi una sera quando vede rincasare il Professore suona alla porta.
P: buonasera Samantha. Spero che tu sia di buon umore stasera.
S: si professore mi sono comportata da bambina mi scusi. Lei ha fatto tanto per me e io non solo non sono stata riconoscente, ma ho avanzato anche delle pretese. Mi scuso di nuovo....non dovevo.
P: non ti preoccupare …. sei una ragazza giovane....l'importante è che tu abbia capito.
S: si certo. Le volevo dire poi che lei è stato bravissimo …. nei giorni passati dopo un po' di tentativi sono riuscita ad avere un orgasmo vaginale, poi anale poi anale-vaginale assieme. Ed è vero che sono molto più appaganti. Dopo che li ho avuti ho percepito una minore pressione nell'anelare orgasmi uno dietro l'altro.
P: bene. Era una cosa che un po' mi aspettavo. E che ora però va monitorata e gestita. Purtroppo però domani dovrò partire nuovamente per Oslo dove ci sarà un convegno mondiale molto importante e dove terrò una lunga conferenza, forse addirittura l'intervento più importante dell'intera sessione.
Samantha rimane contenta, potremmo dire orgogliosa del suo professore, ma anche triste perché ora che aveva ristabilito un rapporto, vincendo la delusione di essere stata respinta, il Professore si allontana ancora una volta.
S: sono contenta per lei ma mi dispiace che non potrò vederla per diversi giorni.
P: beh la conferenza la danno in diretta alla TV canale scientifico di sky. Se ti interessa puoi vedermi li.
S: che bello. Lo farò di sicuro e poi mi farebbe piacere riparlarne al suo rientro.
Per la verità Samantha per capire quello che il Professore aveva relazionato alla conferenza, oggettivamente di grande interesse, dovette rivedere più volte la registrazione. Perché in diretta e poi anche nella visione della prima registrazione passò tutto il tempo a smanettarsi eccitata di vedere il “suo” professore ammirato da tutti e da tutte. E mentre si sditalinava e, ad essere fedeli cronisti, anche intenta a sfondarsi il culetto con un bel cetriolo per assaporare un bell'orgasmo anale, si poteva udire il suo mormorio sottovoce: farei qualsiasi cosa per essere tua, qualsiasi....
In buona sostanza ci fu poi un lungo periodo che scorse via in modo abbastanza uniforme. Samantha era sempre più innamorata e attratta sessualmente dal professore. In altre parole si era presa una vera e propria fissazione che in una certa misura, fortunatamente, aveva lievemente allentato la fissazione dell'orgasmare. Aveva imparato a tenere questo suo sentimento nei confronti del Professore ben nascosto e coperto perché tutte le volte che si era anche lievemente scoperta aveva trovato gli scudi alzati del professore che si irrigidiva al punto di far temere a Samantha persino la chiusura del bellissimo rapporto che si era creato fra i due. Il Professore, invece, riteneva la dipendenza di Samantha abbastanza sotto controllo anche se non risolta completamente; era arrivato alla conclusione che a quel punto a Samantha sarebbe bastato creare un rapporto di amore con un coetaneo, cosa del resto del tutto naturale, per fare un ulteriore e forse definitivo passo in avanti.
Poi naturalmente continuava con enorme profitto lo studio di Samantha: era riuscita a passare tutti gli esami dati con 30 e lode e con grande anticipo rispetto al piano di studi. Ciò grazie all'intelligenza sopraffina della studentessa. E all'aiuto dato dalle lezioni del Professore che periodicamente, anche per diverse ore della notte, tenevano la mente di Samantha tutta tesa ad apprendere, peraltro felice di farlo con la persona segretamente amata e desiderata in modo disperato.
Ma come ormai tutti avranno capito, la testolina di Samantha non poteva arrendersi. E quindi, pur senza darsi tante speranze, era sempre tesa, seppur in modo nascosto, a scandagliare ogni possibilità che potesse consentirle di avvicinare il Professore.
Questa la conversazione di un giorno di quel periodo.
P: Buongiorno Samantha. Ho saputo che hai superato un altro esame con 30 e lode. Sei fenomenale, ragazza mia.
S: Buongiorno Professore. Molto del merito è suo. Non smetterò mai di esserle grata.
