Nave scuola

di
genere
prime esperienze

Avevo da poco compiuto diciotto anni. Ancora timido ed incapace di vivere nel mondo. Molte seghe, con ragazze nude e troie dai giornaletti porno. Non c'era internet o almeno era all'inizio e le donne nude che facevano l'amore si potevano vedere quasi esclusivamente su carta stampata. Ora in edicola quei giornaletti sono quasi scomparsi ed occupano pochissimo spazio.
In casa, ad ore, avevamo una cameriera o una meglio donna delle pulizie di circa trenta anni. Sposata e con figli, aiutava il marito nel bilancio di casa.
Donna bellina, fatta bene, ma vestiva in maniera anonima e certe sue virtù fisiche restavano nascoste. Secondo me non era tanto sveglia, ma una brava donna che mi piaceva molto e che sarebbe stata meglio di certe seghe. Ogni tanto, se mi chiudevo in bagno, pensavo o meglio immaginavo lei nuda e venivo pensando a lei.
Tra noi c'era molta confidenza e specialmente quando i miei non c'erano in casa a volte ci fermavamo a parlare e si beveva qualcosa assieme.
Quando mi chiedeva delle mie ragazze, le dicevo che purtroppo manco mi guardavano, cercavano sempre ragazzi più vecchi. Non ero brutto, anzi leggermente carino, ma non mi vedevano proprio.
Quante sofferenze, come quella volta che la Luana, mia compagna di classe, che avevo corteggiato per anni, si era messa con un altro. Ed io sempre a piagnucolare con la cameriera che si chiamava Maria, nome semplice e molto comune. Per contro, la Maria mi diceva, non fosse per la pillola, il marito le faceva sfornare figli da accudire e lui se ne andava al bar a bere. Non sempre rientrava di buon umore, il vino condizionava il suo comportamento e a volte diventava arrogante e critico nei confronti della moglie.
Un giorno ero sopra il letto e più serio del solito, la Maria è entrata in camera per le pulizie. Sono rimasto sul letto ed osservavo le sue bellissime cosce, quando si chinava per strofinare in basso...mi stavo eccitando e non sapevo cosa fare.
Improvvisamente ho fatto l'atto di abbracciarla perchè ero infelice e lei o meglio noi abbiamo cominciato a baciarci. Lei probabilmente perchè cercava solo di darmi conforto. I miei non c'erano ed allora, quasi per scherzo mi sono sbilanciato trascinandola sopra le coperte. Ho cominciato a manovrare attorno alle sue tette ed ho capito che lasciava fare, quasi stupita per la mia iniziativa. Le ho tolto il reggiseno, splendide tette, sicuramente una terza misura ed ho cominciato a baciarle. Lei ha cominciato a dimenarsi e mi ha aperto i pantaloni. Con stupore ha guardato il mio pisello e mi ha detto che ero meglio di quello di suo marito e che prima o dopo con un pisello di quelle dimensioni avrei attirato diverse ragazze. Poi ha preso in mano il pisello e se lo è portato in bocca. Un pompino eccellente, il primo che una ragazza o donna mi faceva...in certi momenti il pisello sembrava sparire nella sua bocca. Quindi si è messa sotto, si è tolta le mutande e scostando la gonna, ha messo il mio viso davanti alla sua pelosissima vagina, con l'ordine di leccare. L'ho fatto e da sotto sentivo che gemeva. La mia lingua, pelo permettendo, stava esplorando la sua vagina. Sembrava una di quelle viste sui giornalini, ma mi appariva più bella e viva di quelle che immaginavo.
Il mio pene era tutto teso, grosso e lungo, già allora che volevo diventare come Rocco Siffredi, se pur con un pisello più corto di lui.
La Maria ormai nuda, ha preso il mio pisellone e se lo è messo dentro. Dato che ero un pò imbranato, mi ha aiutato nei movimenti muovendo il ventre in continuazione. Mi ha detto di non avere paura, prendeva la pillola. Per tanti minuti l'ho cavalcata e le piaceva, mi mordicchiava le mani e le orecchie...diceva che lo sentiva bello e grosso tutto dentro, meglio di suo marito. Ed io per non sfigurare nel confronto ci davo dentro. Alla fine le ho sborrato sulla peluria e ne aveva di peli cresciuti sul pube ed attorno alla vagina. Sfinita si era distesa del tutto ed ho potuto vedere la sua parte esteriore, prima nascosta dai vestiti...un bel corpo, quasi come quello delle ragazze dei miei giornalini. Da allora, mi è capitato di fare l'amore con lei solo qualche volta. In questi giorni ed è per questo che l'ho nominata, l'ho rivista in strada e mi ha baciato sulle guance. Ora avrà una cinquantina di anni, ma è ancora una bella signora. L'ho vista ben vestita, non trasandata come allora e l'ho ringraziata per come mi era stata vicina dandomi conforto e facendomi conoscere per la prima volta, una donna in carne ed ossa. Felice, mi ha risposto che anche a lei le è piaciuto e che in quel periodo quando il marito le veniva sopra, magari ubriaco, pensava a me , a come quel ragazzo riusciva a farla sentire donna, nonostante fossi giovane ed inesperto. Poi, mentre la Bianca usciva da un negozio, abbiamo cambiato argomento. Guardando la Bianca, tutta bionda, mi ha chiesto se quella tedesca era la mia ragazza. Ha replicato che ero fortunato e di sapermela tenere, certamente meglio di quelle ragazzine che a scuola non mi volevano. Poi è ripartita e alle domande di Bianca, le ho detto che quella signora, una ventina di anni fa, era stata la mia nave scuola, la prima e vera donna che avevo visto nuda. La Bianca si è messa a sorridere e tanto per non smentire la sua ironia ha detto che probabilmente ero andato in bianco. Cattiveria di donne e non è casuale il fatto che ogni tanto vorrei scullaciarla per le sue cattiverie. Prima o dopo lo farò, costringendola a non sedersi per due o tre giorni.
scritto il
2023-08-10
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