Complicità tra coniugi dopo lo '87
di
Brando
genere
orge
Quell’anno l’estate finì e l’autunno passò, naturalmente d’ogni tanto a casa mia facevo venire Claudio per divertirci un po’ con mia moglie, che ogni volta che si faceva scopare ed inculare da noi, non mancava di parlare dell’avventura vissuta nel cinema porno e disse che avrebbe voluto provare ancora quelle sensazioni, una volta non contenta dei nostri cazzi, prese l'olio lubrificante, ce lo spalmò sulle mani e poi disse a me di ficcargli la mano in figa e a Claudio di infilarla nel culo, ad un certo punto aveva il mio braccio fino a sopra il polso nella figa e il braccio di Claudio nel culo fino a sopra il polso, godette come un ossessa. Passò Natale dello ’88 ed arrivò l’anno nuovo, quando fummo verso la metà di febbraio, venni a sapere da dei miei amici, che c’era un locale nel Mantovano nelle campagne di Viadana aperto da poco, che era all’apparenza un bar come tanti,
ma come stava accadendo in quegli anni certi bar avevano della sale a parte dove la gente beveva e poi durante la serata le donne andavano scalze sulle tavole e iniziavano a ballare, con gli uomini che da sotto le guardavano. Forse questi locali esistono ancora, ma quello che ora descriverò di certo non esiste più. Allora nei parlai con mia moglie e il mio amico, lei si entusiasmò subito e organizzammo la serata ai primi di Marzo. Arrivò il fatidico giorno nel prepararci vidi che mia moglie si mise una guepière con la parte sopra che reggeva il seno di pizzo trasparentissimo, poi il corpetto ed infine un reggicalze che agganciò a due calze velate da sballo e poi si infilò delle mutandine trasparentissime e ridottissime che facevano vedere la figa pelosissima di lei, sopra un vestito lungo 10 cm sopra il ginocchio, attillatissimo chiuso sul davanti con una cerniera che andava da cima a fondo e che faceva intravvedere le curve del suo corpo e quello che c’era sotto. Arrivò il mio amico e partimmo erano circa le 18,45. Partimmo così presto perché i miei amici mi avevano detto che il posto quando riempiva tutti i tavoli non faceva più passare nessuno. Allora sapevo che lì nei paraggi c’era una pizzeria e così ci fermammo a mangiare, erano circa le 19,30. Alla fine uscimmo dalla pizzeria ed andammo verso il locale. Quando fummo in macchina, io alla guida, lui al mio fianco e mia moglie seduta dietro ad un certo punto lei per scaldarsi un po’ si sporse in avanti allungò le mani, le appoggiò sulle nostre patte, naturalmente appena le toccò i nostri cazzi si inturgidirono e lei si lascio scappare un grido di soddisfazione, continuò fino a quando, di lì a poco arrivammo al locale.
Erano circa le 20,45. C’era davanti un parcheggio per circa cinquanta macchine,
parcheggiammo, scendemmo e ci avviammo verso il locale. Da fuori sembrava un bar normale, posto in uno stabile antico ed anche dentro sembrava un normale bar, io mia avvicinai al barista, come mi avevano detto gli amici, gli dissi nell’orecchio se ci fossero ancora dei posti liberi e lui annui dicendo che ce ne erano ancora alcuni. Ci accompagnò alla porta sul retro la aprì e ci indicò uno stabile in fondo alla corte. Ci incamminammo per una stradina contornata da alberelli e da lampioncini rossi, quando arrivammo alla fine vedemmo lo stabile e capimmo che era un antica stalla rimessa a nuovo ed adattata a locale con annesso un fienile molto grande che nel prosieguo del racconto, saprete come è stato riadattato. Entrammo, subito c’era un andito con il guardaroba, la signorina ci prese i cappotti ci diede gli scontrini per il ritiro e poi ci indicò la porta dell’entrata al locale, la aprimmo e dopo un corto corridoio c’era un’altra porta l’aprimmo e ci trovammo dentro. Era una stalla antica fatta ad archi, c’erano 15 nicchie per parte dove un tempo tenevano le mucche a tre a tre per nicchia c’era a partire dalla prima colonna lo schienale di un divanetto, il tavolino in mezzo e dall’altra parte un altro divanetto con lo schienale e così via fino all’ultimo arco. In mezzo al locale c’era una tavolata lunga, dal primo arco fino all’ultimo, lunga circa 30 metri fissata a terra con dei bulloni e delle panche
