Che fai, tu non la inculi?
di
misentocornuto
genere
tradimenti
Un consiglio: se non avete letto il racconto precedente “ascolta cornuto, che le stiamo rompendo il culo” rischiate di non capire il contesto.
Superare lo shock di avere una donna che si fa spaccare il culo da degli emeriti sconosciuti non fu facile. Lei evitava di parlarne in condizioni diciamo normali, come se ne fosse infastidita. Non altrettanto quando scopava, lì la libidine aveva la meglio e le sue ritrosie venivano meno con dei mamma mia che maiali come e l’hanno rotto oppure che male all’inizio ma poi non credevo fosse così bello. Per il resto nessun accenno!
Non per me, per me fu diverso!
Fu con rabbia che la presi la prima volta dopo o sverginamento fatto dai porci. E l’instante in cui il mio cazzo entrò nel suo culo non mi lasciava dubbi: glielo avevano veramente rotto!
Rotta ma non ancora sfondato!
Dopo quei cazzi lei continuò a prendere in culo , oltre al mio, anche altri uccelli. Molti ben dotati, alcuno no ma niente di pazzesco.
Fino a quel giorno.
Una gang organizzata insieme ad altra coppia. Come spesso capitava , essendo noi nuovi dell’ambiente, erano gli altri ad avere riferimenti quindi ci adattammo a loro. Io ebbi dei dubbi se andarci o meno in quanto Anna aveva il ciclo. Ci pensò lei a togliermi ogni dubbio con un chiaro alla meno peggio succhierò un po’ di cazzi!
Il programma era un incontro in uno spogliatoio con degli ex rugbisti.
Appena arrivammo trovammo una decina di uomini intorno la quarantina di anni, qualcuno di meno.
Quel silenzio carico di eccitazione. Una ventina di occhi depravati indirizzati verso le troie.
Non potevamo sapere se fossero dei veri ex rugbisti ma il tutto se non era vero era verosimile. La stazza, l’intesa nel parlare e atro faceva intuire che potevano essere un “club” dedito alle porcate.
Tutti ad eccezione di uno! Alto ma troppo snello, inoltre pareva un pesce fuor d’acqua rispetto agli altri. Inoltre se avessimo dovuto fare una classifica della avvenenza lui sarebbe stato ultimo.
Senza troppi preamboli le due troie si misero in ginocchio. Dai sorrisi allusivi dei porci capimmo che c’era qualcosa di strano.
Pochi minuti e si abbassarono i pantaloni. Per gli slip ci pensarono le vacche messe spontaneamente in ginocchio.
Neanche dirlo: le troie si misero a succhiare avidamente cazzi , ciascuna ne aveva quattro o cinque a disposizione. Ingoiavano con ingordigia fino alla radice, leccavano palle, con le mani ne cercavano altri.
Finché non si abbasso i pantaloni anche il tipo strano!
Ma chi è Rocco Siffredi? Uscì una sberla da far paura! Un cazzo asinino, sia in grossezza sia in lunghezza! E che espressione ebbero le due puttane! Si gettarono entrambe sul cazzo con grande impeto. Se lo divisero perché troppo per una sola! Mentre Anna leccava la parte sotto l’altra a fatica teneva in bocca la cappella!
Poi all’improvviso arrivò una telefonata! Era per altra coppia: un inconveniente in famiglia. Il disappunto di lei ma non si poteva fare diversamente. Dovevano rientrare a casa.
Chiesi a Marta se volesse fare altrettanto. Non si era ancora spogliata e sarebbe stato possibile ricomporsi un poco, scusarsi dell’inconveniente ed andarsene.
-No, dai. Mi metto alla pecorina e mi faccio inculare, che dici? Sempre se hai voglia anche tu, amore!.-
Mi chiesi : ma che razza di puttana è questa?
L’unico modo era metterla alla prova.
Non impiegò molto. Un muretto a mezza altezza si prestava alla perfezione. La vacca mi dirà successivamente che l’intrigava prendere uccelli senza sapere di chi fossero. Giudicarli da come scopano e non dall’apparenza.
Lei messa alla pecorina, nonostante i maiali non fossero completamente nudi lei ritenne il caso di spogliarsi. Ora è in quella che lei chiama la “tenuta da monta”!
Il primo le va dietro. E accade ciò che spesso viene ritenuto improbabile.
Quello che in un contesto normale appare essere il più timido, il meno porco, il meno predisposto per questo genere di trasgressioni, si rivela essere una sorpresa!
Il cazzo piantato in culo con decisione! Le mani a presa sulle spalle e via deciso con grinta a incularla, incularla, incularla!
E’ un partenza a razzo e lei apprezza! Niente preamboli inutili. Un selvaggi inculata con gli altri porci intorno eccitati dalla vista.
I commenti si sprecano…e guarda che vacca…e come lo prende bene in culo…e lasciala a me ora1
Io fotografo, fotografo a ritmo sostenuto. Soprattutto il viso della troia!
