Mamma mi fai un pompino? - 5 - Che sborrate
di
Anna madre incestuosa
genere
incesti
Stamattina mio marito è uscito molto presto ed eccomi qui,senza neanche lavarmi a completare questo capitolo che avevo cominciato ieri sera.
Rileggendo quello che avevo scritto su questo unico e irripetibile episodio mi sono accorta che più vado avanti col racconto e più tendo ad enfatizzare i ricordi.
In questo forse hanno ragione "Roberto 750" e "Freddy" nel sostenere che la cosa mi piace e che continuo ad alzare l'asticella.
In effetti quando scrivo,il ricordo degli eventi diventa così vivido che mi sembra di riviverli.
Mi bagno mentre scrivo e sono costretta a delle soste nelle quali mi masturbo e sento davvero la mancanza di mio figlio le cui visite ultimamente sono alquanto rarefatte rispetto alle mie voglie.
Sono cosciente che nell'anfasi della scrittura certe situazioni vengono esagerate ma la sostanza dei fatti è reale al 100%.
E non parlo certe degli eventi in se o delle misure di Giorgio che nei miei ricordi erano spropositate e nella realtà forse non erano davvero così.
A mia discolpa però vi sono due elementi:
Il primo è che inconsciamente tendo a coinvolgere i miei lettori con descrizioni estreme(cosa c'è di più estremo di un figlio incestuoso che porta l'amico nel letto della mamma abbandonandosi anche a pratiche omosex?)ed eccitanti e il secondo sta nel fatto che non avendo avuto altri uomini nella mia vita oltre mio marito e mio figlio,il confronto con l'arnese di Giorgio era talmente impari che nei miei ricordi mi appare come quello di un cavallo.
All'inizio dei rapporti con mio figlio poi,non vi era Internet che oggi permette a tutti di visionare un campionario di falli dalle più svariate forme e dimensioni.
A quel tempo gli unici confronti li potevo fare sulle riviste che mio figlio mi portava per farmi eccitare e per cercare di alleviare il mio disagio per quell'insano rapporto che avevamo intrapreso e che non si è mai più interrotto.
Poi un giorno mi ha portato Giorgio che ha marchiato a fuoco nella mia mente il ricordo del suo fantastico cazzo!
Mi scuso dunque se qualcuno mi trova esagerata ma i fatti benché alterati dall'eccitazione che mi coglie quando li descrivo sono questi.
Buona lettura per chi mi vuole seguire.
P.S.- Naturalmente ho già la fica bagnata!
**************************************************************************
Seguito dell'incontro con Giorgio.
....Mio figlio per meglio godersi lo spettacolo di quel membro asinino che lui stesso si accingeva ad accompagnare tra le mie labbra si era spostato e dalla posizione dietro la mia testa mi si era inginocchiato di fianco.
Da quella visuale privilegiata avrebbe potuto vedere quello scettro in tutta la sua imponente mole ed al tempo stesso poteva osservare la carica di libidine che spruzzavano i miei occhi permettendo anche a me di cogliere dal suo sguardo il lascivo senso di compiacimento nel vedere a quale livello di perversione era precipitato portando con se sua madre.
Il suo sguardo aumentava la mia eccitazione senza farmi perdere tuttavia il senso di quello che stava avvenendo.
Per qualche istante avevo temuto che quel cazzo fosse troppo grosso per varcare la soglia delle mie labbra e cercavo di immaginare altri possibili soluzioni per farlo godere e goderne io stessa.
Tutto mi appariva sproporzionato in quella verga.
Dalla capocchia grossa disegnata come una pesca circondata da un prepuzio scivoloso e morbido per scendere lungo il frenulo stranamente sottile sino al gambo lungo e nodoso che poggiava su testicoli allungati e morbidamente pieni.
"Apri la bocca Anny...apri bene....apri di più..."
Mi diceva mio figlio mentre con una mano mi sollevava la testa e con l'altra cercava di posizionare il cazzo nella giusta direzione".
Giorgio mi teneva le mani sotto le ascelle e stringendomi le braccia faceva leva per poter avanzare verso la mia bocca.
Con una pressione che mi era sembrata lieve,la cappella aveva superato il primo ostacolo tappandomi completamente la bocca e costringendomi a respirare col naso.
Via via che la pressione di Giorgio si faceva più decisa,mi rendevo conto che mai sarei riuscita a prenderlo tutto in bocca e non penso alla lunghezza, assolutamente impensabile ma anche lo spessore non mi sembrava compatibile con le mie labbra e la mia apertura mascellare.
Avevo anche un certo timore che da un momento all'altro la mia tensione buccale potesse cedere facendogli male coi denti.
Gli occhi di mio figlio erano sgranati e lo divenivano sempre più ad ogni più piccola intrusione nella mia bocca.