tutt’intorno anch’esse imbullonate a terra. Ci sedemmo nella seconda nicchia sulla destra, di lì a poco entrarono nella sala tre persone un bell’uomo sulla trentina e due donne una bella mora ed una biondina. Quando passarono davanti a noi, notai che le due donne adocchiarono subito mia moglie, gli sorrisero, gli lanciarono uno sguardo che non lasciava niente al caso, mia moglie contraccambiò e poi si andarono a sedere nella nicchia appena dopo la nostra. Quando il locale arrivò al completo i camerieri tutti uomini cominciarono a prendere le ordinazioni, l’ingresso alla sala era aperto a tutti, uomini e donne, c’erano più dell’ottanta per cento uomini, di donne se ne contavano appena 10, noi ordinammo tre cocktail un po alcolici, ce li portarono e cominciammo a bere, erano circa le 21,30 e dopo un quarto d’ora, vidi che le due donne accanto uscirono dalla loro nicchia si avvicinarono a noi, andarono verso mia moglie e la invitarono a salire con loro sulla tavolata al centro, mia moglie annui, la presero per mano si tolsero le scarpe e salirono. Quando le altre donne videro questo si fecero coraggio ed anche loro salirono sul tavolo. Le due donne con mia moglie erano all’inizio del tavolo, cominciarono a ballare e subito le due si strusciavano con libidine e misero nel mezzo mia moglie, quando vedemmo così noi
uomini ci andammo a sedere sulle panche sotto le donne che ballavano. La situazione attirò oltre alla nostra attenzione anche quella di una decina di uomini che erano negli altri tavolini. Appena mi sedetti guardai verso le tre donne e vidi che mia moglie era senza le mutandine, se le era tolte in macchina prima di scendere, come le altre due. Anche gli altri uomini che erano seduti lì vicino se ne erano accorti. Il ballo continuò per circa quindici minuti con atteggiamenti delle tre donne inequivocabili. Ad un certo punto le due donne presero mia moglie la portarono verso il fondo della sala, aprirono una porta e sparirono. Qui sta il bello del gioco le donne arrapano gli uomini ballando in atteggiamenti provocanti, poi vanno via e gli uomini arrapati le seguono. Il mio amico ed io ed il compagno delle donne andammo per primi aprimmo la porta e ci si parò dinnanzi una scala, la salimmo ed entrammo nel fienile, che i padroni del locale avevano diviso in 10 stanze, ognuna di 5x5 mt , l’arredamento era lussuoso, davanti alle stanze chiuse c’erano a guardia degli uomini, che erano addetti a riscuotere le 50 mila lire di massimo 13 uomini per stanza, che volevano seguire le donne. Naturalmente gli uomini che accompagnavano le donne
non pagavano. Noi tre capimmo dove erano le nostre donne, andammo davanti alla porta della stanza e gli addetti ci fecero passare senza richiedere alcun pagamento. Entrammo e vedemmo che in mezzo alla stanza c’era un grande divano quadrato di 2 mt per lato e appoggiati alle quattro pareti dei divanetti, che servivano per guardare lo spettacolo offerto dalle donne che erano già all’opera nel mezzo del divano. Stavano ballando senza i vestiti addosso tutte e tre in guepière con reggicalze e calze a rete, poi cominciarono a toccarsi e a baciarsi ed infine si coricarono e cominciarono a leccarsi le fighe a vicenda. Noi ci sedemmo tirammo fuori i nostri cazzi e cominciammo a menarceli, io notai che il cazzo del compagno delle donne era di dimensioni enormi, allora mi prese una smania di vedere che quel bel cazzone entrasse dentro mia moglie che non potei fare a meno di lanciare un gridolino di piacere, l’uomo se ne accorse, venne verso di me e mi disse, “lo so che non aspetti altro che con la mia mazza sbatta tua moglie. Cominciarono ad entrare altri uomini circa 10, che a mano a mano riempirono tutti i divanetti attorno ed anche loro si tirarono fuori gli uccelli. Tre avevano dei cazzi normali, sui 20 cm, quattro lo avevano dai 20 ai 30, però fu quando vidi i cazzi degli ultimi tre che rimasi sbigottito, erano di misure superiori a 30 cm ed uno addirittura superava i 40 ed