La scoperta delle corna

di
genere
tradimenti

Premessa

Mia moglie ha oggi 43 anni, non molto alta, un seno piccolo ma molto bello, un viso carino con due bellissimi occhi verdi ed un sedere che non si dimentica.
Mi resi conto dopo pochi mesi che l’avevo conosciuta che quando a letto, dopo fatto l’amore, ci si raccontava le nostre vite precedenti, sia per lei sia per me era di grande eccitazione raccontare il sesso con i compagni precedenti.
Fu lì che, immaginandomela con un altro uomo, il tarlo cominciò a rodere.
Ci si sposò, due figli, il sesso fra noi era bellissimo ma cominciava a perdere quella carica che è normale nei primi anni di vita insieme.
Provai allora a buttar lì qualche battuta ma lei, Antonella, chiudeva la conversazione dicendomi che ero il solito porco.
Antonella lavora in una società di consulenza ed è normale che mensilmente passi qualche giornata fuori casa. Tre anni fa’ stava lavorando su un progetto a Firenze e per puro caso mi accorsi che nel trolley che usava per le sue trasferte c’era della biancheria intima che non avevo mai visto ma, soprattutto, che non aveva mai mostrato di gradire.
Non ci feci particolarmente caso, aspettando di vederla indossare questi capi in una prossima occasione.


La scoperta

Piano piano mi accorsi di alcuni cambiamenti. Quando facevamo l’amore si inumidiva la mano con la saliva per segarmi o inumidiva direttamente il mio attrezzo prima di prenderlo in bocca. Voleva che la leccassi dopo che le ero venuto dentro, insomma, stava cambiando così come nelle cose quotidiane, usando il messanger del blackberry anche in momenti dove in passato lo spegneva per dedicarsi alla famiglia.

Una sera, dopo averla portata fuori a cena e sistemato i figli dai nonni, si bevve parecchio e sulla strada del ritorno le proposti di fare una cosa diversa dal solito. La portai in un motel elegante che c’è vicino a Linate, con vasca con idromassaggio e ci si immerse con due calici.
Cominciai a toccarla chiedendole perché non si fosse mai messa l’intimo che avevo visto un giorno in valigia. La vidi imbarazzarsi cercando di inventarsi una scusa e capii immediatamente che avevo le corna.
La accarezzai bisbigliandole nell’orecchio che ero certo che avesse esaudito il mio desiderio di rinnovare quei racconti che quando ci eravamo appena conosciuti mi facevano tanto eccitare.
Mi baciò e mi disse di andare a letto che voleva parlarmi. Mi asciugai cercando il suo sguardo, ma non mi guardava negli occhi, e giunti a letto mi pregò di spegnere la luce. Tenendola abbracciata, con una forte erezione, cominciai a toccarla ed era un lago….mi cominciò a dire che mi amava ma che una sera uno dei partner della società di consulenza, cinquant’anni perfettamente portati e da poco separato, l’aveva portata fuori a cena. Un locale per coppiette, dopo una giornata di lavoro, lei con una gonna appena sopra il ginocchio ed una camicetta che aveva un bottone di troppo slacciato, lui che si rivelava sotto una luce che Antonella non aveva mai considerato e che la colpiva parecchio. Silvio, il nome del partner, era un uomo bello, simpatico e pieno di carisma.
La serata fu’ di quelle dove parli di tutto e che finisci per credere di conoscerti da sempre, una di quelle occasioni in cui si crea quell’intimità spontanea di due persone che stanno bene insieme. Rientrando, calata ormai la notte, la temperatura era scesa e lui, accorgendosi dei brividi di Antonella, le aveva messo la mano sulla spalla stringendola a sé per riscaldarla durante il breve tragitto.
Stanze attigue, scendono dall’ascensore e Antonella che è un po’ confusa accetta il suo invito a bere insieme un ultimo drink.
Avevo gli occhi chiusi durante questo breve racconto e mi stavo immaginando la scena mentre nel frattempo le ero salito sopra e l’avevo penetrata, un po’ per l’eccitazione ed un po’ per riappropriarmi di quel corpo che sapevo essere stato penetrato da un altro uomo.
Antonella continuò il racconto dicendomi che una volta dentro tutto si svolse in modo naturale, si baciarono, si toccarono ovunque e una volta nudi finirono sul letto.
Le chiesi se in quel momento le fossi venuto in mente ma la risposta fu una fitta al mio stomaco: “no amore mio, avevo solo voglia di farmi scopare da Silvio”.
Mi disse che lui le prese la testa e gliela spinse verso il suo uccello in erezione. La domanda che qualsiasi marito fa’ alla moglie che gli ha fatto le corna è: ce l’ha più grande del mio? E la risposta fu un’altra fitta allo stomaco: “amore, non puoi capire, 20 cm tutti e anche un diametro tale che ho fatto fatica a prenderglielo in bocca”.
Il pompino si trasformò in un 69 e poi arrivò il momento in cui lui si staccò da lei. In una penombra che metteva in evidenza due corpi sudati e desiderosi di unirsi, Silvio puntò il suo uccello sulla figa di Antonella fino a penetrarla fino in fondo. “Stavo per svenire dal piacere” mi dice Antonella, che nel frattempo era fradicia tanto che il mio uccello, di dimensioni assolutamente normali, quasi ci nuotava dentro nell’andare su e giù. Avevo il cuore a mille e la tempestai di domande, di quelle stupide e di cui sapevo già la risposta.
La più bella scopata della sua vita, così l’ha definita.
Silvio, dopo averle procurato tre orgasmi intensissimi, lo tirò fuori e le spruzzò violenti fiotti di liquido in bocca, sulla faccia e sui capelli.
Si addormentarono così, sfatti, fino al mattino.
In quel momento le venni dentro senza che Antonella fosse ancora venuta…..mi prese la testa e spingendomela verso il basso mi disse “vai giù, leccami e fammi venire e pensa che dentro ma la mia figa ci sia la sborra di Silvio”.
Fu così che scoprii di essere cornuto. Uno strano stato d’animo e tante domande ancora da porle per capire se la storia era continuata, se era solo sesso. Senza parlare ci rivestimmo e tornammo a casa.
Di solito nei motel ci si va’ con l’amante. Io ci sono andato con mia moglie per scoprire che l’amante ce l’aveva lei.