Bocca spalancata come a cercare un respiro che non arriva, sorriso da libidine , occhi rivolti in alto e godimento, godimento, godimento!
I maiali si alternano dietro di lei senza che lei sappia chi sono! Chi deve sborrare si precipita sulla sua bocca per venirle dentro!
E’ una specie di gara a chi incula meglio. E la beneficiaria è lei!
Solo il megasuperdotato è in disparte. Con un arnese simile non osa nemmeno chiedere se possa anche lui partecipare!
Per me è un lampo. Il ricordo di quando la vacca non ha esitato a farsi rompere il culo in mia assenza. A quel “ascolta cornuto che le stiamo rompendo il culo” e soprattutto a lei che lo conferma. A come trovai il suo culo appena ebbi modo di rivederla, un culo rotta…ma non ancora sfondato!
Allora mi uscì senza pensarci:
-Che fai, tu non la inculi?-
Rispose senza parole con una espressione da porco e da stupratore. E si mise in coda!
Quando arrivò il suo turno calò un silenzio nello spogliatoio. Solo la vacca non si accorse di niente.
Poi un urlo quasi disumano! Lui glielo aveva messo in culo!
Oramai era dentro e una libidine si era impossessata del porco e non si fece alcun scrupolo di spingerlo dentro fin dove arrivava. Con impeto. Quasi con rabbia!
Io scattai altre foto della vacca sofferente finché non implorò che mi avvicinassi.
Diedi la macchina ad un altro e mi avvicinai a lei.
Nelle mie orecchie i suoi oddio che male…cazzo che male….mamma mia che male.
Mi stringeva a se mentre i maiale la stava spaccando in due. Tutto intorno gli altri facevano un tifo calcistico in suo favore con i vari rompila…aprila in due…sfondala !
Ebbi un momento di compassione e le chiesi se avrei dovuto farlo interrompere.
Non rispose. Glielo richiesi.
Ci mise ancora del tempo a rispondere e, seppur ansimante, mi disse un aspetta….aspetta…ora fa meno male!
La troia cominciava a godere!
Lo lasciai ultimare. E non fu una cosa veloce!
Tutto questo fece imbufalire ulteriormente gli altri maiali che si gettarono a turno sulla sua bocca per venirle dentro come lei richiedeva sistematicamente!
Il tutto avvenne in poco più di mezzora!
Il giorno successivo le cercai il culo!
Ora era veramente sfondato!
Quelle foto , seppur con il viso parzialmente oscurato, sono tuttora tra le più eccitanti e commentate nel nostro profilo del sito hard.
Mail: speakbehind@libero.it
Superare lo shock di avere una donna che si fa spaccare il culo da degli emeriti sconosciuti non fu facile. Lei evitava di parlarne in condizioni diciamo normali, come se ne fosse infastidita. Non altrettanto quando scopava, lì la libidine aveva la meglio e le sue ritrosie venivano meno con dei mamma mia che maiali come e l’hanno rotto oppure che male all’inizio ma poi non credevo fosse così bello. Per il resto nessun accenno!
Non per me, per me fu diverso!
Fu con rabbia che la presi la prima volta dopo o sverginamento fatto dai porci. E l’instante in cui il mio cazzo entrò nel suo culo non mi lasciava dubbi: glielo avevano veramente rotto!
Rotta ma non ancora sfondato!
Dopo quei cazzi lei continuò a prendere in culo , oltre al mio, anche altri uccelli. Molti ben dotati, alcuno no ma niente di pazzesco.
Fino a quel giorno.
Una gang organizzata insieme ad altra coppia. Come spesso capitava , essendo noi nuovi dell’ambiente, erano gli altri ad avere riferimenti quindi ci adattammo a loro. Io ebbi dei dubbi se andarci o meno in quanto Anna aveva il ciclo. Ci pensò lei a togliermi ogni dubbio con un chiaro alla meno peggio succhierò un po’ di cazzi!
Il programma era un incontro in uno spogliatoio con degli ex rugbisti.
Appena arrivammo trovammo una decina di uomini intorno la quarantina di anni, qualcuno di meno.
Quel silenzio carico di eccitazione. Una ventina di occhi depravati indirizzati verso le troie.
Non potevamo sapere se fossero dei veri ex rugbisti ma il tutto se non era vero era verosimile. La stazza, l’intesa nel parlare e atro faceva intuire che potevano essere un “club” dedito alle porcate.
Tutti ad eccezione di uno! Alto ma troppo snello, inoltre pareva un pesce fuor d’acqua rispetto agli altri. Inoltre se avessimo dovuto fare una classifica della avvenenza lui sarebbe stato ultimo.
Senza troppi preamboli le due troie si misero in ginocchio. Dai sorrisi allusivi dei porci capimmo che c’era qualcosa di strano.
Pochi minuti e si abbassarono i pantaloni. Per gli slip ci pensarono le vacche messe spontaneamente in ginocchio.