aveva un diametro di almeno 10 cm., pensai a quando mia moglie l’avrebbe visto e mi venne una pulsione di godimento che a momenti venni.Ci sedemmo nella seconda nicchia sulla destra, di lì a poco entrarono nella sala tre persone un bell’uomo sulla trentina e due donne una bella mora ed una biondina. Quando passarono davanti a noi, notai che le due donne adocchiarono subito mia moglie, gli sorrisero, gli lanciarono uno sguardo che non lasciava niente al caso, mia moglie contraccambiò e poi si andarono a sedere nella nicchia appena dopo la nostra. Quando il locale arrivò al completo i camerieri tutti uomini cominciarono a prendere le ordinazioni, l’ingresso alla sala era aperto a tutti, uomini e donne, c’erano più dell’ottanta per cento uomini, di donne se ne contavano appena 10, noi ordinammo tre cocktail un po alcolici, ce li portarono e cominciammo a bere, erano circa le 21,30 e dopo un quarto d’ora, vidi che le due donne accanto uscirono dalla loro nicchia si avvicinarono a noi, andarono verso mia moglie e la invitarono a salire con loro sulla tavolata al centro, mia moglie annui, la presero per mano si tolsero le scarpe e salirono. Quando le altre donne videro questo si fecero coraggio ed anche loro salirono sul tavolo. Le due donne con mia moglie erano all’inizio del tavolo, cominciarono a ballare e subito le due si strusciavano con libidine e misero nel mezzo mia moglie, quando vedemmo così noi
uomini ci andammo a sedere sulle panche sotto le donne che ballavano. La situazione attirò oltre alla nostra attenzione anche quella di una decina di uomini che erano negli altri tavolini. Appena mi sedetti guardai verso le tre donne e vidi che mia moglie era senza le mutandine, se le era tolte in macchina prima di scendere, come le altre due. Anche gli altri uomini che erano seduti lì vicino se ne erano accorti. Il ballo continuò per circa quindici minuti con atteggiamenti delle tre donne inequivocabili. Ad un certo punto le due donne presero mia moglie la portarono verso il fondo della sala, aprirono una porta e sparirono. Qui sta il bello del gioco le donne arrapano gli uomini ballando in atteggiamenti provocanti, poi vanno via e gli uomini arrapati le seguono. Il mio amico ed io ed il compagno delle donne andammo per primi aprimmo la porta e ci si parò dinnanzi una scala, la salimmo ed entrammo nel fienile, che i padroni del locale avevano diviso in 10 stanze, ognuna di 5x5 mt , l’arredamento era lussuoso, davanti alle stanze chiuse c’erano a guardia degli uomini, che erano addetti a riscuotere le 50 mila lire di massimo 13 uomini per stanza, che olevano seguire le donne. Naturalmente gli uomini che accompagnavano le donne
non pagavano. Noi tre capimmo dove erano le nostre donne, andammo davanti alla porta della stanza e gli addetti ci fecero passare senza richiedere alcun pagamento. Entrammo e vedemmo che in mezzo alla stanza c’era un grande divano quadrato di 2 mt per lato e appoggiati alle quattro pareti dei divanetti, che servivano per guardare lo spettacolo offerto dalle donne che erano già all’opera nel mezzo del divano. Stavano ballando senza i vestiti addosso tutte e tre in guepière con reggicalze e calze a rete, poi cominciarono a toccarsi e a baciarsi ed infine si coricarono e cominciarono a leccarsi le fighe a vicenda. Noi ci sedemmo tirammo fuori i nostri cazzi e cominciammo a menarceli, io notai che il cazzo del compagno delle donne era di dimensioni enormi, allora mi prese una smania di vedere che quel bel cazzone entrasse dentro mia moglie che non potei fare a meno di lanciare un gridolino di piacere, l’uomo se ne accorse, venne verso di me e mi disse, “lo so che non aspetti altro che con la mia mazza sbatta tua rca 10, che a mano a mano riempirono tutti i