Antonella capì che aldilà dello sconcerto iniziale io mi ero molto eccitato a sapere che era andata veramente con un altro uomo.
Quella sera tornammo a casa ed io continuavo ad avere davanti agli occhi l'immagine di lei con Silvio.....eccitato da un lato ma anche molto spaventato dall'altro. Per due giorni Antonella mi coccolò e poi, finalmente, parlammo.
Lei mi rassicurò che con Silvio era stato solo sesso , molto bello ma solo sesso.
Io mi tranquillizzai e riuscii a vedere la parte interessante della trasgressione, dimenticando pian piano la gelosia negativa....ma le sorprese non erano finite.
Infatti lì per lì non le avevo chiesto se era stata una vola sola......ed in effetti non era stata una volta sola. Mi raccontò che Silvio scopava molto bene e che quando ce n'era l'occasione lo facevano.....era diventato insomma quello che oggi chiamano uno "scopamico".
Le chiesi quando era stata l'ultima volta e lei, candidamente, mi disse che l'avevano fatto a Roma tre giorni prima e che sicuramente sarebbero di nuovo stati insieme nelle prossime due settimane perchè avevano un lavoro da fare insieme a Livorno.
Mi era diventato duro come il marmo......lei se ne accorse e cominciò a toccarmi.....le chiesi di raccontarmi i dettagli e lei si distese vicino a me e sussurandomi le cose nell'orecchio mi fece venire segandomi.
Fu in quell'occasione che le dissi che mi sarebbe piaciuto guardarla mentre scopava con SIlvio.
Lei sorrise, mi disse che non sarebbe stata a suo agio e che sicuramente Silvio non avrebbe capito. Mi disse anche che Silvio mentre la scopava le chiedeva come ero io a letto e che lei gli diceva che lui era il migliore in assoluto, che io non ce l'avevo grosso come il suo.....e questo lo inorgogliva molto.
Quando partì per Livorno il mio stato d'animo lo puoi immaginare....sapevo che mia moglie sarebbe andata a lavorare.....ma che la sera nella camera d'albergo sarebbe stata la donna di un altro.
La sera mi chiamò dall'albergo.....io ero a casa in uno stato d'ansia ed eccitazione.
Le chiesi quali programmi avesse e lei mi risposte che sarebbero andati a cena e poi avrebbero bevuto qualcosa insieme. Le chiesi come era vestita.....un vestito sobrio scuro....gonna poco sopra il ginocchio.....augoreggenti e tacco alto.....biancheria intima.....poca......
Mi stavo eccitando.....lei lo capì e mi chiese se mi stavo toccando....."si certo....mi piacerebbe almeno sentirti....." e lei mi disse di chiamarla per un saluto della buona notte verso le 23.....e che magari non avrebbe chiuso la telefonata.......facendo solo finta di interromperla.......

