L'inizio al cinema

di
genere
gay

L'inizio al cinema.


Non ero mai stato in un cinema a luci rosse, ma mi intrigava l'idea di provare nuove sensazioni al riparo da occhi indiscreti. Da poco avevo scoperto il mio lato omosessuale.....

Mi feci coraggio e entrai nel locale. Per fortuna non vi era nessuno alla cassa, e senza troppe parole pagai i cinque euro del biglietto. Dentro era assai buio, ma intravedevo delle sagome appoggiate con la schiena al muro. Sentivo un forte odore di sperma e membri gonfi, sudore e sesso. Mi stavo cominciando ad eccitare, tanto più che l'occhio si stava abituando all'oscurità ed intravedevo uomini con il pene esposto e invitante, ed altri che li masturbavano o li succhiavano avidamente. Sullo schermo scorrevano immagini di rapporti anali, ma dubito che molti dei presenti seguissero la trama... Mi accomodai in una poltroncina laterale in fondo, e distrattamente misi la mano oltre la spalliera. Passarono pochi minuti e sentii avvicinarsi un uomo , il suo respiro era ansimante e subito percepii il suo cazzo grosso e umido sulla mia mano. Istintivamente presi tra le dita quel pene bollente, scorrendo l'asta e eccitandomi al pulsare delle vene. Come ad un segnale di invito si portò lateralemente, e con la mano spinse il mio viso verso il suo inguine. Spalancai la bocca per ricevere il suo cazzo odoroso e assaporai le gocce di liquido che uscivano da esso. Succhiai come una troia e intanto mi masturbavo godendo del ritmo lento ma deciso che l'uomo mi imponeva. Mi sentivo succube di uno sconosciuto, e di questo provavo piacere. Avrei dovuto provare vergogna? Forse si, ma il piacere fisico e psicologico in quei momenti era soverchiante, e mi sentivo in balia di un desiderio impossibile da contrastare. Dopo alcuni minuti di coito orale sentii il pene dell'uomo gonfiarsi ancor di più e il fiotto di sperma risalire l'asta sino alla mia gola. Mi riempì la bocca gemendo, quasi soffocandomi con schizzi ripetuti e densi di sborra calda e aspra. Riuscii a non ingoiare, distogliendo la bocca dalla cappella ancora turgida, e sputando al suolo quel latte di maschio. Sentivo il cavo orale appiccicoso, ma l'uomo non aveva ancora finito con me. Mi fece alzare dalla poltroncina, e guidandomi verso la toilette mi spinse quasi all'interno del bagno. Chiuse la porta e si mise di fronte a me, con il cazzo ancora semi duro. Mi fece inginocchiare e con le dita mi aprì la bocca facendola spalancare. Subito un fiotto di calda urina mi colpì il viso, inondandomi bocca e lingua. Ingoiai una parte di essa, mentre l'uomo gemeva e per la prima volta si lasciava andare con epiteti e volgarità: "Bevi la mia piscia troia, toccati il tuo cazzetto molle e godi cagna ". Non avevo mai provato una simile umiliazione ma paradossalmente non avevo goduto mai così intensamente. Dal mio cazzo effettivamente modesto esplose l'orgasmo, con sperma denso e con una violenza quasi dolorosa.
Quando ripresi il controllo l'individuo si era eclissato, evidentemente soddisfatto della prestazione. Guadagnai l'uscita dopo essermi ripulito il meglio possibile, ripromettendomi di non ricadere più così in basso. Ma la sera stessa, mentre ripensavo all'accaduto, già meditavo di ripetere l'esperienza godendo delle perversioni peggiori che la mia fantasia malata anela....

Questo era il mio primo racconto..

come per gli altri gradite critiche e commenti contatti anche inattinenti grazie... grnschll1@libero.it
scritto il
2015-09-12
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