divanetti attorno ed anche loro si tirarono fuori gli uccelli. Tre avevano dei cazzi normali, sui 20 cm, quattro lo avevano dai 20 ai 30, però fu quando vidi i cazzi degli ultimi tre che rimasi sbigottito, erano di misure superiori a 30 cm ed uno addirittura superava i 40 ed aveva un diametro di almeno 10 cm., pensai a quando mia moglie l’avrebbe visto e mi venne una pulsione di godimento che a momenti venni. Ad un certo punto vidi la biondina che lasciò il divano, apri un anta e prese due cazzi di gomma enormi, erano almeno di 40 cm l’uno e di un diametro di almeno 10 cm, con le cinghie da legarsi ai fianchi, fu così che capi che i tre erano dei conoscenti dei gestori. La donna andò verso le altre due porse un cazzone alla mora, se li legarono alla vita, poi la bionda si stese sul divano disse a mia moglie di andarle a cavallo. Quando lei le fu sopra prese il cazzo glie lo infilò nella figa a quel punto la mora si posizionò alle spalle di mia moglie che aveva già lo sfintere del culo aperto dal godimento prese la mazza in mano glie la appoggiò all’imbocco dello sfintere e spinse forte, entrò tutto in un sol colpo. Io osservai tutto da dietro la mora che aveva una passera così pelosa e nera e con quell’arnese dentro il culo di mia moglie,
mi fece arrapare che gli andai dietro glie lo spinsi tutto nella figa. Noi uomini che eravamo con le donne potevamo scoparle senza problemi, mentre gli altri dovevano aspettare un cenno dalle medesime per poter partecipare all’orgia. La mora non si scompose anzi disse al mio amico di metterglielo anche lui nella figa, allora si alzò venne dietro di me mi passo col suo cazzo sotto e senti che entrò anche lui nella figa della mora. Intanto mia moglie girata di spalle aveva notato davanti a se il cazzo enorme dell’ultimo uomo, gli fece un cenno, lui si avvicinò, lei lo prese in mano e poi se lo avvicinò alle labbra, apri la bocca e lo fece sparire per metà, faceva dei rantoli bestiali perché gli arrivava fino in gola. Gli altri vedendo così non si trattennero, si alzarono vennero verso di noi e senti che il compagno delle donne mi venne dietro, al primo momento non capi, ma poi non ci furono più dubbi, senti la sua cappella spingere sul mio sfintere e un attimo dopo mi penetrò tutto fino in fondo. Fu una sensazione bestiale di godimento, perché mentre lui mi inculava, io scopavo la mora ed quando dava il colpo di conseguenza io davo il colpo a lei. Nel frattempo mia moglie si alzò dalla bionda si girò e quando vide la scena si eccitò ancora di più, allora vidi che chiamo gli uomini con il cazzo più lungo e grosso e si fece riempire tutti i buchi. Non era la prima volta che vedevo mia moglie prendere senza problemi dei cazzi così grossi, ad un certo punto aveva i due più piccoli nella figa, uno grosso nel culo, uno grosso in bocca e due grossi nelle mani. Poi riprese quelli di gomma delle due donne, uno
da sotto e l’altro da sopra nella figa, mentre prendeva il cazzo dell’uomo che nel frattempo lo aveva tolto dal mio culo e lo mise in quello di mia moglie. Nel frattempo il mio amico vedendo il mio culo in alto e libero mi venne sopra e mi inculò con forza, mentre io leccavo la figa alla mora e lei spompinava un cazzone di uno degli uomini. Si andò avanti così per circa mezz’ora, mia moglie a turno prese più di una volta i 15 cazzi, 13 veri e i 2 di gomma ed io ne presi in culo a turno 6 o 7. In un momento gli sguardi di mia moglie ed il mio si incrociarono ed allora lei si avvicinò e mi sussurrò nell’orecchio “ce la stiamo godendo tutti e due, siamo dei gran porci” poi mi ringraziò e continuammo ancora per un po’. Fu una sensazione meravigliosa sentire il caldo della sborra venirmi dentro, mi vennero dentro almeno in sei ed ogni volta sentivo lo stesso godimento. Fu un esperienza favolosa, una goduta meravigliosa vedere tua moglie prendere così tanti cazzi mentre a te lo ficcano in culo. Quando finimmo a poco a poco si svuoto la stanza , rimanemmo solo noi sei, il mio amico, io, mia moglie, la mora (Luana), la biondina (Carolina) e l’uomo (Filippo) come ci dissero poco dopo e ci dissero che il locale era dell’uomo, gli serviva per conoscere delle altre persone porche come loro e finalmente le avevano trovate. Quindi ci scambiammo i numeri di telefono, per poterci incontrare ancora. Peccato che quel locale restò aperto ancora un mese, poi sapemmo che la polizia lo chiuse.
