Porto mia madre gravida a farsi chiavare nei parcheggi
di
Incest 2014
genere
incesti
Mia madre è una gran troia e mio padre un gran cornuto.
Io oramai me la chiavo regolarmente da quasi due anni ed è stata lei stessa a confessarmi che anche da fidanzata gli metteva delle grandi corna.
Mia madre è talmente troia che non ha avuto alcuna difficoltà a confessarmi che anche durante il viaggio di nozze si faceva chiavare da chiunque le capitasse a tiro.
Io sono stato concepito proprio durante la luna di miele e in quei giorni lei era stata chiavata da tanti di quei maschi che lei stessa non è sicura che io sia proprio figlio di mio padre.
A dire il vero lei è proprio sicura che chi l'ha ingravidata non sia stato il giovane marito in quanto,le poche volte che avevano fatto l'amore,lei gli faceva indossare il preservativo o lo faceva uscire prime che sborrasse mentre dai suoi amanti chiunque essi fossero,si faceva riempire trattenendo dentro di se lo sperma per tutto il tempo che le era possibile.
"Sentirmi piena e rischiare di essere stata impregnata da uno sconosciuto mentre da quel cornuto di mio marito neanche mi facevo chiavare mi faceva impazzire dalla libidine" erano state le sue parole quando mi aveva raccontato delle sue gesta puttanesche.
Francamente prima dei miei vent'anni non mi ero mai reso conto di quanto troia fosse mia madre e trovavo del tutto naturale che mia sorella ed il mio fratello minore tutti biondi,non somigliassero minimamente a mio padre.
A dire il vero anch'io non ho la benché minima somiglianza con lui.
La scoperta era stata del tutto casuale ed era avvenuta il giorno in cui una mia amica alquanto ninfomane mi aveva proposto di andare in un club privé che lei conosceva in una località lontana dal mio paese.
Lì senza essere scoperto avevo intravisto mia madre insieme ad un tizio che non conoscevo.
Per un paio di volte l'avevo vista inginocchiarsi davanti ad alcuni maschi seduti su dei divanetti per spompinarli sino a farseli godere in bocca.
Naturalmente la penombra dell'ambiente non mi permetteva di vedere mentre sborravano.
Potevo però vedere l'andirivieni della testa di mia madre,i movimenti delle mani dei maschi,sentire i loro gemiti ed osservarli dopo che mia madre si era rialzata,mentre si ricomponevano rimettendo il cazzo dentro i pantaloni.
Ad una certa ora l'uomo aveva accompagnato mia madre all'interno di una camera molto buia al centro della quale vi era un grande letto rotondo.
Quella sera unendomi al via vai di maschi che andavano da lei,anch'io ero entrato in quella stanza e senza essere riconosciuto avevo chiavato mia madre aggiungendo la mia sborra a quella che già le riempiva la fica.
Quando dopo alcuni giorni le avevo raccontato il fatto lei,per nulla imbarazzata e con l'aria più naturale del mondo mi aveva confessato ogni cosa.
Da quel giorno siamo diventati amanti.
Evidentemente soddisfatta del nostro rapporto incestuoso aveva rallentato le sue frequentazioni.
Già da alcuni anni comunque aveva iniziato a prendere la pillola e dunque dopo la nascita del mio fratellino non aveva più rischiato nuove gravidanze.
La sorpresa mi era giunta improvvisa ed inaspettata dopo un lungo periodo in cui aveva smesso di vedere altri uomini.
-Luca...bambino mio...toccami la pancia che si sta gonfiando grazie a te.-
Mentre mi portava la mano sul suo ventre gonfio aveva aggiunto:
Luca...qui dentro sta crescendo nostro figlio...il tuo bambino!-
Lo stupore...la paura...lo smarrimento per quella rivelazione sono durati alcuni giorni dopo i quali era sopravvenuta una strana felicità per il fatto che mia madre portava in grembo una creatura che mi sarebbe stato figlio e fratello al tempo stesso.
Mia madre però nonostante quell'evento che aveva del miracoloso era rimasta la troia di sempre!