Dai miei occhi invece scendevano lacrime che non riuscivo a controllare mentre cominciavo anche ad avere i primi conati di vomito.
Devo dire che Giorgio era molto attento e ad ogni mio segnale di disagio si ritirava dandomi il tempo di riprendere fiato.
Il tempo che all'inizio di quella tortura mi sembrava che si fosse fermato,con il trascorrere dei minuti e con il naturale adattamento della mia bocca alla visita di cotanto ospite,mi sembrava scorrere più veloce e col passare dei minuti aumentava anche il mio piacere ridando nuovo slancio alla mia libidine.
Rendendosi conto della mia nuova disponibilità ad accoglierlo senza più tanti problemi Giorgio aveva cominciato a chiavarmi la bocca con un ritmo sempre più accelerato sino a che,fermandosi col glande appena dentro le labbra,aveva cominciato a sborrare riempiendomi ben presto tutto il cavo orale mentre alcuni fiotti mi scendevano direttamente in gola ed altri venivano spruzzati fuori dagli angoli della bocca.
Mio figlio che per tutto il tempo era rimasto immobile e paonazzo in volto a gustarsi la scena,non riuscendo più a resistere,mi aveva puntato il cazzo sul viso e mentre Giorgio mi riempiva la bocca,lui mi spruzzava tutto il suo carico di sperma sul viso e sui capelli.
Alla fine di quella indimenticabile esperienza mi sentivo immersa in un mare di sperma mentre ancora il mio esofago percepiva il calore dei fiotti ingoiati.
Per tutta la notte l'esperienza che avevo vissuto con la bocca è stata replicata con la mia fica ed anche col mio buco del culo che,nonostante le mie proteste,mio figlio ha voluto che fosse aperto dalla potente trivella del suo amico.
La sofferenza maggiore unita ad un senso di onnipotenza l'avevo provata quando entrambi sono entrati in me provocandomi un piacere intensissimo lungo e molto doloroso.
"Porci...porci...lo vedete che se voglio posso prendervi anche insieme nella fica e nel buco del culo...e vi assicuro....se ci fosse un altro maiale... prenderei anche lui in bocca..."
Gridavo mentre loro rantolando facevano scempio dei miei pertugi.
Per tutta la notte Giorgio e mio figlio nei suoi tentativi di emulazione mi hanno chiavata e sborrata scaldando col loro seme ogni anfratto del mio corpo fuori e dentro ogni buco possibile.
All'alba,completamente disfatta da quella incredibile performance erotica,mi sono addormentata svegliandomi solo a pomeriggio inoltrato.
Quando mi sono alzata ero sola in casa e mentre facevo colazione,riflettevo su quello che era successo ma soprattutto sulla performance omosessuale di mio figlio che ogni volta che il suo amico mi godeva nella fica,correva a succhiargli il cazzo ancora impregnato della sua sborra e dei miei umori.
Al mio risveglio i miei primi pensieri erano cupi e pieni di preoccupazione per quella che mi sembrava una tendenza inaccettabile di mio figlio.
Poi,via via che trascorrevano i minuti ed approfondivo il mio pensiero,le mie riflessioni divenivano meno intransigenti e più razionali.
In fondo io e lui eravamo legati da una passione incestuosa condannata senza appello dai bacchettoni di questa società.
E l'incesto è ritenuto certamente più grave e peccaminoso delle tendenze gay.
E poi,che diritto avevo io di giudicare le scelte di mio figlio ponendomi sullo stesso piano dei peggiori integralisti che se avessero potuto ci avrebbero mandati al rogo entrambi?!
Rincuorata dalla mia analisi razionale e rassicurata sul fatto che nessuna sua scelta avrebbe potuto superare la stupenda perversione del nostro rapporto,mi sono lavata,profumata e fatta bella per accoglierlo ancora tra le mie braccia(e le mie cosce)al suo rientro.
Avevo anche deciso di superare l'ultimo tabù che ancora conservavo nel segreto del mio animo.....a sua insaputa,gli avrei dato un figlio!.
Un'ultima sorpresa mi aspettava quel pomeriggio prima di chiudermi in camera da letto tra le braccia di mio figlio.
Al suo rientro a casa dopo i complimenti per il mio -magnifico aspetto-e prima ancora di spingermi in ginocchio o sul letto mi aveva detto:
"Sai mamma Giorgio ha capito che sono tuo figlio e prima di lascirci mi ha detto:
"Beato te che hai una mamma così bella così troia....è tutta la vita che sogno anch'io di portarmi a letto mia madre ma senza successo!
Con voi è stato bellissimo ma è meglio non rivederci più,potrei innamorarmi di tua madre e chissà...potrei portartela via."
Così mi ha detto prima di lasciarci."