segue


Alle 23 chiamai Antonella al telefono per un saluto. Non sapevo dove fosse, ancora al ristorante o forse gia' in camera con Silvio....feci e rifeci il numero dieci volte prima di schiacciare il pulsante verde di invio ed attendere un suono e poi la sua voce. Rispose tranquilla, chiedendomi cosa avessi mangiato per cena, se i bambini avevano fatto i bravi.....insomma, una telefonata così ordinaria rispetto a quella precedente che capii subito che Silvio era vicino a lei. Le chiesi se fossero insieme e lei mi disse di si, se erano in camera e mi rispose affermativamente.....le chiesi se avessero già scopato.....e lei mi rispose "si, domani devo alzarmi presto per rivedere il lavoro"....evidentemente le cose non erano andate come da programma.
Mi saluto' e rimasi nel silenzio della nostra camera da letto, sapendola vicino ad un altro uomo. Ero eccitato ma anche un po' deluso di non riuscire a sentirla scopare con lui......poi all'improvviso mi resi conto che non aveva riattaccato.....che aveva lasciato il cellulare sul comodino ancora acceso.
Dopo un breve silenzio sentii Silvio che le chiedeva se poteva restare a dormire da lei. Antonella rispose che lo volta accanto e per un po' solo il silenzio. In sottofondo un rumore ma non si capiva cosa stese succedendo fintanto che Antonella gli disse "così mi fai eccitare di nuovo" ...e poi dei gemiti che ben conoscevo......lei "oh si......leccamela.....bravo....li' li'......"
Io ce l'avevo in mano, duro, con l'orecchio teso a raccogliere i piu' piccoli rumori che uscivano dal telefono......e poi sento Silvio che le dice "adesso e' il mio turno" e poi rumori di Antonella che glielo succhia.......i gemiti questa volta sono quelli di Silvio.....che la incita.....lei che gli dice che e' troppo grosso per prenderglielo tutto fino in fondo e lui che le risponde " non ti preoccupare, adesso ti scopo e la tua figa e' gia' pronta a prenderlo tutto"
Poco dopo un chiaro cigolio del letto e l'ansimare di Antonella mi facevano capire che lui era dentro di lei.......e lui che ad un certo punto le dice "visto che lo prendi fino in fondo?.......tuo marito non e' mai arrivato dove sono io adesso".
Antonella fra gemito ed un sospiro gli dice "ti eccita scopare la moglie di un altro vero?" e Silvio "si, da impazzire, il pensiero che lui non sappia di avere le corna" Antonella a quel punto gli dice "e chi te lo dice che non gli abia raccontato tutto? Che lui non sappia che sono zoccola?....e magari gli piaccia pure sapere che in questo momento mi stai chiavando."
Silvio, giunto al culmine dell'eccitazione le dice che sta per venire....e anche Antonella in quel momento urla il suo orgasmo, mentre lui le dice "racconta a tuo marito che prima ti ho fatto anche il culo ........"
In quel momento esplodo anch'io........non vedo l'ora che Antonella ritorni a casa. Sono geloso, furioso ed eccitato da morire.......


