L'officina di zio

di
genere
incesti

Sono una ragazza sarda di 23 anni e questo e quanto mi è accaduto...
Era un giorno del mese di giugno scorso quando ritornai a casa accompagnata dal mio ragazzo col quale avevo anche litigato. Io indossavo un abito corto, un paio di sabot con tacco a spillo di 9cm e sotto solo uno slip. Era molto tardi circa le 2 di notte e vidi che la serranda dell’officina di mio zio (51 anni) era aperta ed entrai dentro con un po’ di timore pensavo al peggio. La sorpresa! Trovai mio zio che tutto solo stava dando una sistematina alla sua auto, lo salutai e gli chiesi perché fosse ancora lì.
Lui mi rispose che non riusciva a dormire e aveva litigato anche con la moglie e così gli dissi che anch’io avevo litigato col mio ragazzo, così iniziammo a parlare un po’ e iniziai a sfogarmi sul fatto che il mio ragazzo non mi desidera più come prima e sono stanca e voglio fargliela pagare, anche mio zio inizia a lamentarsi della moglie e così per scherzo gli dico: ”perché non facciamo sesso io e te?” lui mi guarda e poi dice: ”Ma dai smettila di dire certe cose” non so perché, ma quella situazione iniziava a stuzzicare la mia fantasia erotica e così mentre guardavo mio zio lavorare mi siedo ed inizio a scoperchiare le gambe facendogli notare le mie mutandine.
Mio zio mi vede e dice: ”Dai copriti smettila e va a dormire non mi provocare” così io inizio a provocarlo di più, poi ad un certo punto lui si alza e dice: ”Non vuoi proprio smetterla eh!?” e va a lavarsi le mani sporche di grasso, in quel momento pensai che adesso mi avrebbe dato un bel ceffone e così per paura mi alzo per andare via, ma in quel momento zio mi dice: ”Dove vai piccola? Non volevi organizzare un party?” mi prende per un braccio e mi fa sedere su una sedia e dice: ”Ora vediamo cosa sai fare” e tira fuori il suo uccello, mi prende per la testa e me lo mette in bocca facendomelo ciucciare fino in fondo leccandogli anche le palle e mentre lo facevo diceva: ”Sai fare proprio bene le pompe, sei deliziosa”, poi mi fa alzare e lui si siede col cazzo ben dritto e duro mi toglie le mutande e l’abito e mi fa mettere su di lui ed io inizio a cavalcarlo e mentre lo faccio lui mi lecca i grossi seni che ho.
Poi mi fa alzare e mi ordina di mettermi appoggiata ad un banco di lavoro con la posizione della pecorina e lui da dietro che mi sfonda il culo e a tratti me lo pone anche nella fica. Infine mette un tappeto pulito a terra mi fa sdraiare e lui si mette sopra di me scopando molto bene. In quei momenti stavo godendo molto.
Poi mi fa risedere sulla sedia e me lo da ancora in bocca e me lo fa ciucciare fino a quando una grossa ondata di sborra non skizza sulla mia faccia assaporando lo sperma e ingoiando tutto.
Che scopata!!!
di
scritto il
2010-07-26
2 1 . 5 K
visite
3
voti
valutazione
1.7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

La cena fra colleghi
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.