Incesto inconsapevole con mio fratello.

di
genere
incesti

Sono Sara, 18 anni e vivo in casa con i miei genitori e con mio fratello Giuseppe. Quello che vi racconterò è una storia incestuosa, vi sembrerà strana ma non condivisa. L'attore principale è mio fratello, che passivamente sarà il protagonista di questa storia. Giuseppe ha 24 anni, bel ragazzo e molto amato dalle ragazze che gli girano intorno. Il motivo principale è che è affetto da una sindrome, la sindrome del pene eretto. Per dirla in breve, spesso il suo pene rimane eretto per ore pur non essendo soggetto a stimoli, esterni e sensoriali. Solitamente in questi casi assume delle gocce miorilassanti che lo aiutano a "fallo ammosciare". Ma arriviamo al dunque.
Era un sabato, stavo in casa con mio fratello, i miei genitori stavano sfruttando un coupon avuto in regalo per il loro anniversario, in una struttura alberghiera fuori regione. Era uno di quei sabato dove non eravamo riusciti ad organizzare una uscita con amici. Io e mio fratello ci sedemmo a tavola per mangiucchiare qualcosa, dopodiché Giuseppe mi dice che va a coricarsi sul letto a vedere la partita di calcio della sua squadra. Io rimango in cucina a vedere i miei programmi preferiti.
Ad un certo punto mi sento chiamare. Vado nella stanza e con gentilezza mi chiede se posso portargli la famosa medicina, in quanto sta avendo quella famosa reazione di cui vi ho accennato prima. Vado in cucina, mezzo bicchiere di acqua e 20 gocce del miorilassante. Torno nella sua stanza e gli porgo il bicchiere, lo beve tutto d'un fiato e me lo restituisce. Torno in cucina e riprendo la visione della tv. Dopo una mezz'oretta, approfittando dell'intervallo pubblicitario, vado nella stanza di mio fratello per vedere se era tutto apposto. Trovo mio fratello addormentato, stranamente perché quando vede la partita della sua squadra del cuore, difficilmente si addormenta. Lo scuoto con le mani, ma lui niente, non reagisce. Lo scuoto più forte, è ancora niente. Dico a me stessa "ma che ha preso, il sonnifero?". In quel momento mi sorge un dubbio. Torno in cucina e controllo :
-Oddio gli ho dato le gocce di mamma"
Mia madre è ansiosa e ogni tanto assume degli ansiolitici, che hanno anche un forte effetto sedativo.
Torno preoccupata nella stanza e cerco di svegliarlo, lo scuoto forte, schiaffetti in faccia, ma niente da fare, è in un sonno profondo. Non intendo chiamare i miei genitori, per non farli allarmare. Allora chiamo urgentemente la guardia medica che arriva immediatamente. Gli spiego per bene l'accaduto, lo visita, gli misura la pressione, controlla i battiti de cuore, poi gli abbassa gli slip per verificare la condizione del pene. Intravedo per la prima volta il cazzo di mio fratello, completamente eretto. Gli pratica anche una iniezione e gli farà rilassare il pene, e al termine della visita mi rassicura sul suo stato di salute, dicendomi che farà una lunga dormita e che comunque il suo pene, si affloscerà entro 2, massimo 3 ore. Rimango, con i sensi di colpa nella sua stanza, lo osservo, ripenso alle parole del medico, e poi mi focalizzo nel momento in cui gli abbassò gli slip, mostrandomi quel pene eretto. Niente da dire sulla sua dimensione, davvero notevole, non mi era mai capitato con i miei ex, di averne avuto uno così a disposizione. Ero attratta da quella visione, avevo voglia di rivederlo ancora. Mi avvicinai, lo scuoto nuovamente per essere sicura che non si svegliasse, scosto Le lenzuola e noto subito i suoi slip gonfi. È ancora lì duro come una pietra. In un attimo di lucidità mi allontano da lui, e penso "cosa sto facendo?". Ma la voglia di vederlo nella sua naturalità è più forte di me. Mi riavvicino, allungo le dita e afferro il bordo dello slip, lo sollevo ed ecco apparire il glande. Abbasso completamente gli slip