I pompini di mia madre
di
Incest 2014
genere
incesti
Sono passati alcuni anni oramai ma i pompini come mia madre non è mai riuscita a farmeli nessuna donna e tantomeno mia moglie.
E' proprio così e per quanto scavi nella mia memoria,non riesco proprio a ricordare nessun altro momento di sesso minimamente paragonabile a quelli che mi faceva vivere lei.
Devo subito premettere che quando tutto era cominciato,avevo poco più di vent'anni,frequentavo l'università e già da parecchi anni avevo iniziato ad avere rapporti intimi con alcune mie amiche e compagne di scuola.
Non so dire cosa ci fosse di particolare in me.
Fatto è,che con le ragazze avevo avuto sempre una certa facilità di approccio anche fisico e persino una mia cuginetta prima ancora di essere maggiorenne, aveva voluto che a sverginarla fossi proprio io.
A quei tempi conoscevo già le tematiche legate al complesso di Edipo in tutti i suoi risvolti freudiani ed incestuosi tuttavia,mai mi era passata per la mente l'idea di fare sesso con mia madre e benché fosse una bella donna curata e sensualmente attraente,per me restava sempre e solo la mia mamma.
La svolta della mia vita era arrivata in maniera tanto improvvisa quanto inattesa.
La nostra casa era in una di quelle zone d'Italia che ciclicamente subiscono alluvioni.
Era già successo quando ero bambino che la mia cameretta al pian terreno fosse allagata e dunque,per qualche giorno,mi ero trasferito a dormire nel lettone dei miei genitori al piano di sopra.
Quell'anno una nuova alluvione e benché fossi già adulto,non avevo trovato altra alternativa che andare a dormire nel letto dei miei.
Mia madre che indossava solo una leggera camicia da notte era in mezzo tra me e suo marito ed anch'io,che abitualmente dormivo nudo,per l'occasione,avevo indossato un pigiama di mio padre.
Erano passati molti anni dall'ultima volta che avevo dormito con loro ed il fatto di essere ormai maggiorenne,mi procurava una strana inquietitudine che ritardava il mio sonno.
Ero ancora in uno stato di dormiveglia quando avevo percepito qualcosa che massaggiava da sopra il pigiama il mio sesso nel pieno di una erezione notturna.
In pochi attimi avevo capito che quella era la mano di mia madre che,prim'ancora che io realizzassi ciò che stava accadendo si era già intrufolata dentro al pigiama ed aveva cominciato ad accarezzare la mia verga e i miei testicoli con tocco lento e leggero.
Io ero fermo come paralizzato mentre il mio cuore aveva cominciato a battere come impazzito trascinando al suo ritmo anche il mio respiro affannoso.
Mia madre si era subito resa conto del mio stato di agitazione e girandosi sul fianco,si era avvicinata con le labbra al mio orecchio e mi aveva bisbigliato:
-Ssssss......Luca bambino mio......cerca di stare calmo che la mamma ti fa godere.....sssss.....-
Mentre mi sussurrava quelle ed altre parole dolci,con la lingua aveva preso a leccarmi il collo e l'interno dell'orecchio e con la mano aveva iniziato a masturbarmi.
Io ero come paralizzato in preda ad un tremore lieve e continuo che non riuscivo a controllare.
Il tocco delle dita di mia madre sul mio sesso durissimo e vibrante era delicato e tremendamente eccitante e lentamente al senso di angoscia era subentrato uno stato di rilassatezza e sublime piacere.
Quando il mio membro aveva cominciato a contrarsi tra le sue dita e tutto il mio corpo era teso e pronto per l'orgasmo,mia madre,sfilando la lingua dal mio orecchio con un tono sensuale mi aveva incitato:
-mmmmmmm.....come sei bello....godi bambino di mamma...godi....godi....sborra...sborra....sborra....mmmmm-
L'esplosione era giunta impetuosa facendomi scaricare numerosi fiotti caldi e potenti senza che le dita di mia madre allentassero la presa sino alla resa totale.
Solo allora,quando il membro ormai vinto era molle e impiasticciato di sperma mia madre aveva staccato la mano e se l'era portata sul viso per annusarne l'afrore e gustarne il sapore.
Poi,dopo avermi detto parole di approvazione per la qualità della mia "cremina" (così l'aveva definita "Cremina"),aveva sollevato le lenzuola e portandosi con la bocca sul mio sesso,mi aveva ripulito da ogni traccia di sperma.
Io giacevo calmo e rilassato mentre mia madre con la lingua cancellava i gustosi residui della sua trasgressione incestuosa mentre il marito,ignaro di quanto stesse avvenendo,le dormiva accanto russando rumorosamente.
-Grazie amore di mamma...grazie di questo regalino!-
Mi aveva sussurrato prima di infilarmi in bocca la lingua ancora impastata di sperma in un bacio osceno,lungo e voluttuoso.