Era al quarto mese e dunque il suo stato era alquanto evidente quando mi aveva detto:
-Luca bambino mio...amore della mamma...non ti ho ancora detto che quando sono incinta sento una voglia incontenibile di cazzo ed il tuo da solo non mi basta...ho bisogno di altro...di molto altro!-
Da quel momento avevo accompagnato ogni sera mia madre nei parcheggi,nei club privé ed in tutti quei posti dove avrebbe potuto trovare i cazzi che la potessero soddisfare.
E non era solo il cazzo che voleva ma,aveva la necessità di sentirsi completamente piena di sborra e sino a quando non si sentiva gonfia non mi permetteva di riaccompagnarla a casa.
Le avevo persino organizzato una gang bang in un motel dove tramite internet avevo fatto venire una decina di maschi amanti dei rapporti con donne gravide.
Ero davanti a lei mentre quelli come invasati,la montavano riempiendole ogni buco e le sue grida di piacere risuonavano nella stanza come se vi fosse un'orda di femmine infoiate e non solo lei a tener testa a 10 cazzoni arrapati.
Quella sera dopo che la gang,completamente spompata,si era sciolta,mia madre si era fatta chiavare anche da direttore del motel(sua vecchia conoscenza)e dai due custodi.
Naturalmente dopo ogni incontro voleva fare l'amore anche con me e sebbene avesse la fica piena di sborra mi si donava con tutta la passione di cui era capace come mamma e come amante facendomi sentire come se quella sera avesse fatto l'amore solo con me.
Ma la cosa che più la intrigava e che faceva arrapare anche me come una bestia era quando mi chiedeva di portarla a battere come una puttana.
In quelle circostanze il suo bellissimo aspetto ed il portamento statuario ne facevano davvero la dea dell'amore e della fecondità.
Per l'occasione e senza intimo,indossava solo un leggerissimo abitino in velo di seta color carne sotto le cui trasparenze apparivano ben in evidenza i gonfi seni e le tonde areole scure al centro delle quali si stagliavano come scolpiti i grossi capezzoli rosa già pronti ad assolvere le loro funzioni materne ed erotiche.
Alla sommità delle carnose cosce il sesso gonfio e carnoso completamente depilato e senza mutande,si intuiva solo grazie al gioco di ombre provocato dai suoi movimenti e dal frusciare della seta.
La schiena dalla pelle vellutata e completamente scoperta,scendeva sino a perdersi nella spaccatura delle natiche piene simmetriche e sode come parti di un grosso melone rosato.
La pancia si stagliava in modo superbo e provocante ad affermare il suo primato di femmina nel pieno delle sue funzioni procreative e sessuali.
Tutto questo poggiato su tacchi vertiginosi ne facevano una vera calamita nei confronti di tutti coloro che la vedevano uomini o donne che fossero.
File di macchine cariche di maschi affascinati aspettavano il loro turno per partecipare anche loro a quell'inaspettato e fantastico banchetto erotico e deporre il loro seme in quel ventre già pieno di vita.
Una sera l'aveva caricata persino una coppia che se l'era portata a casa godendosela entrambi per tutta la notte nel loro talamo nuziale.
Anche loro avevano un figlio già grande e quando mia madre li aveva informati che il bimbo che aspettava era il frutto di un incesto,entusiasti dalla rivelazione,si sono riproposti di ripetere anche loro quella esperienza.
-Amore...sento che il parto è vicino....credo che sia per domani.....stanotte voglio stare con te....-
Dopo avermi detto quelle parole,con un pretesto che non ricordo aveva mandato mio padre ed i miei fratelli a dormire da alcuni parenti e con la pancia gonfia in maniera impressionante ed il bambino che fremeva per venire al mondo mi aveva regalato la più indimenticabile notte di sesso della mia vita.
Il giorno dopo è nato il nostro bambino che mio padre,sempre più cornuto,ha riconosciuto come suo.
In clinica aveva ricevuto uno stupendo bouquet di rose rosse con questo bigliettino:
-Auguri a te al bambino ed al papà.
Volevo che tu fossi la prima a sapere che....grazie a te anch'io sono in dolce attesa ingravidata come te da chi...tu...sai-
Era la donna della coppia che l'aveva portata a casa quella sera che dopo aver sentito la sua storia aveva deciso di avere un rapporto incestuoso col figlio e farsi ingravidare da lui.
