Incredibilmente Sabrina 2

di
genere
zoofilia

Durante la settimana continuai ad andare al parco, come facevo di solito, ma questa volta era diverso. Non riuscivo più a leggere. Pensavo a Sabrina.
Non era la solita ragazza zoccola e puttana. Era acqua e sapone, ma molto erotica. Il tipo di ragazza che ti fa sballare solo se la vedi. Ciò che mi aveva colpito era il suo modo di parlare. Pronunciava le parole con la esse morbida. “Mi chiamo Sabrina” e le sue labbra al pronunciare della esse vibrarono e con esse vibrò anche il mio caZzo.
Era troppo giovane per la mia età e mi vergognai un po’ perché mi sentii
maledettamente porco, contro il mio volere. Eppure la continuai a pensare.
Poi all’improvviso la vidi entrare nel parco. Guinzaglio, museruola e sistema di raccolta degli escrementi. Cavolo, dissi, è proprio lei.
Come un perfetto coglione feci finta di non vederla e continuai a leggere.

- Meno male che l’ho incontrata. Posso sedermi.
- Ciao Sabrina, certo che puoi sederti. E’ successo qualcosa?
- Argo ultimamente è irrequieto, si lamenta e la padrona di casa me lo ha affidato, ma io non riesco a capire perché si lamenta. Lei ha avuto un Pastore tedesco e forse può dirmi cosa fare?
- Cara Sabrina, purtroppo questa è una razza particolarmente predisposta all’artrosi.
Ormai ero entrato nella parte e sinceramente mi faceva piacere vedere che Sabrina pendeva dalle mie labbra.
- Chi detiene questa razza di cani sa, o dovrebbe sapere, che questi cani hanno bisogno di muoversi tantissimo e lo devono fare fin da piccoli. Ma sono in molti che si limitano al solo possesso del cane, qualche visita dal veterinario, l’uscita per i bisogni e si è a posto con la coscienza.
- E’ lei cosa mi consiglia di fare? Le dico questo perché la padrona di casa mi ha detto che mi fa risparmiare sull’affitto se mi tengo il cane e lo tengo bene, nel senso che i condomini non lo sentono più abbaiare.
- Questi animali hanno bisogno di rinforzare gli arti con una vita all’aperto e devo fare molto movimento.
Ormai parlavo ma non capivo più niente. I miei occhi erano fissi sulle sue labbra e la esse mi stava di nuovo sulla punta del caZzo e continuai nel dirle che la situazione era comune a tutti i cani di taglia grossa: ingrassano senza il giusto movimento. E nel dirle che il malessere di Argo poteva essere legato a una vita non conforme all’esigenze della razza e che la situazione non poteva che peggiorare.
- Signor Vanni lei è un veterinario?
- Amo i cani, ma sono un semplice tecnico di computer e lavoro qua vicino in via Manzoni e durante le ore di chiusura vengo qua nel parco, mangio la colazione e poi leggo qualche buon libro.
- Cosa mi consiglia di fare?

Continua …

per contatti scrivere a: amico_complice@yahoo.it
scritto il
2013-08-13
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