P: Piccola mia, il merito è tutto tuo. Nell'ambiente non si fa altro che parlare di te; sei una vera e propria promessa scientifica.
S: Professore lei sa tante cose di me. Lei mi ha trasmesso tante nozioni, mi ha insegnato a come approfondire, mi ha spiegato tante cose. E poi ha gestito la mia dipendenza che senza di lei mi avrebbe portato alla rovina.
P: ti ringrazio per gli apprezzamenti. Ma la tua dipendenza purtroppo ancora non è del tutto superata; i dati trasmessi dall'ultimo “holter” sessuale lo dimostrano. Ti ho già detto che dovresti guardarti intorno e trovare un ragazzo intelligente e, per te, attraente. Ciò ti farebbe fare un passo decisivo verso il superamento della dipendenza. Del resto sei una ragazza bellissima: hai un viso d'angelo, delle belle labbra, uno sguardo profondo, degli occhi che brillano di una luce viva, un seno e un fondo schiena da modella. Dovresti solo vestirti in modo da far intuire di più, senza esagerare, le tue forme. E comunque penso che avrai numerosi corteggiatori: possibile che nessuno vada bene?
Samantha non può certo dire al professore che non va bene nessuno perché è lui, il professore stesso, l'oggetto parossistico e nascosto dei suoi desideri.
S: Professore glielo ho già detto più volte. Non c'è nessuno che mi attrae; nessuno dei ragazzi che conosco mi prende la testa. Lei credo mi capisca.
P: si certo ti capisco. Anche se alcune cose si possono apprendere solo se si approfondisce la conoscenza che tu ti rifiuti di fare a prescindere.
S: vuol dire che ci sono cose intime che non appaiono a prima vista?
P: si certo ognuno di noi ha delle cose intime particolari che possono essere attraenti per l'altro o altra, ma esse non sono visibili ad occhio nudo e a prima vista. Bisogna entrare un po' nell'intimità. E tu dovresti un pochino buttarti di più.
S: Lei pensa che tutti abbiano cose intime diciamo “segrete”.
P: beh si certo.
Il professore nell'istante stesso in cui fa questa affermazione percepisce che è in corso un attacco di Samantha alla sua persona....era molto tempo che non ne faceva. Questa cosa dà molto fastidio al Professore anche se ovviamente si sente, a ragione, talmente esperto e “superiore” rispetto alla ragazzina, che ancora non ha nemmeno 20 anni, da consentirgli di sopportare con pazienza questi “attacchi” che lui vede già da lontano.....
S: quindi anche lei ha delle cose segrete, vero? Perché fra i tutti c'è anche lei.
P: Samantha, non tirare troppo la corda.....
S: beh mi scusi non volevo importunarla ma confesso che lei mi incuriosisce tantissimo.
P: Samantha, tu sei una ragazzina piena di vita, di forti desideri sessuali tipici della tua età, poi effettivamente c'è anche la tua dipendenza che li fa crescere in modo esponenziale. E ciò lo capisco bene. Però sei anche una ragazza incredibilmente dotata di una intelligenza spettacolare e i risultati all'Università lo dimostrano chiaramente ed in modo inconfutabile; dovresti solo farmi il piacere di utilizzare una piccolissima parte di questo tuo straordinario intelletto per arrivare alla logica conclusione che io sono solo un attempato professore dedito alla propria ricerca scientifica e che non potrà mai e poi mai intrecciare il proprio destino con il tuo sviluppo di futura donna che ha e che avrà sempre 30 anni e anche oltre in meno. E' chiaro? Spero di non dovertelo ripetere, perché questa cosa mi sta stancando.
S: Professore, ho capito. E' stato chiarissimo. Le giuro che non dovrà ripetermelo. Mi scusi ancora.
La sera seguente alle 20:00 come di consueto il Professore si presenta a cena.
P: Samantha, mi stai viziando. Anche stasera hai preparato la cena. Sei proprio amorevole. Grazie.
S: Prego professore. Lo sa che per me è un vero piacere. Però ora mi vuole togliere il macchinario? Ormai le 48 ore sono passate.
P: certo. Vai sul letto e spogliati; farò anche una breve visita al tuo sesso.
S: subito....