Vi sono stati sviluppi in quel rapporto ma questa è un'altra storia.
Io oramai me la chiavo regolarmente da quasi due anni ed è stata lei stessa a confessarmi che anche da fidanzata gli metteva delle grandi corna.
Mia madre è talmente troia che non ha avuto alcuna difficoltà a confessarmi che anche durante il viaggio di nozze si faceva chiavare da chiunque le capitasse a tiro.
Io sono stato concepito proprio durante la luna di miele e in quei giorni lei era stata chiavata da tanti di quei maschi che lei stessa non è sicura che io sia proprio figlio di mio padre.
A dire il vero lei è proprio sicura che chi l'ha ingravidata non sia stato il giovane marito in quanto,le poche volte che avevano fatto l'amore,lei gli faceva indossare il preservativo o lo faceva uscire prime che sborrasse mentre dai suoi amanti chiunque essi fossero,si faceva riempire trattenendo dentro di se lo sperma per tutto il tempo che le era possibile.
"Sentirmi piena e rischiare di essere stata impregnata da uno sconosciuto mentre da quel cornuto di mio marito neanche mi facevo chiavare mi faceva impazzire dalla libidine" erano state le sue parole quando mi aveva raccontato delle sue gesta puttanesche.
Francamente prima dei miei vent'anni non mi ero mai reso conto di quanto troia fosse mia madre e trovavo del tutto naturale che mia sorella ed il mio fratello minore tutti biondi,non somigliassero minimamente a mio padre.
A dire il vero anch'io non ho la benché minima somiglianza con lui.
La scoperta era stata del tutto casuale ed era avvenuta il giorno in cui una mia amica alquanto ninfomane mi aveva proposto di andare in un club privé che lei conosceva in una località lontana dal mio paese.
Lì senza essere scoperto avevo intravisto mia madre insieme ad un tizio che non conoscevo.
Per un paio di volte l'avevo vista inginocchiarsi davanti ad alcuni maschi seduti su dei divanetti per spompinarli sino a farseli godere in bocca.
Naturalmente la penombra dell'ambiente non mi permetteva di vedere mentre sborravano.
Potevo però vedere l'andirivieni della testa di mia madre,i movimenti delle mani dei maschi,sentire i loro gemiti ed osservarli dopo che mia madre si era rialzata,mentre si ricomponevano rimettendo il cazzo dentro i pantaloni.
Ad una certa ora l'uomo aveva accompagnato mia madre all'interno di una camera molto buia al centro della quale vi era un grande letto rotondo.
Quella sera unendomi al via vai di maschi che andavano da lei,anch'io ero entrato in quella stanza e senza essere riconosciuto avevo chiavato mia madre aggiungendo la mia sborra a quella che già le riempiva la fica.
Quando dopo alcuni giorni le avevo raccontato il fatto lei,per nulla imbarazzata e con l'aria più naturale del mondo mi aveva confessato ogni cosa.
Da quel giorno siamo diventati amanti.
Evidentemente soddisfatta del nostro rapporto incestuoso aveva rallentato le sue frequentazioni.
Già da alcuni anni comunque aveva iniziato a prendere la pillola e dunque dopo la nascita del mio fratellino non aveva più rischiato nuove gravidanze.
La sorpresa mi era giunta improvvisa ed inaspettata dopo un lungo periodo in cui aveva smesso di vedere altri uomini.
-Luca...bambino mio...toccami la pancia che si sta gonfiando grazie a te.-
Mentre mi portava la mano sul suo ventre gonfio aveva aggiunto:
Luca...qui dentro sta crescendo nostro figlio...il tuo bambino!-
Lo stupore...la paura...lo smarrimento per quella rivelazione sono durati alcuni giorni dopo i quali era sopravvenuta una strana felicità per il fatto che mia madre portava in grembo una creatura che mi sarebbe stato figlio e fratello al tempo stesso.
Mia madre però nonostante quell'evento che aveva del miracoloso era rimasta la troia di sempre!