Confusa e preoccupata da quelle parole non sapevo se esserne offesa o lusigata e nel dubbio ho eseguito il desiderio di mio figlio che mi aveva detto:
"Mamma...mi fai un pompino?"
Segue
Rileggendo quello che avevo scritto su questo unico e irripetibile episodio mi sono accorta che più vado avanti col racconto e più tendo ad enfatizzare i ricordi.
In questo forse hanno ragione "Roberto 750" e "Freddy" nel sostenere che la cosa mi piace e che continuo ad alzare l'asticella.
In effetti quando scrivo,il ricordo degli eventi diventa così vivido che mi sembra di riviverli.
Mi bagno mentre scrivo e sono costretta a delle soste nelle quali mi masturbo e sento davvero la mancanza di mio figlio le cui visite ultimamente sono alquanto rarefatte rispetto alle mie voglie.
Sono cosciente che nell'anfasi della scrittura certe situazioni vengono esagerate ma la sostanza dei fatti è reale al 100%.
E non parlo certe degli eventi in se o delle misure di Giorgio che nei miei ricordi erano spropositate e nella realtà forse non erano davvero così.
A mia discolpa però vi sono due elementi:
Il primo è che inconsciamente tendo a coinvolgere i miei lettori con descrizioni estreme(cosa c'è di più estremo di un figlio incestuoso che porta l'amico nel letto della mamma abbandonandosi anche a pratiche omosex?)ed eccitanti e il secondo sta nel fatto che non avendo avuto altri uomini nella mia vita oltre mio marito e mio figlio,il confronto con l'arnese di Giorgio era talmente impari che nei miei ricordi mi appare come quello di un cavallo.
All'inizio dei rapporti con mio figlio poi,non vi era Internet che oggi permette a tutti di visionare un campionario di falli dalle più svariate forme e dimensioni.
A quel tempo gli unici confronti li potevo fare sulle riviste che mio figlio mi portava per farmi eccitare e per cercare di alleviare il mio disagio per quell'insano rapporto che avevamo intrapreso e che non si è mai più interrotto.
Poi un giorno mi ha portato Giorgio che ha marchiato a fuoco nella mia mente il ricordo del suo fantastico cazzo!
Mi scuso dunque se qualcuno mi trova esagerata ma i fatti benché alterati dall'eccitazione che mi coglie quando li descrivo sono questi.
Buona lettura per chi mi vuole seguire.
P.S.- Naturalmente ho già la fica bagnata!
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Seguito dell'incontro con Giorgio.
....Mio figlio per meglio godersi lo spettacolo di quel membro asinino che lui stesso si accingeva ad accompagnare tra le mie labbra si era spostato e dalla posizione dietro la mia testa mi si era inginocchiato di fianco.
Da quella visuale privilegiata avrebbe potuto vedere quello scettro in tutta la sua imponente mole ed al tempo stesso poteva osservare la carica di libidine che spruzzavano i miei occhi permettendo anche a me di cogliere dal suo sguardo il lascivo senso di compiacimento nel vedere a quale livello di perversione era precipitato portando con se sua madre.
Il suo sguardo aumentava la mia eccitazione senza farmi perdere tuttavia il senso di quello che stava avvenendo.
Per qualche istante avevo temuto che quel cazzo fosse troppo grosso per varcare la soglia delle mie labbra e cercavo di immaginare altri possibili soluzioni per farlo godere e goderne io stessa.
Tutto mi appariva sproporzionato in quella verga.
Dalla capocchia grossa disegnata come una pesca circondata da un prepuzio scivoloso e morbido per scendere lungo il frenulo stranamente sottile sino al gambo lungo e nodoso che poggiava su testicoli allungati e morbidamente pieni.
"Apri la bocca Anny...apri bene....apri di più..."
Mi diceva mio figlio mentre con una mano mi sollevava la testa e con l'altra cercava di posizionare il cazzo nella giusta direzione".
Giorgio mi teneva le mani sotto le ascelle e stringendomi le braccia faceva leva per poter avanzare verso la mia bocca.
Con una pressione che mi era sembrata lieve,la cappella aveva superato il primo ostacolo tappandomi completamente la bocca e costringendomi a respirare col naso.
Via via che la pressione di Giorgio si faceva più decisa,mi rendevo conto che mai sarei riuscita a prenderlo tutto in bocca e non penso alla lunghezza, assolutamente impensabile ma anche lo spessore non mi sembrava compatibile con le mie labbra e la mia apertura mascellare.
Avevo anche un certo timore che da un momento all'altro la mia tensione buccale potesse cedere facendogli male coi denti.
Gli occhi di mio figlio erano sgranati e lo divenivano sempre più ad ogni più piccola intrusione nella mia bocca.
Dai miei occhi invece scendevano lacrime che non riuscivo a controllare mentre cominciavo anche ad avere i primi conati di vomito.