P: ecco il macchinario è stato tolto; ora faccio elaborare i dati; mi dovresti dare però gli orari nei quali hai visto i video. Ummmm....qui hai le labbra un po più gonfie dell'altra volta.....il clitoride è sempre indiavolato … e poi sei veramente fradicia....Comunque mi pare che i farmaci riescano a gestire i tuoi eccessi sessuali....
S: ecco professore su questo biglietto ci sono gli orari....ora mi posso rivestire?
P: certo Samantha. Ora inserisco i tuoi dati sul software e poi dopo cena li commentiamo insieme, ok?
S: si certamente. Ho un grande appetito....
Samantha è veramente felice di avere il Professore tutto per lei a cena....ci scappa sempre qualcosa di utile per lo studio …...e poi il Professore la affascina con il suo carisma.
Finita la cena il Professore va a prendere i dati stampati dell'analisi di 48 ore del macchinario.
P: beh. Hai un'attività sessuale incredibile. Qui sembra che hai avuto 17 orgasmi in 48 ore...il fatto positivo e che sono distribuiti in modo abbastanza uniforme nel tempo. E anche durante la notte hai dei picchi di eccitazione, pur senza orgasmi....probabilmente anche nel sonno il tuo cervellino lavora instancabile di comune accordo con il tuo clitoride; probabilmente quando ti svegli sei tutta bagnata. Poi da qui emerge che il massimo di eccitazione l'hai avuta guardando il video di sottomissione e umiliazione....direi interessante.....
S: si confesso che quando mi sveglio sono bagnatissima. Sempre. E per la cosa della sottomissione e umiliazione io sapevo già benissimo della mia tendenza e credo che anche lei lo sapesse.
P: si certo. Ma il dato oggettivo scientifico è molto più di una impressione sia pur motivata. Quasi sempre questa tendenza è scatenata da un episodio. Tu Samantha sei in grado di frugare nel tuo intimo per tirare fuori qualcosa?
Samantha racconta al Professore quello che lei stessa, rovistando nella sua intimità in modo spietato, aveva rilevato già pochi mesi prima, all'epoca della settimana da sola a casa in preparazione degli esami di stato. Come i lettori ricorderanno, in quell'occasione, per cercare di ridurre i danni alla figa, letteralmente tormentata dai continui sfregamenti, Samantha trovò la soluzione di eccitarsi al parossismo senza toccarsi per poi finirsi in pochissimi sfregamenti di clitoride. E l'eccitazione al parossismo era creata immaginando situazioni di sottomissione e umiliazione da lei subita. Tendenza che alcuni episodi avevano contribuito fortemente a scatenare: quello del video con il padre che sculaccia la figlia, la quale ci gode, e quello da lei vissuto in prima persona con orgasmo connesso quando il fratello la costringeva in un cantuccio minacciandola e colpendola con un mestolo da cucina e gridandogli “schiava ubbidisci”. Poi Samantha racconta anche del fatto che comunque ha avuto delle limitate esperienze sessuali reali, cioè due, nelle quali peraltro è stata sverginata; le ha avute per la curiosità di “provare” spinta dai mezzi racconti ed allusioni delle amiche; ma queste esperienze sono state assai deludenti tantochè dopo di esse si è rifugiata con maggiore convinzione nella masturbazione.
P: Bene Samantha. E' un vero piacere avere una paziente come te. Sei molto collaborativa e ormai anche molto aperta; ciò ci facilita molto. Domani mattina studierò nei dettagli tutti i dati e poi domani sera concorderemo una linea di intervento.
S: grazie Professore. Le voglio dire che in questi giorni mi sento tranquilla e sto studiando con enorme profitto. Mi sento protetta da lei. Mi dico che l'unica cosa che devo fare per risolvere la mia dipendenza è seguirla. E ciò mi tranquillizza.
P: avevo intuito fin da subito il tipo di paziente che avresti potuto essere stata. Anche per questo ho accettato la tua richiesta. Ora andiamo a riposarci.
La sera successiva c'è la solita cena che ormai è diventata una piacevolissima abitudine per il Professore ma anche per Samantha che lo può avere tutto per se per carpire dritte, informazioni, suggerimenti utili per lo studio. E poi ovviamente per risolvere il suo problema. Tuttavia Samantha nota anche qualcosa d'altro che al momento non riesce a capire benissimo: perchè quando il Professore si siede a tavola per la cena lei diventa subito di buon umore, allegra, contenta e vorrebbe che il momento della buonanotte non arrivasse mai. E poi durante la giornata l'idea di cenare con il Professore le dà la carica giusta per fare le cose al massimo delle sue capacità.