ma come stava accadendo in quegli anni certi bar avevano della sale a parte dove la gente beveva e poi durante la serata le donne andavano scalze sulle tavole e iniziavano a ballare, con gli uomini che da sotto le guardavano. Forse questi locali esistono ancora, ma quello che ora descriverò di certo non esiste più. Allora nei parlai con mia moglie e il mio amico, lei si entusiasmò subito e organizzammo la serata ai primi di Marzo. Arrivò il fatidico giorno nel prepararci vidi che mia moglie si mise una guepière con la parte sopra che reggeva il seno di pizzo trasparentissimo, poi il corpetto ed infine un reggicalze che agganciò a due calze velate da sballo e poi si infilò delle mutandine trasparentissime e ridottissime che facevano vedere la figa pelosissima di lei, sopra un vestito lungo 10 cm sopra il ginocchio, attillatissimo chiuso sul davanti con una cerniera che andava da cima a fondo e che faceva intravvedere le curve del suo corpo e quello che c’era sotto. Arrivò il mio amico e partimmo erano circa le 18,45. Partimmo così presto perché i miei amici mi avevano detto che il posto quando riempiva tutti i tavoli non faceva più passare nessuno. Allora sapevo che lì nei paraggi c’era una pizzeria e così ci fermammo a mangiare, erano circa le 19,30. Alla fine uscimmo dalla pizzeria ed andammo verso il locale. Quando fummo in macchina, io alla guida, lui al mio fianco e mia moglie seduta dietro ad un certo punto lei per scaldarsi un po’ si sporse in avanti allungò le mani, le appoggiò sulle nostre patte, naturalmente appena le toccò i nostri cazzi si inturgidirono e lei si lascio scappare un grido di soddisfazione, continuò fino a quando, di lì a poco arrivammo al locale.
Erano circa le 20,45. C’era davanti un parcheggio per circa cinquanta macchine,
parcheggiammo, scendemmo e ci avviammo verso il locale. Da fuori sembrava un bar normale, posto in uno stabile antico ed anche dentro sembrava un normale bar, io mia avvicinai al barista, come mi avevano detto gli amici, gli dissi nell’orecchio se ci fossero ancora dei posti liberi e lui annui dicendo che ce ne erano ancora alcuni. Ci accompagnò alla porta sul retro la aprì e ci indicò uno stabile in fondo alla corte. Ci incamminammo per una stradina contornata da alberelli e da lampioncini rossi, quando arrivammo alla fine vedemmo lo stabile e capimmo che era un antica stalla rimessa a nuovo ed adattata a locale con annesso un fienile molto grande che nel prosieguo del racconto, saprete come è stato riadattato. Entrammo, subito c’era un andito con il guardaroba, la signorina ci prese i cappotti ci diede gli scontrini per il ritiro e poi ci indicò la porta dell’entrata al locale, la aprimmo e dopo un corto corridoio c’era un’altra porta l’aprimmo e ci trovammo dentro. Era una stalla antica fatta ad archi, c’erano 15 nicchie per parte dove un tempo tenevano le mucche a tre a tre per nicchia c’era a partire dalla prima colonna lo schienale di un divanetto, il tavolino in mezzo e dall’altra parte un altro divanetto con lo schienale e così via fino all’ultimo arco. In mezzo al locale c’era una tavolata lunga, dal primo arco fino all’ultimo, lunga circa 30 metri fissata a terra con dei bulloni e delle panche
tutt’intorno anch’esse imbullonate a terra. Ci sedemmo nella seconda nicchia sulla destra, di lì a poco entrarono nella sala tre persone un bell’uomo sulla trentina e due donne una bella mora ed una biondina. Quando passarono davanti a noi, notai che le due donne adocchiarono subito mia moglie, gli sorrisero, gli lanciarono uno sguardo che non lasciava niente al caso, mia moglie contraccambiò e poi si andarono a sedere nella nicchia appena dopo la nostra. Quando il locale arrivò al completo i camerieri tutti uomini cominciarono a prendere le ordinazioni, l’ingresso alla sala era aperto a tutti, uomini e donne, c’erano più