Segue

Il ritorno a casa

Antonella tornò da Livorno con Silvio dopo una giornata di lavoro. Era stanca ma fu affettuosa come al solito con i bambini e con me, che le avevo preparato una bella cena.
Continuava a guardarmi per capire le mie emozioni ed io, con sentimenti contrastanti, aspettavo con ansia che i bambini andassero a dormire. Mentre spreparavamo la tavola lei mi sorride e passandomi vicino mi accarezza per capire se sono già eccitato, si volta e si struscia contro di me in modo sensuale.
Non riesco a tenerle il broncio, voglio solo stendermi vicino a lei e poterla riavere fra le mie braccia.
Una volta a letto, lei profumata e rinfrescata dopo una doccia, con una maglietta lunga entra nel letto e si stende vicino a me che faccio finta di leggere un libro. Io non dico nulla, l’abbraccio ma non parlo, voglio sia lei a fare il primo passo.
Lei “hai ascoltato tutto ieri sera?”
Io: “si, fino all’ultima parola….o meglio….sospiro”
Lei “cos’hai provato a sentirmi scopare con un altro uomo?”
Io “rabbia, gelosia, eccitazione…..voglia di spaccargli la faccia….”
Lei “non ha fatto nulla che non gli abbia chiesto io”
Io “anche di farti il culo?”
Lei “è accaduto…non avrei mai pensato di riuscirci….ma lui è veramente bravo a letto”
Io “ti stai innamorando di lui?”
Lei “no, amo te….con lui è sesso ma mi piace talmente tanto che vorrei averlo sempre a mia disposizione”
E dicendo questo mi accarezza e scopre, senza sorpresa, che sono in piena erezione. Me lo comincia a menare lentamente….
Lei “se tu me lo chiedessi però non lo farei più……però mi pare che per il momento la cosa continui a stuzzicarti”
Io “mi vergogno ad eccitarmi perché tu scopi con un altro…..non lo trovo giusto….ma è così”
Lei “perché dovresti vergognarti….eppoi sono io la zoccola in questo caso…..tu hai solo le corna…..però stai tranquillo, Silvio è assolutamente riservato ed affidabile”
Io “si, questo è importante, non voglio che questa perversione si sappia in giro……perché gli hai detto che mi hai raccontato tutto? Per umiliarmi? Per eccitarlo?”
Lei: “per eccitarlo, mi ha confessato che impazzisce alla sola idea di scoparsi la moglie di un altro uomo”
Io “mi vuoi raccontare qualcosa di quello che avete fatto e che non ho sentito?”
Lei “cosa vuoi sapere?”
Io “non lo so neanch’io…..ci sono alcune cose che ho quasi vergogna di chiedere….”
Lei “ma dai non fare lo scemo”
Io “dimmi dove ha schizzato”
Lei “beh….considera che ha una quantità impressionante di sperma…..la prima volta….e gli piace venirmi addosso…..sul seno, sul viso e poi per gli ultimi schizzi mi è risalito su di me e gliel’ho succhiato…..”
Io “lo hai bevuto?”
Lei “si, ha un buon sapore….poi l’altra scopata che abbiamo fatto è rimasto dentro….spero non ti dispiaccia…..l’ho sentito spruzzare fino in fondo mentre anch’io mi contraevo per l’orgasmo….”
A quel punto l’ho toccata….aveva la figa fradicia ed i capezzoli che spuntavano dalla maglietta….si è infilata all’improvviso sotto le lenzuola e me l’ha preso fino in fondo alla gola…..non l’aveva mai fatto…..e sono venuto come un adolescente nella sua bocca.
Lei mi ha sorriso, si è alzata ed è andata in bagno. E’ ritornata dopo un minuto e si è ristesa vicino a me.
Io “cosa vi siete detti dopo avere scopato?”
Lei “mi chiesto e gli ho chiesto quali fossero le nostre fantasie”
Io “e tu cosa gli hai detto?
Lei “che con lui avevo già realizzato una mia fantasia…..quella di scoparmi un altro uomo che non fosse mio marito…..ma che l’idea di un menage a trois si stava facendo largo nella mia fantasia”
Io “e lui?”
Lei “mi ha detto che stavo diventando sempre più zoccola e che lui l’aveva capito fin dal primo momento che mi aveva visto che avevo del potenziale”…..”poi mi ha detto di avere un amico con cui ha fatto qualche zingarata”
Io “eh no, se deve essere una cosa a tre voglio essere io il terzo”.
Lei “beh, è quello che gli ho detto…..e gli ho anche detto che mi era venuta voglia di raccontarti tutto e che l’avrei fatto questa sera…….e poi gli avrei telefonato”.
Io “telefonato?”
Lei “si, era un po’ preoccupato della tua reazione……dimenticavo, la sua fantasia è quella di uno scambio di coppia che con la sua ex moglie era riuscito a fare parecchie volte……mi ha detto che ha una amica con la quale potrebbe combinare…..”
Io “ma sei matta?.....io non voglio tradirti…..”
Lei “chi ti dice che non sia anch’io eccitata dal guardarti scopare un’altra donna…..e poi magari mi sento meno in colpa…..d’altra parte almeno non ti concentrerai troppo su di me….potrei sentirmi troppo osservata….”
Io “non pretenderai mica che non ti guardi….”
Lei “cosa guarderesti con più attenzione….cosa ti ecciterebbe di più”
Io “il cazzo di lui nel momento in cui ti penetra…..guardarti negli occhi mentre glielo succhi……sentire i tuoi gemiti sotto i suoi colpi…..”
Lei “ti piace l’idea che lui sia molto più dotato di te vero?
Io “ mi piace e mi ferisce”
Lei “dammi il telefono”……
In un secondo compone il numero e mi mette il telefono vicino perché possa sentire
Lei “ciao Silvio, come è andato il rientro?”
Lui “bene Anto….dimmi di te….l’hai fatto veramente?”
Lei “si, è qui accanto a me”
Lui “urca, ma come l’ha presa?”
Lei “ha sofferto, ha capito, si è eccitato…..mi ha fatto molte domande….ha voluto molti dettagli…..anche le tue misure pisellone mio…..e mi è venuto fra le labbra molto rapidamente……quindi non è arrabbiato”.
Lui “e adesso?”
Lei “gli ho detto che il sesso con te mi piace troppo…..e che ho intenzione di portare avanti qualche mia fantasia……..cosa fai sabato per cena?

Un morso allo stomaco, una mossa così improvvisa, l’idea di trovarmi davanti l’uomo che ha scopato mia moglie……..

Segue

Sabato sera arrivò rapidamente. Antonella aveva pensato a tutto, i bambini dai nonni, la casa perfetta con la nostra terrazza già pronta per la cena, un menù leggero e dell’ottimo vino ed un appuntamento dall’estetista e dal parrucchiere nel tardo pomeriggio dopo un breve sonnellino.
Io ero molto agitato ma ormai assolutamente sedotto da questo gioco che lei stava conducendo in fondo con il mio complice consenso. Provavo una strana sensazione allo stomaco e ai testicoli, quasi un piacevole dolore.
Quando la rividi per le 18.30 era bellissima. Accese il forno e si andò a preparare, un trucco leggero ed un tubino nero, sufficientemente stretto per fare trasparire le sue forme ma non eccessivo. Una donna di classe ha il suo fascino nella semplicità, non nel vestirsi da zoccola…..anche se questa sera sarebbe stato proprio così.

Silvio arrivò puntuale alle 19.30. Poco prima Antonella aveva accesso in terrazza le candele che avrebbero reso bello questo piccolo terrazzo e quando Silvio entrò con un fascio di rose in mano si guardò intorno e fece subito i complimenti per la casa e per l’ambiente. Antonella gli diede un bacio sulla guancia, prese i fiori ringraziando e mi presentò a Silvio che sorridente e cordiale si presentò. Io gli sorrisi non senza pensare a chi fosse lui ed al fatto che si scopava mia moglie, ma ormai il gioco era avviato e non volevo fare la figura del cornuto arrabbiato.

