Mamma mi fai un pompino? - 7 - Ultimo tango a Parigi con mio figlio

di
genere
incesti

Avevo vissuto quei 5 giorni come in un sogno dal quale mi ero risvegliata troppo presto e che comunque,era stato un sogno cheavrebbe segnato la definitiva svolta nella mia vita erotica e nel rapporto con mi figlio e mio marito.

Quanto a mio marito,ero diventata particolarmente attenta e premurosa nei suoi confronti riuscendo addirittura ad intensificare i momenti di intimità in cui cercavo,pur senza fargli capire delle mie nuove scoperte in fatto di sesso,di dargli il massimo piacere possibile.

Credo che lui sentisse che qualcosa era cambiata nella mia passionalità e si lasciava andare assumendo volentieri un ruolo passivo e lasciando che fossi sempre io a dirigere il gioco.

Per mostrarmi la sua gratitudine aveva persino ripreso,come faceva nei nostri primi anni di matrimonio,a mandarmi dei magnifici fiori il giorno dopo ogni nostro amplesso.

Con mio figlio invece era iniziata una storia in divenire.

Per le prime due settimane dopo la meravigliosa maratona,non avevamo più fatto sesso rinunciando persino a quei fugaci rapporti di bocca che tanto ci piacevano e che sempre ci facevano rivivere i brividi della trasgressione che avevamo provato le prime volte.

Alla prima occasione però in cui mio marito si era assentato per 2 giorni,avevamo recuperato l'arretrato rimanendo a letto a fare sesso per 48 ore consecutive interrompendoci solo per le necessità fisiologiche,igieniche e per recuperare le forze con abbondanti libagioni ad accentuato contenuto calorico ed energetico.

In quei 2 giorni avevo capito che per mio figlio nel campo sessuale non vi era alcun tabù e che per lui ogni atto era lecito purché fatto con persone adulte e consenzienti.

Mi aveva anche raccontato che sin da adolescente sognava di portarmi a letto.

Ogni qualvolta poteva mi spiava che fossi in camera a cambiarmi,in bagno per la doccia o altre intimità ed anche quando facevo l'amore con mio marito.

Per non parlare delle volte che si era masturbato annusando o leccando la mia biancheria intima sporca presa dal cesto del bucato.

Mi aveva anche confessato che la cosa era diventata una vera ossessione per lui e che già da molti anni aveva in mente quello che poi ha fatto.

Un giorno,circa due anni prima,aveva deciso di provarci mentre ero sotto la doccia ma era stato interrotto dall'improvviso arrivo di mio marito.

Quell'episodio lo aveva frustrato moltissimo e per due anni aveva cercato di scacciare quel pensiero che lo tormentava senza tregua.

Due giorni!

Due giorni soltanto erano stati.

Tuttavia erano stati sufficienti per farmi vivere ancora nuove esperienze e farmi provare cose che mai avrei potuto immaginare.

Due giorni senza segreti e senza vergogna.

Mi ha presa in bagno appena dopo che avevo fatto la pipì e senza farmi lavare mi diceva:

"Vieni mamma...allarga le gambe che voglio farti il bidet con la lingua e poi lubrificarti con la mia cremina."

Mi leccava li in bagno e poi mi chiavava alla pecorina svuotando in me i suoi copiosi carichi di sperma.

Era davvero incredibile la sua capacità di ricarica.

Riusciva persino a godere 2/3 volte nell'arco di un'ora e si faceva trovare sempre pieno come se fosse la prima sborrata della giornata.

Mi aveva fatto scoprire nuove posture e nuovi giochi fatti di panna,spumante,ortaggi ed altre diavolerie che metteva in atto non appena gli fossero frullati nella mente.

La cosa che più mi aveva impressionato però era accaduta il giorno stesso della partenza di mio marito.

Dopo aver passato le prime tre ore di sesso sfrenato per un recupero rapido dei giorni trascorsi in bianco,mi aveva proposto qualcosa di assolutamente inimmaginabile per me.

"Mamma....come sei messa dietro?"

Mi aveva chiesto mentre eravamo languidamente abbracciati dopo un travolgente amplesso in cui avevamo raggiunto l'orgasmo insieme.

Inizialmente non avevo capito la domanda e a mia volta gli avevo chiesto:

"Dietro....in che senso?"

"Dietro...mamma....il tuo culo...com'è il tuo culo...papà te lo ha aperto?"

"Come aperto...ma secondo te il e tuo padre facciamo quelle cose?"

Mentre gli davo quella risposta mi rendevo conto per l'ennesima volta quanto fossi ingenua ed inesperta in fatto di sesso.

Mai e poi mai avrei potuto immaginare che quella parte così segreta e-sporca- del mio corpo potesse diventare oggetto di piacere per mio marito e men che mai di un altro uomo.

Ero davvero un'ingenua!

La mia educazione e l'asettico rapporto con mio marito mi avevano precluso l'accesso ad un mondo di meraviglie che mio figlio andava via via disvelandomi a colpi di cazzo e rivelazioni traumatiche.

Infatti davvero traumatico era stato per me il momento in cui mio figlio aveva cominciato ad incularmi.

"Mamma...ma davvero sei vergine li?

Scusami se te lo chiedo e sorrido ma sai....tra le ragazze che frequento non ne ho trovata ancora una.