dell’ottanta per cento uomini, di donne se ne contavano appena 10, noi ordinammo tre cocktail un po alcolici, ce li portarono e cominciammo a bere, erano circa le 21,30 e dopo un quarto d’ora, vidi che le due donne accanto uscirono dalla loro nicchia si avvicinarono a noi, andarono verso mia moglie e la invitarono a salire con loro sulla tavolata al centro, mia moglie annui, la presero per mano si tolsero le scarpe e salirono. Quando le altre donne videro questo si fecero coraggio ed anche loro salirono sul tavolo. Le due donne con mia moglie erano all’inizio del tavolo, cominciarono a ballare e subito le due si strusciavano con libidine e misero nel mezzo mia moglie, quando vedemmo così noi
uomini ci andammo a sedere sulle panche sotto le donne che ballavano. La situazione attirò oltre alla nostra attenzione anche quella di una decina di uomini che erano negli altri tavolini. Appena mi sedetti guardai verso le tre donne e vidi che mia moglie era senza le mutandine, se le era tolte in macchina prima di scendere, come le altre due. Anche gli altri uomini che erano seduti lì vicino se ne erano accorti. Il ballo continuò per circa quindici minuti con atteggiamenti delle tre donne inequivocabili. Ad un certo punto le due donne presero mia moglie la portarono verso il fondo della sala, aprirono una porta e sparirono. Qui sta il bello del gioco le donne arrapano gli uomini ballando in atteggiamenti provocanti, poi vanno via e gli uomini arrapati le seguono. Il mio amico ed io ed il compagno delle donne andammo per primi aprimmo la porta e ci si parò dinnanzi una scala, la salimmo ed entrammo nel fienile, che i padroni del locale avevano diviso in 10 stanze, ognuna di 5x5 mt , l’arredamento era lussuoso, davanti alle stanze chiuse c’erano a guardia degli uomini, che erano addetti a riscuotere le 50 mila lire di massimo 13 uomini per stanza, che volevano seguire le donne. Naturalmente gli uomini che accompagnavano le donne
non pagavano. Noi tre capimmo dove erano le nostre donne, andammo davanti alla porta della stanza e gli addetti ci fecero passare senza richiedere alcun pagamento. Entrammo e vedemmo che in mezzo alla stanza c’era un grande divano quadrato di 2 mt per lato e appoggiati alle quattro pareti dei divanetti, che servivano per guardare lo spettacolo offerto dalle donne che erano già all’opera nel mezzo del divano. Stavano ballando senza i vestiti addosso tutte e tre in guepière con reggicalze e calze a rete, poi cominciarono a toccarsi e a baciarsi ed infine si coricarono e cominciarono a leccarsi le fighe a vicenda. Noi ci sedemmo tirammo fuori i nostri cazzi e cominciammo a menarceli, io notai che il cazzo del compagno delle donne era di dimensioni enormi, allora mi prese una smania di vedere che quel bel cazzone entrasse dentro mia moglie che non potei fare a meno di lanciare un gridolino di piacere, l’uomo se ne accorse, venne verso di me e mi disse, “lo so che non aspetti altro che con la mia mazza sbatta tua moglie. Cominciarono ad entrare altri uomini circa 10, che a mano a mano riempirono tutti i divanetti attorno ed anche loro si tirarono fuori gli uccelli. Tre avevano dei cazzi normali, sui 20 cm, quattro lo avevano dai 20 ai 30, però fu quando vidi i cazzi degli ultimi tre che rimasi sbigottito, erano di misure superiori a 30 cm ed uno addirittura superava i 40 ed aveva un diametro di almeno 10 cm., pensai a quando mia moglie l’avrebbe visto e mi venne una pulsione di godimento che a momenti venni.Ci sedemmo nella seconda nicchia sulla destra, di lì a poco entrarono nella sala tre persone un bell’uomo sulla trentina e due donne una bella mora ed una biondina. Quando passarono davanti a noi, notai che le due donne adocchiarono subito mia moglie, gli sorrisero, gli lanciarono uno sguardo che non lasciava niente al caso, mia moglie contraccambiò e poi si