Aperitivo, chiacchiere, cena, vino, chiacchiere ed il tempo trascorreva e devo dire che in fondo capivo Antonella. Silvio era un bell’uomo, affascinante ed un abile conversatore. In più era spiritoso e alle donne piace che gli uomini le facciano ridere. Una combinazione perfetta.

Antonella si alzò per riporre qualche cosa in cucina ed io offrii a Silvio un liquore e parlammo un po’ di lavoro, vacanze ed altre amenità. Poi nella penombra Antonella ci si parò davanti……sapevo che “il momento” si avvicinava ed il doloro al basso ventre si riproponeva più forte. Non sapevo in verità cosa sarebbe successo, chi avrebbe condotto il gioco, Silvio aveva il volto tranquillo e sembrava a suo agio, Antonella pure ed io ero probabilmente quello di troppo. Ero quasi lì lì per trovare una scusa per allontanarmi quando Antonella con un guizzo ci disse: “Mi pare che sappiamo tutti la ragione che ci ha condotti qui stasera” Silvio ed io ci guardammo senza parlare ma annuendo. Deglutii e mi parve di fare un rumore strano nel farlo. “Credo sia la prima volta per tutti e che ci sia un po’ di imbarazzo per ciascuno di noi e quindi possiamo fermarci adesso oppure andare fino in fondo e fare questa esperienza”. Anto mi guardò negli occhi sorridendomi e le feci cenno con il capo di proseguire. Silvio si alzò, diede un bacio sulla guancia ad Anto dicendole “sei meravigliosa” e scusandosi andò in bagno a rinfrescarsi.

Antonella si sedette su di me alzandosi leggermente il tubino e mi baciò sul collo sussurrandomi all’orecchio “ti amo” e sentì la mia erezione che si faceva strada sotto i jeans. Proseguì a baciarmi dicendomi “sei pronto a quanto succederà tra breve? Sai che tua moglie sarà di un altro uomo e che tu la guarderai godere fra le braccia di un altro?” Le chiesi se voleva che li lasciassi un po’ soli e lei mi disse solo “rinfrescati anche tu, giusto per rompere il ghiaccio e poi non mollarmi un attimo…..voglio essere scopata da lui ma voglio che tu possa godere di me”.

In quel momento arrivò Silvio e Antonella si alzò abbassandosi il tubino guardandolo. Io dissi che andavo anch’io a rinfescarmi e che Antonella mi aveva fatto venire i bollori”. Ci fu una risata ed io proseguii verso il bagno.
Girato l’angolo però non resistetti a non guardare e Silvio aveva preso la mano di Antonella e l’aveva avvicinata a sé. Le loro lingue si stavano già unendo. Li vidi dirigersi verso il divano mentre la sua mano scivolava sul gluteo di Antonella stringendola a sé.

Feci passare qualche minuto in cui non sapevo cosa pensare. Quando rientrai c’era una musica di sottofondo e li vidi ballare stretti, baciandosi. Antonella aveva gli occhi chiusi, Silvio mi guardò ed io gli feci cenno di continuare mentre mi sedevo sul divano.

Silvio fece scendere la cerniera fino fondo ed il tubino cadde per terra. Antonella, sempre unita a lui, rimase con un completino nero molto sexy e le autoreggenti e cominciò con una mano a sbottonargli la camicia, poi la cintura e mentre lui l’accarezzava passando dalla schiena ai glutei anche i suoi pantaloni scesero a terra. Con un passo laterale le scarpe furono scansate, i pantaloni ed il tubino erano a terra e Silvio rimase con un paio di boxer ed una evidente erezione.

Antonella mi guardò e mi disse “ti spiace se andiamo in camera da letto? Si sta più comodi” Io annuii e mi alzai, cominciando anch’io a spogliarmi. Silvio fece una cosa che mi sorprese. Prese in braccio Antonella e lei con le braccia al collo ed il viso rivolto verso di me mi sorrise ed io sapevo che in quel momento Silvio aveva preso possesso di mia moglie.

