L'età conta? 2
di
roberta1
genere
etero
La storia con C. va avanti da alcune settimane. E' solo sesso, mi dico, ma sono presa come non mi accadeva da tempo. Ho sempre in mente lui, il suo cazzo, le sue mani, la sua lingua. Il lavoro, la famiglia, mio marito, sono cose che non riesco più a seguire come vorrei. Non sono mai sazia di lui, mi sembra di essere diventata una ninfomane, più mi sbatte e più aumenta il bisogno di lui. Sono una donna in carriera, ho più di cinquant'anni e sto perdendo la testa per quel ragazzino.
Ho sempre avuto una vita sessuale soddisfacente, ma quello che mi fa provare emozioni e mi sbatte come non lo sono mai stata prima. Mi riduce a un mucchietto di carne, pulsante e piena di umori. Non ho più un orgasmo normale con lui, squirto e lo faccio più e più volte, fino alla spossatezza.
Sul lavoro fra noi c'è tensione, ogni volta che posso lo riprendo, gli faccio questioni. E' diventato un gioco sottile fra noi. Lo faccio sentire non all'altezza del ruolo, da vera stronza.
Quando siamo soli lui inverte i ruoli. Siamo sempre più presi in una spirale che comincia ad unire il sesso alla dominazione.
E scopro che mi piace.
Ha un cazzo piuttosto grosso, mi piace sentirlo dentro. Indifferentemente nella figa e nel culo; non ero vergine dietro, ma è una pratica che non ho mai apprezzato, prima di lui accadeva quasi mai che lo prendessi in culo.
Con lui mi viene naturale concedere tutto.
Più l'ho trattato male al lavoro, più lui mi sbatte e mi "usa".
Mi bagno solo a ripensare le cose che mi fa.
E' riuscito a penetrarmi la figa col pugno, e spesso mi scopa così. Dice che lo fa sentire padrone della troia che sono. All'inizio mi sentivo offesa, ora non mi interessa nulla di quello che dice, anzi in fondo mi eccita anche quello.
Sono così seria e professionale sul lavoro che non mi capacito di quanto riesco a darmi, a farmi aprire, a ricevere lui e la sua sborra.
Quando sono stata più cattiva del solito mi inginocchio e lo succhio. Gioco col suo cazzo leccando e succhiando, facendo una pompa lunga e gustosa.
Dice che si sente risucchiare dal profondo, e che una bocchinara come me gli mancava.
Mi scopro gelosa quando mi sembra che guardi le altre donne, vorrei essere sempre al centro dei suoi pensieri.
Diventa più esigente e imprudente.
Ieri, dopo una discussione antipatica in ufficio, dove l'ho mortificato davanti ai colleghi, è accaduta una cosa mai successa prima.
A sera tardi abbiamo finito una riunione, e mentre tutti stavano raccattando le loro cose per andare sono passata dal bagno.
Mentre mi stavo lavando le mani bussano alla porta, apro e sulla soglia c'è C.
Mi spinge dentro e richiude la porta, In un lampo si cala i pantaloni e tira fuori il cazzo già in erezione. Con nessuna gentilezza mi prende per i capelli e mi abbassa verso il cazzo. "prendilo in bocca e succhia troia, fammi venire in fretta"
Ci possono sentire, ci possono scoprire, ma la rabbia che esprime è adrenalina pura per me. Lo spompino e in breve viene; non mi lascia ingoiare, si tira indietro per inondarmi la faccia e l'abito della sua sborra.
"Così ti ho marchiata troia, se ti vedono capiranno che troia sei."
Esce dopo essersi ricomposto, io passo i minuti successivi a ripulirmi alla meglio. Stronzo. Meraviglioso stronzo.
Esco a passi veloci, salutando di fretta i pochi ancora presenti e mi dirigo all'auto. Metto in moto, sento vibrare il telefono. Un messaggio.
E' C. "Sposta l'auto in fondo al parcheggio e aspettami"
Ho un moto di impazienza, penso che può andare affanculo, accendo e mi dirigo verso l'uscita. Ma non ce la faccio: Innesto la retro e parcheggio in fondo all'area ormai vuota.
Passano 10 minuti, 15, 20, 40. Sono furibonda, quando lo sportello si apre e lui mi prende per un braccio facendomi uscire dall'abitacolo; apre la portiera posteriore e mi spinge, facendomi cadere a pancia in giù sui sedili.