Era al quarto mese e dunque il suo stato era alquanto evidente quando mi aveva detto:
-Luca bambino mio...amore della mamma...non ti ho ancora detto che quando sono incinta sento una voglia incontenibile di cazzo ed il tuo da solo non mi basta...ho bisogno di altro...di molto altro!-
Da quel momento avevo accompagnato ogni sera mia madre nei parcheggi,nei club privé ed in tutti quei posti dove avrebbe potuto trovare i cazzi che la potessero soddisfare.
E non era solo il cazzo che voleva ma,aveva la necessità di sentirsi completamente piena di sborra e sino a quando non si sentiva gonfia non mi permetteva di riaccompagnarla a casa.
Le avevo persino organizzato una gang bang in un motel dove tramite internet avevo fatto venire una decina di maschi amanti dei rapporti con donne gravide.
Ero davanti a lei mentre quelli come invasati,la montavano riempiendole ogni buco e le sue grida di piacere risuonavano nella stanza come se vi fosse un'orda di femmine infoiate e non solo lei a tener testa a 10 cazzoni arrapati.
Quella sera dopo che la gang,completamente spompata,si era sciolta,mia madre si era fatta chiavare anche da direttore del motel(sua vecchia conoscenza)e dai due custodi.
Naturalmente dopo ogni incontro voleva fare l'amore anche con me e sebbene avesse la fica piena di sborra mi si donava con tutta la passione di cui era capace come mamma e come amante facendomi sentire come se quella sera avesse fatto l'amore solo con me.
Ma la cosa che più la intrigava e che faceva arrapare anche me come una bestia era quando mi chiedeva di portarla a battere come una puttana.
In quelle circostanze il suo bellissimo aspetto ed il portamento statuario ne facevano davvero la dea dell'amore e della fecondità.
Per l'occasione e senza intimo,indossava solo un leggerissimo abitino in velo di seta color carne sotto le cui trasparenze apparivano ben in evidenza i gonfi seni e le tonde areole scure al centro delle quali si stagliavano come scolpiti i grossi capezzoli rosa già pronti ad assolvere le loro funzioni materne ed erotiche.
Alla sommità delle carnose cosce il sesso gonfio e carnoso completamente depilato e senza mutande,si intuiva solo grazie al gioco di ombre provocato dai suoi movimenti e dal frusciare della seta.
La schiena dalla pelle vellutata e completamente scoperta,scendeva sino a perdersi nella spaccatura delle natiche piene simmetriche e sode come parti di un grosso melone rosato.
La pancia si stagliava in modo superbo e provocante ad affermare il suo primato di femmina nel pieno delle sue funzioni procreative e sessuali.
Tutto questo poggiato su tacchi vertiginosi ne facevano una vera calamita nei confronti di tutti coloro che la vedevano uomini o donne che fossero.
File di macchine cariche di maschi affascinati aspettavano il loro turno per partecipare anche loro a quell'inaspettato e fantastico banchetto erotico e deporre il loro seme in quel ventre già pieno di vita.
Una sera l'aveva caricata persino una coppia che se l'era portata a casa godendosela entrambi per tutta la notte nel loro talamo nuziale.
Anche loro avevano un figlio già grande e quando mia madre li aveva informati che il bimbo che aspettava era il frutto di un incesto,entusiasti dalla rivelazione,si sono riproposti di ripetere anche loro quella esperienza.
-Amore...sento che il parto è vicino....credo che sia per domani.....stanotte voglio stare con te....-
Dopo avermi detto quelle parole,con un pretesto che non ricordo aveva mandato mio padre ed i miei fratelli a dormire da alcuni parenti e con la pancia gonfia in maniera impressionante ed il bambino che fremeva per venire al mondo mi aveva regalato la più indimenticabile notte di sesso della mia vita.
Il giorno dopo è nato il nostro bambino che mio padre,sempre più cornuto,ha riconosciuto come suo.
In clinica aveva ricevuto uno stupendo bouquet di rose rosse con questo bigliettino:
-Auguri a te al bambino ed al papà.
Volevo che tu fossi la prima a sapere che....grazie a te anch'io sono in dolce attesa ingravidata come te da chi...tu...sai-
Era la donna della coppia che l'aveva portata a casa quella sera che dopo aver sentito la sua storia aveva deciso di avere un rapporto incestuoso col figlio e farsi ingravidare da lui.
Vi sono stati sviluppi in quel rapporto ma questa è un'altra storia.
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