Devo dire che Giorgio era molto attento e ad ogni mio segnale di disagio si ritirava dandomi il tempo di riprendere fiato.
Il tempo che all'inizio di quella tortura mi sembrava che si fosse fermato,con il trascorrere dei minuti e con il naturale adattamento della mia bocca alla visita di cotanto ospite,mi sembrava scorrere più veloce e col passare dei minuti aumentava anche il mio piacere ridando nuovo slancio alla mia libidine.
Rendendosi conto della mia nuova disponibilità ad accoglierlo senza più tanti problemi Giorgio aveva cominciato a chiavarmi la bocca con un ritmo sempre più accelerato sino a che,fermandosi col glande appena dentro le labbra,aveva cominciato a sborrare riempiendomi ben presto tutto il cavo orale mentre alcuni fiotti mi scendevano direttamente in gola ed altri venivano spruzzati fuori dagli angoli della bocca.
Mio figlio che per tutto il tempo era rimasto immobile e paonazzo in volto a gustarsi la scena,non riuscendo più a resistere,mi aveva puntato il cazzo sul viso e mentre Giorgio mi riempiva la bocca,lui mi spruzzava tutto il suo carico di sperma sul viso e sui capelli.
Alla fine di quella indimenticabile esperienza mi sentivo immersa in un mare di sperma mentre ancora il mio esofago percepiva il calore dei fiotti ingoiati.
Per tutta la notte l'esperienza che avevo vissuto con la bocca è stata replicata con la mia fica ed anche col mio buco del culo che,nonostante le mie proteste,mio figlio ha voluto che fosse aperto dalla potente trivella del suo amico.
La sofferenza maggiore unita ad un senso di onnipotenza l'avevo provata quando entrambi sono entrati in me provocandomi un piacere intensissimo lungo e molto doloroso.
"Porci...porci...lo vedete che se voglio posso prendervi anche insieme nella fica e nel buco del culo...e vi assicuro....se ci fosse un altro maiale... prenderei anche lui in bocca..."
Gridavo mentre loro rantolando facevano scempio dei miei pertugi.
Per tutta la notte Giorgio e mio figlio nei suoi tentativi di emulazione mi hanno chiavata e sborrata scaldando col loro seme ogni anfratto del mio corpo fuori e dentro ogni buco possibile.
All'alba,completamente disfatta da quella incredibile performance erotica,mi sono addormentata svegliandomi solo a pomeriggio inoltrato.
Quando mi sono alzata ero sola in casa e mentre facevo colazione,riflettevo su quello che era successo ma soprattutto sulla performance omosessuale di mio figlio che ogni volta che il suo amico mi godeva nella fica,correva a succhiargli il cazzo ancora impregnato della sua sborra e dei miei umori.
Al mio risveglio i miei primi pensieri erano cupi e pieni di preoccupazione per quella che mi sembrava una tendenza inaccettabile di mio figlio.
Poi,via via che trascorrevano i minuti ed approfondivo il mio pensiero,le mie riflessioni divenivano meno intransigenti e più razionali.
In fondo io e lui eravamo legati da una passione incestuosa condannata senza appello dai bacchettoni di questa società.
E l'incesto è ritenuto certamente più grave e peccaminoso delle tendenze gay.
E poi,che diritto avevo io di giudicare le scelte di mio figlio ponendomi sullo stesso piano dei peggiori integralisti che se avessero potuto ci avrebbero mandati al rogo entrambi?!
Rincuorata dalla mia analisi razionale e rassicurata sul fatto che nessuna sua scelta avrebbe potuto superare la stupenda perversione del nostro rapporto,mi sono lavata,profumata e fatta bella per accoglierlo ancora tra le mie braccia(e le mie cosce)al suo rientro.
Avevo anche deciso di superare l'ultimo tabù che ancora conservavo nel segreto del mio animo.....a sua insaputa,gli avrei dato un figlio!.
Un'ultima sorpresa mi aspettava quel pomeriggio prima di chiudermi in camera da letto tra le braccia di mio figlio.
Al suo rientro a casa dopo i complimenti per il mio -magnifico aspetto-e prima ancora di spingermi in ginocchio o sul letto mi aveva detto:
"Sai mamma Giorgio ha capito che sono tuo figlio e prima di lascirci mi ha detto:
"Beato te che hai una mamma così bella così troia....è tutta la vita che sogno anch'io di portarmi a letto mia madre ma senza successo!
Con voi è stato bellissimo ma è meglio non rivederci più,potrei innamorarmi di tua madre e chissà...potrei portartela via."
Così mi ha detto prima di lasciarci."
Confusa e preoccupata da quelle parole non sapevo se esserne offesa o lusigata e nel dubbio ho eseguito il desiderio di mio figlio che mi aveva detto:
"Mamma...mi fai un pompino?"
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