P: buonasera Samantha. Senti prima ceniamo e parliamo del tuo studio poiché mi fa piacere il fatto che tu riesca bene. Poi dopo cena parleremo del tuo problema.
S: volentieri professore. Io sono davvero privilegiata ad averla qui tutto per me. Lei sa sempre tutto e sa dirmi sempre la cosa giusta da fare. E' come se avessi trovato un tesoro.
P: piccola mia, tu mi sopravvaluti. Tuttavia riconosco che provo un vero piacere a discutere con te di questioni di carattere scientifico. Non hai esperienza ma ti assicuro che il confronto è molto meglio con te che con certi miei colleghi.
E i due con grande passione disquisiscono su aspetti attinenti il piano di studi di Samantha la quale ne trae un beneficio straordinario. Poi finita la cena si passa al “lavoro”.
P: dunque Samantha, il piano di azione è quello di sperimentare alcune cose e vedere l'effetto che fanno su di te. Nel contempo cercheremo, senza forzature, di scavare nel tuo più profondo per cogliere quei meccanismi che ti hanno portato a questa dipendenza.
S: posso tradurre?
P: Si, prova!
S: lei mi sta dicendo che con pazienza dovrei sperimentare l'orgasmo vaginale e anale e magari anche quello vaginale-anale allo stesso tempo. E vedere che effetto ha sulla mia dipendenza. Poi contemporaneamente lei indagherà sui veri motivi della mia dipendenza cercando di intervenire li.
P: si in un primo momento faremo, o meglio, farai questo. Poi dopo faremo altre sperimentazioni....
S: “farai”, cioè lei non mi aiuterà? E poi quali altre sperimentazioni.
P: guarda Samantha ti darò delle indicazioni e poi ti eserciterai tu da sola; non è necessario e anzi non è bene che io sia presente. Poi per le altre sperimentazioni non ti voglio mettere ansia...vedremo al momento opportuno.
S: ma...animali?
P: no, sciocchina, sono cose da evitare assolutamente. Poi comunque il macchinario ha dato come risultato che tu non hai nessun interesse per questo tipo di sesso. E io dico: meno male!!! Quindi questa cosa è esclusa. Invece io mi riferivo a sperimentare dei veri rapporti sessuali … normali....magari con un tuo coetaneo che ti piace....
S: no non voglio! Io mi trovo bene solo con lei.
P: Penso che non hai un buon ricordo dei tuoi rapporti sessuali veri e propri. Ma ti assicuro che essi possono essere piacevolissimi....ma stai tranquilla non farò alcuna forzatura....vedremo in corso di cura....
S: Un po' mi spaventa anche provare l'orgasmo vaginale e anale a dire la verità.
P: beh si, ma puoi intraprendere il percorso per gradi.
S: la prego professore mi dica qualcosa di più.
P: beh l'orgasmo vaginale che Freud ha definito “adulto” rispetto a quello clitorideo che è da ragazzine, sempre secondo Freud, consiste nel provare piacere dopo la penetrazione del membro maschile o di un oggetto che fa da surrogato al membro. Il punto della nervatura che determina l'orgasmo è in profondità nella vagina ma non tutte le donne lo hanno nello stesso punto esatto. Sta a te con pazienza individuarlo e capire anche la dimensione dell'oggetto da introdurre. L'orgasmo anale ha invece due punti: il primo lo puoi raggiungere anche con le dita perchè è all'inizio; il secondo invece è più in profondità e anche in questo caso ci vuole un bel membro maschile o un oggetto che lo sostituisce. L'orgasmo anale-vaginale insieme è quando contemporaneamente ti solleciti davanti e dietro con la penetrazione. Ma non c'è fretta. Tu con pazienza ti esplori e piano piano prendi confidenza. Poi ora ti prescrivo dei gel e degli oli che vanno messi per evitare lesioni.
S: ma per procurarmi gli oggetti come devo fare?
