La curiosità e donna
di
Mimi
genere
gay
Un giorno entrai per curiosità in un cinema a luce rosse, e non immaginavo che in quel luogo fosse un inferno di peccato per un giovane trentenne e vergine ed inesperto sul sesso, purtroppo per mia disgrazia venni educato da una famiglia bigotta restia a certe pratiche sessuali con le donne, immaginate se sapessero che il loro prediletto figlio e finito nella perdizioni completa sessuale, e per giunta con dei uomini. Essendo l’unico maschio che dovrebbe proseguire la dinastia del mio casato, anche se ho due fratelli preti e uno zio vescovo, e una zia suora, chissà come se la prenderanno sapendo di avere un discendente frocio. Non posso dare ha nessuno la colpa, anche se spronato dai miei amici su quei racconti piccanti su dei film a luce rossa dove le pornodive facevano sesso sfrenato, anche se quelle carogne mi nascosero certi particolari che succedeva lì dentro alla sala cinematografica, io… di sicuro non ci sarei andato. Purtroppo feci quello sbaglio, in quando la curiosità di vederle all’opera era tanta che entrai da solo per la prima volta in quel locale al centro di Roma.
All'interno della sala un buio pesto, la proiezione era già iniziata da un pezzo e mi sentivo addosso una certa agitazione ed eccitazione, mentre sullo schermo dava delle immagini di tre donne, una negra e due bianche che ingoiavano cazzi di sei uomini di notevoli misure. La mia attenzione di sconcerto era comunque focalizzata su quei grossi cazzi che venivano sapientemente pompati da quelle bocche ingorde che ciucciavano due cazzi per uno e si muovevano con la testa su e giù, prima lentamente e poi sempre più velocemente da un cazzo all'altro. Io per paura di essere visto da un conoscente rimasi in fondo alla sala in una zona piuttosto appartata, anche se quelle immagini non tardano a produrre il loro effetto: sentivo il mio cazzo che cominciava a indurirsi e la mia mente a vagare immaginando una di loro a farmi un pompino. Il cazzo era di traverso e duro che spingeva contro la patta dei pantaloni. Quasi inconsapevole del turbamento creatosi li dentro appoggiai la mano sul davanti e cominciai un lento massaggio da palpeggiare la mia adorata mazza, anche se la cosa non mi dava nessun imbarazzo dato che i presenti erano lì con più o meno le mie stesse condizione. La sala era quasi piena e l'aria completamente colma di fumo di sigarette, e per fortuna ero all'ultima fila in piedi ad un angolo appoggiato in una colonna vicino alle bocche del condizionatore in disparte da tutti che stavano seduti nelle loro poltroncine. Purtroppo sbagliai quella valutazione in quando c'erano altri che vagavano attorno alla sala non sapendo perché lo facessero, e altre ombre che si intravedevano muoversi nell'oscurità. Non curante della loro presenza ritornai al film per pregustarmi quell'orgia che dava sullo schermo, ma neanche dieci minuti circa sentii una mano che mi palpava il culo ed io, che in altre circostanze avrei dato un pugno senza pensarci un minuto, non so cosa mi ha preso in quel momento: forse turbato dalla pellicola, o impaurito di essere riconosciuto da qualcuno, oppure non feci nessuna mossa per mandarlo in quel paese, anzi non so come provai una certa sensazione piacevole che partiva dal basso ventre fino al cervello, mentre il cazzo era oramai del tutto in tiro e me lo sentivo stringere nei calzoni tanto che non mi mossi neanche un centimetro, non sapevo come agire in quelle circostanze, mi sentivo imbarazzato e senza parlare o reagire per niente lo lasciai fare, e per di più gli diedi adito di continuare fino a piegarmi in avanti lasciando che lo sconosciuto continuasse a palparmi laidamente indisturbato il mio culo, finché improvvisamente sentii la sua mano calda sulla mia patta dura. Per qualche istante sento il cuore quasi in gola, mentre lui resta immobile per un paio di minuti, e poi inizia un lento e profondo massaggio alla mia asta comprese le palle, attraverso la stoffa. Non lo avevo ancora guardato in faccia, la vergogna di quel momento era enorme da evitare il suo sguardo. In quei secondi e minuti che passarono mi eccitai enormemente che una mano si prendesse cura del mio cazzo con tanta passione, ero teso in modo spasmodico, ma non ancora pronto per godere, anche se lo sconosciuto non si fece aspettare molto che prese di mira ancora il mio culo, che ormai era a livello del suo cazzo il quale si era sistemato in mezzo alla fessura delle mie chiappe.