andarono a sedere nella nicchia appena dopo la nostra. Quando il locale arrivò al completo i camerieri tutti uomini cominciarono a prendere le ordinazioni, l’ingresso alla sala era aperto a tutti, uomini e donne, c’erano più dell’ottanta per cento uomini, di donne se ne contavano appena 10, noi ordinammo tre cocktail un po alcolici, ce li portarono e cominciammo a bere, erano circa le 21,30 e dopo un quarto d’ora, vidi che le due donne accanto uscirono dalla loro nicchia si avvicinarono a noi, andarono verso mia moglie e la invitarono a salire con loro sulla tavolata al centro, mia moglie annui, la presero per mano si tolsero le scarpe e salirono. Quando le altre donne videro questo si fecero coraggio ed anche loro salirono sul tavolo. Le due donne con mia moglie erano all’inizio del tavolo, cominciarono a ballare e subito le due si strusciavano con libidine e misero nel mezzo mia moglie, quando vedemmo così noi
uomini ci andammo a sedere sulle panche sotto le donne che ballavano. La situazione attirò oltre alla nostra attenzione anche quella di una decina di uomini che erano negli altri tavolini. Appena mi sedetti guardai verso le tre donne e vidi che mia moglie era senza le mutandine, se le era tolte in macchina prima di scendere, come le altre due. Anche gli altri uomini che erano seduti lì vicino se ne erano accorti. Il ballo continuò per circa quindici minuti con atteggiamenti delle tre donne inequivocabili. Ad un certo punto le due donne presero mia moglie la portarono verso il fondo della sala, aprirono una porta e sparirono. Qui sta il bello del gioco le donne arrapano gli uomini ballando in atteggiamenti provocanti, poi vanno via e gli uomini arrapati le seguono. Il mio amico ed io ed il compagno delle donne andammo per primi aprimmo la porta e ci si parò dinnanzi una scala, la salimmo ed entrammo nel fienile, che i padroni del locale avevano diviso in 10 stanze, ognuna di 5x5 mt , l’arredamento era lussuoso, davanti alle stanze chiuse c’erano a guardia degli uomini, che erano addetti a riscuotere le 50 mila lire di massimo 13 uomini per stanza, che olevano seguire le donne. Naturalmente gli uomini che accompagnavano le donne
non pagavano. Noi tre capimmo dove erano le nostre donne, andammo davanti alla porta della stanza e gli addetti ci fecero passare senza richiedere alcun pagamento. Entrammo e vedemmo che in mezzo alla stanza c’era un grande divano quadrato di 2 mt per lato e appoggiati alle quattro pareti dei divanetti, che servivano per guardare lo spettacolo offerto dalle donne che erano già all’opera nel mezzo del divano. Stavano ballando senza i vestiti addosso tutte e tre in guepière con reggicalze e calze a rete, poi cominciarono a toccarsi e a baciarsi ed infine si coricarono e cominciarono a leccarsi le fighe a vicenda. Noi ci sedemmo tirammo fuori i nostri cazzi e cominciammo a menarceli, io notai che il cazzo del compagno delle donne era di dimensioni enormi, allora mi prese una smania di vedere che quel bel cazzone entrasse dentro mia moglie che non potei fare a meno di lanciare un gridolino di piacere, l’uomo se ne accorse, venne verso di me e mi disse, “lo so che non aspetti altro che con la mia mazza sbatta tua rca 10, che a mano a mano riempirono tutti i
divanetti attorno ed anche loro si tirarono fuori gli uccelli. Tre avevano dei cazzi normali, sui 20 cm, quattro lo avevano dai 20 ai 30, però fu quando vidi i cazzi degli ultimi tre che rimasi sbigottito, erano di misure superiori a 30 cm ed uno addirittura superava i 40 ed aveva un diametro di almeno 10 cm., pensai a quando mia moglie l’avrebbe visto e mi venne una pulsione di godimento che a momenti venni. Ad un certo punto vidi la biondina che lasciò il divano, apri un anta e prese due cazzi di gomma enormi, erano almeno di 40 cm l’uno e di un diametro di almeno 10 cm, con le cinghie da