Entrarono in camera da letto, luci soffuse e Silvio adagiò Antonella sul letto e cominciò a baciarla togliendole il reggiseno. Lei emise il primo gemito e chiuse gli occhi. Io feci il giro del letto e mi sedetti dal lato della sua testa. Mentre Silvio le succhiava il capezzolo lei portò dietro la testa le mani e mi accarezzò sopra l’ultimo indumento che anche a me era rimasto. Intanto Silvio scendeva e le toglieva le mutandine lasciandola solo con le autoreggenti. Lei gli fece subito capire il suo desiderio arcuando il bacino e chiedendo la sua lingua su una passerina che, senza che mi avesse detto nulla, l’estetista aveva perfettamente ripulito dai peli lasciando solo una leggera peluria sulla parte superiore.
Antonella mi baciò e gemendo mi disse “Sto cominciando ad eccitarmi tantissimo. Fra un po’ non mi saprò più contenere ed è possibile che non riconoscerai tua moglie. Mi saprai perdonare?”
In quel momento rialzai gli occhi e capii la ragione di tanta eccitazione da parte di Antonella. Silvio si era tolto i boxer e metteva in mostra un cazzo che non avevo mai visto neanche in tanti anni di spogliatoio maschile. A quel punto Anto si mise seduta sul letto e lui, in piedi, ce l’aveva praticamente davanti al suo viso. Vidi Anto aprire la bocca, guardarmi e mettere entrambe le mani alla base di quel cazzo e dopo essersi passata la lingua sulle labbra lo prese in bocca, prima solo la cappella e poi fino dove poteva. Mi guardava mentre lentamente faceva su e giù ed io mi ero tolto i boxer e avevo cominciato a toccarmi.
Silvio aveva gli occhi chiusi ma mi dette uno sguardo, al mio cazzo decisamente normale rispetto al suo, e mi chiesi cosa stesse pensando.
Girai dalla sua parte e volli che Antonella succhiasse un po’ anche me, cosa che fece come un’attrice porno. Dopo qualche minuto mi chiese “leccami. Preparami per ricevere il cazzo di Silvio”. E così feci anche se non ce n’era bisogno. Era un lago umido e caldo che tra breve avrebbe accolto Silvio.
Anto smise di succhiarlo e si distese sul letto a gambe aperte. Io capii che era arrivato il momento e mi spostai. Silvio arrivò tenendoselo in mano. Io lo fermai con un gesto della mano, presi un cuscino e lo misi sotto il sedere di Antonella. Sapevo che questo particolare avrebbe accentuato il suo godimento. Feci cenno a Silvio di procedere e guardai quel cazzo prendere possesso di mia moglie.
Passarono alcuni minuti in cui non capivo più nulla per l’eccitazione che avevo addosso, mentre Antonella gemeva e diceva cose che generalmente neanche pensava per incitare Silvio a montarla, a spaccarla: Io mi segavo mentre Silvio sopra di lei la scopava (mi accorsi che non usava neanche il preservativo) come un forsennato fino a quando lei urlò il suo piacere e lui si alzò da lei, raggiunse a carponi il suo viso e con una mano sotto la nuca si scaricò nella sua bocca e sul suo viso guardandomi.
In quel momento potevo fare due cose: venire come un segaiolo per terra oppure partecipare. E presi questa decisione avvicinandomi al suo viso e schizzandola sorridendo complice a Silvio.

Dopo una breve sosta per rinfrescarsi Antonella venne da me e mi disse “ti spiace se lo facciamo dormire da noi? Abita lontano ed è ormai molto tardi”. Lei aveva già deciso…..per il mio si”. Sarà stato tardi ma la sensazione era che la notte non era finita qui.


Ci addormentammo nel nostro king size con Antonella al centro. Io facevo fatica a dormire ripensando a quello che avevo vissuto quella sera. Sentimenti contrastanti dove però prevaleva l’accettazione delle corna come un fatto piacevole per Antonella e me come coppia. Tutto il contrario di quello che pensavo prima di sapere in quel benedetto motel che mia moglie scopava già da un po’ con un altro uomo.

Alternai fasi di sonno a fasi di dormiveglia mentre Antonella e Silvio dormivano tranquilli. Decisi di alzarmi per andare a bere qualcosa che placasse la mia inquietudine ed andai in cucina a farmi una tisana. Era bollente e la portai sul divano e lì presi sonno senza neanche bisogno di berla.

Erano circa le otto del mattino e si intravedevano le prime luci del mattino quando mi svegliai. Mi ricordai quei racconti dove il cuckold preparava da mangiare ai due amanti e mi venne da ridere…..e andai a preparare la colazione. Caffè, latte, biscotti, cereali ed un vassoio grande da poggiare sul tavolino in camera da letto. E mentre stavo per fare il mio ingresso in camera mi accorsi che non era aperta come l’avevo lasciata….era chiusa. Il mio cuore cominciò a battere all’impazzata…..posai il vassoio in cucina e pensai cosa fare. E la cosa era assolutamente ovvia….non volevano essere disturbati. Appoggiai l’orecchio alla porta e sentii dei gemiti di Antonella. Come avevo fatto a non pensarci; la finestra della camera affaccia sul terrazzo….corsi fuori e l’aria era frizzantina ma non ci feci neanche caso. Facendo attenzione a non farmi scoprire mi affacciai e vidi la tenda tirata ma anche un piccolo spiraglio dal quale poter guardare.

Antonella era carponi sul letto, due cuscini sotto la pancia. Le gambe divaricate lasciavano in mostra il suo bellissimo sedere. Silvio aveva in mano una boccettina di olio lubrificante e cosa sarebbe successo da lì a breve era chiarissimo. La sua erezione era impressionante, passò un po’ di lubrificante anche sul suo pene e Antonella, avvicinandosi il momento, con una mano si prese un gluteo aprendo meglio le sue intimità alla penetrazione.