La sua mano, senza delicatezza mi solleva la gonna, e abbassa gli slip. E' tutto talmente veloce che faccio fatica a reagire. Sento la sua cappella appoggiarsi al culo e spingere. Penso che mi farà malissimo senza preliminari, ma mentre spinge per incularmi mi accorgo di essere fradicia di umori e lui scivola dentro una guaina che si apre facilmente al suo passaggio. E' in piedi fuori dall'auto. Lo sento grugnire, e parlare. non sento tutto quello che dice, sotto i colpi poderosi con cui mi sta scopando il culo.
"Sei nata per fare la puttana, goditelo. Vero che godi troia? Dai schizza, fammi vedere quanto ti piace il cazzo in culo"
Inevitabile, squirto, bagnando abbondantemete il sedile della mia auto.
Non so quanto tempo passa, mi rendo solo conto che sono aperta come non mai dalla sua inculata, quando mi schizza sperma nell'intestino. Finalmente rallenta si ferma. Poi esce da me.
Mi accascio sui sedili. Possono vederci, che figura farei con i colleghi. Sono distrutta. Lui se ne va senza una parola.
Quando riesco a riprendermi metto in moto e mi dirigo verso casa. Suona il telefono. E' lui. Rispondo, mi sento sull'orlo del pianto.
La sua voce è gentilissima, è pieno di carinerie. Insiste che vada a casa sua, mi invita a cena. Sembra che non sia accaduto nulla nelle due ore precedenti.
Di nuovo vorrei mandarlo all'inferno, ma non riesco. Accetto.
Telefono a mio marito che ho un problema in ufficio e non so quando rientro.
Sono alla sua porta.
Mi viene ad aprire, sorridente. "Non sono ancora pronto, vai in bagno a fare una doccia calda, mentre finisco di sistemare"
In bagno trovo candele profumate accese, la vasca piena di acqua calda. Mi immergo, e provo a rilassarmi. C. entra, con un calice di vino. Lui non beve, ma sa che apprezzo le bollicine.
Si siede sul bordo della vasca emi porge il bicchiere. Mi racconta che ha preparato uno spezzatino e un pò di verdura. Mi aiuta a rialzarmi e mi abbraccia in un accappatoio. Ne approfitta per baciarmi sulle labbra, teneramente.
Ceniamo, lui parla e scherza e riesce a rilassarmi. Mi serve di tutto punto, attento e gentilissimo.
Al termine mi dirotta in camera da letto, mi fa scivolare l'accappatoio di dosso e mi bacia. Mi bacia ovunque. Cadiamo sul materasso, la sua bocca non mi abbandona. Poi ml ritrovo a leccarmi la figa, divinamente come solo lui è capace.
Stavolta non mi scopa, facciamo proprio l'amore. E' tenerissimo. E mi fa sentire al centro del suo mondo. La mia vita si sta riassumendo in un lunghissimo orgasmo
Ho sempre avuto una vita sessuale soddisfacente, ma quello che mi fa provare emozioni e mi sbatte come non lo sono mai stata prima. Mi riduce a un mucchietto di carne, pulsante e piena di umori. Non ho più un orgasmo normale con lui, squirto e lo faccio più e più volte, fino alla spossatezza.
Sul lavoro fra noi c'è tensione, ogni volta che posso lo riprendo, gli faccio questioni. E' diventato un gioco sottile fra noi. Lo faccio sentire non all'altezza del ruolo, da vera stronza.
Quando siamo soli lui inverte i ruoli. Siamo sempre più presi in una spirale che comincia ad unire il sesso alla dominazione.
E scopro che mi piace.
Ha un cazzo piuttosto grosso, mi piace sentirlo dentro. Indifferentemente nella figa e nel culo; non ero vergine dietro, ma è una pratica che non ho mai apprezzato, prima di lui accadeva quasi mai che lo prendessi in culo.
Con lui mi viene naturale concedere tutto.
Più l'ho trattato male al lavoro, più lui mi sbatte e mi "usa".
Mi bagno solo a ripensare le cose che mi fa.
E' riuscito a penetrarmi la figa col pugno, e spesso mi scopa così. Dice che lo fa sentire padrone della troia che sono. All'inizio mi sentivo offesa, ora non mi interessa nulla di quello che dice, anzi in fondo mi eccita anche quello.
Sono così seria e professionale sul lavoro che non mi capacito di quanto riesco a darmi, a farmi aprire, a ricevere lui e la sua sborra.
Quando sono stata più cattiva del solito mi inginocchio e lo succhio. Gioco col suo cazzo leccando e succhiando, facendo una pompa lunga e gustosa.
Dice che si sente risucchiare dal profondo, e che una bocchinara come me gli mancava.
Mi scopro gelosa quando mi sembra che guardi le altre donne, vorrei essere sempre al centro dei suoi pensieri.
Diventa più esigente e imprudente.