Poi,senza aggiungere altro,si era girata verso mio padre cadendo subito tra le braccia di Morfeo.
Segue
E' proprio così e per quanto scavi nella mia memoria,non riesco proprio a ricordare nessun altro momento di sesso minimamente paragonabile a quelli che mi faceva vivere lei.
Devo subito premettere che quando tutto era cominciato,avevo poco più di vent'anni,frequentavo l'università e già da parecchi anni avevo iniziato ad avere rapporti intimi con alcune mie amiche e compagne di scuola.
Non so dire cosa ci fosse di particolare in me.
Fatto è,che con le ragazze avevo avuto sempre una certa facilità di approccio anche fisico e persino una mia cuginetta prima ancora di essere maggiorenne, aveva voluto che a sverginarla fossi proprio io.
A quei tempi conoscevo già le tematiche legate al complesso di Edipo in tutti i suoi risvolti freudiani ed incestuosi tuttavia,mai mi era passata per la mente l'idea di fare sesso con mia madre e benché fosse una bella donna curata e sensualmente attraente,per me restava sempre e solo la mia mamma.
La svolta della mia vita era arrivata in maniera tanto improvvisa quanto inattesa.
La nostra casa era in una di quelle zone d'Italia che ciclicamente subiscono alluvioni.
Era già successo quando ero bambino che la mia cameretta al pian terreno fosse allagata e dunque,per qualche giorno,mi ero trasferito a dormire nel lettone dei miei genitori al piano di sopra.
Quell'anno una nuova alluvione e benché fossi già adulto,non avevo trovato altra alternativa che andare a dormire nel letto dei miei.
Mia madre che indossava solo una leggera camicia da notte era in mezzo tra me e suo marito ed anch'io,che abitualmente dormivo nudo,per l'occasione,avevo indossato un pigiama di mio padre.
Erano passati molti anni dall'ultima volta che avevo dormito con loro ed il fatto di essere ormai maggiorenne,mi procurava una strana inquietitudine che ritardava il mio sonno.
Ero ancora in uno stato di dormiveglia quando avevo percepito qualcosa che massaggiava da sopra il pigiama il mio sesso nel pieno di una erezione notturna.
In pochi attimi avevo capito che quella era la mano di mia madre che,prim'ancora che io realizzassi ciò che stava accadendo si era già intrufolata dentro al pigiama ed aveva cominciato ad accarezzare la mia verga e i miei testicoli con tocco lento e leggero.
Io ero fermo come paralizzato mentre il mio cuore aveva cominciato a battere come impazzito trascinando al suo ritmo anche il mio respiro affannoso.
Mia madre si era subito resa conto del mio stato di agitazione e girandosi sul fianco,si era avvicinata con le labbra al mio orecchio e mi aveva bisbigliato:
-Ssssss......Luca bambino mio......cerca di stare calmo che la mamma ti fa godere.....sssss.....-
Mentre mi sussurrava quelle ed altre parole dolci,con la lingua aveva preso a leccarmi il collo e l'interno dell'orecchio e con la mano aveva iniziato a masturbarmi.
Io ero come paralizzato in preda ad un tremore lieve e continuo che non riuscivo a controllare.
Il tocco delle dita di mia madre sul mio sesso durissimo e vibrante era delicato e tremendamente eccitante e lentamente al senso di angoscia era subentrato uno stato di rilassatezza e sublime piacere.
Quando il mio membro aveva cominciato a contrarsi tra le sue dita e tutto il mio corpo era teso e pronto per l'orgasmo,mia madre,sfilando la lingua dal mio orecchio con un tono sensuale mi aveva incitato:
-mmmmmmm.....come sei bello....godi bambino di mamma...godi....godi....sborra...sborra....sborra....mmmmm-
L'esplosione era giunta impetuosa facendomi scaricare numerosi fiotti caldi e potenti senza che le dita di mia madre allentassero la presa sino alla resa totale.
Solo allora,quando il membro ormai vinto era molle e impiasticciato di sperma mia madre aveva staccato la mano e se l'era portata sul viso per annusarne l'afrore e gustarne il sapore.
Poi,dopo avermi detto parole di approvazione per la qualità della mia "cremina" (così l'aveva definita "Cremina"),aveva sollevato le lenzuola e portandosi con la bocca sul mio sesso,mi aveva ripulito da ogni traccia di sperma.
Io giacevo calmo e rilassato mentre mia madre con la lingua cancellava i gustosi residui della sua trasgressione incestuosa mentre il marito,ignaro di quanto stesse avvenendo,le dormiva accanto russando rumorosamente.
-Grazie amore di mamma...grazie di questo regalino!-
Mi aveva sussurrato prima di infilarmi in bocca la lingua ancora impastata di sperma in un bacio osceno,lungo e voluttuoso.
Poi,senza aggiungere altro,si era girata verso mio padre cadendo subito tra le braccia di Morfeo.
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