Io ero rapito da quella visione. Per un breve istante pensai anche al fatto di essere stato volutamente escluso da quanto stava per succedere. Infatti non stavo dormendo e quindi la porta non poteva essere stata chiusa per non disturbarmi. Io l’avevo lasciata aperta. Non c’erano dubbi, volevano restare da soli. Chissà se la porta l’aveva chiusa Antonella o se era stata un’iniziativa di Silvio…..e mentre pensavo a queste cose Silvio stava già cavalcando Antonella profondamente, e lei aveva uno sguardo che intravedevo appena, con alcuni tratti di dolore ed alcuni di puro piacere. Vedere lui entrare ed uscire da una fessura che a me era stata solo raramente concessa mi faceva un certo effetto che aggiunto alla porta chiusa mi faceva ricadere in quel sottile crinale fra eccitazione e timore di perderla.

Lui si irrigidì, uscì e la spruzzò su tutta la schiena menandoselo fino all’ultimo.
Lei si voltò, si alzò e dandogli una carezza sul cazzo ancora semi eretto si diresse verso il bagno. A quel punto rientrai in cucina, con il cazzo in tiro e ripresi a scaldare quello che nel frattempo si era raffreddato. Rifeci il caffè e dopo qualche istante apparvero alla porta della cucina lavati e profumati e soprattutto sorridenti.

Antonella si avvicinò a me, mi baciò sulla bocca e mi disse in un orecchio “grazie amore di avermi fatto fare la zoccola”…..era stata lei a chiudere la porta…..avevo voglia di saltarle addosso, di riprendermi mia moglie ma lei aggiunse subito che aveva un notevole appetito e suggerì di prendere il vassoio e fare colazione sul terrazzo.

Indossava una camicia da notte che arrivava a metà coscia, molto carina. Lui solo un asciugamano intorno alla vita. Non faceva affatto caldo ma sembrava non se ne accorgessero neanche. Ad un certo punto Silvio ci disse che sarebbe andato verso casa da lì a poco perché doveva fare delle cose e poi soggiunse, guardandomi negli occhi, “vorrai stare un po’ con Antonella, te l’ho rubata fin troppo in queste ultime ore”
Lei gli sorrise e passandogli alle spalle con la sua tazzina in mano lo accarezzò sulla schiena, poi mi guardò, mi sorrise e rientrò in casa.

Silvio mi disse “senti, Antonella ha voluto fortemente questa situazione che mi mette un po’ a disagio. Primo perché già mi sento in colpa di fare sesso con una donna sposata e poi perché lei ha voluto coinvolgerti…..non vorrei averti ferito o rovinare il vostro rapporto”. Io ero spiazzato, non sapevo cosa rispondere. Ci provai dicendogli “Rovinare il rapporto spero proprio di no, ci amiamo e sono in grado di tollerare l’infedeltà. Adesso con quello che è successo c’è anche complicità e la cosa mi fa’ meno male anzi, come ti sei reso conto, diventa parte di un gioco che eccita tutti e due. Eppoi – scherzai – tu sei un sex toy decisamente ben funzionante” riferendomi alle dimensioni del suo uccello.
Lui rise di gusto e mi rassicurò sul fatto che voleva bene ad Antonella e che il rapporto non sarebbe mai andato oltre e soprattutto nel massimo rispetto e che se Antonella od io volessimo interrompere questo rapporto non ci sarebbero stati problemi. Mi assicurò anche sulla massima discrezione.

Antonella apparve alle nostre spalle, non so da quanto ci stava ascoltando. Ci sorrise e disse “è inutile che voi due vi mettiate d’accordo perché tanto decido io se, come e quando scopare con voi”. Poi, guardandomi, mi disse “questo weekend ti ho trascurato un po’ e oggi pomeriggio dobbiamo andare a prendere i bambini. Io sono piuttosto stanca perché Silvio mi ha scopato come un selvaggio stanotte e ho bisogno di dormire un po’. Vieni in camera con me…” e poi rivolgendosi a Silvio gli disse “fai pure con comodo. Quando esci è sufficiente che chiudi la porta….adesso vado a fare felice il mio maritino e poi dormo un po’”

Andammo in camera da letto. Aveva già cambiato le lenzuola che ora profumavano di pulito. Ci abbracciammo e mi baciò sulla bocca e poi mi disse parole d’amore cominciando a toccarmi. Io ricambiai, le mie mani sui suoi seni, i suoi capezzoli fra le mie labbra e le sue mani sul mio uccello……poi la sua bocca…..poi mi guardò e mi disse “ti ho visto mentre guardavi dalla finestra…..ti è piaciuto guardarmi mentre mi inculava? Hai visto quanto ce l’ha grosso?” non fece in tempo a riprenderlo in bocca che le venni sul viso, lei aprì le labbra per accogliere il resto sulla sua lingua sorridendomi.