e resto ad ammirarlo ancora. Penso "Cosa ci potrei fare con un arnese così?" La mie dita solcano i suoi testicoli, salgono lungo l'asta e lo afferro. È meravigliosamente duro, di una consistenza mai vista. Ora capisco perché le donne gli stanno sempre dietro. Giuseppe è lì sempre inermo, mentre io continuo ad accarezzarlo, ci sta veramente bene nella mia mano. Avvicinò il mio viso al suo cospetto del suo attributo per sentire l'odore del sesso, è inebriante, mi eccita. Apro la bocca e lo accolgo tra le mie labbra, mentre con gli occhi scruto il suo viso immobile. Mai sentito tanta pienezza nella mia bocca, sento il mio cuore battere forte. Lo assaporo come se stessi mangiando un gelato, una vera delizia sentirlo scivolare sulla mia lingua. Inconsapevolmente l'altra mano è già tra le mie gambe intenta a stimolare la mia passera. Sento che mi sto bagnando, mi fa un effetto strano, una sensazione che sa di proibito. Credo non mi possa più capitare una situazione simile, ho a disposizione poco più di 2 ore, devo decidere se fermarmi o continuare. Mi ricordavo che nel suo cassetto, mio fratello teneva dei preservativi, allungai le mani dentro e ne presi uno dalla confezione. Glielo indossai, era lì pronto per esaudire il mio desiderio, il primo rapporto incestuoso. Mi spogliai velocemente e salii sul letto, inginocchiata su di lui, all'altezza del suo bacino. Dovevo solo afferrarlo e posizionarlo in verticale, dopodiché il gioco era fatto. Scesi lentamente su di esso, sentii il glande adagiarsi sulle mie grandi labbra, poi farsi strada ed entrare lentamente dentro di me. Ebbi dei sussulti, sentivo riempirmi del suo sesso fino a sentirmi adagiare sui suoi testicoli. Avevo il suo volto davanti a me, un viso senza espressione, davvero un peccato non poter condividere con lui questa emozione. Mi chiedevo se fosse sbagliato, infatti lo era, ma i miei sensi erano talmente offuscati, coinvolti, che cercavo di non pensarci. Ritmicamente mi calavo su quel splendido arnese, mi sentivo posseduta, peccato non poter condividere l'orgasmo finale. In quel momento avrei voluto che fosse cosciente, che mi toccasse, baciasse i seni, sopra di me che mi deliziasse con i suoi poderosi affondi, che mi sentissi posseduta coscientemente. Dopo una quindicina di minuti iniziai ad avere le prime contrazioni, era fantastico, le sensazioni che provavo erano talmente forti che già pregustavo quelle successive. Sapevo che Giuseppe in quelle condizioni non poteva venire e che quindi il preservativo era inutile, così lo tolsi per rendere il contatto e le sensazioni ancora più naturali. Di fronte avevo lo specchio dell'armadio e quasi non riconoscevo quella persona che saltellava sul bacino di mio fratello. Dopo vari orgasmi intermedi sentivo che ero prossima a quello finale. Volevo gridare di piacere, ma non potevo. Ed ecco ero giunta al culmine, accelerai il ritmo, inarcandomi all'indietro, fui assalita da delle forti contrazioni e da un orgasmo molto intendo, mai provato prima che sembrava non terminare. Che peccato non averlo potuto condividere con lui, sarebbe stato fantastico. Esausta mi adagiai sul suo corpo, sentivo il calore della sua pelle, avvicinai le mie labbra alle sue e lo coprii con dei dolci baci come ringraziamento per avermi fatto provare inconsapevolmente queste dolci sensazioni. Mi sfilai da lui, nell'aria c'era odore di sesso. Gli feci un bidè al volo e restai ancora un po' lì ad ammirarlo nella sua ancora formidabile virilità.
Il mattino seguente dormiva ancora, ma verso mezzogiorno sentii dei rumori, era lui che si era appena svegliato. Mi disse "Ieri sera sono crollato, dovevo essere davvero stanco".
E ancora: "Come è finita la partita?"
Gli risposi "1 a 0 per me".
di
scritto il
2025-04-23
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