P: c'è tutto un mercato. Ma direi che puoi utilizzare degli ortaggi che vanno bene lo stesso. Magari li lavi bene e poi ci metti del cellophane intorno.
S: ma non rischio di farmi male?
P: no. Non corri questo rischio; non ti preoccupare. Magari prima di provare l'anale ti puoi fare dei clisteri per liberarti e avere meno imbarazzo per te stessa....
S: va bene proverò già domani poi le saprò dire....
P: buonanotte piccola mia. Ah, nei prossimi giorni non ci sarò perché ho una conferenza in Canada. Quindi ci rivediamo fra una decina di giorni.
Dopo 10 giorni il Professore torna dal Canada. Entra in casa e dopo 30 secondi sente suonare alla porta. E' Samantha che con enorme impazienza l'aspettava.
S: professore posso entrare.
P: Samantha certo che puoi entrare.
S: mi scusi se le rompo le scatole subito dopo che è rientrato. Ma attendevo questo momento con una impazienza che non si rende conto.
P: perché tutta questa impazienza?
S: beh, non so. Lei mi è mancato ecco tutto. Io sto bene solo quando lei è qui vicino a me.
P: addirittura?
Samantha abbassa lo sguardo un po imbarazzata. Nei 10 giorni di assenza del Professore ha riflettuto molto e alla fine ha confessato a se stessa che se ne è innamorata. Sa che sarebbe un rapporto impossibile; ciò nonostante non riesce a non pensarci. E' la sua autorevolezza, la sua calma, il suo fascino, il suo modo di sorridere, la sua testa che hanno fatto breccia sul suo cuore. Ecco sopratutto la sua testa che è fortemente attraente. E poi quel suo modo di comportarsi quando la visita, quando le guarda il sesso. Quel soffio sul suo clitoride che la fece orgasmare.....Samantha deve riconoscere che la presenza del Professore la eccita anche. E molto.
S: si Professore. Lei mi dà sicurezza. Mi aiuta ad affrontare le cose. Solo la sua presenza mi rende tranquilla e protetta.
P: ne sono lusingato. Ma attenzione, piccola mia. E' frequente che si crei questo tipo di, chiamiamola partecipazione della paziente nei confronti del medico, e ciò sopratutto quando si entra nei pertugi dell'intimità. Tu però devi fare la tua vita, che non ha nulla a che fare con quella del medico, che in questo momento sono io, ma potrebbe essere un qualsiasi collega. E che non può che essere quella di trovarti un bel fidanzato intelligente, direi molto intelligente: assolutamente al tuo livello, più o meno coetaneo con il quale costruire una vita fatta di amore, sesso, lavoro, famiglia e quant'altro vorrete. Peraltro quando sarai in via di guarigione dalla tua dipendenza questa sarà la cosa che ti guarirà definitivamente.
Samantha ascolta e capisce....capisce che il professore è inaccessibile. Senza alcuna speranza. Peccato. E le viene una grande malinconia e tristezza.
P: piuttosto dimmi se ci sono novità sullo studio....
A Samantha vengono le lacrime dalla tristezza. Per non far vedere l'emozione cerca di dissimulare.
S: mi scusi professore ma non mi sento bene. Devo andare.
Il professore capisce la pena della ragazza e prova compassione. Ma ne è abituato. In altre circostanze è stato uguale: sa che deve apparire assolutamente inaccessibile altrimenti si creano inutili speranze che non fanno altro che creare problemi. Le passerà, pensa infine il professore.
Nei giorni successivi Samantha evita il Professore. Ammette a se stessa che non ha nessuna speranza ma proprio nessuna di far breccia sui sentimenti del professore. Perché per via sessuale il professore di certo non è agganciabile; del resto lui l'ha vista a figa spalancata iper-eccitata con il clitoride che vibrava impazzito e con gli umori che colavano da tutte le parti: se anche questo non ha suscitato nulla in lui è del tutto inutile insistere. Per il resto lui la tratta come una ragazzina, quale peraltro è, magari intelligente, ma pur sempre una ragazzina che non vale la pena prendere in considerazione per altre cose. Forse nella migliore delle ipotesi lui ha un affetto come si potrebbe provare per una nipote.