Ormai non capivo più niente, il tipo mi stringeva e aveva appoggiato il suo pacco nello spacco delle chiappe e sentivo che aveva il cazzo molto duro. Me lo appoggiava con molta insistenza come se volesse traforarmi completamente il buco del culo. Per me in quel momento è stata la crisi totale, non sapevo cosa fare essendo per me la prima volta con un uomo da sentirmi imbranato, immaginate con una donna. Sentivo lui che mi strusciava il pacco ormai duro sul culetto da portarmi in ebollizione, entrambi eccitati iniziammo a muoverci, a strofinarci in quanto il suo cazzo era completamente in tiro, ma già di notevoli dimensioni che potevo costatare soltanto attraverso la stoffa dei pantaloni. La sala era completamente al buio, in quel punto non ci potevano vedere nessuno. Avvolti nell'oscurità e piano piano lui iniziava a scendere e risalire senza mai staccare quel piolo duro, sembrava: di ballare la rumba Cubana… la cui è in tempo 2/4 rapido con ritmo e un periodo di 4 battute ripetute. Mentre il mio culo veniva lessato da quel bel cazzone duro e con una mano stringeva il mio ventre, con l'altra mano slaccia la cintura e i primi bottoni e poi facendo scendere lo zip e aprendo i due lati della stoffa dei jeans e abbassare insieme ai slip come una buccia di banana. Io, non so come mi apprestai a posizionarmi sulla poltroncina senza comandato, chissà già mi sentivo troia in quel momento, mentre lui lestamente mi cala ancora giù le braghe fino alle ginocchia, cosi mi ritrovai appoggiato con le mani sullo schienale della poltroncina con le gambe allargate e stirato verso il basso lasciando in vista il mio culo, aspettando trepidamente di essere inculato. Lo sconosciuto si piazza dietro tra le mie gambe, si ferma un attimo, e poi mi sento afferrato da due mani e con forza le mie chiappe vengono divaricate, anche se distintamente sento uno sputo e con le dita inumidire il buchetto del mio culo del tutto lessato dal godimento e poi a seguire l'asta del suo cazzo. Lo sconosciuto senza attendere un istante mi piega in avanti e si aggrappa ai miei fianchi appoggiando la cappella sulle crespe del buco che inizia a spingere lentamente, ma in modo deciso e brusco. Dopo una breve resistente il mio sfintere cedette sotto la sua pressione, ed accolsi senza dolore il suo cazzo dentro il budello, come se il mio buchetto era abituato ai cazzi. In quell'istante sento solo la cappella all'inizio, dentro e fuori, per farmi morire di voglia. All'improvviso e senza aspettarmelo mi impala completamente, con un solo colpo, fino in fondo e sento le sue palle sbattermi sulle crespe del culo. Lo sento accasciarsi sulla mia schiena che respirava con un certo affanno. Io gemetti da quel sfondamento, ma non gridai per timore di essere scoperto, anche se il dolore mi faceva impazzire dovetti cedere alla violenza per far spazio al suo cazzo dentro al mio sfintere. Lui senza cacciarlo fuori inizia a scoparmi tenendomi fermo le anche, mi fotteva premendo forte con colpi violenti come se volesse infilarci pure le palle. Ma passato un paio di minuti riprende il suo ritmo con un su e giù, dentro e fuori, la sua fottuta stava facendo il suo effetto al mio cazzo da farlo diventare duro come non mai. Il piacere di essere fottuto da un maschio sconosciuto senza sapere se era giovane o vecchio, brutto o bello, grasso o magro. Non mi importava basta che mi fotteva il culo. Mentre godevo come un maiale il mio montone allunga la mano sul davanti, riprese in mano il mio cazzo e inizia a masturbarmi, seguendo in ritmo della sua scopata. Quel ritmo aumentava, i colpi diventarono più frequenti e più profondi, la sua mano scorreva su e giù lungo il mio cazzo, soffermandosi sulle palle, stringendole.