legarsi ai fianchi, fu così che capi che i tre erano dei conoscenti dei gestori. La donna andò verso le altre due porse un cazzone alla mora, se li legarono alla vita, poi la bionda si stese sul divano disse a mia moglie di andarle a cavallo. Quando lei le fu sopra prese il cazzo glie lo infilò nella figa a quel punto la mora si posizionò alle spalle di mia moglie che aveva già lo sfintere del culo aperto dal godimento prese la mazza in mano glie la appoggiò all’imbocco dello sfintere e spinse forte, entrò tutto in un sol colpo. Io osservai tutto da dietro la mora che aveva una passera così pelosa e nera e con quell’arnese dentro il culo di mia moglie,
mi fece arrapare che gli andai dietro glie lo spinsi tutto nella figa. Noi uomini che eravamo con le donne potevamo scoparle senza problemi, mentre gli altri dovevano aspettare un cenno dalle medesime per poter partecipare all’orgia. La mora non si scompose anzi disse al mio amico di metterglielo anche lui nella figa, allora si alzò venne dietro di me mi passo col suo cazzo sotto e senti che entrò anche lui nella figa della mora. Intanto mia moglie girata di spalle aveva notato davanti a se il cazzo enorme dell’ultimo uomo, gli fece un cenno, lui si avvicinò, lei lo prese in mano e poi se lo avvicinò alle labbra, apri la bocca e lo fece sparire per metà, faceva dei rantoli bestiali perché gli arrivava fino in gola. Gli altri vedendo così non si trattennero, si alzarono vennero verso di noi e senti che il compagno delle donne mi venne dietro, al primo momento non capi, ma poi non ci furono più dubbi, senti la sua cappella spingere sul mio sfintere e un attimo dopo mi penetrò tutto fino in fondo. Fu una sensazione bestiale di godimento, perché mentre lui mi inculava, io scopavo la mora ed quando dava il colpo di conseguenza io davo il colpo a lei. Nel frattempo mia moglie si alzò dalla bionda si girò e quando vide la scena si eccitò ancora di più, allora vidi che chiamo gli uomini con il cazzo più lungo e grosso e si fece riempire tutti i buchi. Non era la prima volta che vedevo mia moglie prendere senza problemi dei cazzi così grossi, ad un certo punto aveva i due più piccoli nella figa, uno grosso nel culo, uno grosso in bocca e due grossi nelle mani. Poi riprese quelli di gomma delle due donne, uno
da sotto e l’altro da sopra nella figa, mentre prendeva il cazzo dell’uomo che nel frattempo lo aveva tolto dal mio culo e lo mise in quello di mia moglie. Nel frattempo il mio amico vedendo il mio culo in alto e libero mi venne sopra e mi inculò con forza, mentre io leccavo la figa alla mora e lei spompinava un cazzone di uno degli uomini. Si andò avanti così per circa mezz’ora, mia moglie a turno prese più di una volta i 15 cazzi, 13 veri e i 2 di gomma ed io ne presi in culo a turno 6 o 7. In un momento gli sguardi di mia moglie ed il mio si incrociarono ed allora lei si avvicinò e mi sussurrò nell’orecchio “ce la stiamo godendo tutti e due, siamo dei gran porci” poi mi ringraziò e continuammo ancora per un po’. Fu una sensazione meravigliosa sentire il caldo della sborra venirmi dentro, mi vennero dentro almeno in sei ed ogni volta sentivo lo stesso godimento. Fu un esperienza favolosa, una goduta meravigliosa vedere tua moglie prendere così tanti cazzi mentre a te lo ficcano in culo. Quando finimmo a poco a poco si svuoto la stanza , rimanemmo solo noi sei, il mio amico, io, mia moglie, la mora (Luana), la biondina (Carolina) e l’uomo (Filippo) come ci dissero poco dopo e ci dissero che il locale era dell’uomo, gli serviva per conoscere delle altre persone porche come loro e finalmente le avevano trovate. Quindi ci scambiammo i numeri di telefono, per poterci incontrare ancora. Peccato che quel locale restò aperto ancora un mese, poi sapemmo che la polizia lo chiuse.
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