Ieri, dopo una discussione antipatica in ufficio, dove l'ho mortificato davanti ai colleghi, è accaduta una cosa mai successa prima.
A sera tardi abbiamo finito una riunione, e mentre tutti stavano raccattando le loro cose per andare sono passata dal bagno.
Mentre mi stavo lavando le mani bussano alla porta, apro e sulla soglia c'è C.
Mi spinge dentro e richiude la porta, In un lampo si cala i pantaloni e tira fuori il cazzo già in erezione. Con nessuna gentilezza mi prende per i capelli e mi abbassa verso il cazzo. "prendilo in bocca e succhia troia, fammi venire in fretta"
Ci possono sentire, ci possono scoprire, ma la rabbia che esprime è adrenalina pura per me. Lo spompino e in breve viene; non mi lascia ingoiare, si tira indietro per inondarmi la faccia e l'abito della sua sborra.
"Così ti ho marchiata troia, se ti vedono capiranno che troia sei."
Esce dopo essersi ricomposto, io passo i minuti successivi a ripulirmi alla meglio. Stronzo. Meraviglioso stronzo.
Esco a passi veloci, salutando di fretta i pochi ancora presenti e mi dirigo all'auto. Metto in moto, sento vibrare il telefono. Un messaggio.
E' C. "Sposta l'auto in fondo al parcheggio e aspettami"
Ho un moto di impazienza, penso che può andare affanculo, accendo e mi dirigo verso l'uscita. Ma non ce la faccio: Innesto la retro e parcheggio in fondo all'area ormai vuota.
Passano 10 minuti, 15, 20, 40. Sono furibonda, quando lo sportello si apre e lui mi prende per un braccio facendomi uscire dall'abitacolo; apre la portiera posteriore e mi spinge, facendomi cadere a pancia in giù sui sedili.
La sua mano, senza delicatezza mi solleva la gonna, e abbassa gli slip. E' tutto talmente veloce che faccio fatica a reagire. Sento la sua cappella appoggiarsi al culo e spingere. Penso che mi farà malissimo senza preliminari, ma mentre spinge per incularmi mi accorgo di essere fradicia di umori e lui scivola dentro una guaina che si apre facilmente al suo passaggio. E' in piedi fuori dall'auto. Lo sento grugnire, e parlare. non sento tutto quello che dice, sotto i colpi poderosi con cui mi sta scopando il culo.
"Sei nata per fare la puttana, goditelo. Vero che godi troia? Dai schizza, fammi vedere quanto ti piace il cazzo in culo"
Inevitabile, squirto, bagnando abbondantemete il sedile della mia auto.
Non so quanto tempo passa, mi rendo solo conto che sono aperta come non mai dalla sua inculata, quando mi schizza sperma nell'intestino. Finalmente rallenta si ferma. Poi esce da me.
Mi accascio sui sedili. Possono vederci, che figura farei con i colleghi. Sono distrutta. Lui se ne va senza una parola.
Quando riesco a riprendermi metto in moto e mi dirigo verso casa. Suona il telefono. E' lui. Rispondo, mi sento sull'orlo del pianto.
La sua voce è gentilissima, è pieno di carinerie. Insiste che vada a casa sua, mi invita a cena. Sembra che non sia accaduto nulla nelle due ore precedenti.
Di nuovo vorrei mandarlo all'inferno, ma non riesco. Accetto.
Telefono a mio marito che ho un problema in ufficio e non so quando rientro.
Sono alla sua porta.
Mi viene ad aprire, sorridente. "Non sono ancora pronto, vai in bagno a fare una doccia calda, mentre finisco di sistemare"
In bagno trovo candele profumate accese, la vasca piena di acqua calda. Mi immergo, e provo a rilassarmi. C. entra, con un calice di vino. Lui non beve, ma sa che apprezzo le bollicine.
Si siede sul bordo della vasca emi porge il bicchiere. Mi racconta che ha preparato uno spezzatino e un pò di verdura. Mi aiuta a rialzarmi e mi abbraccia in un accappatoio. Ne approfitta per baciarmi sulle labbra, teneramente.
Ceniamo, lui parla e scherza e riesce a rilassarmi. Mi serve di tutto punto, attento e gentilissimo.
Al termine mi dirotta in camera da letto, mi fa scivolare l'accappatoio di dosso e mi bacia. Mi bacia ovunque. Cadiamo sul materasso, la sua bocca non mi abbandona. Poi ml ritrovo a leccarmi la figa, divinamente come solo lui è capace.
Stavolta non mi scopa, facciamo proprio l'amore. E' tenerissimo. E mi fa sentire al centro del suo mondo. La mia vita si sta riassumendo in un lunghissimo orgasmo
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