Ormai il mio retto era sfasciato di brutto da quel cazzo duro, fino a quel momento, il mio buco era mai stato violato da nessuno, il dolore, dovuto a quel violento atto di inculamento provocò in me un grande godimento verso quell'enorme mazza che mi stava fottendo il culo. Lo sentivo affondare sempre più profondamente nelle budella, straziato dal cazzo mi resi conto che ero stato penetrato completamente fino alla radice da sentire i suoi peli pubici che mi pungono le chiappe e le sue palle sbattere violentemente contro le mie palle. L'uomo cominciò a muoversi ritmicamente dentro di me, sbattendomi sonoramente il buco del culo avanti e indietro fino a essere travolto dalla sua foga e dai quei colpi frenetici, e riempirmi di sperma, non capivo più nulla. Il tempo scorreva veloce, ma lui pareva instancabile e continuava a scoparmi con vigore in una seconda e profonda fottuta. Il culo sempre otturato da quel pezzo di carne viva che si trasformava in un godimento crescente, sempre più crescente da raggiungere l'orgasmo da vero finocchio. Sentii i suoi rauchi di godimento e sbavi di saliva sul collo e dopo ancora dei getti lunghi di sperma caldo da riempirmi le viscere da farmi sballare del tutto, mentre le sue spinte cominciavano a rallentare e non so come, ricomincia a fottermi più di prima. Nonostante che fosse venuto altre sei volte, non si ferma anzi, continua a chiavarmi, senza mai togliere la mazza dal culo. Era incredibile mi stantuffa per altri dieci minuti e poi mi sborra di nuovo sul buco del culo che era tutto arrossato dal troppo cazzo. La mia ingenuità sul fatto del sesso in genere, mi porta a non capire quando un cazzo se ne viene, e molto difficile fare il bis, anzi non mi accorsi per niente di essere trattato da puttana e stavo soddisfacendo altri cazzi a mia insaputa. Come avevo detto il buio era complice del misfatto, la mia ingenuità, la scarsa conoscenza del sesso, e specialmente quello gay, non diedi molta importanza alle varie sostituzioni con qualcos'altro dello stesso genere che venivano effettuati da una sborrata ad altra, anche se evidenziavo certe misure diverse alle altre, ma diedi la colpa al buco che si era dilatato del tutto da non farmi sentire più la consistenza di un cazzo. Eccitato fino al parossismo di sentire spesse volte i
schizzi di sperma sulla schiena che colavano fin nelle chiappe e sullo sfintere e lungo le cosce, non so quanto stetti in quella posizione, ma di sicuro molto da assorbire tre volte consecutivo il film porno, in quando in quella sala non c'era interruzione o intervalli, anche se dopo capì il perché. Nella sala tutti erano froci, compresi i proprietari.
Guardai intorno mentre la gente veniva a frotte verso di me, e vidi che si piazzavano dietro a me, allineati a maneggiarsi i cazzi in attesa del loro turno per incularmi. Era un sollievo sentire lo sperma rinfrescarmi il buchetto, Il bruciore al culo era terrificante, e mentre in quei pochi secondi ne godevo con piacere finché un altro cazzo mi tappa il buco e mi incula ancora. Dopo una certa ora per fortuna smisero a fottermi e togliere l'ultimo cazzo fuori dalle crespe dell'ano tutto slabbrato. Ero disfatto, ma pieno di sborra e dolorante dappertutto. Il mio povero buco di culo sfondato e pieno di sperma fino all'estremo. Andai nel bagno per ricompormi: mi pulii e lavai alla meglio il mio corpo sporco di succo di sperma che colava ancora caldo dal retto. Non feci i tempo di sistemarmi i pantaloni che vedo uscire dal bagno un uomo quarantenne che aveva appena finito a fottere un culo di un vecchio sessantenne, non ebbe il tempo di rimetterlo dentro ai pantaloni e lasciarsi guardare da me, io..., rimasi impalato ha osservare il suo cazzone ancora duro, anche se diedi un occhiata al vecchio che stava ancora sul water a pecora con la lingua a penzoloni, lui mi guarda eccitato con il cazzo in mano, e non ancora soddisfatto volle da me un bis, senza aspettarmelo mi sento afferrato da lui sulla testa e cercava di spingermi giù in basso sbattendo il suo cazzo sotto il mio naso, e vedendo il suo cazzo grosso tutto imbrattato di merda e sborra che ancora sgocciolava. Era a mia disposizione quell'enorme cazzo ancora in erezione incredibilmente turgido e paonazzo, lungo circa venticinque centimetri duro e venoso sormontato da una grande cappella lucida e violacea che emanava la puzza di merda! Quella puzza era insopportabile per me, per chi ma preso un merdaio, e poi non lo mai preso in bocca, in quel momento di incerta riflessione spontanea, mi ritrassi dandogli una spinta, faceva troppo schifo. Ero in piedi davanti a lui che mi tiravo su i pantaloni, lo guardai di brutto dicendo: "Non sono frocio..., io!!!" E senza altro aggiungere tirai su lo zip dei pantaloni. Uscii dal bagno del cinema tra palpate e sorrisi in sala, la proiezione continuava, ma non mi importava più del film in quanto ero soddisfatto completamente, mi dileguai nell'oscurità della sala e sparire. Sapevano che ci sarei tornato per imparare a fare anche i pompini. Quel cinema sarà il mio tu-tor sul sesso, avevo molte cose da imparare. Ero diventato la loro cagna in calore ormai, non potevo farne a meno di loro.