In questo periodo, a Samantha, gli stimoli sessuali piuttosto che diminuire aumentano fagocitati anche dalle fantasie sul Professore. Ed allora la ragazza, con rabbia, si dedica all'esplorazione dei suoi buchi per provare finalmente il brivido dell'orgasmo vaginale e anale. Alla fine le fatiche sono ricompensate. E deve riconoscere che il Professore aveva intuito bene: dopo orgasmi del genere, sopratutto quelli anale-vaginale, il maggior appagamento fa diminuire l'esigenza di sfregarsi il clitoride.
Poi dopo un po' di tempo riconosce che il suo comportamento, teso ad evitare il Professore, è da bambina. E quindi una sera quando vede rincasare il Professore suona alla porta.
P: buonasera Samantha. Spero che tu sia di buon umore stasera.
S: si professore mi sono comportata da bambina mi scusi. Lei ha fatto tanto per me e io non solo non sono stata riconoscente, ma ho avanzato anche delle pretese. Mi scuso di nuovo....non dovevo.
P: non ti preoccupare …. sei una ragazza giovane....l'importante è che tu abbia capito.
S: si certo. Le volevo dire poi che lei è stato bravissimo …. nei giorni passati dopo un po' di tentativi sono riuscita ad avere un orgasmo vaginale, poi anale poi anale-vaginale assieme. Ed è vero che sono molto più appaganti. Dopo che li ho avuti ho percepito una minore pressione nell'anelare orgasmi uno dietro l'altro.
P: bene. Era una cosa che un po' mi aspettavo. E che ora però va monitorata e gestita. Purtroppo però domani dovrò partire nuovamente per Oslo dove ci sarà un convegno mondiale molto importante e dove terrò una lunga conferenza, forse addirittura l'intervento più importante dell'intera sessione.
Samantha rimane contenta, potremmo dire orgogliosa del suo professore, ma anche triste perché ora che aveva ristabilito un rapporto, vincendo la delusione di essere stata respinta, il Professore si allontana ancora una volta.
S: sono contenta per lei ma mi dispiace che non potrò vederla per diversi giorni.
P: beh la conferenza la danno in diretta alla TV canale scientifico di sky. Se ti interessa puoi vedermi li.
S: che bello. Lo farò di sicuro e poi mi farebbe piacere riparlarne al suo rientro.
Per la verità Samantha per capire quello che il Professore aveva relazionato alla conferenza, oggettivamente di grande interesse, dovette rivedere più volte la registrazione. Perché in diretta e poi anche nella visione della prima registrazione passò tutto il tempo a smanettarsi eccitata di vedere il “suo” professore ammirato da tutti e da tutte. E mentre si sditalinava e, ad essere fedeli cronisti, anche intenta a sfondarsi il culetto con un bel cetriolo per assaporare un bell'orgasmo anale, si poteva udire il suo mormorio sottovoce: farei qualsiasi cosa per essere tua, qualsiasi....
In buona sostanza ci fu poi un lungo periodo che scorse via in modo abbastanza uniforme. Samantha era sempre più innamorata e attratta sessualmente dal professore. In altre parole si era presa una vera e propria fissazione che in una certa misura, fortunatamente, aveva lievemente allentato la fissazione dell'orgasmare. Aveva imparato a tenere questo suo sentimento nei confronti del Professore ben nascosto e coperto perché tutte le volte che si era anche lievemente scoperta aveva trovato gli scudi alzati del professore che si irrigidiva al punto di far temere a Samantha persino la chiusura del bellissimo rapporto che si era creato fra i due. Il Professore, invece, riteneva la dipendenza di Samantha abbastanza sotto controllo anche se non risolta completamente; era arrivato alla conclusione che a quel punto a Samantha sarebbe bastato creare un rapporto di amore con un coetaneo, cosa del resto del tutto naturale, per fare un ulteriore e forse definitivo passo in avanti.
Poi naturalmente continuava con enorme profitto lo studio di Samantha: era riuscita a passare tutti gli esami dati con 30 e lode e con grande anticipo rispetto al piano di studi. Ciò grazie all'intelligenza sopraffina della studentessa. E all'aiuto dato dalle lezioni del Professore che periodicamente, anche per diverse ore della notte, tenevano la mente di Samantha tutta tesa ad apprendere, peraltro felice di farlo con la persona segretamente amata e desiderata in modo disperato.