Neanche dirlo: le troie si misero a succhiare avidamente cazzi , ciascuna ne aveva quattro o cinque a disposizione. Ingoiavano con ingordigia fino alla radice, leccavano palle, con le mani ne cercavano altri.
Finché non si abbasso i pantaloni anche il tipo strano!
Ma chi è Rocco Siffredi? Uscì una sberla da far paura! Un cazzo asinino, sia in grossezza sia in lunghezza! E che espressione ebbero le due puttane! Si gettarono entrambe sul cazzo con grande impeto. Se lo divisero perché troppo per una sola! Mentre Anna leccava la parte sotto l’altra a fatica teneva in bocca la cappella!
Poi all’improvviso arrivò una telefonata! Era per altra coppia: un inconveniente in famiglia. Il disappunto di lei ma non si poteva fare diversamente. Dovevano rientrare a casa.
Chiesi a Marta se volesse fare altrettanto. Non si era ancora spogliata e sarebbe stato possibile ricomporsi un poco, scusarsi dell’inconveniente ed andarsene.
-No, dai. Mi metto alla pecorina e mi faccio inculare, che dici? Sempre se hai voglia anche tu, amore!.-
Mi chiesi : ma che razza di puttana è questa?
L’unico modo era metterla alla prova.
Non impiegò molto. Un muretto a mezza altezza si prestava alla perfezione. La vacca mi dirà successivamente che l’intrigava prendere uccelli senza sapere di chi fossero. Giudicarli da come scopano e non dall’apparenza.
Lei messa alla pecorina, nonostante i maiali non fossero completamente nudi lei ritenne il caso di spogliarsi. Ora è in quella che lei chiama la “tenuta da monta”!
Il primo le va dietro. E accade ciò che spesso viene ritenuto improbabile.
Quello che in un contesto normale appare essere il più timido, il meno porco, il meno predisposto per questo genere di trasgressioni, si rivela essere una sorpresa!
Il cazzo piantato in culo con decisione! Le mani a presa sulle spalle e via deciso con grinta a incularla, incularla, incularla!
E’ un partenza a razzo e lei apprezza! Niente preamboli inutili. Un selvaggi inculata con gli altri porci intorno eccitati dalla vista.
I commenti si sprecano…e guarda che vacca…e come lo prende bene in culo…e lasciala a me ora1
Io fotografo, fotografo a ritmo sostenuto. Soprattutto il viso della troia!
Bocca spalancata come a cercare un respiro che non arriva, sorriso da libidine , occhi rivolti in alto e godimento, godimento, godimento!
I maiali si alternano dietro di lei senza che lei sappia chi sono! Chi deve sborrare si precipita sulla sua bocca per venirle dentro!
E’ una specie di gara a chi incula meglio. E la beneficiaria è lei!
Solo il megasuperdotato è in disparte. Con un arnese simile non osa nemmeno chiedere se possa anche lui partecipare!
Per me è un lampo. Il ricordo di quando la vacca non ha esitato a farsi rompere il culo in mia assenza. A quel “ascolta cornuto che le stiamo rompendo il culo” e soprattutto a lei che lo conferma. A come trovai il suo culo appena ebbi modo di rivederla, un culo rotta…ma non ancora sfondato!
Allora mi uscì senza pensarci:
-Che fai, tu non la inculi?-
Rispose senza parole con una espressione da porco e da stupratore. E si mise in coda!
Quando arrivò il suo turno calò un silenzio nello spogliatoio. Solo la vacca non si accorse di niente.
Poi un urlo quasi disumano! Lui glielo aveva messo in culo!
Oramai era dentro e una libidine si era impossessata del porco e non si fece alcun scrupolo di spingerlo dentro fin dove arrivava. Con impeto. Quasi con rabbia!
Io scattai altre foto della vacca sofferente finché non implorò che mi avvicinassi.
Diedi la macchina ad un altro e mi avvicinai a lei.
Nelle mie orecchie i suoi oddio che male…cazzo che male….mamma mia che male.
Mi stringeva a se mentre i maiale la stava spaccando in due. Tutto intorno gli altri facevano un tifo calcistico in suo favore con i vari rompila…aprila in due…sfondala !
Ebbi un momento di compassione e le chiesi se avrei dovuto farlo interrompere.
Non rispose. Glielo richiesi.
Ci mise ancora del tempo a rispondere e, seppur ansimante, mi disse un aspetta….aspetta…ora fa meno male!
La troia cominciava a godere!
Lo lasciai ultimare. E non fu una cosa veloce!
Tutto questo fece imbufalire ulteriormente gli altri maiali che si gettarono a turno sulla sua bocca per venirle dentro come lei richiedeva sistematicamente!
Il tutto avvenne in poco più di mezzora!
Il giorno successivo le cercai il culo!
Ora era veramente sfondato!
Quelle foto , seppur con il viso parzialmente oscurato, sono tuttora tra le più eccitanti e commentate nel nostro profilo del sito hard.
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