By Mimi
All'interno della sala un buio pesto, la proiezione era già iniziata da un pezzo e mi sentivo addosso una certa agitazione ed eccitazione, mentre sullo schermo dava delle immagini di tre donne, una negra e due bianche che ingoiavano cazzi di sei uomini di notevoli misure. La mia attenzione di sconcerto era comunque focalizzata su quei grossi cazzi che venivano sapientemente pompati da quelle bocche ingorde che ciucciavano due cazzi per uno e si muovevano con la testa su e giù, prima lentamente e poi sempre più velocemente da un cazzo all'altro. Io per paura di essere visto da un conoscente rimasi in fondo alla sala in una zona piuttosto appartata, anche se quelle immagini non tardano a produrre il loro effetto: sentivo il mio cazzo che cominciava a indurirsi e la mia mente a vagare immaginando una di loro a farmi un pompino. Il cazzo era di traverso e duro che spingeva contro la patta dei pantaloni. Quasi inconsapevole del turbamento creatosi li dentro appoggiai la mano sul davanti e cominciai un lento massaggio da palpeggiare la mia adorata mazza, anche se la cosa non mi dava nessun imbarazzo dato che i presenti erano lì con più o meno le mie stesse condizione. La sala era quasi piena e l'aria completamente colma di fumo di sigarette, e per fortuna ero all'ultima fila in piedi ad un angolo appoggiato in una colonna vicino alle bocche del condizionatore in disparte da tutti che stavano seduti nelle loro poltroncine. Purtroppo sbagliai quella valutazione in quando c'erano altri che vagavano attorno alla sala non sapendo perché lo facessero, e altre ombre che si intravedevano muoversi nell'oscurità. Non curante della loro presenza ritornai al film per pregustarmi quell'orgia che dava sullo schermo, ma neanche dieci minuti circa sentii una mano che mi palpava il culo ed io, che in altre circostanze avrei dato un pugno senza pensarci un minuto, non so cosa mi ha preso in quel momento: forse turbato dalla pellicola, o impaurito di essere riconosciuto da qualcuno, oppure non feci nessuna mossa per mandarlo in quel paese, anzi non so come provai una certa sensazione piacevole che partiva dal basso ventre fino al cervello, mentre il cazzo era oramai del tutto in tiro e me lo sentivo stringere nei calzoni tanto che non mi mossi neanche un centimetro, non sapevo come agire in quelle circostanze, mi sentivo imbarazzato e senza parlare o reagire per niente lo lasciai fare, e per di più gli diedi adito di continuare fino a piegarmi in avanti lasciando che lo sconosciuto continuasse a palparmi laidamente indisturbato il mio culo, finché improvvisamente sentii la sua mano calda sulla mia patta dura. Per qualche istante sento il cuore quasi in gola, mentre lui resta immobile per un paio di minuti, e poi inizia un lento e profondo massaggio alla mia asta comprese le palle, attraverso la stoffa. Non lo avevo ancora guardato in faccia, la vergogna di quel momento era enorme da evitare il suo sguardo. In quei secondi e minuti che passarono mi eccitai enormemente che una mano si prendesse cura del mio cazzo con tanta passione, ero teso in modo spasmodico, ma non ancora pronto per godere, anche se lo sconosciuto non si fece aspettare molto che prese di mira ancora il mio culo, che ormai era a livello del suo cazzo il quale si era sistemato in mezzo alla fessura delle mie chiappe.
