Grande sesso con la zia di mia moglie - Seconda parte
di
falco
genere
sentimentali
Era stato un pisolo tonificante. Ci siamo alzati, volutamente non ci siamo lavati, per odorare del nostro sesso, zia Cristina m’aveva proposto d’uscire a cena. Dopo la bella cena, a lume di candela in riva ad un torrente, passeggiata abbracciati per ripararla dalla frescura serale, siamo rientrati nell’appartamento ci siamo posizionati sul divano, nudi sotto un morbido piumino.
Zia s’era praticamente seduta sopra al mio cazzo che s’era subito impennato, quasi a dolermi essendo lei proprio appoggiata, mentre guardavamo le scene di un film, avevo iniziato ad accarezzarla, dalle spalle ero sceso alle tette, palpeggiate, soppesate, strizzate, proseguendo poi alla sua pancia, e poi avanti lentamente, lentamente, per arrivare alla sua passere, che al primo contatto ho avuto la verifica di quanto s’era eccitata.
Era bagnata, l’ho accarezzata e quindi ho portato la mia mano vicino al naso per godere il suo odore e poi assaporare il gusto di figa.
Il mio cazzo intanto stava producendo le prime gocce di quel liquido trasparente che da inizio ad un grande piacere, ho fatto in modo che zia si spostasse e l’ho aiutata ad arrivare con la bocca sopra al mio uccello.
Lo spettacolo del cazzo in erezione e la fuoriuscita di liquido ha indotto zia Cristina ad appoggiare la sua bocca per leccare e baciare quella verga marmorea.
Cercavamo una maggior comodità, l’ho portata di peso, con lei abbracciata al mio collo, sul letto, li credo di averle fatto trascorrere la sera e la notte più erotica della sua vita, sembrava fossimo amanti da anni per quanto riuscivamo a sincronizzarci, non avendo problemi di fertilità, essendo Cristina già in menopausa, ma con tanta voglia arretrata, ha voluto cimentarsi in diversi numeri arrivando almeno cinque volte a toccare il gradino più alto dell’appagamento. Non ultimo, una buona quantità di sperma era finita nelle sua cavità orale, avevamo anche condiviso un passaggio da bocca a bocca del mio seme.
Era stata fantastica, avevo di fronte una persona molto diversa dalla zia che conoscevo prima.
Il giorno seguente lo dedicammo ad una bella gita sul ghiacciaio, raggiungibile con ovovia, a sera ci dovevamo salutare, io sarei tornato a casa da mia moglie, lei sarebbe rimasta tutta la settimana, poi una sua cara amica l’avrebbe raggiunta, o meglio io e mia moglie l’avremmo accompagnata.
Arrivederci alla terza .
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