Esperienza allo zenzero

Finalmente ha accettato, dopo lunghe chattate ha deciso di fare l'esperienza che le ho proposto, legata e indifesa verso qualsivoglia mia fantasia, compresi i due tipi di rapporti. Un bar, due chiacchiere per conoscerci e poi a casa mia. Sono single, mi diverto a invitare giovani studentesse per questa mia passione. Marzia è bionda, ricciolina, 1,70, occhi chiari, corpo snello, un paio di sode tettine tonde, un bel fondoschiena, fica abbastanza sporgente, peluria ricciolina color paglia. Sa che la immobilizzerò legandola, è fiduciosa che non le farò del male, mi ha confermato che prende la pillola regolarmente. Non ho l'attrezzo specifico per questa pratica ma l'ho simulato attrezzando una poltroncina in modo efficace, soffici cuscini sui quali ci si stende sopra con la pancia, il busto rimane piegato in basso, il sedere esposto in alto e le gambe penzoloni, le divarico legando le caviglie ai piedini della poltrona, dall'altra parte le lego i polsi, chiedo -come stai?lei, -mi sento immobilizzata ma sto comoda. Rivolgo l'attenzione al culetto, piegata così si intravede al centro la corolla color nocciola, le labbra della vulva sono completamente esposte, chiuse, leggermente gonfie, hanno l'aspetto di un'albicocca, le dico -ora ti denudo completamente, amo la sensazione della pelle completamente liscia, ho già tutto nel cassetto, schiuma, rasoio, e altre cose, un piccolo spruzzo sul dito e lo stendo delicatamente sulla peluria bionda, passo ripetutamente il dito sulle labbra, sembra di accarezzare un uovo sodo. Mi armo di rasoio e inizio a pelare quell'albicocca rosa, dice -mi fai il solletico, -ho quasi finito, sei tornata una bimba, finisco detergendo la zona con crema rinfrescante. le dico -ora ti faccio provare una cosa, -fa male? no è stuzzicante le dico, prendo dal cassetto un rizoma di zenzero e col coltellino lo sbuccio in punta dandolgli la forma di una lunga supposta, non potendo vedere chiede -cosa stai facendo? - stai per subire la punizione che davano aile bimbe cattive nel secolo scorso. Mi detergo bene le dita e passo a esplorare il vestibolo vulvare, separando con i pollici le labbra, intravedo il colore rosso dell'ingresso vagnale, e sotto il piccolo clitoride che fa capolino, prendo il rizona di zenzero e tenendo allargate le labbra con indice e medio, premo la punta sulla clitoride, dopo qualche secondo, la reazione, -sento pizzicare, cosa ci hai messo?, vedrai che ti piace, le dico, passo più volte lentamente il rizona all'interno delle labbra, e poi le lascio richiudersi, dice -sento come un pizzicore caldo lì, il succo dello zenzero agisce sui ricettori presenti delle mucose delle zone erogene, ne consegue un aumento del flusso sanguigno con censeguente stadio di forte eccitazione, -ma cosa mi hai fatto, mi sento... hai capito?, so cosa inizia a provare, -e ora la punizione, sempre con i pollici separo le piccole natiche fino a mettere a nudo la corolla dello sfintere e intravederne l'interno rosa, ci metto la lingua al centro e lo penetro un pochino, lo sento caldo, e ora la punizione, tenendo allargato il buchino con due dita, inizio a inserire la punta della cicciosa supposta di zenzero, non va usato lubrificante, con cautela forzo lentamente il buchino ad aprirsi, lo vedo dilatarsi sempre più fino ad accogliere quei due centimentri di diametro che ho dato al rizoma, sento dei brevi -ah-ah soffocati proveniente da lei, ormai la testa della supposta ha superato il muscolo dello sfintere che lentamnete si richiude sulla gola ricavata alla base, la punizione dura 15 minuti, so che l'effetto dello zenzero porta la ragazza alla massima eccitazione, infatti noto già la bavina lucida e vischiosa fuoriuscire dala stretta fessurina, è tempo di estrarre delicatamente il rizoma dal culetto e preparare il glande, prima a forzare quelle strette labbra di bimba ad aprirsi e penetrare in profondità, e successivamente, salendo un pò più su, esplorare il secondo buchino, dopo aver superato quella stretta corolla al centro del culetto.