Ormai non capivo più niente, il tipo mi stringeva e aveva appoggiato il suo pacco nello spacco delle chiappe e sentivo che aveva il cazzo molto duro. Me lo appoggiava con molta insistenza come se volesse traforarmi completamente il buco del culo. Per me in quel momento è stata la crisi totale, non sapevo cosa fare essendo per me la prima volta con un uomo da sentirmi imbranato, immaginate con una donna. Sentivo lui che mi strusciava il pacco ormai duro sul culetto da portarmi in ebollizione, entrambi eccitati iniziammo a muoverci, a strofinarci in quanto il suo cazzo era completamente in tiro, ma già di notevoli dimensioni che potevo costatare soltanto attraverso la stoffa dei pantaloni. La sala era completamente al buio, in quel punto non ci potevano vedere nessuno. Avvolti nell'oscurità e piano piano lui iniziava a scendere e risalire senza mai staccare quel piolo duro, sembrava: di ballare la rumba Cubana… la cui è in tempo 2/4 rapido con ritmo e un periodo di 4 battute ripetute. Mentre il mio culo veniva lessato da quel bel cazzone duro e con una mano stringeva il mio ventre, con l'altra mano slaccia la cintura e i primi bottoni e poi facendo scendere lo zip e aprendo i due lati della stoffa dei jeans e abbassare insieme ai slip come una buccia di banana. Io, non so come mi apprestai a posizionarmi sulla poltroncina senza comandato, chissà già mi sentivo troia in quel momento, mentre lui lestamente mi cala ancora giù le braghe fino alle ginocchia, cosi mi ritrovai appoggiato con le mani sullo schienale della poltroncina con le gambe allargate e stirato verso il basso lasciando in vista il mio culo, aspettando trepidamente di essere inculato. Lo sconosciuto si piazza dietro tra le mie gambe, si ferma un attimo, e poi mi sento afferrato da due mani e con forza le mie chiappe vengono divaricate, anche se distintamente sento uno sputo e con le dita inumidire il buchetto del mio culo del tutto lessato dal godimento e poi a seguire l'asta del suo cazzo. Lo sconosciuto senza attendere un istante mi piega in avanti e si aggrappa ai miei fianchi appoggiando la cappella sulle crespe del buco che inizia a spingere lentamente, ma in modo deciso e brusco. Dopo una breve resistente il mio sfintere cedette sotto la sua pressione, ed accolsi senza dolore il suo cazzo dentro il budello, come se il mio buchetto era abituato ai cazzi. In quell'istante sento solo la cappella all'inizio, dentro e fuori, per farmi morire di voglia. All'improvviso e senza aspettarmelo mi impala completamente, con un solo colpo, fino in fondo e sento le sue palle sbattermi sulle crespe del culo. Lo sento accasciarsi sulla mia schiena che respirava con un certo affanno. Io gemetti da quel sfondamento, ma non gridai per timore di essere scoperto, anche se il dolore mi faceva impazzire dovetti cedere alla violenza per far spazio al suo cazzo dentro al mio sfintere. Lui senza cacciarlo fuori inizia a scoparmi tenendomi fermo le anche, mi fotteva premendo forte con colpi violenti come se volesse infilarci pure le palle. Ma passato un paio di minuti riprende il suo ritmo con un su e giù, dentro e fuori, la sua fottuta stava facendo il suo effetto al mio cazzo da farlo diventare duro come non mai. Il piacere di essere fottuto da un maschio sconosciuto senza sapere se era giovane o vecchio, brutto o bello, grasso o magro. Non mi importava basta che mi fotteva il culo. Mentre godevo come un maiale il mio montone allunga la mano sul davanti, riprese in mano il mio cazzo e inizia a masturbarmi, seguendo in ritmo della sua scopata. Quel ritmo aumentava, i colpi diventarono più frequenti e più profondi, la sua mano scorreva su e giù lungo il mio cazzo, soffermandosi sulle palle, stringendole.