Sono tutte già sfondate e non importa l'età."

Aveva aggiunto mio figlio guardandomi con occhi maliziosi.

"Sei un porco...un vero porco!

Dopo tutto quello che sta succedendo tra noi e dopo che mi hai fatto infrangere tutti i valori sui quali avevo impostato la mia vita mi paragoni a una di quelle puttanelle che frequenti tu?!

Un po' di rispetto per me e per tuo padre non guasterebbe certo!"

Gli avevo risposto quasi gridando e lui:

"Ma mamma cosa vai a pensare...non volevo certo offenderti è che mi piacerebbe che tra noi non vi fossero barriere e tabù e credimi...-quella-non è una cosa così orribile come pensi tu.

Piuttosto mamma...dobbiamo organizzarci perché essendo la prima volta potresti sentire un po' male!"

Era proprio un maiale mio figlio che sentendomi già bagnata tra le cosce,aveva dato per scontato il fatto che avessi accettato la sua oscena richiesta.

Mentre si alzava dal letto mi aveva detto:

"Mamma...adesso vado in cucina a prendere del burro e facciamo come Maria Schneider e Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi.

Io non avevo visto quel film le sue parole però,mi avevano fatto tornare in mente le polemiche che erano seguite alla sua uscita e le durissime parole di condanna del parroco della mia parrocchia.

Un brivido aveva attraversato la mia schiena a quel ricordo facendo aumentare la mia eccitazione all'idea che di li a poco proprio mio figlio mi avrebbe condotto in quel baratro di perversione estrema.

Da quel momento il mio atteggiamento era stato silente ed assolutamente passivo.

Mio figlio mi aveva fatta posizionare in ginocchio,col petto e la testa appoggiati al cuscino e con le natiche alzate come faceva quando mi prendeva alla pecorina.

Poi mi si è inginocchiato dietro ed ha cominciato a leccarmi umettandomi abbondantemente con la saliva.

Poi ha cominciato a massaggiarmi con le dita lo sfintere anale suggerendomi al contempo con tono sensuale e accattivante di rilassarmi.

Poi con un dito ha prelevato un fiocco di burro dalla scatoletta ed ha cominciato a spalmarmelo tra le natiche,sul forellino ermeticamente chiuso e tra le sue grinze.

Quel massaggio effettivamente mi avevano fatta rilassare permettendo una prima intrusione al suo dito medio.

Poi due dita ed infine anche il terzo aveva trovato la sua strada.

C'è da dire che mio figlio ha delle mani con dita lunghe e affusolate e la cosa ha certamente facilitato l'introduzione.

Quando dalle mie contrazioni e dai gemiti di piacere che sortivano dalle mie labbra strette si è reso conto che ero pronta,ha preso un'altra manciata di burro e se lo è spalmato sul cazzo.

Mentre col membro saldamente puntato sull'ultimo baluardo della mia -illibatezza- cercava di aprirsi un varco,con le mani mi teneva stretta ai fianchi e col la voce rotta dall'ansia e dall'eccitazione,mi sollecitava a spingere come se dovessi defecare.

Effettivamente,quel suggerimento mi aveva aiutata ad aprirmi e lui,senza troppa fatica ne dolore per me,si era introdotto completamente nel mio corpo sino a farmi sentire il contatto dei suoi testicoli col mio perineo.

I suoi primi movimenti non mi creavano ne piacere ne dolore ma solo una strana sensazione di pieno.

Poi,via via che le sue escursioni aumentavano e i suoi gemiti divenivano rantoli,anch'io mi sono sentita coinvolta nel suo piacere e mentre il suo ritmo accelerava ed i suoi colpi divenivano più profondi e potenti,avevo cominciato a tormentarmi la fica con una mano e prima ancora che lui mi scaldasse il retto coi suoi bollenti spruzzi,avevo avuto già due orgasmi.

Dopo il piacere ci siamo coricati sul fianco e lui rimanendomi dentro aveva cominciato a baciarmi e,ancora ansimante,a ringraziarmi per avergli fatto quell'ennesima concessione.

Quando si è sfilato da me,ai miei occhi è apparsa una scena disgustosa.

Il suo membro era completamente intriso delle mie eiezioni ed anch'io sentivo tra le natiche la schifosa presenza di quegli stessi residui.

Il lenzuolo era completamente sporco.

Uno schifo totale!

Di corsa mi sono alzata e mi sono chiusa in bagno e seduta sul vaso sono scoppiata a piangere.

Mio figlio che era andato a sistemarsi nel bagno di servizio,dopo le sue pulizie era venuto a bussare alla mia porta ed io gridando:

"Vattene......porco...vattene!"

Sono stata ingiusta con lui e quando finalmente ripresami dallo shock sono uscita dal bagno,l'ho trovato ad accogliermi con un bicchiere di spumante in mano,con il letto completamente rifatto e con le lenzuola pulite.

Credo che sia superfluo dire che da quel giorno quella pratica è entrata definitivamente tra i nostri giochi erotici con una goduriosa variante però:-Prima di ogni inculata,mio figlio si occupa personalmente di farmi una profonda pulizia rettale con un caldo enteroclisma a base si erbe naturali emollienti e profumate.

Spero di poter presto continuare.

Ciao e un bacio a tutti.
scritto il
2015-05-22
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