Ma come ormai tutti avranno capito, la testolina di Samantha non poteva arrendersi. E quindi, pur senza darsi tante speranze, era sempre tesa, seppur in modo nascosto, a scandagliare ogni possibilità che potesse consentirle di avvicinare il Professore.
Questa la conversazione di un giorno di quel periodo.
P: Buongiorno Samantha. Ho saputo che hai superato un altro esame con 30 e lode. Sei fenomenale, ragazza mia.
S: Buongiorno Professore. Molto del merito è suo. Non smetterò mai di esserle grata.
P: Piccola mia, il merito è tutto tuo. Nell'ambiente non si fa altro che parlare di te; sei una vera e propria promessa scientifica.
S: Professore lei sa tante cose di me. Lei mi ha trasmesso tante nozioni, mi ha insegnato a come approfondire, mi ha spiegato tante cose. E poi ha gestito la mia dipendenza che senza di lei mi avrebbe portato alla rovina.
P: ti ringrazio per gli apprezzamenti. Ma la tua dipendenza purtroppo ancora non è del tutto superata; i dati trasmessi dall'ultimo “holter” sessuale lo dimostrano. Ti ho già detto che dovresti guardarti intorno e trovare un ragazzo intelligente e, per te, attraente. Ciò ti farebbe fare un passo decisivo verso il superamento della dipendenza. Del resto sei una ragazza bellissima: hai un viso d'angelo, delle belle labbra, uno sguardo profondo, degli occhi che brillano di una luce viva, un seno e un fondo schiena da modella. Dovresti solo vestirti in modo da far intuire di più, senza esagerare, le tue forme. E comunque penso che avrai numerosi corteggiatori: possibile che nessuno vada bene?
Samantha non può certo dire al professore che non va bene nessuno perché è lui, il professore stesso, l'oggetto parossistico e nascosto dei suoi desideri.
S: Professore glielo ho già detto più volte. Non c'è nessuno che mi attrae; nessuno dei ragazzi che conosco mi prende la testa. Lei credo mi capisca.
P: si certo ti capisco. Anche se alcune cose si possono apprendere solo se si approfondisce la conoscenza che tu ti rifiuti di fare a prescindere.
S: vuol dire che ci sono cose intime che non appaiono a prima vista?
P: si certo ognuno di noi ha delle cose intime particolari che possono essere attraenti per l'altro o altra, ma esse non sono visibili ad occhio nudo e a prima vista. Bisogna entrare un po' nell'intimità. E tu dovresti un pochino buttarti di più.
S: Lei pensa che tutti abbiano cose intime diciamo “segrete”.
P: beh si certo.
Il professore nell'istante stesso in cui fa questa affermazione percepisce che è in corso un attacco di Samantha alla sua persona....era molto tempo che non ne faceva. Questa cosa dà molto fastidio al Professore anche se ovviamente si sente, a ragione, talmente esperto e “superiore” rispetto alla ragazzina, che ancora non ha nemmeno 20 anni, da consentirgli di sopportare con pazienza questi “attacchi” che lui vede già da lontano.....
S: quindi anche lei ha delle cose segrete, vero? Perché fra i tutti c'è anche lei.
P: Samantha, non tirare troppo la corda.....
S: beh mi scusi non volevo importunarla ma confesso che lei mi incuriosisce tantissimo.
P: Samantha, tu sei una ragazzina piena di vita, di forti desideri sessuali tipici della tua età, poi effettivamente c'è anche la tua dipendenza che li fa crescere in modo esponenziale. E ciò lo capisco bene. Però sei anche una ragazza incredibilmente dotata di una intelligenza spettacolare e i risultati all'Università lo dimostrano chiaramente ed in modo inconfutabile; dovresti solo farmi il piacere di utilizzare una piccolissima parte di questo tuo straordinario intelletto per arrivare alla logica conclusione che io sono solo un attempato professore dedito alla propria ricerca scientifica e che non potrà mai e poi mai intrecciare il proprio destino con il tuo sviluppo di futura donna che ha e che avrà sempre 30 anni e anche oltre in meno. E' chiaro? Spero di non dovertelo ripetere, perché questa cosa mi sta stancando.
S: Professore, ho capito. E' stato chiarissimo. Le giuro che non dovrà ripetermelo. Mi scusi ancora.
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