Ormai il mio retto era sfasciato di brutto da quel cazzo duro, fino a quel momento, il mio buco era mai stato violato da nessuno, il dolore, dovuto a quel violento atto di inculamento provocò in me un grande godimento verso quell'enorme mazza che mi stava fottendo il culo. Lo sentivo affondare sempre più profondamente nelle budella, straziato dal cazzo mi resi conto che ero stato penetrato completamente fino alla radice da sentire i suoi peli pubici che mi pungono le chiappe e le sue palle sbattere violentemente contro le mie palle. L'uomo cominciò a muoversi ritmicamente dentro di me, sbattendomi sonoramente il buco del culo avanti e indietro fino a essere travolto dalla sua foga e dai quei colpi frenetici, e riempirmi di sperma, non capivo più nulla. Il tempo scorreva veloce, ma lui pareva instancabile e continuava a scoparmi con vigore in una seconda e profonda fottuta. Il culo sempre otturato da quel pezzo di carne viva che si trasformava in un godimento crescente, sempre più crescente da raggiungere l'orgasmo da vero finocchio. Sentii i suoi rauchi di godimento e sbavi di saliva sul collo e dopo ancora dei getti lunghi di sperma caldo da riempirmi le viscere da farmi sballare del tutto, mentre le sue spinte cominciavano a rallentare e non so come, ricomincia a fottermi più di prima. Nonostante che fosse venuto altre sei volte, non si ferma anzi, continua a chiavarmi, senza mai togliere la mazza dal culo. Era incredibile mi stantuffa per altri dieci minuti e poi mi sborra di nuovo sul buco del culo che era tutto arrossato dal troppo cazzo. La mia ingenuità sul fatto del sesso in genere, mi porta a non capire quando un cazzo se ne viene, e molto difficile fare il bis, anzi non mi accorsi per niente di essere trattato da puttana e stavo soddisfacendo altri cazzi a mia insaputa. Come avevo detto il buio era complice del misfatto, la mia ingenuità, la scarsa conoscenza del sesso, e specialmente quello gay, non diedi molta importanza alle varie sostituzioni con qualcos'altro dello stesso genere che venivano effettuati da una sborrata ad altra, anche se evidenziavo certe misure diverse alle altre, ma diedi la colpa al buco che si era dilatato del tutto da non farmi sentire più la consistenza di un cazzo. Eccitato fino al parossismo di sentire spesse volte i
schizzi di sperma sulla schiena che colavano fin nelle chiappe e sullo sfintere e lungo le cosce, non so quanto stetti in quella posizione, ma di sicuro molto da assorbire tre volte consecutivo il film porno, in quando in quella sala non c'era interruzione o intervalli, anche se dopo capì il perché. Nella sala tutti erano froci, compresi i proprietari.
Guardai intorno mentre la gente veniva a frotte verso di me, e vidi che si piazzavano dietro a me, allineati a maneggiarsi i cazzi in attesa del loro turno per incularmi. Era un sollievo sentire lo sperma rinfrescarmi il buchetto, Il bruciore al culo era terrificante, e mentre in quei pochi secondi ne godevo con piacere finché un altro cazzo mi tappa il buco e mi incula ancora. Dopo una certa ora per fortuna smisero a fottermi e togliere l'ultimo cazzo fuori dalle crespe dell'ano tutto slabbrato. Ero disfatto, ma pieno di sborra e dolorante dappertutto. Il mio povero buco di culo sfondato e pieno di sperma fino all'estremo. Andai nel bagno per ricompormi: mi pulii e lavai alla meglio il mio corpo sporco di succo di sperma che colava ancora caldo dal retto. Non feci i tempo di sistemarmi i pantaloni che vedo uscire dal bagno un uomo quarantenne che aveva appena finito a fottere un culo di un vecchio sessantenne, non ebbe il tempo di rimetterlo dentro ai pantaloni e lasciarsi guardare da me, io..., rimasi impalato ha osservare il suo cazzone ancora duro, anche se diedi un occhiata al vecchio che stava ancora sul water a pecora con la lingua a penzoloni, lui mi guarda eccitato con il cazzo in mano, e non ancora soddisfatto volle da me un bis, senza aspettarmelo mi sento afferrato da lui sulla testa e cercava di spingermi giù in basso sbattendo il suo cazzo sotto il mio naso, e vedendo il suo cazzo grosso tutto imbrattato di merda e sborra che ancora sgocciolava. Era a mia disposizione quell'enorme cazzo ancora in erezione incredibilmente turgido e paonazzo, lungo circa venticinque centimetri duro e venoso sormontato da una grande cappella lucida e violacea che emanava la puzza di merda! Quella puzza era insopportabile per me, per chi ma preso un merdaio, e poi non lo mai preso in bocca, in quel momento di incerta riflessione spontanea, mi ritrassi dandogli una spinta, faceva troppo schifo. Ero in piedi davanti a lui che mi tiravo su i pantaloni, lo guardai di brutto dicendo: "Non sono frocio..., io!!!" E senza altro aggiungere tirai su lo zip dei pantaloni. Uscii dal bagno del cinema tra palpate e sorrisi in sala, la proiezione continuava, ma non mi importava più del film in quanto ero soddisfatto completamente, mi dileguai nell'oscurità della sala e sparire. Sapevano che ci sarei tornato per imparare a fare anche i pompini. Quel cinema sarà il mio tu-tor sul sesso, avevo molte cose da imparare. Ero diventato la loro cagna in calore ormai, non potevo farne a meno di loro.
By Mimi
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