Il mio ex capo

di
genere
gay

il mio racconto inizia circa 10 anni fa, quando io avevo 22 anni e lavoravo in un negozio il cui proprietario era un gran bel maschio di 38 anni, sposato e con due bimbe.Lui era molto affascinante, ma siccome sul lavoro era un bastardo, io a volte lo amavo, altre lo odiavo, mi piaceva molto e quel suo fare da arrogante anche se spesso mi innervosiva, aveva comunque qualcosa di attraente.
Dopo tre anni di alti e bassi sul lavoro, ho deciso di andarmene.
Non l'ho più rivisto fino a quando una sera, su un viale pieno di trans, riconosco la sua macchina che si ferma a parlare con un brasiliano credo e poi lo fa salire.Riprendo tutto con il cellulare e mi apposto aspettando che ritorni, riprendo anche il momento in cui torna a lasciarlo e poi vado a parlare con il trans, gli chiedo quanto vuole per raccontarmi cosa ha fatto con l'uomo di prima e per 50 euro mi ha detto che lo aveva preso prima in bocca e poi dietro indossando abiti femminili e parrucca del trans!
Il giorno successivo sono andato in negozio ed ho chiesto di potergli parlare da solo in ufficio di una cosa importante, lui con il solito fare arrogante e con un sorrisetto mi ha risposto:non è detto che quello che è importante per te lo sia anche per me, comunque andiamo!al pensiero che appena dentro il suo ufficio, gli avrei messo il cazzo in bocca, mi era diventato durissimo.
Appena dentro, metto il cellulare sulla scrivania premo play e parte il video, quando lo vede impallidisce e da arrogante diventa supplichevole, pregandomi di non sputtanarlo, lui era seduto ed io in piedi, senza dire una parola gli metto una mano tra i capelli e avvicino la sua testa al mio cazzo vibrante nei pantaloni, facendoglielo sentire sulla faccia.
Lui è immobile, non ha il coraggio di fare nulla, io mi abbasso e tenendolo per i capelli, gli sussurro ad un orecchio: lo so che ti piace il cazzo ma anche se non ti piacesse, non mi importerebbe niente, perché adesso si fa come dico io, stronzo! rialzando la testa gli sputo in faccia e poi mi tiro fuori il cazzo e lo strofino sul suo volto dove c'era la saliva.
La troia tira fuori la lingua ed io gli do un colpo in faccia con il cazzo dicendogli che non gli avevo detto che poteva leccarmelo, poi lo faccio mettere a pecora sulla sua scrivania e glielo pianto nel culo di colpo, emette un mugolio soffocato per non farsi sentire ed io resto fermo completamente dentro di lui, lo prendo per i capelli, gli tiro la testa indietro ed inizio a fotterlo con forza. Mi è sempre piaciuto come uomo e adesso poter possedere e dominare quel testa di cazzo mi eccitava da morire e lo fottevo con gran lena.Quando stavo per venire gliel'ho messo in bocca e gli ho sborrato sulla faccia, quando si è alzato mi sono accorto che anche lui lo aveva durissimo ed aveva un bel cazzone, così dopo averlo sottomesso, mi sono preso anche quello che mi piaceva, l'ho fatto distendere sulla scrivania e gli ho preso il cazzo in bocca, lo avevo tanto desiderato ed era meglio di come lo immaginassi, l'ho leccato con voglia e dopo poco mi sono fatto venire in bocca, poi mi sono alzato, con un bacio in bocca ho riversato la sua sborra sulla sua lingua e gli ho detto ad un orecchio, inventa una scusa con tua moglie perché questo week-end voglio la mia puttanella a disposizione....
Volete sapere come è andata nel week-end?

al prosimo racconto
scritto il
2015-06-25
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