Seguito

Nel volgere di pochi giorni erano successe molte cose nella nostra vita di coppia. Avevo scoperto che mia moglie aveva un amante, avevo capito che la cosa mi intrigava, avevo poi visto mia moglie scoparci insieme e che questo mi faceva eccitare…..e soprattutto l’aveva capito Antonella.

La storia con Silvio continuava ed era entrata a far parte della routine. Durante le loro trasferte di lavoro “dormivano” insieme e raramente uscivano insieme anche quando erano a Milano. Io sapevo tutto, per filo e per segno, di quanto accadeva e cominciavano a porsi alcuni dubbi su aspetti fino a quel momento non approfonditi: e se si fosse saputo in giro? Antonella si stava innamorando?.....ma poi quando tornava Antonella era la moglie splendida di sempre, attenta e soprattutto innamorata della sua famiglia: “solo sesso” diceva….

Silvio cominciò a frequentare una donna. Questo rese la loro storia un po’ più complicata perché se io ero consenziente (e quindi non “tradito” nel termine classico del termine) questo non era vero per la nuova frequentazione di Silvio. Ed il sesso si ridusse anche perché nel frattempo alcuni dei lavori comuni fuori da Milano si erano conclusi e quindi non c’erano più molte occasioni.

Cominciammo così a frequentarci anche come semplici amici ed una sera ci presentò Ornella, la sua nuova compagna. 40 anni, biondina con occhi azzurri, due tette fra le terza e la quarta misura che si facevano guardare….insomma una bella ragazza. Faceva la dermatologa ed era molto simpatica.

Quella sera chiesi ad Antonella che effetto le aveva fatto incontrarla e lei mi disse che la faceva un po’ incazzare sapere che si godeva lei l’attrezzatura di Silvio…..che però era simpatica e capiva bene che non poteva andare avanti così….. Allora le chiesi se si sarebbe accontentata del mio di attrezzo e lei, cominciando un pompino guardandomi negli occhi mi disse “mica c’è solo Silvio in giro..::”

Ma la vita è sempre piena di sorprese. Infatti uscendo dall’ospedale dove ero andato a trovare un amico appena operato incontrai Ornella, in camice bianco, che usciva per la pausa pranzo. Ci salutammo come vecchi amici e le chiesi se volevamo mangiare qualcosa insieme. Fu un’ora molto bella, durante la quale mi raccontò di lei ed io di me, ci scambiammo i numeri di telefono e gli indirizzi email. Al momento del saluto un leggero imbarazzo perché le nostre labbra si sfiorarono, un sorriso ed un arrivederci.
Due giorni dopo ritornai a trovare il mio amico ed inviai un sms a Ornella con scritto “pranzetto?” lei mi rispose che non era di turno ma che abitava vicino all’ospedale e che mi avrebbe preparato un boccone a casa sua. Mi diede l’indirizzo e la visita dal mio amico durò decisamente meno della precedente......fui da Ornella dopo neanche mezz’ora.

Aveva una casa piccola ma molto carina. Pranzammo in cucina e ad un tratto lei si fece seria e mi chiese “è vero quello che mi ha raccontato Silvio?.....che con Antonella c’è stata una storia di sesso e che tu eri consenziente…..e non solo?”
Questa proprio non me l’aspettavo. Perché Silvio le aveva raccontato queste cose?.....balbettai qualcosa e poi la guardai negli occhi….ero sicuramente paonazzo…..”beh, si è vero…..so che è difficile da capire ma è così”. Volle i particolari della serata a tre e con un po’ di imbarazzo le dissi alcune cose stando sulle generali….ma lei voleva i particolari…..ed io mi stavo anche eccitando ricordandoli.

Se ne accorse…..e si avvicinò sul divano. Credo fosse anche lei eccitata. Dopo qualche istante ci stavamo baciando ed io avevo le mani e poi le labbra sopra quelle splendide tette e poi nudi in pochi minuti a toccarci e leccarci ovunque. Le chiesi allora cosa stessimo facendo e lei con un sorriso mi rispose “dopo che mi ha raccontato cosa faceva con Antonella e con te mi è cominciata a nascere il desiderio e l’eccitazione di fare cornuto Silvio e quella zoccola di tua moglie…….a te dispiace?”

Ce l’avevo duro come il marmo ed il pensiero di scoparmi la donna di Silvio sembrava provocarmi un aumento dell’erezione….e dopo pochi secondi nella classica posizione del missionario mi stavo scopando Ornella. La feci voltare con l’intento di scoparla da dietro e vedere le sue tette ondeggiare sotto i miei colpi…..capii l’eccitazione di Silvio….capii l’eccitazione di Antonella…..

Dopo due orgasmi Ornella si divincolò e mi portò all’orgasmo succhiandomelo e bevve tutto il mio seme senza perderne una singola goccia.

Abbracciati ci stavamo godendo il momento quando le chiesi se avesse intenzione di dirlo a Silvio. Lei mi disse “sarai tu stesso a dirglielo domani sera a cena…….Antonella ha organizzato da voi”.

Che situazione…..prima di tutto avrei dovuto dirlo ad Antonella stasera….
di
scritto il
2015-01-16
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